Famiglia

Chi salva la famiglia, salva la civiltà!

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“Per essere educatori all’interno della famiglia, occorre acquisire come regola di vita la figura di Cristo “perfetto comunicatore”, incarnando sempre più la sua Parola di Salvezza. Salvare la famiglia – scrive lo scrittore cattolico Iginio Giordani – è salvare la civiltà”. Igino Giordani  è stato uno scrittore, giornalista e politico italiano, direttore della Biblioteca Apostolica Vaticana e cofondatore del Movimento dei Focolari di Chiara Lubich. Attraverso i suoi libri e la sua molteplice attività di giornalista, anticipò, negli anni precedenti il Concilio Vaticano II, alcuni temi sulla spiritualità della famiglia e il ruolo del laicato nella Chiesa. Ecco perché spesso viene ricordato come un precursore della stagione conciliare. Giordani afferma che “lo Stato è fatto di famiglie; se queste decadono, anche quelle vacillano. Gli sposi – dice ancora – divengono collaboratori di Dio nel dare all’umanità vita e amore. Amore che dalla famiglia si dilata alla professione, alla città, alla nazione, all’umanità. E’ importante far conoscere ai giovani il matrimonio e la famiglia nella loro autenticità umana e cristiana, in una società caratterizzata dal secolarismo, dove diventa facile la banalizzazione dei valori etici, sui quali si deve fondare la realtà della vita, quale anche quella del matrimonio, della famiglia o del lavoro”.  La famiglia,  dunque intesa come “Chiesa domestica”, negli ultimi anni, è stata travolta da grandi trasformazioni della società e della cultura. Molte famiglie vivono questa situazione nella fedeltà a quei valori che costituiscono il fondamento dell’istituto familiare. Altre sono incerte e smarrite di fronte ai loro compiti. Consapevoli che il matrimonio e la famiglia costituiscono uno dei beni più preziosi dell’umanità, anche la Chiesa fa giungere la sua voce, per offrire il suo aiuto a chi è impedito di vivere liberamente il proprio progetto familiare. Ogni bambino ha il diritto di nascere e di crescere dall’amore di un padre e di una madre. Oggi, però, questo diritto non sempre viene rispettato. Il compito della Chiesa è quello di fare in modo che le condizioni concrete della generazione e della educazione si avvicinino per quanto possibile a questo modello. E’ anche vero che una crisi economica come quella attuale non ha precedenti, scoraggia molte giovani coppie a fare il passo importante del matrimonio. Probabilmente non ha più senso sposarsi con 300-500 invitati e poi pensare al migliore filmino, al più bell’addobbo floreale, o alle bomboniere più ricercate e costose. Occorre più sobrietà e soprattutto è necessario, oggi più di prima, acquisire piena  consapevolezza di una vita in due… “per sempre”.

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