Tutte le Stelle portano a Roma” si ripresenta come un evento da non perdere. Attraverso gli scatti d’autore di Luigi de Pompeis, noto fotoreporter, la mostra celebra il fascino delle star del grande schermo. De Pompeis immortala le celebrità catturandone espressioni, sguardi e risat
e, creando un ritratto collettivo di volti e sogni incontrati sui red carpet dei principali festival, come Roma 2024 e Cannes e Venezia 2025. L’esposizione offre un labirinto di immagini, prevalentemente in bianco e nero che svelano l’anima di personaggi del cinema italiano e internazionale, tra cui Francis Ford Coppola, George Clooney, Julia Roberts, Cate Blanchett, Emily Blunt, Jude Law per citarne alcuni. La mostra è un profondo omaggio al grande Cinema e ai fotografi dello spettacolo che lo animano
Speciale Roma
La Festa del Cinema di Roma
In Evidenza
I vincitori della festa del cinema
La Festa del Cinema di Roma è ufficialmente riconosciuta come Festival Competitivo dalla FIAPF (Fédération Internationale des Associations de Producteurs de Films).
A seguire, tutti i riconoscimenti assegnati, sabato 25 ottobre, nel corso della cerimonia di premiazione che si è svolta alle ore 17 presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.
CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA
La giuria presieduta dall’attrice, sceneggiatrice, autrice e regista Paola Cortellesi e composta dal regista e sceneggiatore finlandese Teemu Nikki, il regista e sceneggiatore britannico William Oldroyd, lo scrittore e illustratore statunitense Brian Selznick e l’attrice franco-finlandese Nadia Tereszkiewicz, ha assegnato i seguenti riconoscimenti ai film del Concorso Progressive Cinema:
Miglior Film
LEFT-HANDED GIRL (LA MIA FAMIGLIA A TAIPEI) di Shih-Ching Tsou
Gran Premio della Giuria
NINO di Pauline Loquès
Miglior regia
WANG TONG per Chang ye jiang jin (Wild Nights, Tamed Beasts)
Miglior sceneggiatura
ALIREZA KHATAMI per The Things You Kill
Miglior attrice – Premio “Monica Vitti”
JASMINE TRINCA per Gli occhi degli altri
Miglior attore – Premio “Vittorio Gassman”
ANSON BOON per Good Boy
Premio speciale della Giuria
al cast del film 40 SECONDI
MIGLIOR OPERA PRIMA POSTE ITALIANE
La giuria presieduta dal regista e produttore argentino Santiago Mitre con il regista e sceneggiatore britannico Christopher Andrews e l’attrice italiana Barbara Ronchi ha assegnato – fra i titoli delle sezioni Concorso Progressive Cinema, Freestyle e Grand Public – il Premio Miglior Opera Prima Poste Italiane al film:
TIENIMI PRESENTE
di Alberto Palmiero (sezione Freestyle)
È stata inoltre assegnata una Menzione speciale agli attori Samuel Bottomley e Séamus McLean Ross per California Schemin’ di James McAvoy.
PREMIO MIGLIOR DOCUMENTARIO
Per la prima volta quest’anno, è stato conferito un premio alle opere che esplorano il cinema del reale. La giuria presieduta dal regista, direttore della fotografia, montatore e produttore rumeno Alexander Nanau e composta dal regista e sceneggiatore Santiago Maza e dalla produttrice Nadia Trevisan ha assegnato – fra una selezione di titoli in programma nelle sezioni Concorso Progressive Cinema e Proiezioni Speciali – il Premio Miglior Documentario al film:
CUBA & ALASKA
di Yegor Troyanovsky (Proiezioni Speciali)
È stata inoltre assegnata una Menzione speciale al documentario Le Chant des forêts di Vincent Munier.
PREMIO DEL PUBBLICO TERNA
Fra i titoli del Concorso Progressive Cinema, gli spettatori hanno assegnato il Premio del Pubblico Terna al film:
ROBERTO ROSSELLINI – PIÙ DI UNA VITA
di Ilaria de Laurentiis, Andrea Paolo Massara, Raffaele Brunetti
Gli spettatori hanno espresso il proprio voto al termine della proiezione ufficiale e della prima replica di un film attraverso il QR Code posizionato all’uscita della sala.
I PREMI ASSEGNATI DALLA FESTA DURANTE LA VENTESIMA EDIZIONE
Nei giorni scorsi, la ventesima edizione della Festa del Cinema di Roma ha assegnato i seguenti riconoscimenti:
Industry Lifetime Achievement Award
a LORD DAVID PUTTNAM
Premio alla Carriera
a RICHARD LINKLATER
Premio alla Carriera
a JAFAR PANAHI
Premio Master of Film
a EDGAR REITZ
Premio Progressive alla Carriera
a NIA DACOSTA
La Regione Lazio ha assegnato il premio “Lazio Terra di Cinema” a CAN YAMAN
La Festa del Cinema è prodotta dalla Fondazione Cinema per Roma. La manifestazione è promossa da Roma Capitale, Regione Lazio, Cinecittà (in rappresentanza del Ministero della Cultura), Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Roma e Fondazione Musica per Roma. Il Collegio dei Fondatori è presieduto da Lorenzo Tagliavanti (Presidente della Camera di Commercio di Roma) e composto da Roberto Gualtieri (Sindaco di Roma Capitale), Francesco Rocca (Presidente della Regione Lazio), Antonio Saccone (Presidente di Cinecittà), Claudia Mazzola (Presidente della Fondazione Musica per Roma).
Salvatore Nastasi è il Presidente della Fondazione Cinema per Roma e del Consiglio di Amministrazione composto da Manuela Cacciamani, Manuela Maccaroni, Valerio Toniolo e Raffaele Ranucci. Francesca Via è la Direttrice Generale della Fondazione. Paola Malanga è la Direttrice Artistica della Festa del Cinema e della Fondazione Cinema per Roma, affiancata da un comitato di selezione composto da Giovanna Fulvi, Alberto Libera, Enrico Magrelli, Emanuela Martini e Alberto Pezzotta.
I Partner Istituzionali sono Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura, SIAE, NUOVO IMAIE e Aeroporti di Roma. I Main Partner sono ACEA, BNL BNP Paribas e Poste Italiane. La Festa si svolge in collaborazione con Alice nella città, Cineteca di Bologna, Centro Sperimentale di Cinematografia e MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo. Rai è Main Media Partner, Rai Cultura è Content Partner, Rai Radio 2 è la Radio Ufficiale.
Gli Sponsor Ufficiali sono Gruppo FS Italiane e Kellogg’s Extra. L’Auto Ufficiale è FIAT. Cinecittà News e Grazia sono Media Partner, Screen è Trade. Pino Chiodo Cinema Engineering è Partner Tecnico per le attrezzature di proiezione.
Cinema
La sfida del festival di Roma
Cinema
Premio alla carriera a Jafar Panahi
Jafar Panahi riceverà il Premio alla Carriera nel corso della ventesima edizione della Festa del Cinema di Roma, in programma dal 15 al 26 ottobre 2025. Lo annuncia il Presidente della Fondazione Cinema per Roma, Salvatore Nastasi, su proposta della Direttrice Artistica, Paola Malanga.
La Festa celebrerà il regista, uno dei più grandi della storia del cinema iraniano e uno dei maggiori autori contemporanei, premiato in tutti i più importanti festival internazionali, in occasione della proiezione del suo nuovo film, Un simple accident (Un semplice incidente), vincitore della Palma d’oro a Cannes.
La prima volta
Per la prima volta dopo quindici anni, Panahi non mette più in scena se stesso ma offre l’ennesima testimonianza di un’idea di cinema straordinariamente vitale, capace di coniugare impegno civile, sperimentazione formale e una libertà d’invenzione probabilmente senza pari.
Il Premio alla Carriera sarà consegnato dal regista premio Oscar Giuseppe Tornatore.
JAFAR PANAHI
Jafar Panahi (Mianeh, 1960) è uno dei più grandi registi della storia del cinema iraniano e uno dei maggiori autori contemporanei. Appena ventenne, viene inviato al fronte durante la guerra tra Iran e Iraq e muove i suoi primi passi come cineasta documentando le azioni belliche.
Dopo aver realizzato i suoi primi cortometraggi, diventa assistente del grande Abbas Kiarostami, seguendolo sul set di Sotto gli ulivi (1994). Esordisce nel lungometraggio nel 1995 con Il palloncino bianco, premiato con la Camera d’Or al Festival di Cannes: un piccolo racconto morale filtrato dallo sguardo infantile. Due anni dopo realizza Lo specchio, che riprende il tema del confronto tra infanzia e mondo degli adulti, aggiungendovi una dimensione squisitamente metacinematografica. Nel 2000, Il cerchio, che intreccia le storie di otto donne a Teheran, viene premiato col Leone d’Oro a Venezia e apre la stagione dei capolavori, proseguita con l’indimenticabile Oro rosso (2003), scritto da Kiarostami e ispirato a un fatto di cronaca, con cui vince il premio della giuria nella sezione “Un certain regard” del Festival di Cannes. Segue Offside (2006), incentrato su un gruppo di ragazze costrette a travestirsi da uomini per assistere a una partita della nazionale iraniana, insignito dell’Orso d’Argento a Berlino. Nel luglio del 2009, Panahi viene arrestato per aver partecipato alla cerimonia commemorativa di un manifestante ucciso durante i moti di protesta seguiti alla rielezione di Maḥmūd Aḥmadinežād, mentre l’anno successivo gli viene imposto un divieto ventennale di girare film. Nonostante ciò, nel 2011 realizza, con la collaborazione di Mojtaba Mirtahmasb, il documentario This Is Not a Film (presentato a Cannes), in cui racconta la propria odissea privata e inaugura una particolare forma cinematografica contemporaneamente biografica, poetica, politica e rivoluzionaria.
Closed Curtain
Seguono Closed Curtain (2013, Orso d’Argento per la sceneggiatura), Taxi Teheran (2015, Orso d’Oro), in cui usa la sua auto per riprendere conversazioni con amici e passanti, e Tre volti (2018), viaggio nella provincia iraniana in cui si alternano documentario e finzione, premiato per la sceneggiatura a Cannes. Nel 2022 gira l’ennesimo capolavoro, Gli orsi non esistono, che riflette sulla condizione del suo Paese e contemporaneamente s’interroga sul suo ruolo e su quello del cinema: l’autore non ha però potuto presenziare alla presentazione del film alla Mostra del cinema di Venezia, dove ha vinto il premio speciale della giuria, poiché nuovamente arrestato con l’accusa di propaganda anti-regime. Scarcerato nel 2023, ha realizzato due anni dopo il geniale Un simple accident, premiato con la Palma d’oro a Cannes. Qui, per la prima volta dopo quindici anni non mette più in scena se stesso, ma offre l’ennesima testimonianza di un’idea di cinema straordinariamente vitale, capace di coniugare impegno civile, sperimentazione formale e una libertà d’invenzione probabilmente senza pari.
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