Editoriali

Un presepe straordinario

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C’è tutta la magia della natività nel presepe allestito sul sagrato della chiesa di San Sebastiano, nel quartiere monte a Enna. In questo luogo, un tempo, c’era una cappella romanica del 1612 dedicata al santo. A curare il presepe nei dettagli e custodirlo, fino al prossimo 6 gennaio, due giovani fidanzati, Gaetano Pastro e Maria Lucia Greca, che in tre anni hanno raccolto più di 90 elementi,10 dei quali di terracotta, tutti di pregevole fattura. La suggestione della grotte di Betlemme con la natività e le case, illuminate da una luce fioca, in una chiesa al buio come a volere inghiottire all’interno del presepe chi per la prima volta si accosta alla fede e al mistero del natale. L’elemento che caratterizza questo presepe è la ricostruzione in miniatura del monumento più rappresentativo della citta, la Torre di Federico, che svetta su un gruppo di case, con le tegole rigorosamente posizionate con grande pazienza una per una. I costruttori hanno utilizzato il polistirene per plasmare e modellare gli otto lati della torre. 4 mesi per prepararlo e un mese per istallarlo, il presepe della chiesa di San Sebastiano verrà rimosso il giorno dell’epifania per essere ancora di più arricchito con nuovi personaggi il prossimo anno. Anche il vescovo, monsignor Rosario Gisana ha reso omaggio al bambinello Gesù, in una mattina di freddo gelido ennese. Non si può non rimanere coinvolti nel percorso tracciato dai pastori, in una sorta di viaggio immaginario all’interno della casa degli antichi mestieri, con gli artigiani di un tempo che riparano ceste e sedie; e poi c’è anche l’osteria con le sue botti finemente ricostruite dal vero, e ancora il fornaio, la pescheria, il casaro che vende caciotte, fino a immergersi in un vero e proprio laghetto con l’effetto nebbia creato da un nebulizzatore. Il silenzio e d’obbligo all’interno della chiesa, si sente soltanto lo scorrere dell’acqua dai canali che attraversano lenti il presepe. Bravi ai due giovani ennesi custodi di una tradizione che non tramonterà mai.

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