Editoriali

“Economia della salvezza e salvezza dell’economia”

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Uscire dal tempo della crisi “Rinnovati”

E’ stato il giorno dell’abbraccio e dell’amicizia nel segno dello Spirito Santo, quello avvenuto nei padiglioni della fiera di Rimini fra due importanti esponenti politici, di schieramenti opposti, protagonisti del nostro tempo: l’ex ministro del governo Prodi, Enrico Letta e Angelino Alfano, ministro della giustizia nel governo Berlusconi. I due si sono ritrovati in perfetta sintonia, in una atmosfera magica resa straordinariamente vitale e piena di contenuti dal tema che, il presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito, Salvatore Martinez, ha voluto proporre nel tradizionale incontro di Cultura della Pentecoste, rivolto all’evangelizzazione del sociale. “Economia della salvezza e salvezza dell’economia” il titolo declinato dall’esperto moderatore, il giornalista del TG 1 Francesco Giorgino, che ha saputo legare sapientemente, con molte citazioni tratte dalla sociologia e dalla filosofia, i diversi momenti di questo talk show, ribattezzato da Martinez: “Cuore a Cuore” in contrapposizione al “Porta a Porta“ di Vespa. Due opinionisti d’eccezione come il giurista Francesco D’Agostino e l’economista Stefano Zamagni hanno catalizzato l’attenzione dell’assemblea attraverso i loro interventi incentrati proprio sul duplice tema dell’economia e della salvezza. Subito la provocazione del conduttore Giorgino: “viviamo in un’era dove c’è una bulimia di rapporti sociali e un’anoressia del senso di comunità; preoccupa la deriva verso il relativismo e l’incapacità di distinguere il bene dal male, siamo dunque all’anticamera del nichilismo”. Per D’Agostino ogni attività umana deve essere orientata alla logica della salvezza in una società sempre più proiettata all’individualismo e dove i poveri rappresentano la vera ricchezza della chiesa. Per il giurista,  la salvezza dell’economia non può passare attraverso il diritto, la giustizia da sola non basta è necessario salvare   l’economia da una teoria dell’avidità, dove l’individuo è sempre più piegato su se stesso. Gli ha fatto eco il professor Zamagni sempre più convinto di un società incerta, contaminata da fini e stili diversi, dove il modello tecnologico oggi è un mito perché provoca   “ben – essere” e perché la tecnologia in futuro ci semplificherà la vita. Ha poi descritto quello che lui chiama l’“Homo economicus”: intriso di due aspetti: l’individualismo e l’opportunismo. L’intervento di Zamagni è stato interrotto più volte dagli applausi e quando dal palco ha tuonato che “non è vero che per essere felici bisogna avere sempre di più”, il pubblico ha manifestato ampi consensi. Interessanti i concetti di beni giustizia e beni di gratuità, e su questo secondo aspetto Zamagni, pensa che sia una questione soggettiva; la carità non è la filantropia. L’intervento si è concluso con una citazione di Agostino D’Ippona: “ La speranza ha due figli: la rabbia e il coraggio bisogna arrabbiarsi con il coraggio di chi vuole cambiare le cose”. Le conclusioni a Enrico Letta e Angelino Alfano. Il primo ha fatto riferimento al suo ultimo libro: ”Costruire una cattedrale”. Esiste solo il presente che ha inghiottito il futuro, ha detto Letta. L’Italia è il paese che non fa più figli e che quindi non guarda al futuro. Da qui l’impegno ad amare sempre più la nostra terra e costruire le città a misura di bambini. Dello stesso avviso anche il Ministro Alfano che ha parlato della crisi come occasione di rinascita. Il popolo del Rinnovamento, ha detto il guardasigilli, mi ha insegnato che la fede sta prima nel cuore dell’uomo e poi nei libri di teologia. Sul tema della crisi poi ha voluto portare la sua testimonianza da un recente viaggio negli Stati Uniti, dove, assieme al ministro della giustizia di Obama, ha visitato le carceri. In una cella di massima sicurezza, con la tuta arancione, come uno dei peggiori criminali, aveva visto Bernard Madoff, il finanziare che fece perdere ai propri clienti quasi 50 miliardi di dollari. “In questo tempo di crisi il mondo ha bisogno del Rinnovamento nello spirito, ha detto il ministro siciliano. Ciascuno di noi deve provare a piantare un seme che dovrà necessariamente germogliare. Il fine ultimo è quello di aiutare gli ultimi, una politica che dimentica gli ultimi non è politica. Lo Stato ha l’obbligo di offrire una opportunità ecco perché andava colto al volo il progetto del Rinnovamento Nello Spirito, sul fondo Sturzo come via di redenzione sociale e civile. E poi ha citato l’articolo 27 della Costituzione: Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Alfano ha anche detto che nelle carceri abitano   oltre 60 bambini da 0 a 3 anni. Appena compiono 3 anni e 1 giorno vengono sottratti alle mamme. Il ministero comunque si sta impegnando per creare delle comunità per accogliere mamme e bambini. Al termine l’incontro si è concluso con l’impegno dei politici a litigare di meno e risolvere di più i problemi della gente. Il presidente del Rinnovamento Martinez ha lanciato l’appello di “aprire le carceri perché possa entrare il Vangelo“.

 

Ivan Scinardo

 

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