Editoriali

Il potente “effetto” di una canzone trap

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“Sister staccala dal blister, vogliamo spaccare, finire sulle riviste…odore di fumo…non andavo mai a scuola…sognavo già i fogli viola, socie tatuate come un gangstar russo, canne già fumate..quante ne comprate? 10 grammi è giusto, paste per qualsiasi cosa sia…pasta viola, verde, rossa o gialla, pastiglie per viaggiare e pastiglie per dormire e Pastiglie per mangiare e pastiglie per sognare e, Pastiglie per il bene e pastiglie per il male e Pastiglie ad ogni ora, mi hanno detto che ti droghi…”

E’ una parte del testo della canzone di Chadia Rodriguez dal titolo: “Sister (pastiglie)”. I produttori di questa giovanissima cantante milanese, di origini marocchine e spagnole, giurano che le pastiglie si riferiscono al “Prozac”, il farmaco che dal 1988, anno in cui è entrato in commercio, cura la depressione e l’ansia. Il brano è già un tormentone è ha catturato milioni di visualizzazioni soprattutto fra gli adolescenti. Quando  ho sentito per la prima volta parlare di genere musicale trap, lo sono andato a cercare su wikipedia, ecco la definizione: “La musica trap è caratterizzata da testi cupi e minacciosi, che però variano molto a seconda del singolo “trapper”. I temi tipici rappresentati nei testi sono la vita di strada tra criminalità e disagio, la povertà, la violenza, lo spaccio di droga e le dure esperienze che l’artista ha affrontato nella sua città. La parola “trap” deriva da trap house: si tratta di appartamenti abbandonati e degradati nei sobborghi di Atlanta in cui si spacciavano sostanze stupefacentiinoltre la parola trapping in slang significa “spacciare”. Se si ascolta per la prima volta questa canzone si pensa alla droga e da genitore mi chiedo come mai nessuna autorità pubblica sia intervenuta per bloccare il brano e denunciare chiaramente che il testo è diseducativo  per le giovani generazioni. Medici, psicologi, psichiatri, servizi sociali sono impegnati ogni giorno a prevenire il fenomeno delle droghe, leggere in particolare,  e poi va in circolo una canzone così assurda per i chiari ed espliciti riferimenti non al prozac di cui i giovani probabilmente non hanno neanche idea cosa sia ma ovviamente alle pastiglie di droga. Non è la farneticante elucubrazione di un genitore bigotto a cui piacerebbe ascoltare brani più educativi ma ho voluto dedicare a questo argomento la rubrica perchè sento forte il bisogno di appellarmi a chiunque possa sconfessare il testo di questa canzone e magari condurre una battaglia mediatica per fare capire ai giovani che imparare a memoria il brano di Chadia Rodriguez, significa inconsciamente amplificare argomenti come la diffusione delle droghe leggere. Che fanno solo disinformazione e diseducazione.

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