Cinema
37° Efebo d’oro, una sera di grandi emozioni.
È stata davvero un evento speciale la cerimonia di premiazione della trentasettesima edizione del premio internazionale di cinema e narrativa Efebo d’oro. Cornice d’eccezione la chiesa barocca del Santissimo Salvatore, di via Vittorio Emanuele a Palermo, con i suoi marmi policromi, i meravigliosi stucchi e affreschi. Tutto era iniziato in mattinata al cinema De seta della Zisa, con un incontro dal tema: “La produzione seriale, tra internet e TV”. Una sorta di talk show condotto dal docente universitario, esperto di cinema, Simone Arcagni, a cui hanno partecipato il produttore Angelo Barbagallo (Efebo d’Oro alla carriera), lo scrittore Marco Cubeddu, la regista e sceneggiatrice Francesca Detti, il regista Leonardo Di Costanzo, il produttore e regista Alessandro Izzo. Tutti protagonisti nel pomeriggio a calcare il palco allestito sul sagrato della chiesa con un maestoso schermo che ha aperto questa seconda edizione a Palermo; le prime 35 si sono svolte ininterrottamente ad Agrigento. Luci spente e inizia la proiezione di un cortometraggio suggestivo e triste, rigorosamente in bianco e nero: “Ellis”, realizzato dal video artista parigino JR, ispirato alla storia di Ellis Island, l’isola di fronte la statua della libertà a New York. Dal 1890 12 milioni di emigranti transitarono fra queste mura e questi pavimenti calcati, nella finzione, con passo lento e cadenzato da quel gigante del cinema mondiale che è Robert De Niro, (il trailer http://www.jr-art.net/videos/ellis-trailer). Vento gelido, strutture diroccate, e lui con un lungo cappotto sgualcito e con una valigia in mano percorre i lunghi corridoi evocativi di memorie perdute. A seguire l’attore Paolo Briguglia legge l’appello dei filmmakers e dei cineasti europei sulle migrazioni, e poi “La Carta di Palermo 2015” da parte del vice presidente della Consulta delle culture, la giovane ventiduenne indiana Sumi Dalia Aktar, impegnata nel volontariato ed esponente dell’Asia Centro Meridionale. Soddisfatto in prima fila il sindaco Leoluca Orlando, che si gode lo spettacolo assieme al presidente dell’Efebo d’oro, la giornalista Egle Palazzolo e il direttore artistico, il regista Giovanni Massa. La serata ha ritmo grazie alla conduzione della brava giornalista della Rai Sicilia, Tiziana Martorana. Il primo a salire sul palco e ricevere l’importante riconoscimento per l’opera svolta a favore degli stranieri immigrati, don Enzo Volpe, responsabile del centro di accoglienza santa Chiara. Commovente l’intervento dell’artista Olivia Sellerio, a cui è stato assegnato il premio in collaborazione con il Rotary Club Palermo sud. Premio che la stessa ha voluto dedicare alla giovane veneziana rimasta uccisa a Parigi. Riconoscimento, assegnato in collaborazione con i Club Lions, anche per il documentario di Gaetano Di Lorenzo “A proposito di Franco”, dedicato all’indimenticato regista Franco Indovina; in sala c’era la figlia, Lorenza. E a proposito di giovani cineasti, un premio speciale, assegnato in collaborazione con l’Associazione Nazionale Donne Elettrici, era presente la presidente Paola Catania, è andato all’opera prima della regista Laura Bispuri, con “Vergine giurata”.
(https://www.youtube.com/watch?v=G9z08dmiSiA&feature=youtu.be)
Emozionata sul palco ha parlato di identità di genere e di questa incredibile storia di donne dell’est votate alla verginità, che scelgono di diventare di fatto come gli uomini che fanno i mestieri più duri. Premio speciale anche al regista Robert Cahen, che dedica alla docente universitaria Sandra Lischi. L’efebo d’oro è anche letteratura e narrativa, quest’anno migliore riconoscimento a Antonio Costa, autore de “La mela di Cezanne” e “L’accendino di Hitchcock” (Einaudi), saggio che – come scritto nella motivazione della giuria – “offre l’opportunità di ripensare la propria memoria cinematografica attraverso una nuova prospettiva, tanto originale quanto affascinante”. Efebo d’oro per i Nuovi Linguaggi ex-aequo a due web series innovative (sia nel criterio di produzione che nel linguaggio), “Elba” prodotta in Italia e “Notte noir”, una produzione Svizzera. A premiarli il direttore dell’ufficio speciale per il cinema e l’audiovisivo della regione siciliana Alessandro Rais. L’Efebo d’oro alla carriera, assegnato dalla Banca Popolare Sant’Angelo, presente la figlia del fondatore Curella, storico sponsor del Premio, al produttore Angelo Barbagallo, compagno di percorso per 25 anni di Nanni Moretti e ancora prima di Marco Bellocchio. Barbagallo continua a produrre generi diversi per il cinema e la televisione; lui stesso ha ricordato il film: “La stanza del figlio” Palma d’oro a Cannes. Ma anche “La meglio gioventù”, “Le cose che restano”, “Fortapash”. Il finale con la consegna dell’Efebo d’Oro al regista olandese Anton Corbijn per la pellicola vincitrice, “La spia”, l’ultimo film interpretato da Philip Seymour Hoffman. Un film gelido, una spy story straordinaria tratta da John Le Carrè che traccia i contorni dell’atmosfera internazionale dopo i fatti dell’11 settembre; e che acquista un significato particolare proprio in questi ultimi giorni, dopo gli attacchi di Parigi. Sul palco i sindaci di Pal
ermo e Agrigento Orlando e Firetto a suggellare il patto che l’Efebo d’Oro avrà lunga vita nelle due città.
Cinema
“Corto d’Amuri” dedicato a tutti i bambini e le donne
Life And Life e Vittoria Assicurazioni insieme contro la violenza di genere
Mercoledi 2 ottobre 2024, Giornata mondiale della non violenza, proiezione alle 10.30, in anteprima del cortometraggio – Sala Bianca, Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo
Verrà proiettato in anteprima assoluta, davanti a un pubblico selezionato di studenti e insegnanti, il cortometraggio: “Corto D’Amuri”, realizzato dall’organizzazione internazionale umanitaria LIFE and LIFE ETS. Partner dell’iniziativa Vittoria Assicurazioni, agenzia generale di Palermo, selezionata per il secondo anno per il progetto: “AssiCuriamo – Insieme 2024” promosso da Fondazione Specchio d’Italia e Fondazione Carlo Acutis.
Il lavoro realizzato dalle registe Silvia Miola e Giada Di Fonzo, ex allieve del corso di Documentario del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, racconta le violenze psicologiche, spesso invisibili, che subiscono bambini e donne all’interno delle mura domestiche. Non è un caso che sia stata scelta proprio la data del 2 ottobre per proiettare il lavoro filmico, Giornata mondiale della nonviolenza. Dopo l’esperienza maturata lo scorso anno sulla prevenzione delle malattie oncologiche, Life and Life e Vittoria Assicurazioni, hanno voluto realizzare un cortometraggio da destinare principalmente alle scuole, per lanciare un ulteriore messaggio di allarme al fine di aiutare i più deboli a rivolgersi ai centri per l’ascolto antiviolenza.
All’incontro saranno presenti, il vice sindaco e assessore alla Cultura Giampiero Cannella, le registe Silvia Miola e Giada Di Fonzo, il bambino protagonista del corto Mattia Libeccio, gli attori Stefania Blandeburgo e Ludovico Vitrano, che hanno partecipato a titolo gratuito con le loro voci fuori, la fumettista Eva Arato, il Presidente e la vice della Life And Life, Arif Houssein e Valentina Cicirello, gli agenti generali di Vittoria assicurazioni Antonello e Rossana Calia, e la delegata di produzione Laura Scalia.
Per info: Life And Life, via Serraglio Vecchio 28, Palermo. Tel. 091.2714100
Guada il corto
Il servizio di Tele One del 3 ottobre 2024
Qui la registrazione dell’evento
Cinema
“La Notte” di Michelangelo Antonioni
“La Notte” di Michelangelo Antonioni a Venezia 81
Nell’ambito della 81esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale presenterà in anteprima mondiale nella sezione Venezia Classici la versione restaurata de La notte (1961) di Michelangelo Antonioni con Marcello Mastroianni, Jeanne Moreau e Monica Vitti. La proiezione ufficiale sarà il 30 agosto, alle 14.15 nella sala Corinto, per pubblico e accreditati.
“L’avventura, è uno dei film della mia vita. All’epoca ne rimasi folgorato – ha scritto per il dossier del Centro Sperimentale Gianni Amelio – Se il motore de L’avventura è anche narrativo, in La notte è tutto chiuso nella tensione del non-racconto, nell’espressività assoluta dell’immagine nuda. Le parole, come nell’ultima sequenza, si rovesciano su loro stesse”.
“Lidia e Valentina, le protagoniste del magnifico La notte, si stagliano tra architetture urbane e paesaggi reali a dimostrare già visivamente la loro potente presenza”, scrive nel dossier Angela Prudenzi. “Tra due donne lontane e un uomo assente il film indaga i sentimenti di una coppia al capolinea e svela la tentazione di un tradimento che, all’alba, in uno squarcio di lucidità, confermerà la verità di quel matrimonio finito”, secondo Laura Delli Colli.
Antonioni è stato il regista che più di altri, nella cultura italiana del dopoguerra, è diventato la stella polare del cinema d’autore internazionale: non a caso da Wenders a Wong Kar Wai, spesso i registi capaci di inventare e possedere uno stile, lo hanno considerato un punto di riferimento cruciale. La sua passione per la forma delle immagini, il suo occhio pieno di stupore, curiosità e attenzione nei confronti delle donne, la sua capacità di ritagliare angoli del nostro mondo contemporaneo e mostrarcelo sul grande schermo come se fosse un pianeta enigmatico, inesauribile, minaccioso e affascinante, hanno dato vita ad una avventura unica fatta di film come esperienze mentali e sensoriali.
Il restauro, curato da Sergio Bruno, lungo e impegnativo, consente di riscoprire il cinema di un maestro ma anche l’arte del direttore della fotografia, Gianni Di Venanzo, tra i più importanti del cinema italiano contemporaneo, che in La notte dota le inquadrature di un bianco e nero grafico e spettrale, di carbone e metallo, come nella celebre “alba livida” del finale, dove al cielo abbacinante si oppone la luminescenza irreale dei prati.
Il Centro Sperimentale ha realizzato per il restauro del film un dossier con le testimonianze, tra le altre, di Enrica Fico Antonioni, Andrea Guerra, Beppe Lanci, Maria Pia Luzi, e un’ ampia provvista di materiali critici e di documentazione con la collaborazione di Gianni Amelio, Franco Bernini, Sergio Bruno, Laura Delli Colli, Luca Pallanch, Fabio Melelli, Angela Prudenzi, Silvia Tarquini.
Cinema
Cinema, a Sciacca la Rassegna su Germi
Con la proiezione nell’Arena Giardino della Multisala Badia Grande de “Il cammino della speranza” film girato a Favara nel 1950 e che tratta il tema drammatico dell’emigrazione, si è conclusa ieri sera la rassegna organizzata da Sino Caracappa e patrocinata dal comune di Sciacca dedicata alla figura di Pietro Germi, nel cinquantesimo anniversario dalla sua morte. La serata è stata introdotta dalla interessante presentazione del libro dal titolo “Pietro Germi il Siciliano”, del 2014, scritto dal catanese Sebastiano Gesù, critico cinematografico e storico del cinema italiano morto nel 2018. Un libro che oltre alla presentazione del regista Pasquale Scimeca contiene anche una prefazione firmata da Sino Caracappa. A parlarne sono stati Ivan Scinardo, direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, e il cineasta Carmelo Franco, di professione avvocato. Ad intervistare i due ospiti è stato Raimondo Moncada. La serata ha poi visto anche la proiezione dei fuori scena di Sedotta e abbandonata di Vincenzo Raso. Alla Rassegna Pietro Germi ci sarà un’appendice programmata per il 28 settembre, con un convegno dal titolo “Il cinema di Pietro Germi e la Sicilia”, su cui abbiamo chiesto un’anticipazione a Sino Cacarappa.
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