Editoriali

Investiamo di più sui giovani!

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Il presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari, Adriano Bordignon è intervenuto nei giorni scorsi al Festival dell’Economia a Trento. Una edizione record con il 35% di relatori donne e una straordinaria affluenza di giovani nelle 4 giornate di eventi e convegni. Ed è proprio alle nuove generazioni che si è rivolto Bordignon, utilizzando una platea di autorevoli relatori. Secondo quanto riportato da Agensir, Bordignon ha dichiarato: “Questo non è più il tempo per addurre scuse, la pandemia ha già fatto troppi danni collaterali, è il momento di investire sui giovani come soggetto strategico per il futuro dell’Italia, rendendoli protagonisti di innovazione, produttività, ricerca, ma anche natalità, capitale sociale, vivificazione delle aree interne e rurali”. Il suo intervento è stato molto apprezzato dagli organizzatori e dal pubblico che lo hanno inserito nel panel denominato: “Qualità della vita: l’Italia e gli indici di benessere per giovani, anziani e bambini”. “È necessario anticipare i tempi di autonomizzazione dei giovani ed il loro protagonismo nella società civile senza abbassare l’asticella ma innalzando le possibilità di grandi sogni: l’arciere previdente, di fronte ad un bersaglio lontano e difficile, alza la mira e cerca un appoggio sicuro. Pertanto, ha detto Bordignon, una scuola che metta al centro gli studenti, un’università più orientata a capacitare i giovani alla vita, un’edilizia più accessibile per gli studenti e le giovani coppie, lavoro stimolante la crescita e la conciliazione con la vita personale sono basi significative per questa trasformazione”. Per il presidente del Forum nazionale famiglie, “i tempi sono ormai maturi anche per un nuovo coinvolgimento dei giovani nella politica altrimenti l’emorragia è destinata a crescere. Si potrebbe iniziare anticipando ai 16 anni l’età per diventare elettori come già avviene, ad esempio, in Austria fin dal 2007”. Al contempo “va promossa la creazione di spazi dedicati ai giovani, come centri giovanili, luoghi di aggregazione e centri culturali, dove i giovani possono esprimere la propria creatività, partecipare ad attività sociali e culturali, nonché sviluppare progetti comunitari”, ha concluso Bordignon. Tanti gli argomenti affr9ontati fra questi rimane di grande attualità il problema alloggi a Milano. Se da una parte le università rendono più innovativi e strategici i corsi di laurea,  attraendo studenti dal sud Italia, dall’altro è in atto una operazione di sciacallaggio da parte di chi affitta gli appartamenti, che siano agenzie o privati, che non ha precedenti. Le povere famiglie sono così costrette non solo a pagare la retta universitaria a seconda se pubblica o privata, ma deve anche tenere in conto affitti da 600/700 euro al mese, oltre al vitto e ai viaggi che prenderanno i figli per tornare a casa. Ma il fenomeno sembra non interessare a nessuno!

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