Editoriali

La silver economy, i dati di un convegno a Mailano

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Si è svolto a Milano, nei giorni scorsi, in occasione del Salone del risparmio, un interessante convegno dal titolo: “I longevi e il risparmio: valori e scelte”. In questa occasione sono stati riportati i risultati di alcune ricerche condotte dall’Osservatorio sulla Silver Economy; emergono dati interessanti: gli anziani detengono un’ottima capacità di risparmiare e investire, mentre i giovani sono ancora economicamente in difficoltà, incerti sul proprio futuro lavorativo e costretti a fare affidamento sul dinamismo e sulla stabilità della generazione dei longevi.Come riporta la testata giornalistica Wall Street Italia l’osservatorio fotografa una generazione di over 65 parsimoniosa, dedita al risparmio e pronta a salvaguardare il proprio sistema di welfare con la sua ricchezza e i propri investimenti. La principale evidenza emersa dal rapporto è che longevi e anziani sono i detentori della maggior parte di ricchezza del Paese. In pratica, quella grossa quantità di risparmio liquido che noi dovremmo investire a medio e lungo termine si trova proprio in quella fascia. L’Osservatorio non ha dubbi, trovando un connubio giusto tra pubblico e privato e utilizzando quella disponibilità in investimenti si può anche colmare il divario tra le vecchie generazioni e le nuove, creando occupazione con quel tipo di investimenti. Le attuali generazioni di anziani beneficiano infatti di un benessere economico più alto dei coetanei di altre epoche e di quello che gli attuali giovani e adulti si attendono per la loro longevità. Un benessere che gli anziani hanno costruito nel tempo grazie alla contribuzione, a cui devono la pensione, e alla buona gestione dei risparmi accumulati. Attualmente, una famiglia, con capofamiglia una persona anziana, rispetto a una con capofamiglia con età sino a 40 anni, ha un valore della ricchezza netta media superiore del 50,8% e un valore delle attività finanziarie superiore del 100,7%. Numeri importanti, che mettono sul tavolo anche la necessità di riflettere in termini di giustizia inter-generazionale, per garantire prospettive a chi longevo deve ancora diventarlo. Secondo il sottosegretario al Lavoro e alla Politiche Sociali Claudio Duringon, intervenuto al convegno. “gli anziani hanno sfruttato un periodo economico più florido, che ha dato loro risposte diverse rispetto ai giovani, che sono in difficoltà. È questo che emerge dallo studio: abbiamo la ricchezza che va in aumento per gli over 65 e una diminuzione invece per quella dei 40enni. Questo deve suonare come un campanello d’allarme, sicuramente per dare risposte al grande aumento di anziani che stiamo vedendo in Italia, ma anche per dare una visione del futuro diversa ai 40enni, perché possano essere in qualche modo protagonisti dell’economia reale per un domani”.  L’84,6% dei longevi dichiara che per una vecchiaia serena e in condizione di benessere è fondamentale nella vita investire bene il risparmio: lo pensano l’80,9% degli adulti e il 76,7% dei giovani.

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