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I cinesi battono l’epidemia con la quarantena centralizzata

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In Cina quando si arriva in Aeroporto si effettuano 4 controlli tra medici che misurano la temperatura e personale sanitario che, a vario titolo, rivolge altre domande sulla provenienza.
In Cina è obbligatorio utilizzare un’applicazione Gps che controlla se davvero ci si sta recando a casa e se davvero si sta effettuando la quarantena per la durata di 14 giorni.

In Italia, invece, in Sicilia in particolar modo, si torna da Milano e si va a salutare il nonno in RSA a Villafrati, determinandone un focolaio e, di conseguenza, una zona rossa. C’è chi organizza diciottesimi compleanni o feste di laurea durante la quarantena, per la serie “una comune” quarantena: succede a Salemi (TP).

I portieri dei palazzi, in Cina, cambiano la pellicola attorno ai tasti degli ascensori, ogni 24 ore.
In Italia la pellicola la si toglie una sola volta, quando si consegna il prodotto finito.

In Cina, il Governo ha imposto alle fabbriche, anche a quelle automobilistiche, di creare mascherine e DPI.
In Italia le mascherine e i DPI non li hanno neppure i sanitari. O, in alternativa, si trovano, a prezzi triplicati, nei distributori di cibo e bevande nelle sale d’attesa dei presidi ospedalieri.

In Cina il numero dei contagi si è notevolmente ridotto, aumenta quello dei guariti ed è fortemente diminuito il numero dei decessi. Come la Cina è riuscita ad ottenere questo risultato lo scopriamo qui di seguito.

La figura qui sotto descrive l’andamento dell’epidemia a Wuhan dal 1 Gennaio al 10 Febbraio. La prima fase esplosiva (Rt=3,88) fino al 23 Gennaio, in assenza di misure di contenimento. La seconda fase (crescita moderata, Rt=1,25) con l’autoisolamento a casa, come facciamo adesso in Italia. La terza fase di decrescita (Rt=0,38) quando oltre all’autoisolamento è stata applicata la quarantena centralizzata.


Rt o R0 (Rapporto di riproduzione basale) è il numero di persone infettate, in media, da un portatore del virus (caso). Perché un’epidemia decresca, deve essere inferiore a 1.

 

“R0” dipende da una serie di fattori (durata incubazione, numero di contatti, probabilità di contagio per ogni contatto, latenza, presenza di asintomatici…). In assenza di controllo, le epidemie crescono in modo esponenziale con una ripidità che dipende dalla grandezza del rapporto di riproduzione basale.

Isolamento e quarantena contribuiscono a rallentare l’andamento dell’epidemia garantendo la funzionalità del SSN.

Ma cosa significa davvero il termine quarantena centralizzata? Che ogni persona sintomatica, positiva al test, e i suoi contatti stretti, non viene lasciata a casa, dove può infettare i suoi parenti, che continuano a uscire per fare la spesa ed infettarne altri, ma viene isolata in un luogo preparato ad hoc (ospedali da campo, alberghi requisiti) finché non si negativizza.

Per applicarla in maniera non indiscriminata servono test, per escludere dalla quarantena i contatti non positivi, includere i positivi asintomatici, e per seguire le persone in quarantena finché non si negativizzano.
Per maggiori informazioni, il link alla presentazione completa (in inglese): https://docs.google.com/…/14tGJF9tdv4osPhY1-fswLcSlWZ…/edit…

Ecco il modello cinese e le misure necessarie per battere l’epidemia.

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