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La sirena della Kalsa, Roberto Gandini al Ditirammu

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Cita sempre lo scrittore Gianni Rodari Roberto Gandini, per la prima volta al teatro Ditirammu di Palermo

Il prossimo anno è il  centenario dalla nascita dello scrittore per bambini.

Gandini ha speso la sua vita nell’attività didattica sia nel campo teatrale sia in quello socio riabilitativo per docenti, studenti e ragazzi. Il suo campo di sperimentazione a Roma, al teatro Argentina, è il Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli.

La sirena della Kalsa

Invitato dalla direttrice artistica del più piccolo teatro in città, Elisa Parrinello, Gandini ha  messo in piedi in soli 3 giorni “La sirena della Kalsa” scritto a quattro mani con la moglie coreografa Iole Biocca con la trasposizione siciliana a cura di Luigi Mancuso.

 L’apertura è interamente improvvisata, con una interazione con il pubblico per lo più composto dai nuovi piccoli allievi del Diturammu lab accompagnati dai genitori.

Gandini cita la Grammatica della fantasia, capolavoro di scrittura narrativa di Rodari teorizzatore dell’arte di inventare storie. E quando uno dei bambini, interrogato, sbaglia un termine, il regista ribatte proprio con una frase di Rodari: “sbagliando si inventa” bisogna  giocare con gli errori: “Da un lapsus, scriveva lo scrittore per i ragazzi,  può nascere una storia, non è una novità.

Gianni Rodari

Se battendo a macchina un articolo, mi capita di scrivere “Lamponia” per “Lapponia”, ecco scoperto un nuovo paese profumato e boschereccio

Sarebbe un peccato espellerlo dalle mappe del possibile con l’apposita gomma; meglio esplorarlo, da turisti della fantasia”.

Gli errori di bambini e bambine ci suggeriscono le loro difficoltà pratiche ed emotive. Di conseguenza, l’atteggiamento degli adulti può consentire il superamento di questi ostacoli o innescare la paura di sbagliare, l’ansia da prestazione o il timore di non essere sufficientemente bravi.

Gli attori

Gandini compone un gruppo di attori misti, due li porta da Roma, Daniele Turnaturi e Maria Teresa Campus, gli altri, Piero Tutone, Noa Flandina e Alessandra Ponente, sono del Ditirammu. Tutti molto bravi ed efficaci; a loro è affidata una storia ambientata nel futuro, 2984, dove i naufraghi fanno un viaggio al contrario verso le sponde africane; respinti annegano in fondo al mare. Sarà l’uomo pesce a salvarli  in un finale più bello delle tragedie cui siamo costretti ad assistere.

Tra musiche popolari e nenie lo spettacolo scivola verso la storia della sirena bambina che si perde nel mare e viene ritrovata da una famiglia di poveri pescatori di Palermo che vivono nella povertà ma ricchi di umanità.

Le musiche

Atmosfere surreali  e di grande impatto emotivo grazie alle musiche originali del talentuoso Giacomo Scinardo, a bordo palco dal vivo con musica elettronica e chitarra classica in un mix perfetto. Prima della fiaba della sirena, vanno in scena 5 monologhi  che si aprono con Shakespeare da parte dello stesso Gandini che si interroga sulla disabilità. Uno spettacolo che merita di andare in circuito nelle scuole primarie.

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