Editoriali

Un patto educativo di corresponsabilità

Published

on

La scuola riparte! Dopo 6 mesi i capi d’istituto stanno adottando misure più o meno idonee per fare rientrare gli studenti in aula.

Per la ripartenza non basta risolvere le questioni, pur importanti, di spazi e banchi, ma è necessario pensare anche alla formazione. Offrire agli alunni scuole sicure, ma anche luoghi dove poter rielaborare stati d’animo ed emozioni, vissuti durante il periodo del lockdown, dovrebbe diventare in questi giorni una priorità per insegnanti e genitori, per provare a restituire ai giovani quella normalità indispensabile per affrontare il futuro e le incertezze del presente.

Ecco perché in molte scuole, già dallo scorso primo settembre, sono iniziati incontri di formazione e informazione per docenti, ma anche per genitori,  in una sorta di alleanza tra scuola e famiglia in questo momento più che mai necessaria. L’invito è quello della prevenzione; non è possibile pensare che i genitori mandino i propri figli a scuola con l’influenza o il raffreddore.

Le misure di prevenzione

Il termometro per misurare la temperatura all’ingresso delle scuole serve ma occorre anche e soprattutto il buon senso. Parole d’ordine quindi prevenzione e sinergia scuola / famiglia; nel prossimo futuro  saranno le armi vincenti per evitare i contagi. Il presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg), Claudio Cricelli ha dichiarato che la chiusura della scuola, così come le misure di lockdown, hanno ridotto il numero di contatti e quindi la trasmissione del virus. Ma hanno anche avuto effetti collaterali sia sull’educazione e lo sviluppo dei bambini e dei giovani sia sul sistema economico. Un nuovo blocco non può permetterselo nessuno e se non ci sarà la collaborazione di tutti, nella piena applicazione delle poche e semplici misure di prevenzione, mascherine e distanziamento, l’incubo di essere posti in isolamento forzato potrebbe ritornare.

La lunga quarantena trascorsa ha fatto emergere che in Italia una famiglia su quattro non dispone di un accesso internet a banda larga in grado di supportare, senza problemi massicci, i collegamenti necessari per la didattica on line. E’ l’analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Istat in riferimento alla prossima riapertura delle scuole. Le lezioni telematiche saranno infatti necessarie durante le chiusure temporanee o le quarantene episodiche.

Ma sulla riapertura il Nord va in una direzione e il Sud in un’altra. Le regioni del Mezzogiorno frenano, probabilmente per motivi elettorali; la data delle Regionali e del referendum sul taglio dei parlamentari è a ridosso del 14 settembre.  Jole Santelli, governatrice della Calabria, ha rinviato il tutto al 24 settembre: “Trovo insensato, ha detto, riaprire le scuole con sforzi di sanificazione per poi richiuderle a distanza di una settimana per i seggi elettorali, quindi ripetere tutte le operazioni”.

 

Click to comment

In Tendenza

Exit mobile version