

Cultura
Benedetto XVI, un papa che ha segnato la storia
Papa Benedetto XVI dal cielo continua ad assistere la Chiesa per la quale Egli ha pregato, ha sofferto, ha operato da Maestro, Pastore e Guida.
Gigante della fede e della ragione, maestro di Teologia e fine scrittore, umile operaio della vigna del Signore, Papa Ratzinger ha guidato la Chiesa come 265° Pontefice, raccogliendo l’eredità di San Giovanni Paolo II e dopo le storiche e impensabili dimissioni dell’11 febbraio 2013. come un semplice “pellegrino” ha percorso nel ruolo di Papa Emerito l’ultimo tratto di cammino che il 31 dicembre chiude l’anno 2022.
In una lettera del 8 febbraio 2022 quando il suo nome fu tirato in ballo nell’inchiesta sugli abusi nell’arcidiocesi di Monaco e di Friburgo, Papa Ratzinger ha scritto
«Ben presto mi troverò di fronte al Giudice ultimo della mia vita. Anche se nel guardare indietro alla mia lunga vita posso avere tanto motivo di spavento e paura, sono comunque con l’animo lieto perché confido fermamente che il Signore non è solo il giudice giusto, ma al contempo l’amico e il fratello che ha già patito egli stesso le mie insufficienze e perciò, in quanto giudice, è al contempo mio avvocato (Paraclito).
In vista dell’ora del giudizio mi diviene così chiara la grazia dell’essere cristiano. L’essere cristiano mi dona la conoscenza, di più, l’amicizia con il giudice della mia vita e mi consente di attraversare con fiducia la porta oscura della morte.
Queste parole sono sintesi di una vita di preghiera e di fede che Benedetto XVI, dal voto ieratico, sereno e sorridente, ha saputo trasfondere nel suo Magistero anche attraverso le tre encicliche che celebrano l’amore di Dio; dalla “Deus caritas est“ del 2005, alla “Spe Salvi” del 2007 e del “Caritas in veritate” del 2009. Una preziosa trilogia delle virtù teologali che viene arricchita anche dalla vita di “Gesù di Nazaret” e come dono di Natale del 2012 “L’infanzia di Gesù” definito “un piccolo gran libro e non solo per i bambini”.

Nella foto Papa Benedetto XVI tiene in mano e osserva con ammirazione il Duomo di Catania e ricorda la Patrona Sant’Agata
I commenti, i messaggi e le testimonianze che si raccolgono in questi giorni, anche perché molto di noi hanno avuto la fortuna di incontrarLo e di salutarlo esprimono l’affetto e la devozione per un Papa Santo che ha tracciato un solco nella storia della Chiesa ed è stato vigile custode della tradizione, avviando il dialogo tra la Fede e la Ragione, in risposta al dilagante relativismo che ha vanificato tanti preziosi valori della dottrina cristiana. Egli ha avuto il coraggio di andare controcorrente e di affermare, con una profondità che nessuno ha nemmeno sfiorato, le ragioni del pensiero forte.
Come ha dichiarato Gaetano Quagliariello, ex ministro e più volte senatore della Repubblica, Papa Ratzinger “ha indicato una strada: quella di edificare delle minoranze creative ed il futuro ci dirà se esse riusciranno a invertire o quanto meno cambiare la rotta del secolo. In questo tentativo Benedetto XVI è destinato a restare un punto di riferimento indelebile”.
Giuseppe Adernò
Cultura
Il palazzo del poeta, “anima nobile” dal taglio moderno

La strada che si collega alla centralissima via Roma si chiama: “Seminario Italo Albanese – Via del Poeta”, al numero civico 20 si arriva attraverso un percorso che potremmo definire “poetico”, perché sospesi in aria, come nuvole, ci sono frasi e citazioni che raccontano la magia di questo luogo, intriso di un’anima mecenate che ha voluto fare rinascere, trattandoli come un piccolo borgo, un gruppo di palazzi decadenti, (in alcuni c’erano ancora le stalle), per restituirli, con sofisticate opere di restauro e recupero, ad una bellezza moderna. E’ la titolare, Rosa Di Stefano, oltre vent’anni di giornalismo, da poco eletta presidente regionale di Federalberghi, ma con un lutto che probabilmente non potrà mai elaborare per la perdita dell’indimenticabile marito, l’imprenditore turistico Nicola Farruggio, spentosi lo scorso mese di ottobre, a farci da guida nel varcare l’ingresso, lasciandoci alle spalle il rumore vibrante della città.
Spazio – temporale
E’ come attraversare uno spazio – temporale dove ogni dettaglio respira di una energia che ti riporta a epoche passate, mentre attorno c’è la vivacità del presente.
Gli ambienti
Sono arredati con cura e Rosa ci confessa che è stata proprio lei l’interior designer. Mentre attraversiamo i corridoi e saliamo le scale immaginiamo questa dimora residenza di famiglie più o meno illustri, maestosa, a pochi metri dalla trafficatissima Via Roma. Il palazzo del Poeta è attiguo all’Hotel Posta, anch’esso di loro proprietà.La luce soffusa ci conduce ad ambienti pensati come caffè letterario o per piccole proiezioni video.
I restauri
La pietra originale recuperata, e le antiche travi in legno, è come se ci facessero entrare in una dimensione surreale, che stordisce tutti i sensi. Senti ancora l’odore del legno e Rosa ci indica una trave, incastonata nel muro, risalente al 1600, come da certificazione peritale.
Atmosfera “intellettuale”
Ovunque respiri un’atmosfera di raffinata eleganza e di intimo raccoglimento, e non è inusuale incontrare intellettuali che fumano il sigaro, bevono il cognac e mangiano cioccolato fondente. I libri, molti antichi, ritrovati durante i lavori di ristrutturazione, sono conservati con cura; Rosa maneggia un manoscritto del Gattopardo, che conserva gelosamente nel suo studio che è anche una stanza segreta senza tempo.
Gli eventi culturali
Sono tanti egli eventi culturali pensati e realizzati qui, la bellezza del Palazzo del poeta fa da scenario unico e invita turisti e appassionati in genere ad allontanarsi dal caos delle attrazioni più frequentate della città per immergersi in un’atmosfera di tranquillità e bellezza, scoprendo un lato nascosto e affascinante di Palermo. In fondo è un modo per connettersi con la “Cultura” e vivere un’esperienza indimenticabile, ricca di fascino e suggestioni.
Per maggiori info: Palazzo del Poeta, Via Seminario Italo Albanese 20 – Via del Poeta
Ivan Scinardo
In memoria di Nicola Farruggio
Cultura
Catania, Concerto nella Chiesa San Giuliano

Il 40° Anniversario del FEC: Fondi Ecclesiali di Culto appartenenti allo Stato, è stato celebrato con un concerto sinfonico nella splendida cornice della Chiesa di San Giuliano, sede dell’ Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, facente parte dell’inestimabile patrimonio del Fondo – istituito con la legge 20 maggio 1985 n 122, attuativa di un Accordo tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede, avente come finalità la conservazione, la manutenzione e la tutela del ricco patrimonio artistico degli edifici di culto di grandissimo pregio.
Sono intervenuti: l’Arcivescovo Mons. Luigi Renna, il Prefetto Maria Carmela Librizzi ; il Questore dott. Giuseppe Bellassai; il Comandante della Direzione Marittima Sicilia Contrammiraglio Antonio Ranieri; il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Generale Antonino Raimondo; il Comandante Provinciale dei Carabinieri Generale Salvatore Altavilla; il Comandante dell’Aeronautica Militare Colonnello Stefano Spreafico; il Vice Sindaco dott. Paolo La Greca.
Tra i presenti anche il Direttore generale del FEC, Prefetto Alessandro Tortorella il quale ha voluto evidenziare che anche la Chiesa di San Giuliano fa parte dell’inestimabile patrimonio del Fondo, originale per la pianta circolare.
Protagonisti sono stati gli Allievi dell’ Orchestra Sinfonica Giovanile del Liceo Musicale Statale “G. Turrisi Colonna”, presente la Dirigente Scolastica Emanuela Gutkowski, insieme a docenti e solisti: Baritono Salvo Todaro, Tenore Davide Benigno, Soprani Carmen Barone e Lusinè Tishinyan, il Sossof onista Alfio Russo e gli Allievi solisti Rachele Bondici, i quali guidati dalla bacchetta di Fabio Raciti hanno incantato il numeroso pubblico con l’ esecuzione di Musiche Sacre e Sinfoniche di Charpentier, Bellini, Caccini, Bizt, Puccini e Mascagni.
All’ evento, condotto da Salvo La Rosa, hanno preso parte anche 70 bambini del Coro di voci bianche della Chiesa di San Biagio preparati dalla Prof. Linda Giuntalia, i quali, accompagnati dall’ Orchestra hanno intonato l’ Inno Nazionale e cantato l’Inno del Giubileo “Pellegrini di Speranza”.
L’ Arcivescovo Mons. Luigi Renna ha espresso inoltre gli auguri di buon compleanno e parole di ringraziamento al Prefetto Maria Carmela Librizzi per l’ impegno istituzionale e il lavoro svolto con passione al servizio di tutta la Provincia Catanese.
Giuseppe Adernò
Cultura
Premio Carlo Mazzacurati


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