“Io e il mio gatto… siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene.” diceva Audrey Hepburn in ‘Colazione da Tiffany’. Dalle serie manga ‘Doraemon’ ai musical ‘Cats’, dai film d’animazione ‘Gli Aristogatti’ ai live action ‘Girlfield’ molto spesso i gatti sono stati i protagonisti sul piccolo e grande schermo. Ma non solo, sono numerosissimi i libri a loro dedicati, ultimo in ordine di tempo è ‘Gatti nel mondo’ di Enrico Toccafondi pubblicato da Aracne Editrice, che è, come scrive nella prefazione Lilia Golfarelli, “una felice sintesi delle razze feline che si possono trovare in natura senza l’aiuto dell’uomo e le razze allevate da amatori dei gatti per perfezionare a volte genetica ed estetica e per riuscire a dare il meglio dei nostri beniamini”.
Cultura
Il mondo celebra il gatto, amico felino con 7 vite
Esistono ben 190 varietà di gatti, di cui (almeno) 72 sono definiti ‘domestici‘. Un numero, questo, destinato a crescere perché esperti ed allevatori stanno sviluppando e avviando programmi di selezione per nuove varietà di gatto domestico. Si va, spiega Toccafondi, dal gatto anatolico a quello della Carelia, dal gatto kanaani all’ural rex o al mekong bob tail: tutti sono riconosciuti da associazioni minori di allevatori anche se non è dato sapere se ne tempo sarà possibile mantenere la prosecuzione delle selezioni e garantire la sopravvivenza di una varietà di gatto.
Corredato da bellissimi disegni fatti dallo stesso autore, il libro di Toccafondi sviluppa nei primi sette capitoli una storia minima dei gatti nel mondo, unita a consigli su come tolettare gli animali, sull’alimentazione, oltre a notizie sulla riproduzione, sul carattere e sulle razze.
I capitoli che vanno dall’ottavo in poi, invece, sono dedicati alle caratteristiche genetiche dei felini, dalle patologie al colore. Con tanto di tavole e illustrazioni scientifiche che chiariscono le varie combinazioni genetiche che portano un gatto ad avere determinate caratteristiche.
Il capitolo sette – insieme al nono – è quello che rende unico e particolarmente prezioso questo volume.
L’autore descrive dettagliatamente, con notizie, informazioni scientifiche e curiosità 52 specie riconosciute dalla Federazione felina mondiale. A queste si aggiungono altre 31 varietà di gatti ‘sperimentali o naturali non riconosciuti’ da organismi o associazioni di livello mondiale (“in parte perché non vi sono allevatori che vi si dedicano specificatamente, in parte perché ignorate dalle medesime organizzazioni”). Nel libro, a testimoniare come molte razze create dagli allevatori siano destinate a volte a scomparire se non c’è dietro il lavoro di allevatori in grado di garantirne la prosecuzione, Toccafondi inserisce un elenco di 33 varietà estinte di gatto domestico, dall’abissino wild all’Australian curl, dal Cherubino al Francescano fino al Gao Taem.
“Molte varietà allevate dall’uomo – si legge nel libro – scompaiono per i motivi più diversi: magari perché portatrici di gravi difetti genetici, più semplicemente perché non più interessanti da un punto di vista allevatoriale. A questo fenomeno – aggiunge l’autore – non sfuggono neanche i gatti domestici (Felis silvestris catus)”. Nel nono capitolo, infine, quello dedicato alle caratteristiche delle varie razze, Toccafondi regala ai suoi lettori un saggio quasi felino-psicanalitico: descrive il carattere dei vari gatti, oltre a raccontarne la storia, le origini, le curiosità e descrivere l’aspetto fisico. Il tutto corredato, come gran parte del libro, da magnifici disegni di cui è l’autore lo stesso Toccafondi: quadretti delicati e accurati in cui traspare la passione e l’amore dell’autore per questi animali, oltre a fornire un preciso ritratto dei felini.
A conclusione del volume è importante la precisazione di Toccafondi che si rivolge agli esperti allevatori che potrebbero notare piccole differenze negli standard da loro utilizzati rispetto alle caratteristiche riportate nel libro. “Spesso le differenze sono relative a colori permessi – scrive l’autore – o a piccole caratteristiche fototopiche che caratterizzano e differenziano gli standard delle diverse Federazioni mondiali e di conseguenza, delle associazioni che ad esse fanno capo. Lo scopo di questo libro – aggiunge – è quello di riportare le caratteristiche generali di ogni selezione, comuni a tutte le associazioni che riconoscono la stessa varietà, con lo scopo di salvaguardare e prevenire qualsiasi forma di estremizzazione del tipo” perché, aggiunge, in passato a volte sono state fatte delle selezioni “con la collaborazione delle associazioni, per seguire la moda del momento” e andando contro il principio che le stesse si sono imposte e che nello specifico recita: “Preservare e diffondere le diverse varietà di gatti domestici selezionati”.
(Fonte: AGI)
Cultura
Per una città ecosostenibile
Lettera al sindaco
I bambini della classe terza primaria dell’Istituto paritario “John Dewey” hanno scritto una lettera al Sindaco di Catania, Enrico Trantino, presentando alcune idee “per aiutare Catania a diventare una città meno inquinata e più sostenibile”.
L’aver scoperto che lo scorso anno Catania ha avuto la maglia nera della sostenibilità ambientale, li ha impegnati ad elaborare alcune proposte operative sollecitando: maggiore pulizia nelle strade; più bidoni per la raccolta differenziata, più piste ciclabili , panelli solari e parchi verdi”.
La lettera scritta a mano dai piccoli è stata consegnata al Sindaco in occasione di un incontro al Palazzo degli elefanti e i piccoli si sono resi portavoce degli altri bambini della Città, presentando al Sindaco insieme alla lettera alcuni disegni con messaggi operativi e simbolici la A: il vulcano, la T: gli alberi, la N: l’elefante, la I : le case e i palazzi. E poi ancora le auto elettriche. Il no ai cumuli di spazzatura.
I bambini, accompagnati dal preside Giuseppe Adernò, dalle maestre Federica Abate, e Veronica Miano, da Mariagrazia Puglisi in rappresentanza dei genitori, sono stati accolti con onore al Municipio, mettendo in azione un esercizio di cittadinanza attiva e responsabile.
Il Sindaco Trantino ho molto apprezzato l’iniziativa e, facendo tesoro dei consigli dei bambini ha chiesto la loro collaborazione per essere “come le formichine operose, capaci di far camminare l’elefante” e dare alla città di Catania una nuova dimensione di socialità e di progresso.
I disegni dei bambini sono stati collocati sotto il vetro nella stanza del sindaco, quale monito costante per una città ecosostenibile.
Cultura
I Cavalieri della Repubblica in cammino
A PESCARA CONVEGNO PER IL DECENNALE ANCRI
I Cavalieri della Repubblica in cammino sul sentiero della Solidarietà
Nelle splendide sale dell’Hotel Adriatico di Montesilvano -Pescara il prof. Marco Olivetti, docente di Diritto Costituzionale alla LUMSA di Roma e membro della commissione dei 35 esperti chiamati dal Presidente della Repubblica per le riforme istituzionali, ha sviluppato il tema sul “Principio della solidarietà nella Costituzione italiana”, mettendo a fuoco il valore solidarietà, inteso come aiuto tra le persone, muto sostegno tra i cittadini , sulla scia dei “diritti sociali” che scaturiscono da una “solidarietà paterna” che spetta allo Stato , come ben espresso nella Carta dei Diritti dell’Unione Europea negli articoli 27-38, che trovano riscontro nell’art. 2 della Costituzione quando si richiamano i “doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociali”.
Nell’art. 52 della Carta Costituzionale vengono altresì richiamati i doveri di “solidarietà fraterna” che impegna ogni cittadino alla: difesa della Patria, fedeltà alla Repubblica, al rispetto delle norme tributarie che costituiscono la garanzia dei servizi di assistenza, salute, scuola, tutela del cittadino.
Nella voce solidarietà si intrecciano diritti e doveri, che vengono applicati ed esercitati nell’impianto organizzativo delle autonomie locali, nelle quali ciascun ente collabora e contribuisce alla costruzione del bene comune a beneficio di tutti i cittadini dello Stato italiano.
Attenzione all’altro
Il valore dell’attenzione all’altro, alle periferie, agli emarginati, ai profughi, alle molteplici povertà sociali impegna ogni cittadino a mettere in azione gesti e comportamenti di attenzione, di rispetto e di concreto aiuto.
Una particolare attenzione è stata riservata dal Relatore alle derive libertarie (droga, aborto, gender, eutanasia) che nella società di oggi, dominata dal relativismo, pervadono il tessuto sociale e corrodono le redici dei valori.
Dopo il saluto del presidente dimissionario Prof. Antonello De Oto dell’Università di Bologna, è stato letto il messaggio del Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, ai convegnisti in occasione del V raduno nazionale, auspicando, come recita il motto ANCRI “Parati sumus iterare” a rinnovare le azioni di legalità e di impegno civile che hanno fatto meritare la prestigiosa onorificenza.
L’impegno
L’impegno per una solidarietà agita qualifica il contributo sociale e civile dei Cavalieri della Repubblica e i molteplici i interventi delle sezioni vengono coordinate dal delegato nazionale Antonio Benfatti.
IL presidente emerito, Uff. Tommaso Bove, ha percorso il cammino storico dell’associazione fondata nel 2014 ad Anzio, aggregando soltanto gli Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica ed ora presente nel territorio nazionale con quattromila aderenti.
Al teatro Circus di Pescara ha avuto luogo la serata di gala, aperta alla cittadinanza,con la partecipazioni di illustri artisti della regione.
La domenica,20 aprile, dopo la solenne S. Messa nella Cattedrale di Pescara, dedicata a San Cetteo, con l’esposizione di numerosi labari delle sezioni regionali e territoriali e con la recita della preghiera del Cavaliere, nella piazza del monumento dei Caduti è stata deposta una corona di alloro dal Sindaco Carlo Mascia, dal presidente Ancri Antonello De Oto e della presidente della sezione ANCRI di Pescara, Annamaria Di Rita.
Hanno partecipato alla manifestazione cittadina gli studenti delle scuole medie e superiori di Pescara, che hanno eseguito il Canto degli italiani, utilizzando il linguaggio dei segni, e portando una grande bandiera tricolore.
L’annullo postale, nella ricorrenza del 10° anniversario della fondazione dell’Ancri, ha suggellato la solenne ricorrenza.
Giuseppe Adernò
Cultura
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