Connect with us
femminismo femminismo

In Evidenza

La Turchia esce ufficialmente dalla Convenzione di Istanbul: perché è di aiuto parlarne!

Published

on

Correva l’anno 2010 quando per tre mesi sono stata ospite di una meravigliosa famiglia Turca a Izmir, anche conosciuta come Smirne.
Ho avuto modo di vivere a stretto contatto con una cultura diversa, che definirei meravigliosa. La famiglia che mi ospitava era molto progressista, soprattutto rispetto ad una fazione conservatrice che è oggi rappresentata dal partito che guida il Paese, quello di Erdoğan.

Di posti nel cuore ne conservo molti, ma la Turchia più di altri. Forse anche per questo quando accade qualcosa di spiacevole lì ne soffro. 

Una cosa spiacevole è accaduta, il 20 marzo 2021, quando Erdoğan ha dichiarato il ritiro della Turchia dalla Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne. Il 1 Luglio 2021 la Turchia è ufficialmente fuori.

Passi indietro che le amiche che ho conosciuto in quella terra, né in nessun’altra parte del mondo, non meritano.

Sono state tante le donne che sono scese in piazza a Istanbul per protestare, ricordando un dato triste e sconfortante: il numero di vittime di violenza coniugale in Turchia è in costante aumento. 

Ho voluto chiedere direttamente ad alcune donne turche di raccontarmi il loro punto di vista sulla questione, perché solo chi vive un problema può denunciarlo nel migliore dei modi.

Quando ho chiesto un’opinione su quanto fosse accaduto ho ricevuto diverse risposte, ma il fattore comune era il quadro di un Paese spaccato in due dalle mosse di un presidente interessato più al potere che alla società. Non è l’unica cosa che è emersa.

ZEYNEP
“È molto triste e purtroppo mi sento come se fossimo diventati insensibili a tutta questa violenza, perché è stata trasformato in un evento regolare e quotidiano in Turchia. Il riflesso di questa censura nella vita di tutti i giorni è il non poter scegliere gli abiti che vogliamo indossare. Le donne più giovani di me non si rendono nemmeno conto di avere queste barriere psicologiche. Con ogni donna che abbiamo perso in un femminicidio, abbiamo anche perso la fiducia in noi stesse. Le donne hanno ancora un posto nella vita quotidiana, ma solo finché gli uomini lo permettono. Vedo donne europee o americane che marciano per i loro diritti e per le loro libertà e a volte mi chiedo se si rendano conto di questa fortuna, quella di essere in grado di marciare pacificamente senza la paura di essere arrestate.”

DYLAY
“La Turchia non è sempre stata così. Nel 1934 Atatürk ha approvato una legge che garantiva alle donne il diritto di voto e di essere elette. Quando questa legge è stata approvata, in molti paesi sviluppati del mondo le donne non godevano ancora di questo diritto. Il governo di Erdoğan tende ad attuare politiche che fanno leva sul patriarcato in un modo mai visto fino ad oggi in Turchia. Con questo governo sembra di rivivere i tempi più bui dello stato ottomano, se non il peggio. È molto triste avere un leader come Erdoğan che cerca di distruggere i diritti delle donne, oggi. Ma ci sono molte donne che hanno una voce forte che non si fermerà mai.”

Questi dettagli politici sono parte di un puzzle che, pezzo dopo pezzo, ha portato gli uomini a legittimare la violenza sulle donne. La scelta di Erdoğan ha autorizzato moralmente tutto questo. Mi raccontano che in questo modo l’uomo che ucciderà la propria moglie potrà ottenere una riduzione della pena, oppure una famiglia ricca potrebbe impedire la condanna del figlio stupratore. 

“Usiamo le nostre padelle e i cucchiai di legno per creare un po’ di rumore ogni sera alle 21, per costringerli a sentirci. Raccogliamo firme. Scendiamo in piazza. Cerchiamo di fare tutto il possibile in modo pacifico poiché le elezioni sono vicine.” 

Noi che stiamo leggendo e ascoltando cosa possiamo fare?

Mi ricordano che oggi abbiamo un potente strumento, la nostra voce, parlare per difendere i diritti, non solo i nostri, e opporci a qualsiasi mossa illegale.

Mi ricordano che anche le scelte politiche degli altri Stati sono importanti. Ad esempio l’Occidente, che intrattiene molti rapporti con il governo Turco in vista degli interessi tra Est e Ovest del mondo,  ignorano totalmente i comportamenti poco laici attuati nel paese. 

I social media sono diventati una piattaforma in cui le persone possono far sentire la propria voce al mondo intero, portando luce su storie come queste.

Le mie amiche turche sono arrabbiate, tristi e preoccupate per il loro futuro.
In sole 12 ore dopo la dichiarazione di Erdoğan sull’uscita della Turchia dalla Convenzione di Istanbul 6 donne sono state uccise. Forse già soltanto saperlo può sensibilizzarci nel fare scelte più accurate nel nostro spazio geopolitico chiamato Paese, scelte che un giorno potrebbero avere un’importante ripercussione – positiva – anche su ciò che accade fuori. Perché quello che accade fuori un giorno potrebbe riguardarci.


Se sensibilizzare i leader dei paesi occidentali potrebbe essere un’idea troppo utopica, intanto però potremmo iniziare a parlarne, sostenendo la voce di tutte le donne che non troppo lontano da noi soffrono per un’ingiustizia da non poter nascondere.

Grazie di cuore a Irem, Dylay e Zeynep.

In Evidenza

Un giorno la formica

Published

on

Favola farsesca in musica

Fino a che punto è consentito spingersi alla ricerca del progresso, sfidando e spesso disprezzando la natura? La superiorità dell’essere umano sull’animale è così scontata? Parte da queste domande l’avventura surreale di uno  scrittore alle prese con una formica e con le sue logiche disarmanti.

I toni della commedia

Alternando i toni della commedia con quelli dell’introspezione psicologica, lo spettacolo si sviluppa come un gioco teatrale divertente e tuttavia profondo, affidato alla forza scenica degli attori, alla musica e alle canzoni originali di Mario Incudine e alla ricerca di una verità che forse non esiste. Alla fine, è probabile che agli spettatori rimanga il dubbio se siamo davvero gli esseri più evoluti del pianeta.

In una dimensione sospesa tra la fiaba e la realtà, si incontrano uno scrittore una formica gigante; è lei la coscienza che rimprovera l’uomo di essersi preso arbitrariamente lo scettro di “essere superiore” senza interpellare gli altri abitanti del pianeta.

Un’avventura surreale scritta a tante mani, Paride Benassai per la parte drammaturgica e i testi dellee camzoni assiemie a Mario Incudine, il controbuto essenziale dello scrittore Marco Pomar, e la performance artistica di Eugenio Mastandrea  che si identifica in  uno scrittore in crisi di ispirazione, alle prese con una formica e le sue logiche disarmanti. Un quadro fa da sgondo con all’interno un improbabile grillo parlante, Mario Incudine.

I protagonisti

Paride Benassai, Eugenio Mastrandrea e Mario Incudine sono i protagonisti di Un giorno la formica, una divertente commedia che tratta temi serissimi come la crisi ambientale e l’antropizzazione senza freni del nostro pianeta. Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Biondo di Palermo ha debuttato in Sala Strehler il 7 maggio e si concluderà il 18 maggio.

Le luci sono di Antonio Sposito, le scene e i costumi sono stati realizzati dagli Allievi dell’Accademia di Belle Arti di Palermo coordinati da Valentina Console.

Scritto da Benassai e Mastrandrea insieme a Marco Pomar, lo spettacolo si dipana tra realtà e immaginazione immaginando un improbabile ma realistico incontro tra una formica e uno scrittore in crisi di ispirazione. La formica rimprovera allo scrittore la tracotanza (e la stupidità) con la quale gli esseri umani hanno “colonizzato” il pianeta senza interpellare gli altri esseri viventi, ritenendosi la specie più evoluta.

Guarda l’intervista in Open day cinema a Radio In

 

 

Un giorno la formica –  Favola farsesca in musica

da un’idea di Paride Benassai ed Eugenio Mastrandrea

drammaturgia di Paride Benassai, Eugenio Mastrandrea, Marco Pomar

regia Paride Benassai

con Paride Benassai, Eugenio Mastrandrea, Mario Incudine

musiche Mario Incudine

luci Antonio Sposito

scene e costumi degli Allievi dell’Accademia di Belle Arti di Palermo coordinati da Valentina Console

aiuto regia Marco Pomar

direttrice di scena Valentina Enea

coordinatore dei servizi tecnici Giuseppe Baiamonte

capo reparto fonica Giuseppe Alterno

macchinista Gaetano Presti

capo sarta Erina Agnello

produzione Teatro Biondo Palermo

durata: 1 ora e 30 minuti

Continue Reading

Cultura

La Matri Santa si misi ‘n caminu

Published

on

Screenshot

Confraternite ennesi e statua dell’Addolorata protagoniste al Giubileo del 16, 17 e 18 maggio a Roma.

Ieri presentazione degli eventi a Palazzo dei Normanni, con autorità ed esperti. In pellegrinaggio, anche banda e coro Passio Hennensis.  Oltre mille i devoti che arriveranno da Enna.

Il presidente del Collegio dei rettori, Giovanni Zodda: “Un sogno realizzato dopo un lungo anno di lavoro”

Un viaggio Enna-Roma e ritorno per confrati, fercolo e statua della Madonna Addolorata che prende spunto da un antico canto in dialetto siciliano che veniva eseguito come lamentanza per la Settimana santa, “La Matri Santa si misi ‘n caminu”, oggi ripreso e riproposto da banda cittadina e coro Passio Hennensis per le processioni pasquali.

Il viaggio

È quello che si preparano ad affrontare i rappresentanti delle sedici confraternite ennesi, con in testa i confrati di Maria Santissima Addolorata, con al seguito la statua originale della Vergine trafitta che viene portata in processione il Venerdì santo, al Giubileo delle confraternite che si terrà a Roma dal 16 al 18 maggio. “Una richiesta speciale che è arrivata direttamente da Roma e che rappresenta simbolicamente l’intera Sicilia e anche l’Italia, assieme ai Crocifissi liguri – ha spiegato Giovanni Zodda, presidente del Collegio dei rettori della confraternite di Enna e rettore della confraternita dell’Addolorata – con noi in corteo sfileranno poi solamente i simulacri di Siviglia e di Malaga”.

Il calendario

Il calendario degli eventi è stato presentato ieri pomeriggio, 30 aprile 2025, nella Sala Gialla di Palazzo dei Normanni davanti a esperti e autorità.

“Questo giubileo è un sogno che si realizza, ci lavoriamo da un anno e rientra all’interno dei festeggiamenti per i 150 anni di fondazione della confraternita di Maria Santissima Addolorata – ha dichiarato ancora Zodda – ci riempie di orgoglio poter varcare la soglia di tre basiliche papali assieme a un gruppo di oltre mille pellegrini ennesi che si sono uniti a noi nel cammino delle confraternite che prevede la presenza anche di confrati bambini e monachelle, con il complesso bandistico Città di Enna e il coro Passio Hennensis che impreziosiscono le nostre processioni”.

Il cda della confraternita

Tutto il Consiglio di amministrazione della confraternita dell’Addolorata, formato dal rettore Zodda e dai confrati Filippo Lauro, Luigi Bruno, Rosario Gagliano, Camillo Mastroianni, Giuseppe Randazzo e Giovanni Ricerca, ha lavorato per mesi senza risparmiare sforzi, spostandosi spesso a Roma e attivando collaborazione con istituzioni e privati.

Per Francesco Colianni, neo assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, già vice sindaco di Enna, “la storia e le tradizioni ennesi sono un grande potenziale da divulgare e condividere. La Settimana santa, in particolare, è rientrata tra i 45 grandi eventi sostenuti dalla Regione Sicilia ed è per questo che le confraternite hanno la responsabilità di rappresentare a Roma fede, tradizione e identità. Io sarò presente al giubileo come ennese e componente del governo regionale”.

Il vice sindaco di Enna, Francesco Comito, ha ricordato la rilevanza dei misteri pasquali ennesi in Europa, dal 2024 entrati nella prestigiosa Rete europea per le celebrazioni della Settimana santa e della Pasqua. Il presidente del Consiglio comunale di Enna, Paolo Gargaglione, ha sottolineato “l’importante ruolo delle confraternite nella comunità e il lavoro che svolgono, in particolare tramandando la tradizione alle giovani generazioni”.

La conferenza all’ARS

Alla conferenza, condotta dal giornalista Ivan Scinardo, ennese trapiantato a Palermo e dal 2010 direttore della sede siciliana del Centro sperimentale di cinematografia, sono intervenuti anche i confrati dell’Addolorata di Enna Luigi Bruno e Filippo Lauro, l’assistente ecclesiastico monsignor Vincenzo Murgano, il giornalista Rai e confrate dell’Addolorata Rino Realmuto (che ha offerto una panoramica storico-antropologica sulle confraternite ennesi) e Lia Coniglio, vice presidente vicario della Confederazione Confraternite delle diocesi d’Italia, con delega al Sud Italia. “La nostra Confederazione voluta dalla Cei e attiva da 25 anni – ha detto quest’ultima – raccoglie oltre tremila congreghe ed è tra le promotrici del Giubileo delle confraternite. La settimana santa ennese sarà protagonista anche di una mostra giubilare itinerante sugli confraternali che partirà da Pisa il 9 maggio”.

Gli interventi

L’incontro, aperto in musica dalle artiste Francesca Picciurro e Marzia Cillari, ha visto le presenza anche di Domenico Valvo, Gaetano Di Venti, Fabio Garofalo, rispettivamente rettori delle confraternite Maria Santissima della Visitazione, Santissimo Salvatore e Sacro Cuore di Gesù, il politico e consigliere comunale di Enna Dante Ferrari, il direttore della banda di Enna Luigi Botte con alcuni componenti, il direttore del coro Passio Hennensis Giovanna Fussone con la presidente Gabriella Cammarata e alcuni coristi. 

La consegna delle pergamene

A chiusura dei lavori, il conferimento di pergamene come atto di ringraziamento della confraternita dell’Addolorata di Enna a tutti coloro che a vario titolo lavorano per il Giubileo, compresi gli sponsor privati che sostengono le spese del pellegrinaggio. Tra questi, il gruppo Di Martino attivatosi attraverso l’intermediazione di Paolo Di Venti e che si occuperà del delicato trasporto della statua della Madonna Addolorata e dei suoi fercoli.

Galleria foto by Picafoto

Lo spot

Guarda il video

Guarda la diretta

https://www.facebook.com/100063899672249/videos/1043209404395301

PROGRAMMA GIUBILEO DELLE CONFRATERNITE

Giovedì 15 maggio

Mattina: partenza dei pellegrini verso la Capitale.

Venerdì 16 maggio

Mattina: visita della Basilica di San Giovanni in Laterano e passaggio Porta Santa.

Pomeriggio: visita della Basilica di San Paolo Fuori Le Mura, passaggio Porta Santa. Rito della Vestizione di Maria Santissima Addolorata all’interno della stessa basilica. Messa solenne. Traslazione dell’effige dell’Addolorata nella chiesa dei Santi Quirico e Giulitta. Dalle 17, accoglienza dei pellegrini in piazza San Giovanni in Laterano.

Sabato 17 maggio

Mattina: visita della Basilica di Santa Maria Maggiore e passaggio Porta Santa. Recita della Coroncina dei Sette dolori e il Canto a Maria nella chiesa dei Santi Quirico e Giulitta. Appello dei confrati portatori. Traslazione della statua dell’Addolorata in piazza Celimontana.

Pomeriggio: ore 16, solenne processione da piazza Celimontana al Circo Massimo e ritorno con le confraternite di Enna, il fercolo di Maria Santissima Addolorata, i Crocifissi di Genova, le vare di Siviglia e di Malaga.

Domenica 18 maggio

Mattina: ore 10, santa messa sul sagrato della Basilica di San Pietro in Vaticano. Preghiera dell’Angelus.

Pomeriggio: ore 14, visita della Basilica di San Pietro e passaggio Porta Santa.

Lunedì 19 maggio

Mattina: rientro dei pellegrini a Enna.

 Ufficio stampa: Mariangela Vacanti

320.8447033

Continue Reading

Cinema

David di Donatello, la cerimonia il prossimo 7 maggio

Published

on

“Parthenope” di Sorrentino e “Berlinguer” di Andrea Segre ottengono 15 nomination. La cerimonia di consegna sarà il prossimo 7 maggio

É stata una grande stagione per il cinema italiano. Qualità, conferme, sorprese e graditi ritorni. Ad accompagnare tutto, ci hanno pensato gli ottimi incassi che hanno ottenuto molti titoli usciti in sala.

Da Sorrentino con il suo “Parthenope”, che ha totalizzato l’incasso più alto della sua carriera, fino a Follemente di Paolo Genovese che è a un passo dal superamento di “Perfetti Sconosciuti”.

Senza dimenticare ovviamente “Diamanti” di Ferzan Ozpetek, che ha monopolizzato l’attenzione del pubblico durante le festività natalizie, raggiungendo la cifra di oltre 16 milioni di euro.

A coronare l’ottimo momento che i nostri film hanno vissuto in questi ultimi mesi, ci pensano i David di Donatello, i premi più prestigiosi del nostro cinema che quest’anno arrivano alla 70esima edizione.

Questa mattina, nella cornice di Cinecittà, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’evento con l’annuncio delle nomination di tutte le categorie.

UN CINEMA DAL RESPIRO INTERNAZIONALE

Parthenope” di Paolo Sorrentino e “Berlinguer – La grande ambizione” di Andrea Segre ottengono 15 nomination, il numero più alto di questa 70esima edizione. Seguono “L’arte delle Gioia” di Valeria Golino e “Vermiglio” di Maura Delpero a 14.

I David sono importanti perché raccontano il nostro cinema, un cinema che ha ritrovato gli splendori di un tempo, con un respiro internazionale”. Si è aperta così la conferenza stampa, con le parole di Lucia Borgonzoni, sottosegretaria alla cultura, che ha poi ricordato l’impegno del ministero per riportare sempre più giovani nelle sale italiane.

A tal proposito è stato ricordato anche il ritorno di “Cinema Revolution”, l’iniziativa che abbassa il costo del biglietto per i film italiani e europei a 3,50€ dal 13 giugno fino al 20 settembre 2025.

Durante la presentazione sono stato ufficializzati anche i due conduttori dell’evento, che prendono il posto di Carlo Conti e Alessia Marcuzzi dello scorso anno. Saranno l’attrice Elena Sofia Ricci e il cantante Mika i due cerimonieri il prossimo 7 maggio in diretta dallo storico Teatro 5 di Cinecittà.

Guarda l’intervista realizzata da Ivan Scinardo e Monia Arizzi per Open day cinema radio in, a Piera Detassis, Presdiente dell’Accademia nazionale del cinema, e Direttrice Artistica dei Premi David di Donatello:

TUTTE LE CANDIDATURE

Miglior film

Berlinguer. La grande ambizione

Il tempo che ci vuole

L’arte della gioia

Parthenope

Vermiglio

Miglior regia

Andrea Segre, Berlinguer. La grande ambizione

Francesca Comencini, Il tempo che ci vuole

Valeria Golino, L’arte della gioia

Paolo Sorrentino, Parthenope

Maura Delpero, Vermiglio

Miglior attrice protagonista

Barbara Ronchi, Familia

Romana Maggiora Vergano, Il tempo che ci vuole

Tecla Insolia, L’arte della gioia

Celeste Della Porta, Parthenope

Martina Scrinzi, Vermiglio

Miglior attore protagonista

Elio Germano, Berlinguer. La grande ambizione

Francesco Gheghi, Familia

Fabrizio Gifuni, Il tempo che ci vuole

Silvio Orlando, Parthenope

Tommaso Ragno, Vermiglio

Miglior attrice non protagonista

Geppi Cucciari, Diamanti

Tecla Insolia, Familia

Valeria Bruni Tedeschi, L’arte della gioia

Jasmine Trinca, L’arte della gioia

Luisa Ranieri, Parthenope

Miglior attore non protagonista

Roberto Citran, Berlinguer. La grande ambizione

Francesco Di Leva, Familia

Guido Caprino, L’arte della gioia

Pierfrancesco Favino, Napoli-New York

Peppe Lanzetta, Parthenope

Miglior sceneggiatura originale

Berlinguer. La grande ambizione

El Paraiso

Gloria!

Il tempo che ci vuole

Parthenope

Vermiglio

Miglior sceneggiatura non originale

Campo di battaglia

Familia

Il ragazzo dai pantaloni rosa

L’arte della gioia

Napoli-New York

Miglior esordio alla regia

Edgardo Pistone, Ciao bambino

Margherita Vicario, Gloria!

Loris Lai, I bambini di Gaza

Gianluca Santoni, Io e il secco

Neri Marcore, Zamora

Miglior direzione della fotografia

Campo di battaglia

Dostoevskij

Hey Joe

L’arte della gioia

Parthenope

Vermiglio

Miglior produttore

Berlinguer. La grande ambizione

Ciao bambino

Gloria!

Vermiglio

Vittoria

Miglior casting

Berlinguer. La grande ambizione

Familia

Gloria!

L’arte della gioia

Vermiglio

Miglior compositore

Iosonouncane, Berlinguer. La grande ambizione

Thom Yorke, Confidenza

Margherita Vicario e Davide Pavanello, Gloria!

Colapesce, Iddu

Nicola Piovani, Il treno dei Bambini

Miglior canzone originale

Knife Edge, Confidenza

Diamanti, Diamanti

Atoms, Familia

Aria!, Gloria!

La malvagità, Iddu

Migliori scenografie

Berlinguer. La grande ambizione

L’arte della gioia

Le dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta

Parthenope

Vermiglio

Migliori costumi

Gloria!

L’arte della gioia

Le dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta

Parthenope

Vermiglio

Miglior trucco

Berlinguer. La grande ambizione

L’arte della gioia

Le dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta

Parthenope

Vermiglio

Miglior acconciatura

Berlinguer. La grande ambizione

Gloria!

Le dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta

Parthenope

Vermiglio

Miglior montaggio

Berlinguer. La grande ambizione

Dostoevskij

L’arte della gioia

Parthenope

Vermiglio

Miglior suono

Berlinguer. La grande ambizione

Campo di battaglia

Gloria!

Parthenope

Vermiglio

Migliori effetti visivi – VFX

Berlinguer. La grande ambizione

L’arte della gioia

Limonov

Napoli-New York

Parthenope

Miglior documentario

Duse – The Greatest

Il cassetto segreto

L’occhio della gallina

Lirica Ucraina

Prima della fine, gli ultimi giorni di Berlinguer

Miglior film internazionale

Anora

Conclave

Giurato n.2

La zona d’interesse

Perfect Days

Miglior cortometraggio

Matteo Tortone, Domenica sera

Nicola Sorcinelli, La confessione

Andree Lucini, La ragazza di Praga

Giulia Grandinetti, Majoneze

Andrea Gatopoulos, The Eggregores’ Theory

David giovani

Berlinguer. La grande ambizione

Familia

Il ragazzo dai pantaloni rosa

Il tempo che ci vuole

Napoli-New York

Continue Reading

In Tendenza