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Società

Giornata Nazionale della Psicologia. Esperti a confronto

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Quest’anno, il 10 Ottobre 2016, si celebra per la prima volta la Giornata Nazionale della Psicologia. Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP) ha ideato e organizzato questo speciale progetto grazie alla fondamentale collaborazione dei vari Ordini Regionali. E’ importante sottolineare come la scelta di questa data non sia casuale, poiché nello stesso giorno ricorre la Giornata Nazionale della Salute Mentale. Ciò testimonia la crescente attenzione degli psicologi verso le numerose problematiche che caratterizzano la nostra società moderna, sempre più segnata da complicazioni e disagi che interessano la sfera personale e psicologica.

Obiettivo di questa iniziativa è quello di favorire il confronto e la sensibilizzazione sulle tematiche di cui si occupa la professione psicologica, attraverso una corretta informazione sui temi sensibili quali la promozione della persona, delle relazioni umane, della convivenza, la lotta alle diverse forme di disagio e fragilità, il benessere dei singoli e delle organizzazioni. La Comunità professionale degli Psicologi intende ribadire lo spirito di servizio, l’attenzione e l’ascolto verso le Comunità locali e quella nazionale nel suo complesso.

Il Presidente del CNOP dott. Fulvio Giardina ha espresso un vivo ringraziamento verso i vari Ordini Regionali e verso i rappresentati delle Istituzioni che hanno sostenuto tale iniziativa affermando: “In Italia siamo 100.000 psicologi e lavoriamo ogni giorno per il benessere individuale e collettivo. Questa giornata  nasce per dare questo messaggio, lo psicologo non è solo quel professionista presente in uno studio privato alle prese con tematiche intime e specifiche, lo psicologo è un professionista che ha le risorse, le competenze, la tecnica, la cultura e la formazione per contribuire al miglioramento globale della nostra società. Noi ci auguriamo che il Governo e il sistema legislativo prendano atto che questa professione è una professione che realmente può contribuire a modificare e migliore la situazione della collettività “

Sull’importanza della Giornata Nazionale della Psicologia si è espressa anche la Vicepresidente del CNOP, dott.ssa Anna Maria Ancona, sottolineando: “Uno dei temi caldi della psicologia legata alla donna purtroppo riguarda la violenza e i femminicidi, un fenomeno  molto più esteso di quello appreso dai media. Sono eventi negativi accomunati certamente da un nucleo onnipresente che riguarda sia la fragilità narcisistica dell’uomo, autore di violenza, sia la fragilità narcisistica della  donna che subisce violenza. Noi psicologi dobbiamo lavorare sulla prevenzione , rafforzando l’identità della figura dell’uomo e della donna, una figura che deve essere accompagnata all’interno dei veloci cambiamenti della nostra società odierna. In questo senso è estremamente importante agire con la prevenzione di questi disagi”

Un fondamentale sostegno per la realizzazione di questa iniziativa è giunto dal Governo e dalle Istituzioni preposte. A sottolineare l’estrema importanza della prima Giornata Nazionale della Psicologia è stato il Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute dott. Vito De Filippo: “ Siamo davvero contenti di potere offrire e manifestare il nostro sostegno e la nostra disponibilità all’istituzione di questa giornata. Siamo certi, come Governo, che la professione dello psicologo meriti sempre di più di essere considerata, inserita, ed introdotta nel sistema sanitario del nostro paese in maniera ancora più strutturata e profonda. Nel DDL Lorenzin , in via di definitiva approvazione alla Camera, stiamo infatti lavorando per riconoscere, rafforzare ed articolare l’attività dello psicologo in termini ordinistici all’interno del Sistema Sanitario Nazionale”

Interpellato sull’iniziativa anche il Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati dott. Mario Marazziti: “La carenza di salute mentale nel nostro paese è purtroppo in crescita, quindi il ruolo dello psicologo diventa sempre più necessario all’interno della nostra società. Per questo il percorso di riconoscimento del lavoro dello psicologo, inteso come professione sanitaria, credo sia un atto dovuto che possa facilitare il paese nell’interagire con tale professione. Noi come Camera dei Deputati siamo intenzionati a portare avanti questa legge ed approvare insieme ai colleghi del Senato la versione finale della legge che riguarda la categoria degli psicologi”

La prima “Giornata Nazionale della Psicologia” si terrà oggi 10 Ottobre 2016. Durante la settimana di avvicinamento a questa data si sono alternati in tutta Italia studi di gruppo, momenti informativi, incontri programmatici, laboratori, convegni e seminari aperti, a dimostrazione di uno straordinario successo in termini di partecipazione. Ad oggi sono più di 140 gli eventi organizzati e programmati dai vari Ordini Regionali degli Psicologi.

Per favorire la conoscenza dell’iniziativa il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi ha istituito una pagina web specifica:  http://www.psy.it/giornatapsicologia dove è possibile reperire tutto il materiale, audio e video, relativo il percorso narrativo dell’iniziativa.

Per ciò che riguarda la partecipazione online  si sono registrati numeri di assoluto rilievo, come confermato dalle oltre 750.000 visualizzazioni e dai circa 5.000 accessi unici al sito web creato per l’occasione.

L’Ordine degli psicologi della Sicilia ha organizzato per il 14 ottobre prossimo il convegno “Giornata del benessere psicologico….Tutto passa dalla mente”, in occasione della prima “Giornata nazionale della psicologia”, istituita dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, in abbinamento alla “Giornata mondiale della salute mentale”. L’incontro – diviso in due sessioni: una mattutina e l’altra pomeridiana – si svolgerà ai Cantieri Culturali alla Zisa.

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Giovani

Effetto S.Agata, vincere la dispersione

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Il sacco bianco e il grembiule per la scuola.

Parole accorate ha rivolto ai catanesi l’Arcivescovo Mons. Luigi Renna, in occasione della festa estiva di Sant’Agata nel ricordo dell’896° anniversario del ritorno delle reliquie della Santa Martire da Costantinopoli a Catania,

Nella cattedrale gremita di devoti con il “sacco bianco”, la prima festa esterna dopo la forzata pausa per il Covid.19, l’Arcivescovo ha condiviso il ritorno alla “normalità della festa secondo la tradizione” ed ha evidenziato come la ripresa dopo la pandemia sollecita un concreto rinnovamento ed un “cuore nuovo” ed una vera solidarietà verso il bene comune.

Con saggezza pastorale, nell’elenco dei “virus” che contagiano la società odierna: l’individualismo, l’aggressività nelle relazioni, la corruzione, ha evidenziato il virus della fragilità dei ragazzi e ha detto: “Quando mi sono insediato a Catania mi è stato segnalato il triste primato di dispersione scolastica nella città etnea”.

Senza la dovuta formazione scolastica, i ragazzi restano in preda alla delinquenza minorile, alla diffusione della droga e del facile guadagno. Sono anche numerose le ragazze che si lasciano irretire dal sesso facile e diventano mamme a quindici anni senza la necessaria preparazione al compito di genitori. I recenti e tristi fatti di cronaca registrati nella provincia etnea e la morte di innocenti creature, hanno segnalato ulteriormente la grave emergenza educativa.

“I veri devoti di Sant’Agata che indossano il sacco bianco e per devozione lo fanno indossare ai figli, si impegnino a far indossare il grembiule scolastico e mandare i figli a scuola”, per ricevere una formazione di cultura e di cittadinanza attiva e responsabile, in vista di un futuro lavorativo decoroso e onesto.

L’appello dell’Arcivescovo, ripetuto anche al termine della breve processione esterna con il Busto reliquario della Santa Patrona, accompagnato dalla recita della preghiera a Sant’Agata, composta da Mons. Renna, è stato ben accolto dai numerosi fedeli partecipanti alla festa estiva di Sant’Agata.

Si auspica che tale messaggio possa tradursi in un segno di positività a settembre con l’inizio delle lezioni, facendo registrare una presenza numerosa di ragazzi a scuola, con l’impegno dei docenti che li sappiano accogliere e guidare nel non facile cammino di istruzione e formazione.  Sarà questo il segno della ripresa e della resilienza, devoto omaggio a Sant’Agata che da sempre protegge la città di Catania.

La dispersione scolastica si vince, infatti, attraverso la cooperazione tra scuola e famiglia in un dialogo educativo che percorre un sentiero di convergenza nella ricerca del miglior bene dei ragazzi come figli, studenti e cittadini.

Nell’aula consiliare del Palazzo degli Elefanti, le due scritte in latino: “Armis decoratur” e “Literis armatur” costituiscono il messaggio che gli antichi Padri catenesi hanno lasciato in eredità, privilegiando e scegliendo la cultura, lo studio e la ricerca di una qualificata professione.

Giuseppe Adernò

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Cultura

La festa estiva di Sant’Agata a Catania

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La festa estiva di Sant’Agata nel ricordo dell’896° anniversario del ritorno delle reliquie della Santa Martire  da Costantinopoli a Catania,  dopo la pausa della pandemia ha ripreso i suoi ritmi tradizionali ed ecco un ricco programma della festa estiva che intreccia  recitazione, musica, creatività  artistica.

Nella corte di Palazzo degli Elefanti sede del Municipio Catanese, alla presenza delle Autorità: S. E. Mons. Luigi Renna Arcivescovo Metropolita di Catania, Mariella Gennarino presidente del Comitato per i festeggiamenti Agatini, Federico Portoghese Commissario Straordinario della Città Metropolita, Giuseppe Arcidiacono Vice Sindaco, Cinzia Torrisi Assessore alla Cultura, Salvatore Cocina Direttore della Protezione Civile, ha avuto luogo un concerto eseguito  dall’ Orchestra da Camera Catanese diretta dal Maestro Fabio Raciti, presentando un repertorio da camera e sinfonico da Haydn a Bellini e Inni e canti dedicati alla Santa Patrona.

In apertura lo “Stans beata Agatha” composto da Paolo Cipolla nel 2009, un’ Antifona al Magnificat dei Vespri del 5 febbraio. Il testo liturgico interpretato dal Coro, ricorda il momento in cui la Martire, rinchiusa in carcere, ringrazia Gesù per averle dato la forza di resistere alle torture.

Attacchi ben calibrati e sicuri per l’ Orchestra diretta da Raciti hanno regalato ai presenti un’ interpretazione attenta e precisa nelle Sinfonie n 49 di Haydn detta ‘ La Passione’ ” e la n. 40 K550 di Mozart.

Molto toccante le Arie di Stradella Pietà Signore di me dolente interpretate dal Tenore Pietro Di Paola, il Domine Deus Rex Coelestis di Vivaldi e l Alleluja Exsultate, Jubilate di Mozart cantate dal Soprano Polacco Dominika Zamara.

Un momento è stato dedicato al Cigno Catanese Vincenzo Bellini con le Arie Vaga Luna che inargenti cantata dal Tenore e la celeberrima Casta Diva ben interpretata dal Soprano Angela Curiale.

L’ Inno popolare a Sant ‘Agata ha concluso la bellissima serata, condotta da Maria Grazia Felicioli con il grido spontaneo dei presenti di Cittadini, viva Sant’Agata.

Giuseppe Adernò

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Cultura

Discernimento e responsabilità di cattolici

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Referendum abrogativo e di indirizzo

È necessario fermarsi per pensare, per riflettere, altrimenti saremo costretti ad agire come altri decidono e pensano per noi”.

In occasione delle elezioni amministrative del 12 giugno, i cittadini italiani sono chiamati ad esprimere il proprio parere in merito ad alcune eventuali modifiche delle normative sulla Giustizia.

La specificità tematica del referendum, e la formulazione dei quesiti formulati, non di facile comprensione per tutti i cittadini, ha sollecitato l’Ufficio diocesano per i “problemi sociali e lavoro” a promuove un incontro di informazione e riflessione, con il titolo. “Giustizia è interesse di tutti”.

Dopo il saluto del Vicario generale Mons. Salvatore Genchi, don Piero Sapienza , direttore dell’Ufficio, ha presentato la motivazione dell’incontro, inteso come occasione per “ educare ad una cittadinanza attiva e responsabile”  in linea con i valori della Dottrina sociale  della Chiesa, che pone al centro la Giustizia, guidata dalla Sapienza , come appare dalla locandina che ripropone l’Allegoria del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti esposta nella Sala dei Nove al Palazzo Pubblico di Siena.

Con chiarezza espositiva e proprietà di linguaggio il prof. Agatino Cariola, docente di Diritto Costituzionale all’Università di Catania, ha illustrato i cinque quesiti che il 12 giugno con il SI o con il NO i cittadini sono chiamati ad abrogare.

A differenza di quanto avviene in altre Nazioni, nelle quali il referendum ha carattere legislativo e rende i cittadini protagonisti attivi nella definizione di una legge, in Italia  l’istituto giuridico del referendum,  previsto dell’art. 75 della Costituzione,  ha una tipica connotazione “abrogativa” infatti “si chiede all’elettorato di esprimersi con un voto diretto su particolari proposte, con la possibilità in genere di scegliere – tra due o più opzioni predefinite”  e questa norma consente di rendere tutti i cittadini , con manifestazione plebiscitaria, attivi e responsabili nella condivisione o meno delle leggi che il Parlamento approva.

Negli anni passati i referendum non sempre hanno prodotto le auspicate aspettative dei proponenti (500mila firme o la richiesta di cinque Consigli regionali), ma diventano un segnale di attenzione per il Parlamento assumendo la connotazione di “referendum di indirizzo

Nell’analisi illustrativa dei cinque quesiti il Prof. Cariola ha dettagliatamente indicato la normativa vigente e le proposte di abrogazione o di modifica anche parziale di alcune norme.

Si propone, con il primo quesito, di abrogare quella porzione della “legge Severino” che regola l’ineleggibilità, e l’incandidabilità degli amministratori che incorrono in condanne giudiziarie sin dal primo grado di giustizia per delitti non colposi.

Nel secondo quesito si vorrebbe che venga abrogato l’ultimo inciso dell’art. 274 del Codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e precisamente la condizione di “reiterazione del reato” lasciando le altre condizioni di pericolo di fuga, inquinamento prove e uso di armi.

Per illustrare il terzo quesito il Relatore ha presentato l’iter di carriera dei Magistrati che, superando il concorso di Magistratura, possono scegliere o la funzione requirente o giudicante con la specificità del ruolo di Pubblico Ministero o Giudice.

La proposta referendaria prevede la separazione delle carriere eliminando la possibilità di transitare da una all’altra funzione, come accade oggi.

Sempre nell’ambito dell’organizzazione della Magistratura il quarto quesito propone la partecipazione degli avvocati “membri laici” a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei Consigli giudiziari, mentre finora la rappresentanza degli avvocati è rimasta esclusa.

Nel quinto quesito, in merito alla Riforma del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) composto dal Presidente della Repubblica, dal Presidente della Corte di Cassazione, da 16 megaelettori e 8 avvocati nominati dal Parlamento, si propone alla composizione delle liste si possa concorrere in maniera libera e spontanea senza mediazione  e vincoli di appartenenza a schieramenti associativi della Magistratura.

Nel saluto conclusivo l’Arcivescovo Mons. Luigi Renna, apprezzando la nutrita partecipazione di pubblico nel salone dei Vescovi, ha ringraziato l’Ufficio diocesano dei problemi sociali e lavoro per la lodevole iniziativa, annunciando che  in successi incontri sarà ancora approfondito il tema della “Riforma Cartabia”  e portando l’eco dei messaggi della Conferenza Episcopale Italiana, appena conclusa, ha ribadito il ruolo dei cattolici come testimoni impegnati nella costruzione della società civile. Citando l’appello del Card. Bassetti, che nel discorso di commiato ha fatto riferimento ai giudici siciliani Falcone e Borsellino, “generatori di legalità”, ha annunciato che il prossimo 19 luglio sarà ricordato in maniera solenne il trentennale della morte del Giudice Paolo Borsellino.

l’Arcivescovo ha invitato tutti ad essere veri, attenti e vigili testimoni, luce che brilla nel buio nelle tenebre, che incombono per la caduta dei valori ed il pervasivo relativismo, che mortifica la dimensione sociale e comunitaria.

Giuseppe Adernò

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In Tendenza