Editoriali

Fenomeno “hikikomori”

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Il termine Hikikomori significa letteralmente “isolarsi”, “stare in disparte” e viene utilizzato per riferirsi ad adolescenti e giovani adulti che decidono di ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi (da alcuni mesi fino a diversi anni), rinchiudendosi nella propria camera da letto, senza aver nessun tipo di contatto diretto con il mondo esterno. Il fenomeno fu studiato, negli anno ottanta, per la prima volta in Giappone, dove fu coniato il termine; qui si parla di oltre 500.000 casi accertati, più di centomila gli hikikomori in Italia. La loro casa diventa una sorta di bunker, dove questi adolescenti vivono per lo più di notte e dormono di giorno, rinunciando di fatto alla vita reale e di relazione; l’unica porta di comunicazione con il mondo esterno, ma senza esporsi troppo, resta il computer connesso a Internet. Gli esperti spiegano che di solito l’abbandono scolastico si verifica nel biennio delle superiori, ma negli ultimi tempi, dai dati analizzati si è compreso che può essere anticipato anche alle medie. E’ stato inoltre monitorato il fenomeno e si sono accorti di molti casi di ragazzi  che manifestano mal di pancia e mal di testa, ma di fatto erano soltanto alibi per barricarsi in casa e isolarsi dal mondo. Gli adolescenti autoreclusi, cambiano atteggiamento anche in casa con i genitori, infatti passano da una stanza all’altra soltanto quando gli altri dormono, per procurarsi del cibo, e poi ritornano a rifugiarsi nel mondo virtuale, dove tutto appare più confortevole.  Secondo lo psicoterapeuta, la causa di questa dipendenza da Internet non è l’attrazione fatale verso la rete ma la fuga da traumi avvenuti nella vita reale. «È una forma estrema di protesta sociale, un grido di dolore, che nasce dal non sentirsi adeguati ai propri coetanei, incompresi a scuola, schiacciati dalla competizione», ha raccontato a Repubblica Matteo Lancini, psicoterapeuta che da anni cura gli hikikomori italiani. Si tratta di ragazzi ipersensibili, per cui il web appare come l’unica salvezza da un mondo esterno che li fa soffrire. Il consiglio che viene dato ai genitori, che, leggendo questo articolo, vedono questi atteggiamenti nei figli adolescenti, di visitare il sito: www.hikikomoriitalia.it che raccoglie informazioni sugli adolescenti reclusi in casa al computer, e che cerca di aiutarli. Anche questo è un male da curare!

 

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