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Cinema

Una visione nuova dell’intellettuale Pasolini 

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‘Pier Paolo Pasolini – una visione nuova’   : un film di genere documentario, diretto dal regista Giancarlo Scarchilli e prodotto da  Morena Gentile (MG production),  in cui si evidenziano famose e significative personalità, entrate in contatto con l’intellettuale Pasolini, fra cui Carlo Verdone, Pupi Avati, Felice Laudadio, Ennio Morricon  Francesca Archibugi, che hanno contribuito a fornire un’interpretazione  nuova pasoliniana.

Il film

Si notano una tensione civile e un’accorata meditazione che  intessono e vivificano sempre più’ la  produzione artistica pasoliniana, nella quale la cultura riveste un carattere di universalità’, la cultura abbraccia tutte le civiltà’ senza differenze di nazionalità, di etnie e quant’altro.

L’intellettuale

Pasolini, l’intellettuale che ha rivoluzionato il costume italiano, si è presentato nel panorama della nostra letteratura, dalla crisi del Neorealismo in poi, come segno di contraddizione, come un artista che, nella varietà ‘delle sue esperienze :poesia, teatro, narrativa, cinema,  è ‘stato attraversato e ha vissuto intensamente e dolorosamente i problemi del nostro tempo, prefigurando l’inclusione nella ‘fortezza  europea’ dei più ‘deboli e dei più’ svantaggiati, nell’analisi della società’ e dei costumi contemporanei.

La consapevolezza di Pasolini

Pasolini diventa sempre più’ consapevole della non eliminabilità del male e del dolore e via via rivelerà  una visione sempre più ‘drammatica nel contatto con il mondo cittadino e quello delle misere periferie.
In Pasolini è’ sempre forte e cogente l’impegno di mostrare con la sua arte non una rappresentazione edulcorata della società ,ma una rappresentazione che metta in luce le sacche di dolore e la miseria della società contemporanea.

La cultura è l’acquisizione del bene che deve prevalere sul male!

Giova ricordare con le parole dell’autore la sua ferrea volontà di restare dentro l’inferno con marmorea volontà di capirlo. In sostanza per Pasolini la cultura è l’acquisizione del bene che deve prevalere sul male!
Non si può pertanto non riconoscere all’artista, nonostante le critiche, le inimicizie e l’isolamento subito nel corso della sua vita, il segno indelebile lasciato nella nostra società.
Laura Bisso 
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Cinema

Al via la V edizione del Sicilia Film Fest

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Dall’8 al 16 agosto nella splendida cornice del Palazzo d’Aumale di Terrasini torna il Sicilia Film Fest, giunto alla sua quinta edizone che offre, come ogni anno, la proiezione gratuita di film del panorama nazionale e internazionale, incontri con personalità del cinema e della cultura e dedica uno spazio autori del domani con la possibilità di proiettare una selezione di cortometraggi.

Per l’edizione di quest’anno il Sicilia Film Fest, organizzato dalla società cinematografica Altre Storie, in collaborazione con la Regione Sicilia e il Comune di Terrasini,  si ispira al celebre aforisma di Lev Tolstoj “La felicità è reale solo quando è condivisa“, proponendo commedie emozionanti e divertenti fra cui alcune anteprime nazionali.

Una festa del cinema aperta al pubblico fino a esaurimento posti con quattro appuntamenti serali, alle ore 21, che prevedono la proiezione dei film in concorso, presentati dal Direttore Artistico del Festival, Vincenzo Sacco. Madrina della quinta edizione del Sicilia Film Fest è l’attrice siciliana Marianna De Martino, che di recente abbiamo ammirato nel ruolo di Agata Scalia nella serie Netflix di grande successo Incastrati per la regia di Ficarra e Picone. L’attrice ha recitato sia in produzioni internazionali sia italiane e il suo ruolo di Camilla in Un fantastico via vai di Leonardo Pieraccioni le è valso il premio Oscar dei giovani 2013, conferito dalla Presidenza della Repubblica Italiana.

Si parte martedì 8 agosto con il primo film in gara, Bugiardo Seriale di Olivier Baroux, esilarante e ironica commedia francese in anteprima nazionale, per proseguire l’11 agosto con il film di Sydney Sibilla, Mixed By Erry, molto amato dal pubblico e dalla critica. Il 13 agosto è la volta di Il piacere è tutto mio di Sophie Hyde con una brillante Emma Thompson, seguito il 16 agosto da un’altra anteprima, Uomini da Marciapiede di Francesco Albanese, commedia con un ricco cast che vede tra gli altri, Paolo Ruffini, Herbert Ballerina, Rocio Munoz Morales, Cristina Marino, Francesco Pannofino.

Inoltre non mancheranno i Cinetalk – gli attesi dibattiti con gli ospiti ‘cinematografici’ del Sicilia Film Fest – condotti da Ivan Scinardo, giornalista professionista, direttore della sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale del Cinema, che l’11 agosto avrà come ospite Fabrizio Ferracane e il 16 agosto Domenico Centamore.

I film in concorso sono valutati da una giuria presieduta dall’attore catanese Domenico Centamore, che ha recitato in grandi film e serie TV (I Cento PassiLa meglio gioventùIl DivoLa Mafia uccide solo d’estate, la miniserie tv Il Capo dei Capi, le serie Makari e Incastrati). Fanno parte della giuria il ‘Danzastorie’ Giuseppe ‘Alosha’ Marino e la fumettista Ester Cardella. La giuria assegnerà il Faro d’Oro al miglior film, e il Faro dell’emozione alla migliore interpretazione attoriale. Ci sarà anche il pubblico a votare per assegnare il Faro d’Argento (film più votato dal pubblico), mentre il Faro alla carriera sarà per la personalità o l’istituzione che più si è distinta in ambito sociale. In concorso per il Faro del domani ci sono gli otto cortometraggi proiettati prima dei film in gara.

Il concorso è affiancato da una sezione collaterale dedicata ai cortometraggi, in particolare 8 corti animati realizzati per le canzoni dello Zecchino d’Oro, una tradizione portata avanti da Rai Kids e il Coro dell’Antoniano. I corti sono realizzati da Studio Rain di Salvo Carramusa (autore dei disegni e regista) e Maurilia Moscarelli (ceo, animatrice senior e modellatrice 3D), presente nel mondo dell’entertainment dei cartoni animati come una delle principali realtà del Sud Italia. Il Sicilia Film Fest ha deciso di premiare e valorizzare questa realtà produttiva inserendo i loro corti nell’apposito concorso secondo la formula di successo inaugurata l’anno scorso delle “scuderie cinematografiche”, per cui ogni anno il SFF promuove un diverso studio produttivo inserendo i loro lavori nella vetrina del Faro del domani.

Per la nostra Amministrazione è un orgoglio avere dato vita ad un festival che continua ad emozionare ed appassionare un vasto pubblico – ha dichiarato il Sindaco di Terrasini Giosuè Maniaci –  Ringraziamo il direttore artistico Vincenzo Sacco alla guida del Sicilia Film Fest che ogni anno presenta una selezione di film di qualità – e in questa edizione ben due titoli in anteprima – ma anche occasioni di dibattito e insieme un’opportunità per stare bene insieme. Perché l’esperienza collettiva del cinema ci rinnova l’idea che la comunità non è solo un concetto astratto, ma esiste, è forte, ed è desiderosa di guardare a un domani più splendente.”

Se vuoi essere felice, cominciaAnche questa frase è dello scrittore russo Lev Tolstoj. Il SiciliaFilm Fest ha inscritto nel suo DNA una vocazione per il rispetto, la pace e la gioia – ha aggiunto il Direttore artistico del Festival Vincenzo Sacco – Giunti al nostro quinto anno consecutivo, un traguardo non da poco, abbiamo deciso di proiettare la luce del nostro faro verso tutte le sfumature della felicità. Ringrazio l’amministrazione di Terrasini e la Regione Siciliana, tutto lo staff di Altre Storie e i collaboratori, i nostri sponsor e i nostri media partner che hanno decretato il successo delle edizioni passate, ringrazio la madrina, i giurati e gli ospiti che rendono emozionanti tutti i nostri appuntamenti, e ringrazio il pubblico sempre più numeroso, attento, coinvolto del Sicilia Film Fest che ci stimola a fare sempre meglio. Non aspettiamo più la felicità, con i film di quest’anno abbiamo voluto inseguirla.”

Il Sicilia Film Fest ha ricevuto il patrocinio di Ali – Associazione Librai Italiani di Palermo, Pro Loco di Terrasini, ed è stato realizzato grazie al sostegno e al contributo economico di: Barinello, CDS Hotels – Città del Mare, I Faraglioni, Magaggiari Hotel Resort, REC. I Media Partner del Sicilia Film Fest sono: I Love Sicilia, IlMediterraneo24, PalermoPost, Spazio Cultura, Radio In.

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Cinema

Il Castello Errante di Howl, una nuova rilettura

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Il Castello Errante di Howl è l’opera filmica che più inganna l’occhio tra tutti i film di Miyazaki, con tutti i meravigliosi dettagli e colori che non possono fare a meno di affascinare chiunque lo osservi. Nel 2005, anno di uscita in Italia, il target è stato principalmente rivolto ai bambini che adesso, dopo 18 anni, nel tentativo di guardare un film d’infanzia bello esteticamente senza molto senso, non possono fare altro che rimanere stupiti dal film, che con una maturità maggiore rivela di avere una prospettiva molto distante da come ci si ricordava, quasi da avere la sensazione di vedere un altra opera filmica.

Chi non ha mai guardato i film del genio indiscusso di Hayao Miyazaki, possiede una certezza: si è perso dei capolavori di spicco mondiale. Tra tutti, però, il film in questione è un caso molto particolare proprio perché è l’opera successiva alla sua più famosa Spirited Away (“La Città Incantata”), che gli è valso l’Oscar come miglior film d’animazione del 2001, unico lungometraggio ad aver vinto questo genere di premio in tutto il continente asiatico. Il Castello Errante di Howl nasconde dietro di sé il desiderio di continuare e superare un’opera che ha fatto la storia.

Quel genio di Miyazaki

Miyazaki è sempre stato molto critico sulla guerra; in questo film non fa eccezione. Il talento unico di condannare la guerra viene eseguito dal regista-sceneggiatore con semplici frasi fatte, nei momenti giusti, senza appesantire in nessun modo la trama, rendendo il pensiero quasi “scontato” a chi lo ascolta. Sembra che Miyazaki voglia combattere la bruttezza del mondo con la bellezza dell’animazione che essa stessa lo ha meravigliato in precedenza. Una storia romantica, non troppo accentuata ma con un lieto fine, un rapporto sincero, cresciuto passo passo, crea un contrasto; la guerra viene sempre affiancata all’amore, mai frivolo, come invece vengono considerate dai personaggi le cause del conflitto; un’emozione che non è seconda a nessuna, ma vissuta da personaggi che sanno bene chi sono e qual è il loro obiettivo. Da entrambi i lati però, c’è una dose importante di avidità, entrambe le parti la possiedono, eccetto i protagonisti. Rimane sempre interessante il filo conduttore con cui Miyazaki fa combaciare l’amore e la guerra: entrambi sono forze egoistiche, la differenza sta nel fine. L’amore chiede un sacrificio per donare qualcosa a qualcuno, la guerra chiede anch’ella un sacrificio togliendo qualcuno per qualcosa.

La certezza che l’amore vincerà sulla guerra è l’inno alla speranza del padre dell’animazione nipponica. E proprio quando arriva il climax della catastrofe e tutto diventa rosso e nero e pensiamo al peggio, ecco che il blu della notte stellata e il lucente azzurro dell’alba mattutina concludono la storia con un lieto fine.

Sinossi

Il destino di Sophie, una semplice ragazza, aspirante cappellaia, viene sconvolto dall’incontro fortuito di uno stregone ricercato dallo Stato ma terribilmente attraente di nome Howl. L’incontro porta la ragazza all’attenzione della famigerata Strega Delle Lande Desolate che, frainteso il rapporto con lo stregone, la maledice: avrà l’aspetto di un’anziana signora senza poter rivelare la sua condizione ad alcuno. Diretta verso le Lande Desolate si ritroverà a vivere insieme a Howl, il suo assistente Markl, un singolare demone-fiamma di nome Calcifer, uno spaventapasseri e la stessa Strega Delle Lande ridotta a una vecchietta. L’unico modo per sciogliere l’incantesimo è scoprire il segreto del patto che lega Howl al demone Calcifer.

Regia di Hayao Miyazaki

Il castello errante di Howl porta, come detto in precedenza, la firma di Hayao Miyazaki e del fantomatico Studio Ghibli, a cui è affidata la produzione, e tratto dal romanzo omonimo del 1986 di Diana Wynne Jones. All’interno del film troviamo delle caratteristiche ricorrenti in questo regista-sceneggiatore: la protagonista è una ragazza forte e carismatica (Vedasi “Nausica de La Valle del Vento”, del 1984, e “La Principessa Mononoke” del 1997); un conflitto militare combattuto attraverso mezzi volanti e ambientazione novecentesca (Vedasi “Porco Rosso” del 1992) ed esiste la magia (Vedasi “Kiki – Consegne a Domicilio” del 1989).

Inoltre è riconoscibile la regia impeccabile e curata di Miyazaki che riesce a rendere sublimi e delicate le scene di guerra facendole sembrare mere immagini di riempimento, in cui si nasconde la vera filosofia di questo straordinario artista. Un uomo che non spiega niente della storia, ma essa stessa racconta se stessa e i suoi impliciti. Ogni film del regista possiede sfaccettature diverse di crudezza e satira politica, sempre mascherate da colori accesi e allegri. In piena filosofia ariostesca l’artista riesce a indolcire i suoi temi amari con il miele dei

suoi colori. Riesce a contrapporre il tema delle scene più crude e pesanti, caratterizzate dal rosso e dal nero, con quelle di una città portuale, in questo caso, caratterizzata da una vasta varietà di colori. Il desiderio di leggerezza profondo di Miyazaki crea scene paradossali come quella del bombardamento contro la città che viene fatto sembrare un gioco, mentre i colori scuri e la drammaticità sono all’apice quando lo stregone si tinge erroneamente i capelli di un colore arancio anziché biondo. L’eccellenza che contraddistingue quest’opera filmica è la maniacale attenzione nella realizzazione dei dettagli: ci sono miriade di decorazioni, drappeggi, ornamenti, elementi, scene di cucina casalinga in cui viene fatto vedere ogni passaggio, fino ad arrivare a una montagna di monete d’oro in cui la precisione è al limite della follia: anche un occhio inesperto si può rendere conto che ogni moneta è stata disegnata a mano. Miyazaki ha sempre voluto stupire il suo pubblico con tecniche e trovate sempre più impressionanti.

Curiosità sulla produzione

Subito dopo la notizia della produzione dei film “The Cat Returns” (“La Ricompensa del Gatto” del 2002) e “Il Castello Errante di Howl”, quest’ultimo venne affidato a Miyazaki. Egli dice di aver trovato l’ispirazione durante una visita al mercato di Natale di Strasburgo.

Dopo aver adattato lo scritto della Jones come sceneggiatura, ebbe qualche problema, in quanto affidò la regia a Mamoru Hosoda, un animatore della Toei Animation (Famosa per la produzione dell’anime “One Piece”). I capi dello Studio Ghibli, tuttavia, non erano d’accordo e il film rimase fermo fino a febbraio del 2003; finché Miyazaki non decise di fare egli stesso da regista. Come ormai si è soliti aspettarcelo da questo artista, anche il tempo di lavorazione di questo film richiese molto tempo. La tecnica di animazioe utlizzata nè è la causa principale. Egli unisce tecniche digitali 2D, 3D e analogiche: un esempio è il CGI (perfettamente mascherato) per animare il castello, con l’utilizzo di 1.400 disegni fatti a mano e colorati con l’acrilico.

Il film, presentato alla 61a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, conquista il Premio Osella per il miglior contributo tecnico. Quasi un anno dopo, in concomitanza con l’uscita italiana del film, durante la 62a edizione della medesima mostra, venne premiato con il Leone D’Oro alla Carriera, diventando così l’unico regista di film d’animazione a conquistare sia l’Oscar sia il Leone D’Oro.

“Se permettete una parola. La ragione per cui Howl non voleva venire qui… ebbene l’ho capita. Questo posto è strano, fate fare scalinate a persone anziane anche se invitate da voi, le portate in stanze strane come fosse una trappola. Howl non avrebbe un animo dicevate? Certamente è un egocentrico, un codardo e non si capisce cosa gli passi per la testa, però lui è una persona corretta, vuole solo vivere libero”.

Ryukitatsu Natsusora

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Cinema

Un ponte luminoso tra Brescia e Bergamo

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Bergamo, 13 luglio 2023 – È iniziato nel mese di giugno anche nei reparti pediatrici dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII il progetto Un ponte luminoso tra Brescia e Bergamo: Cartoni Animati in Corsia, grazie al quale, dopo la positiva esperienza agli Spedali Civili di Brescia, i bambini ricoverati possono cimentarsi con la realizzazione di animazioni e avere l’occasione gioiosa di raccontare di sé e il proprio mondo interiore.

Il progetto è realizzato dall’Associazione AVISCO – Audiovisivo Scolastico ETS, realtà bresciana che da più di trent’anni si occupa di ricerca, sperimentazione e aggiornamento sugli audiovisivi in ambito socio-educativo e sanitario, e dal 2012 conduce presso l’Ospedale dei Bambini di Brescia il progetto, unico nel suo genere, Cartoni Animati in Corsia. In occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 il progetto è stato inserito nel dossier “LA CITTÀ ILLUMINATA” al capitolo “La cultura come cura” ed è arrivato anche a Bergamo.

Attraverso laboratori individuali e di piccolo gruppo per la produzione e la post-produzione di corti d’animazione con la tecnica stop-motion, bambini e ragazzi dei reparti pediatrici possono sperimentare tecnica e linguaggio del cinema d’animazione dando vita a storie e a personaggi. La conduzione e l’assistenza sono affidate a operatori AVISCO che metteranno a disposizione attrezzature professionali progettate per adattarsi in ambienti di cura. Al contempo i laboratori in corsia sono affiancati da incontri per la sonorizzazione dei corti e da cicli di proiezioni delle opere realizzate dai giovani autori durante il progetto.
I film nati in corsia usciranno dall’ospedale e incontreranno il grande pubblico delle due città (ma non solo) in occasione di proiezioni al cinema e nelle scuole e la loro diffusione sul web. Inoltre, a fine 2023 l’esperienza di Un Ponte Luminoso tra Brescia e Bergamo: Cartoni Animati in Corsia sarà oggetto di una corale riflessione nel corso di un seminario che ne evidenzierà il valore culturale e le prospettive per il futuro.

Un ponte luminoso tra Brescia e Bergamo: Cartoni Animati in Corsia è sostenuto dalla Fondazione Cariplo grazie alla partecipazione di AVISCO – Audiovisivo Scolastico ETS – al bando e, in seguito, dalla Fondazione della Comunità Bresciana.

La manifestazione Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 vede Intesa Sanpaolo e A2A nel ruolo di Main Partner, Brembo nel ruolo di Partner di Sistema, Ferrovie dello Stato Italiane e SACBO quali Partner di Area. Il Ministero della Cultura e Regione Lombardia sono partner istituzionali insieme a Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bresciana e Fondazione della Comunità Bergamasca.

Cartoni Animati in Corsia
Prima di essere dei pazienti, i bambini sono bambini e gli adolescenti sono adolescenti, non molto diversi dai loro coetanei che stanno fuori dalle mura dell’ospedale: hanno gli stessi bisogni e gli stessi diritti, ma la loro condizione di fragilità e le cure necessarie per migliorarla, ne limitano le scelte e la libertà nel disporre di tempi, spazi e attività.
L’idea di dar vita ad un laboratorio di cinema d’animazione nelle corsie dell’Ospedale dei Bambini nasce pensando che bambini e ragazzi oltre che guardare film d’animazione possano avere l‘opportunità di realizzarli non solo per scoprirne i meccanismi e il linguaggio, ma soprattutto per esprimere e comunicare se stessi. Il laboratorio di cinema di animazione promuove il benessere, stimola la creatività ed è un ottimo strumento per dare corpo e voce al proprio mondo interiore e per esprimere il proprio punto di vista, anche attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie, particolarmente utilizzate dalle nuove generazioni.
Cartoni Animati in Corsia dal 2012 è parte integrante dell’offerta educativa e ricreativa dell’Ospedale dei Bambini di Brescia. Nonostante l’emergenza sanitaria il progetto, seppur in forma ridotta, ha proseguito la sua attività nel reparto di Neuropsichiatria Infantile con Cic in Touch, un laboratorio (prima a distanza e poi in presenza) per la realizzazione del quale l’Associazione AVISCO ha fornito sette Ipad per poter produrre film d’animazione grazie all’uso di una particolare applicazione.
Nel corso di questi 10 anni sono stati realizzati in corsia 73 corti di animazione con tecniche diverse, per una durata complessiva di circa 4 ore e 40 minuti; circa 800 sono stati i giovani pazienti coinvolti, con provenienze anche straniere; l’impegno degli operatori si è articolato in circa 3.000 ore di laboratorio in corsia e di 2.200 ore per il montaggio e la postproduzione fuori dalla corsia; circa 300 sono state le proiezioni dei cartoni animati realizzati; 29 i Festival del Cinema di settore (di cui 19 all’estero) che hanno selezionato 73 corti prodotti; molteplici i riconoscimenti ottenuti (4 primi premi, 2 secondo premi, 1 premio Regione Lombardia e 1 menzione speciale). ll progetto è stato oggetto di 3 tesi di laurea.
L’opportunità di “seminare” Cartoni Animati in Corsia anche in territorio bergamasco è una grande occasione per implementare una pratica virtuosa da molti riconosciuta e che fino ad oggi ha dato esiti eccellenti. Inoltre, portare il progetto Cartoni animati in corsia a Bergamo vuole essere foriero di altre proposte da parte di AVISCO per la città in maniera permanente, con la possibile collaborazione del Comune di Bergamo e trovando spazio nel pass culturale PASS PASS!.
Cartoni Animati in Corsia è già attivo da qualche anno presso l’Ospedale Monaldi-Azienda Ospedaliera dei Colli di Napoli e vedrà la luce anche presso l’Ospedale Giannina Gaslini di Genova grazie all’attività di formazione in loco di operatori opportunamente formati da AVISCO.

AVISCO – Audiovisivo Scolastico ETS
Associazione per la ricerca, la sperimentazione e l’aggiornamento sugli audiovisivi in ambito scolastico e socio-educativo, nasce nel 1986 a Brescia per volontà di un gruppo di insegnanti e dirigenti scolastici convinti che a scuola fosse importante imparare a leggere e a scrivere anche i linguaggi audiovisivi. AVISCO produce video a carattere educativo-didattico in collaborazione con Istituti scientifici e Istituzioni pubbliche e dal 1992 al 2015 ha gestito la Mediateca Provinciale in convenzione con l’Amministrazione Provinciale di Brescia. Dal 2017 l’Associazione ha sede al MO.CA – Centro per le nuove culture di Brescia.
Ufficio Stampa Avisco – Audiovisivo Scolastico ETS
Ada Tullo +39 349 2674900 / adatullo33@gmail.com
www.avisco.orginfo@avisco.org

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