Editoriali

Il cinico non può fare il giornalista

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La testimonianza di Vincenzo, un uomo che, per le vicissitudini della vita, ha dovuto vivere fra i senza fissa dimora di Palermo, è stata la più toccante della giornata formativa organizzata dall’Unione Stampa Cattolica nella sede dell’ordine dei Giornalisti di Sicilia. Dopo una introduzione del presidente regionale Domenico Interdonato, ha moderato i lavori seminariali il suo rappresentante a Palermo Michelangelo Nasca. Efficace l’intervento di Salvatore Di Salvo, consigliere nazionale UCSI, che ha evidenziato come oggi ci sia un gran bisogno di comunicare bene e con grande umanità. L’intervento più lungo quello di Gabriella Virgillito, direttore responsabile di TeleStradaPress, un giornale che opera ormai a Catania da 4 anni e che ha come redattori proprio i senza fissa dimora. Un progetto editoriale che consente agli “invisibili” come li ha definiti l’attore Richard Gere nel suo film, di avere una occasione vera di riscatto sociale e di riabilitazione al lavoro, oltre che di espressione personale. Gli argomenti trattati dal giornale di cui è direttore responsabile proprio Virgillito, vertono soprattutto sul mondo della solidarietà e del sociale, trattati però dalla prospettiva di chi vive in condizioni di difficoltà. A seguire l’esperienza della corrispondente  per la Sicilia dell’agenzia Redattore Sociale, Serena Termini. Ricco di citazioni il suo intervento che si è concluso riportando ciò che ha scritto un grande fotoreporter polacco, Ryszard Kapuściński: “La nostra professione non può essere esercitata al meglio da nessuno che sia cinico. Occorre distinguere: una cosa è essere scettici, realisti, prudenti. Questo è assolutamente necessario, altrimenti non si potrebbe fare il giornalismo. Tutt’altra cosa è essere cinici, un atteggiamento inumano, che allontana automaticamente dal nostro mestiere, almeno se lo si concepisce in modo serio. Naturalmente parliamo solo di grande giornalismo, che è l’unico di cui valga la pena occuparsi, non certo di quel cattivo modo di interpretarlo che vediamo di frequente”. Ha concluso don Paolo Buttiglieri, giornalista e consulente ecclesiastico dell’Ucsi Sicilia, richiamando più volte i messaggi di papa Francesco rivolti ai giornalisti. Al termine gli interventi dei giornalisti in sala.  Il 10 marzo lo stesso tema sarà affrontato a Messina

 

 

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