In Tendenza

Chiude l’Italia

Published

on

In uno scatto del noto fotografo sociale palermitano, Francesco Faraci, sono racchiusi gli umori e le sensazioni dell’intero popolo italiano: le persone si dividono. Vi sono i più timorosi, i più coscienziosi e quindi impauriti, i disorientati, non mancano quelli che se ne fottono, e si recano a far la spesa nonostante siano positivi al Sars-CoV-2.

“Chiude l’Italia” dopo che il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha siglato il nuovo Dpcm.

fotografia di Francesco Faraci ©

Per fermare l’epidemia, dobbiamo giustamente congelare il paese.

Chiusi negozi, bar, ristoranti

Nuove restrizioni per tutto il paese per fronteggiare il contagio di nuovo coronavirus. Le disposizioni del decreto saranno in vigore fino al 25 marzo.

Chiudono i negozi (eccetto alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccai, edicole, benzinai)

Il dpcm sospende le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per quelle che vendono beni di prima necessità individuati nell’allegato 1 al documento (dalle farmacie ai tabaccai, edicole, benzinai). Sono chiusi anche i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari.

Stop a bar e ristoranti

Resta consentita invece la consegna a domicilio di cibi. Rimangono aperti anche i posti di ristoro lungo le autostrade e all’interno di stazioni, aeroporti e ospedali (sempre garantendo il metro di distanza tra le persone), le mense e il catering continuativo su base contrattuale a condizione che garantiscano il metro di distanza interpersonale.

Chiusi estetisti e parrucchieri

Parrucchieri, barbieri, estetisti devono sospendere la propria attività. Restano aperti invece i servizi di lavanderia e di pompe funebri (come specifica l’allegato 2).

Banche, poste e uffici pubblici aperti

Restano garantiti anche i servizi finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi.

Possibili limitazioni dei trasporti

I presidenti delle Regioni possono ridurre i trasporti pubblici locali. Inoltre, il ministero delle Infrastrutture, di concerto con quello della Salute, può disporre la riduzione delle corse dei treni, dei voli e dei trasporti marittimi.

Favorire il lavoro agile il più possibile

Il Dpcm invita le aziende a incentivare ferie, congedi retribuiti e lavoro agile. Non fa eccezione la pubblica amministrazione, che deve assicurare lo smart working, a esclusione dei servizi indifferibili da rendere al pubblico.

Alle imprese è raccomandato di rispettare i protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale.

Click to comment

In Tendenza

Exit mobile version