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Cinema

Festival letterario – tra libri e cantine, V Edizione 

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Tempo futuro, possibile sostenibile“; 29 settembre – 3 ottobre 2021  Marsala 

Il tema scelto per la quinta edizione della manifestazione “38°Parallelo – tra libri e cantine”, Festival letterario che animerà dal 29 settembre al 3 ottobre, prestigiose sedi della città di Marsala, che lo ospita dal suo esordio, è “Tempo futuro, possibile sostenibile”.

Dopo le limitazioni e le restrizioni imposte dalla pandemia, ancor di più che in passato, il Festival, con la direzione artistica di Giuseppe Prode – che gode tra gli altri, del Patrocinio del Ministero della Cultura, mira ad offrire spunti di riflessione per investigare il presente, mettendo in dialogo diverse espressioni culturali e diverse angolazioni di pensiero, grazie ad un programma fitto arricchito dall’ingresso di appuntamenti dedicati alla poesia e al cinema.

Un cartellone di appuntamenti che conferma la peculiare natura di 38° Parallelo, unica tra le manifestazioni di settore: creare una rete di pensieri e di punti di vista nuovi e alternativi, che dia a tutti, grandi e piccini, l’occasione di riflettere sulla società che sta crescendo intorno a noi.

«Il Festival letterario “38° Parallelo tra libri e cantine” è un fiore all’occhiello della città di Marsala. Dopo mesi in cui gli eventi pubblici sono stati vietati a causa della pandemia – dichiara il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichèè necessario ripartire dalla cultura, dalla lettura e dal cinema, perché solo così un territorio può tornare a crescere».

«La diffusione della cultura e, conseguentemente, il diritto alla conoscenza è il primo dovere di una democrazia – ​dichiara il Presidente della I Commissione Affari Istituzionali Stefano PellegrinoE il Festival letterario del 38° Parallelo risponde proprio a tale necessità. La riflessione che impone la lettura rappresenta l’unico argine, in questa fase storica, all’aggressione cinica alla ragione ed all’abbrutimento culturale e del linguaggio. La missione che si propone il Festival 38° Parallelo – tra libri e cantine è proprio quella di reintrodurre, con la lettura coniugata con la rivisitazione delle radici del nostro territorio, l’uso della ragione e di ripristinare la virtù della conoscenza, che rende libero l’essere umano e gli consente, così, un dialogo democratico con i propri simili».

«Il Festival 38° Parallelo racchiude in sé una molteplicità di linguaggi, di spunti di riflessione e di registri comunicativi che spaziano dai libri, al cinema, dall’editoria alla narrazione del territorio. Spunti  e sollecitazioni – osserva Raffaele Bonsignore, presidente di Fondazione Sicilia – che attraversano e si sposano con i percorsi che la Fondazione porta avanti e a cui va la nostra attenzione e il nostro pieno sostegno».

«La scelta di Marsala come luogo dove proporre un festival letterario come 38° Parallelo, giunto alla sua V edizione, sottolinea la volontà di ramificate la cultura coinvolgendo altri angoli della nostra Isola altrettanto ricchi e propositivi dal punto di vista culturale. Non a caso proprio Marsala è stata riconosciuta “Città che legge” – dichiara Alberto Samonà, assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana.

La particolare attenzione, poi, dei luoghi individuati in cui diffondere la Cultura, fra i quali il Parco Archeologico del Lilibeo, scelto per attività rivolte ad adulti e bambini, è la testimonianza della volontà di ricongiungere il passato al presente, nella continua ricerca di un “futuro possibile” e soprattutto sostenibile».

La culla del Festival, la città di Marsala, quest’anno si apre alla manifestazione con una marcia in più, avendo ottenuto l’ambìto riconoscimento di “Città che legge” per il biennio 2020-2021.

Attraverso questa qualifica, conseguita anche grazie alla sottoscrizione pubblica, con oltre 50 soggetti, del “Patto per la lettura di Marsala”, strumento di promozione recepito di recente dalla legge n. 15 del 13 febbraio 2020 (Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura) Marsala è entrata in rete con le altre realtà della provincia di Trapani – Castelvetrano, Partanna e Trapani – iniziando un percorso, virtuoso e condiviso, di crescita dal basso.

Tanti i luoghi, che risuoneranno di cultura, coinvolti nella quinta edizione del Festival: il Complesso Monumentale san Pietro, che ospita il Museo Civico, la Biblioteca e l’Archivio Storico Comunale “S. Struppa”; la Salina Lazzara detta anche “Genna”, il Parco Archeologico di Lilibeo-Marsala, la Biblioteca sociale OTIUM/ets; e due scuole: il Quinto Circolo Marsala e l’Istituto Comprensivo Mario Nuccio Marsala.

Tanti gli appuntamenti che spaziano tra editoria, poesia – nella sezione 38°in versi- e cinema – nella sezione Off38° – oltre al cartellone 38°Kids pensato appositamente per i più piccoli e ospitato all’interno del Parco Archeologico di Lilibeo-Marsala.

E tanti i protagonisti che daranno voce agli incontri tra cui: Giuseppe Barbera, Josè Rallo, Francesco De Filippo, Maria Frega, Maria Cristina Amoretti, Giovanni Solimine, Angelo Piero Cappello, Daniele De Gennaro, Giulio Blasi, Cinzia Orobona, Valeria Termini, Cristina Faloci, Gaia van der Esch, Jennifer Guerra, Piero Guglielmino.

E poi le poetesse: Cettina Caliò, Paola Silvia Dolci e Laura Accerboni.

«Ripartiamo dalla Cultura, e anche se con tante difficoltà da qui si deve dopo un periodo duro: una Comunità può avere un futuro sostenibile se consapevole di quello che è, e questo lo può dare solo con una crescita dal basso – dichiara Giuseppe Prode, direttore artistico di 38° Parallelo – Un Festival è sempre al servizio di un territorio, e così intendiamo la nostra politica di azione: partecipata e concreta partendo obbligatoriamente dal basso, per una costruzione solida poi. E così 38° Parallelo cresce con coerenza e con sempre più voci diffuse sul territorio di Marsala e non solo, sarà una festa perché questo deve essere un Festival».

Programma della V Edizione

38° parallelo_V edizione_”Tempo futuro, possibile sostenibile” 

29.09_ Giuseppe Barbera con Josè Rallo: Il giardino del Mediterraneo, Il Saggiatore edizione_ Saline Genna, inizio ore 18:0030.09_ Francesco De Filippo, Maria Frega con Maria Cristina Amoretti; Filosofia per i prossimi umani, Giunti editore_ Complesso Monumentale di San Pietro, inizio ore 18:0001.10_ Giovanni Solimine, Angelo Piero Cappello, Daniele De Gennaro e Giulio Blasi con Cinzia Orobona: Libri, biblioteche, quale digitale? quale domani?_ Complesso Monumentale di San Pietro, inizio ore 18:00
02.10_ Valeria Termini con Cristina Faloci; Energia, Laterza editori_ Complesso Monumentale di San Pietro, inizio ore 18:00
03.10_ Gaia van der Esch con Jennifer Guerra, modera Marco Marino: Volti dItalia, Il Saggiatore edizione _ Parco Archeologico di Lilibeo, Agorà del Baglio Tumbarello, ore 18:0

off38° ovvero il Cinema al Festival:_Complesso Monumentale di San Pietro, inizio proiezioni ore 21:0029.09 Pre – British Documentario sulla storia del nostro vino, prima dell’arrivo degli inglesi, regia di Andrea Mignolo prodotto da Sanderen. Film con Vincenzo Angileri, Sebio De Bartoli, Nino Barraco e Pierpaolo Badalucco.30.09 Proiezione del documentario “One more jump” regia di Emanuele Gerosa, prodotto da Enrica Capra per GraffitiDoc in collaborazione con Rai Cinema, Rsi Radiotelevisione Svizzera e Al Jazeera, e il supporto delle Film Commission di Piemonte e Trentino, ed è distribuito all’estero da Fandango. Conversa con Emanuele Gerosa, Paola Caridi.

01.10 Proiezione del film “Paradise” regia di Davide del Gan, prodotto da Pilgrim Film, Atalante Film, Rai Cinema, con il contributo del MiC, con il sostegno di Slovenian Film Center, FS Viba Film, Regione Lazio, Friuli Venezia Giulia Film Commission. Dialoga con gli autori Ivan Scinardo direttore del Centro sperimentale di Cinematografia di Palermo

02.10 Proiezione del film “Bangla” a cura di Fandango Cinema di Phaim Bhuiyam: premio David di Donatello 2020 come miglior opera prima alla regia. Dialoga con gli autori Ivan Scinardo direttore del Centro sperimentale di Cinematografia di Palermo.

38°in versi_ovvero la poesia al Festival: _Chiostro di Otium Biblioteca sociale (inizio ore 21:30)

30.09_ Cettina Caliò _ La Nave di Teseo

01.10 Paola Silvia Dolci_Le Lettere
02.10 Laura Accerboni _ Einaudi

38°KIDS_III edizione in collaborazione con la libreria Albero delle Storie di Marsala_ Parco Archeologico di Lilibeo 

Per quattro giorni bambini e genitori saranno protagonisti di uno dei luoghi più suggestivi del nostro Sud. Tra l’Area Archeologica e il Museo Baglio Anselmi e il Baglio Tumbarello in programma quattro giornate dedicate a loro, con incontri, laboratori e molto altro.

30.09 _laboratorio per 20 bambini a cura di Anita Magno – Il Treno, Mesogea edizione.1.10_Anteprima di un corto di animazione Bill and the little red plane, Produzione: Jonathan Walker; Illustrazioni: Rosaria Costa

2.10 _ Architettura della felicità, Becco Giallo editore a cura della SOU Scuola di Architettura per bambini: laboratorio per 30 bambini

02.10_ Presentazione dei libri “Tempo al tempo” di Gianluca Caporaso (Salani editore) e “Si fa presto a dire elefante” di Sergio Olivotti (Rizzoli editore); modera Piero Gugliemino

03.10 _Laboratorio di scrittura fantastica per 20 bambini a cura di Gianluca Caporaso 

03.10_Laboratori e incontri alla scoperta del Parco, tra il Museo e i suoi magazzini, con pittura, teatro, archeologia e musica

Nati per leggere a cura di Amici Nati per leggere di Marsala_V Circolo Didattico a Strasatti  e Scuola Mario Nuccio (sede distaccata a Digerbato)

30.09_Letture a cura del gruppo di volontari di Nati per Leggere Marsala

30.09 _ ore 17:30 Conferenza di Piero Guglielmino: Leggere futuro

01.10_Letture a cura del gruppo di volontari di Nati per Leggere Marsala

L’immagine grafica relativa al tema di quest’anno, “Tempo futuro, possibile sostenibile”, è stata curata dell’artista Sergio Olivotti: «L’idea che mi ha guidato nella progettazione dell’immagine per il festival è quella della cura. Ho pensato che il filo rosso che legherà i diversi interventi alla V edizione sarà proprio il principio del prendersi cura della Terra, dell’averne riguardo. Al di là della motivazione consapevole credo però che le immagini debbano anche attingere alla sfera dell’inconscio e dell’irrazionale».

Durante la conferenza stampa di presentazione della quinta edizione è intervenuto anche il sindaco di Marsala, Massimo Grillo, che, oltre ad un saluto istituzionale, ha presentato l’appuntamento “Luci dal Mediterraneo”, che si svolgerà, sempre a Marsala, dall’1 al 3 ottobre.

«Un ciclo di incontri promosso dall’Amministrazione Comunale di Marsala che si svolgerà con cadenza annuale a partire da quest’anno – dichiarano il Sindaco e l’assessore Antonella Coppola – che si propone come piattaforma di incontro culturale, riflessione e ricerca di soluzioni concrete alle sfide della modernità. Siamo felici di iniziare questo percorso mettendo in rete la prima edizione di Luci dal Mediterraneo con il Festival 38° Parallelo. Un connubio ideale visto che 38° Parallelo si occupa da anni di fare la “fotografia” dell’esistente grazie alla sua ricca e qualificata offerta di presentazioni di saggi su cultura, società, economia. Una contaminazione che siamo sicuri arricchirà di spunti di riflessione e di stimoli di carattere culturale il dibattito della nostra città».

In questo intenso 2021, 38° Parallelo – tra libri e cantine si è guadagnato anche tre attestati di merito – nella formula di Ambasciatori e Ambasciatrici della lettura tra coloro che si sono maggiormente distinti nelle attività divulgative delle buone pratiche di lettura – riconosciuti dal “Centro per il libro e la lettura”, che sono andati a Giuseppe Prode, direttore artistico, Marco Didimo Marino, responsabile 38° scuola, e Ines D’Orazio, responsabile comunicazione online e social media

È possibile consultare tutti gli appuntamenti della V edizione del Festival sul sito www.38parallelomarsala.it; oltre che sui canali social Facebook, Instagram e Twitter.

Per accedere agli appuntamenti in programma, tutti ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, è necessario presentare il green pass o un tampone negativo effettuato entro le 48 ore precedenti.

Ufficio Stampa 38° Parallelo – tra libri e cantine

Rosa Guttilla + 39 333 77 60 130

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Cinema

Arriva in sala “Un altro ferragosto”

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Arriva in sala dal 7 marzo l’attesissimo sequel di Ferie di agosto. Paolo Virzì omaggia Natoli e Fantastichini nell’affollato cast che riunisce gli attori dell’epoca (Silvio Orlando, Sabrina Ferilli, Laura Morante, Paola Tiziana Cruciani, Gigio Alberti) con le new entry Christian De Sica, Andrea Carpenzano, Vinicio Marchioni, Emanuela Fanelli e Anna Ferraiol Ravel)

“Un Altro Ferragosto” di Paolo Virzì

I Molino e i Mazzalupi. Alzi la mano chi non ricordi i cognomi delle due famiglie agli antipodi che si fronteggiavano a Ventotene in “Ferie d’agosto“, il film di culto di Paolo Virzì che fotografava alla perfezione due stili di vita e due concezioni d’Italia datate 1996.

A distanza di 28 anni e a furor di popolo cinefilo rieccole ancora insieme in Una altro ferragosto, l’attesissimo sequel diretto dal regista livornese e dal quale mancano Piero Natoli ed Ennio Fantastichini (ma nel film appaiono in foto e in qualche nostalgica sequenza del primo film) nel frattempo prematuramente scomparsi. Cast affollatissimo (le new entry sono Christian De Sica, Andrea Carpenzano, Vinicio Marchioni, Emanuela Fanelli, Anna Ferraiol Ravel) e stessa location, con l’isola laziale in fermento per il matrimonio di Sabry Mazzalupi, la goffa figlia del bottegaio romano Ruggero, diventata una celebrità del web e promessa sposa ad un volgare speculatore tecnologico.

Mentre il vecchio giornalista dell’Unità, Sandro Molino (Silvio Orlando) rivede dopo anni il figlio, un 26enne imprenditore digitale che ritorna dall’America col marito fotomodello proprio mentre l’Alzheimer inizia a dare segnali preoccupanti. Due tribù di villeggianti in bilico tra passato, presente e futuro con le storie e la Storia d’Italia a darsi simbolicamente la mano in un trapasso generazionale non sempre convincente per toni e scrittura. E il senso della morte, incombente, a tramandare quel bisogno d’affetto e di condivisione che regola tutti i personaggi di “Un altro ferragosto“.

“Mi sono interrogato sul senso misterioso di aver finalmente deciso solo ora di girare questo sequel” dice Virzì che ha presentato il film proprio in occasione del suo 60mo compleanno. “Piero Natoli subito dopo il primo film voleva farne un altro ma a me sembrava una furbata. Gli promisi che comunque lo avremmo girato negli anni ed eccomi qui. Ho costruito sul lutto di due amici indimenticabili un romanzo d’appendice dell’800 che mescola vicende familiari e politiche”. “Il film si è scritto con la collaborazione di tutti gli attori che in tutto questo tempo hanno pensato a che fine avessero fatto i loro personaggi” continua il regista. “Un altro ferragosto è un bilancio amaro sul tempo che passa inesorabilmente e che dimostra che la maturità non sempre arriva con l’avanzare dell’età che anzi rende più fragili. Scrivendolo- con Francesco Bruni e Carlo Virzì– ho riflettuto sulla mia vita e sul mio tempo. Credo sia un miracolo che io sia ancora vivo a 60 anni, non me lo sarei mai aspettato” scherza ma non troppo Virzì.

Differenze con Ferie d’agosto? “Quello era un film di passioni e sentimenti, di emozioni più che di tecnica. Dopo 28 anni credo di aver imparato la grammatica cinematografica e questo è un film girato in modo completamente diverso. Con Ventotene e il suo passato (nel film si ricorda che nell’isola, tra il 1932 e il 1943 furono costretti al confino 1000 oppositori che redassero il manifesto per l’Europa libera e unita) protagoniste e simbolo di quella convivenza civile del dopoguerra che dialoga coi nostri tempi dove la democrazia è in crisi e i nazionalismi avanzano”.

Ma le utopie della sinistra sono definitivamente franate, chiede qualcuno in riferimento al finale amaro del film. “Nel racconto ostinato di Sandro Molina a Tito, il nipotino di 10 anni che dimostra di recepirlo, forse c’è la speranza che non tutto sia perduto. Chissà, forse sarà lui in futuro il nuovo leader della sinistra…” .

Prodotto da Lotus Production e RaiCinema, Un altro ferragosto uscirà il 7 marzo distribuito da 01 in più di 400 copie.

Claudio Fontanin (Fonte: Cinemaitaliano.info)
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Cinema

L’85% degli under 24 in sala negli ultimi 3 mesi

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La generazione Z artefice del ritorno di fiamma tra italiani e cinema: oltre 6 italiani su 10 ci sono infatti andati almeno una volta negli ultimi 3 mesi, ma la percentuale si impenna oltre l’85% se si considerano i ragazzi tra i 18 e i 24 anni e oltre il 75% per le persone tra i 25 e i 34 anni. Particolarmente rilevante anche il pubblico dei “Boomers”. Tra i segreti del successo, l’investimento sulla stagione estiva.

CINEMA - L’85% degli under 24 in sala negli ultimi 3 mesi

La nuova luna di miele tra italiani e cinema si celebra nel segno della Generazione Z: se infatti nel 2023 si è registrato un boom di spettatori nelle sale (+60% sul 2022*), con presenze superiori persino al periodo pre-Covid, molto si deve ai giovanissimi. Oltre 6 italiani su 10 sono infatti andati al cinema almeno una volta negli ultimi 3 mesi, ma la percentuale si impenna oltre l’85% se si considerano i ragazzi tra i 18 e i 24 anni e oltre il 75% per le persone tra i 25 e i 34 anni. A rilevarlo, alla vigilia della notte degli Oscar, è l’istituto di ricerca Eumetra, che ha realizzato un’indagine qualitativa sul “nuovo spettatore”, analizzando anche le possibili cause che hanno riportato in auge una forma di intrattenimento che molti consideravano in via di estinzione.

Chi pensava che il cinema avrebbe finito per soccombere sotto la scure della pandemia e delle piattaforme di streaming deve dunque ricredersi. Il cinema” – ha commentato Matteo Lucchi, CEO di Eumetra – “è ancora un’esperienza a cui gli italiani non vogliono rinunciare e che, come testimoniato dalla nostra analisi, sta facendo breccia soprattutto tra i ragazzi, ma non solo. Ci sono diversi tipi di spettatore a cui l’industria cinematografica deve e può rivolgersi. Questa ripresa rappresenta non solo un’ottima notizia per i player del settore, ma anche un’opportunità per gli investitori pubblicitari interessati a raggiungere un determinato target“.

Se è vero infatti, secondo quanto evidenzia la ricerca Eumetra, che la frequentazione delle sale diminuisce progressivamente all’aumentare dell’età – tra i 35 e i 44 anni ci va il 66,5% delle persone, tra i 45 e i 54 anni il 61,4%, tra i 55 e i 64 anni il 60,5% e infine tra gli over 64 il 55% – è altrettanto vero che esiste una fetta consistente di aficionados cinefili “maturi”: un quarto circa dei cosiddetti Boomers frequenta le sale cinematografiche con grande regolarità, rappresentando un segmento di pubblico di grande rilevanza.

Ma, al di là dei distinguo generazionali, cosa ha concretamente riportato gli italiani al cinema? Secondo l’analisi dell’istituto di ricerca sono numerosi i fattori che hanno portato a questi risultati: tra questi, l’iniziativa Cinema Revolution, promossa dal Ministero della Cultura e da tutte le componenti del comparto cinematografico, che prevede il prezzo ridotto del biglietto per un certo periodo di tempo e che, nel solo periodo giugno-settembre 2023, ha portato un milione e mezzo di presenze (+36,67% sullo stesso periodo 2022) in sala, di cui 1,1 milioni per i soli film nazionali. A questo si aggiunge che, per la prima volta nel 2023, si è scelto di investire sulla programmazione estiva, con sale aperte e uscita di titoli particolarmente attesi – tra luglio e agosto sono usciti due titoli particolarmente attesi come “Barbie” e “Oppenheime“r – che ha fatto scoprire (o riscoprire) agli italiani il gusto del cinema anche in vacanza. Nel corso di tutto l’anno, è inoltre stata introdotta un’ottimizzazione da parte della distribuzione dell’uscita dei film, non solo attraverso la creazione di veri appuntamenti al rilascio dei titoli più importanti della stagione (da ultimo, “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi), ma anche con un’offerta diversificata in funzione delle diverse tipologie di pubblico. Infine, non da ultimo, sono state adottate strategie di prezzo incentivanti in alcune sale.

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Margherita Hack raccontata in “Margherita delle stelle”

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Margherita delle stelle è il titolo del film, per la regia di Giulio Base, che ha come protagonista Cristiana Capotondi nel ruolo di Margherita Hack. Il film evento, in onda il 5 marzo su Rai1, rende omaggio alla celebre astrofisica, morta il 29 giugno del 2013, e rinominata “l’amica delle stelle”.

Il film racconta in modo emozionante e suggestivo la straordinaria vita e carriera di Margherita Hack. Partendo dalla sua infanzia, esplora gli anni di giovinezza in cui viveva come una ragazza libera e anticonformista, per poi seguire il suo percorso accademico fino a diventare la prima donna a dirigere l’Osservatorio Astronomico di Trieste.

Membro anche dell’Accademia dei Lincei, dell’Unione Internazionale Astronomi e della Royal Astronomical Society, Margherita Hack è stata compianta in tutto il mondo dopo la sua scomparsa, quando si è scoperto dei problemi cardiaci nuovamente aggravati che sono stati la causa della morte.

Margherita Hack: la causa della morte dell’astrofisica

La vita di Margherita Hack è per lo più conosciuta, ora anche grazie al film Margherita delle stelle con Cristiana Capotondi. La vera causa della morte dell’astrofisica, tuttavia, non è così nota.

Da tempo, infatti, erano conosciuti i problemi cardiaci che l’affliggevano, anche se per un notevole lasso di tempo le sue condizioni di salute sembravano migliorate. In realtà, nella settimana precedente alla sua dipartita, Margherita Hack era stata ricoverata d’urgenza a Trieste.

La notizia del decesso dell’astrofisica è arrivata il 29 giugno 2013, con una nota del marito di una vita Aldo della Rosa, con cui è stata sposata per 70 anni. La causa della morte è quindi da ricondurre alla condizione cardiaca di cui soffriva da tempo.

Margherita Hack, tuttavia, ha sempre affermato di non aver paura della morte: ne è riprova la sua scelta, poco tempo prima, di rifiutare un intervento al cuore rischioso ma che avrebbe potuto migliorare in parte la sua condizione. In un’intervista a Il Piccolo aveva spiegato:

“L’intervento poteva essere risolutivo, ma presentava anche dei rischi: l’idea mi è venuta di notte, semplicemente. Mi sono resa conto che in ospedale mi mancavano la mia attività, mio marito, i miei animali e tutte quelle comodità, privacy compresa, che in ospedale non ci sono. Una vita a metà. Qui a casa, magari al rallentatore, ma faccio le cose normali. E allora, ho pensato: un’operazione a rischio, un’altra degenza e poi una lunga convalescenza? No, come va, va. Meglio un giorno da leoni”.

 

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