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Cinema

80 anni del Centro Sperimentale di Cinematografia

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Per gli ottant’anni il Centro Sperimentale di Cinematografia si mette in mostra, per raccontarsi e raccontare non solo il cinema italiano, ma anche i mutamenti storici e culturali dell’Italia (Casa del Cinema, 19 settembre – 28 novembre 2016).

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Carlo Verdone, allievo del CSC

Lunedì 10 ottobre 2016 alla Casa del Cinema, nell’ambito dell’iniziativa “80 anni del Centro Sperimentale di Cinematografia (e non sentirli)”, Carlo Verdone (ex allievo del CSC) insieme al presidente del CSC Stefano Rulli e alla preside Caterina d’Amico inaugureranno la mostra fotografica che accompagna questo lungo viaggio attraverso la storia della Scuola e del cinema italiano.

L’iniziativa ha avuto inizio il 19 settembre scorso e si concluderà lunedì 28 novembre. Un lungo percorso diviso in decenni dove ogni appuntamento è accompagnato dall’incontro con gli ex allievi che raccontano il loro Centro Sperimentale di Cinematografia, ricostruendo tasselli di quel mosaico che è la storia del nostro cinema attraverso anche le immagini che loro stessi hanno realizzato negli anni della Scuola.

Questa mostra costituita da circa 250 fotografie propone i primi frammenti di un ipotetico album fotografico degli allievi della sede romana di via Tuscolana, ritratti – quando possibile – all’interno delle mura del CSC o comunque quando sono stati allievi. A fianco del nome con il quale si sono iscritti (non di rado diverso dal nome d’arte con il quale sono diventati noti al pubblico) è specificato il corso che hanno frequentato e l’anno in cui hanno iniziato gli studi, che non sempre si sono conclusi con il conseguimento del diploma. La scelta degli allievi è totalmente arbitraria e non pretende di essere rappresentativa della miriade di professionisti usciti dalla scuola: vuole soltanto rievocare attraverso i loro volti più o meno famosi le aspettative le energie e i primi passi di cui il Centro Sperimentale è stato testimone.

Dal 1935 ad oggi il Centro è una fucina di leve non soltanto di registi, ma anche di attori e attrici, sceneggiatori, costumisti, autori della fotografia, montatori, fonici e tutti coloro che sono responsabili a vario titolo della creazione dell’opera cinematografica e ne sono perciò autori. Corpi, volti, luoghi che non solo descrivono i gusti divistici delle diverse epoche e che vengono ben testimoniati dalla mostra allestita per l’occasione – ma anche proiezioni di saggi di diploma, esercitazioni e lungometraggi. Come in un gioco di scatole cinesi, le stesse durate delle immagini in movimento del Centro possono variare a seconda della gestione e dell’indirizzo dato dai vari presidenti che si sono avvicendati nel tenere alto l’onore di questa importante istituzione e passare, nel corso degli anni, dal cortometraggio, al medio metraggio, al lungometraggio per poi tornare a essere corto. Ogni appuntamento sarà accompagnato dall’incontro con gli allievi che ci racconteranno, in una sorta di “soggettiva libera indiretta”, il “loro” Centro Sperimentale di Cinematografia, utile tassello per arricchire quel grande mosaico che è la storia del cinema. Guardare il passato per proiettarsi nel futuro. Perché come l’avvento del cinema ha costretto il romanzo dell’ottocento a ridefinire i propri confini narrativi, sospingendo l’opera letteraria verso i territori poco esplorati di una interiorità inafferrabile dall’occhio della cinepresa, così oggi è il cinema a dover ripensare gli ambiti della sua narrazione sotto la spinta prepotente della serialità, sperimentando sintesi espressive nuove. Ma i festeggiamenti degli 80 anni del Centro Sperimentale di Cinematografia alla Casa del Cinema che cominciano a settembre e che proseguiranno per tutto il mese di ottobre e di novembre vogliono idealmente anche inaugurare una felice sinergia tra due importanti istituzioni nella promozione e diffusione del cinema italiano.

Stefano Rulli

Lunedì 10 ottobre  1965-1975

sala Deluxe 15.30
Il canto d’amore di Alfred Prufrock di Nico D’Alessandria (1967, 20′)
L ‘imperatore di Roma di Nico D’Alessandria (1988, 89′)

sala Deluxe 17.30
Un sacco bello di Carlo Verdone (1980, 96′)
Segue incontro con Carlo Verdone

Alle 20.00 inaugurazione della mostra fotografica sul Centro Sperimentale di Cinematografia

sala Kodak  21.00
Fuori campo di Peter Del Monte (1969, 81′)

 

lunedì 24 ottobre

1975-1985

ore 20.00 Aldis di Giuseppe M. Gaudino (1983, 43′)
a seguire Anita di Isabella Sandri (1985, 15′)
Segue incontro con Giuseppe M. Gaudino e Isabella Sandri

ore 21.30 Giro di lune tra terra e mare di Giuseppe M. Gaudino (1997, 126′)

 

lunedì 31 ottobre

1975-1985

ore 15.30 L’origine della notte e della luna di Enrique Butti, Matilda Dixon, Tano Giuffrida, Adriana Moltedo, Vanna Paoli, Susanna Tamaro (1978, 12′)

a seguire Riflesso condizionato di Francesca Archibugi (1982, 22′)
a seguire La guerra appena finita di Francesca Archibugi ( 1983, 16′)
a seguire Tu sei differente di Alberto Taraglio (1985, 40′)
a seguire Traum di Alberto Catinari (1985, 12′)
ore 17.30 Laggiù nella giungla di Stefano Reali (1988, 109′)

Segue incontro con Ugo Fabrizi Giordani e Stefano Reali
a seguire Freezer di Stefano Reali e Ugo Fabrizi Giordani (1980, 32′)

ore 21.00 Professione regista di Federico Bruno, Giovanni Gervasi, Enzo Mancuso, Marco Melato, Paolo Rossato, Angelo Sonnino, Marco Vitangeli, Johannes Yemane (1978, 50′)

a seguire Il caricatore di Eugenio Cappuccio, Massimo Gaudioso, Fabio Nunziata (1996. 90’)

 

Cinema

“Corto d’Amuri” dedicato a tutti i bambini e le donne

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Life And Life e Vittoria Assicurazioni insieme contro la violenza di genere

Mercoledi 2 ottobre 2024, Giornata mondiale della non violenza, proiezione alle 10.30, in anteprima del cortometraggio – Sala Bianca, Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo

Verrà proiettato in anteprima assoluta, davanti a un pubblico selezionato di studenti e insegnanti, il cortometraggio: “Corto D’Amuri”, realizzato dall’organizzazione internazionale umanitaria LIFE and LIFE ETS. Partner dell’iniziativa Vittoria Assicurazioni, agenzia generale di Palermo, selezionata per il secondo anno per il progetto: “AssiCuriamo – Insieme 2024” promosso da Fondazione Specchio d’Italia e Fondazione Carlo Acutis.

Il lavoro realizzato dalle registe Silvia Miola e Giada Di Fonzo, ex allieve del corso di Documentario del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, racconta le violenze psicologiche, spesso invisibili, che subiscono bambini e donne all’interno delle mura domestiche. Non è un caso che sia stata scelta proprio la data del 2 ottobre per proiettare il lavoro filmico, Giornata mondiale della nonviolenza. Dopo l’esperienza maturata lo scorso anno sulla prevenzione delle malattie oncologiche, Life and Life e Vittoria Assicurazioni, hanno voluto realizzare un cortometraggio da destinare principalmente alle scuole, per lanciare un ulteriore messaggio di allarme al fine di aiutare i più deboli a rivolgersi ai centri per l’ascolto antiviolenza.

All’incontro saranno presenti, il vice sindaco e assessore alla Cultura Giampiero Cannella, le registe Silvia Miola e Giada Di Fonzo, il bambino protagonista del corto Mattia Libeccio, gli attori Stefania Blandeburgo e Ludovico Vitrano, che hanno partecipato a titolo gratuito con le loro voci fuori, la fumettista Eva Arato, il Presidente e la vice della Life And Life, Arif Houssein e Valentina Cicirello, gli agenti generali di Vittoria assicurazioni Antonello e Rossana Calia, e la delegata di produzione Laura Scalia.

Per info: Life And Life, via Serraglio Vecchio 28, Palermo. Tel. 091.2714100

Guada il corto

Il servizio di Tele One del 3 ottobre 2024

Qui la registrazione dell’evento

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Cinema

“La Notte” di Michelangelo Antonioni

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 “La Notte” di Michelangelo Antonioni a Venezia 81

Nell’ambito della 81esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale presenterà in anteprima mondiale nella sezione Venezia Classici la versione restaurata de La notte (1961) di Michelangelo Antonioni con Marcello Mastroianni, Jeanne Moreau e Monica Vitti. La proiezione ufficiale sarà il 30 agosto, alle 14.15 nella sala Corinto, per pubblico e accreditati.

“L’avventura, è uno dei film della mia vita. All’epoca ne rimasi folgorato – ha scritto per il dossier del Centro Sperimentale Gianni Amelio – Se il motore de L’avventura è anche narrativo, in La notte è tutto chiuso nella tensione del non-racconto, nell’espressività assoluta dell’immagine nuda. Le parole, come nell’ultima sequenza, si rovesciano su loro stesse”.

“Lidia e Valentina, le protagoniste del magnifico La notte, si stagliano tra architetture urbane e paesaggi reali a dimostrare già visivamente la loro potente presenza”, scrive nel dossier Angela Prudenzi. “Tra due donne lontane e un uomo assente il film indaga i sentimenti di una coppia al capolinea e svela la tentazione di un tradimento che, all’alba, in uno squarcio di lucidità, confermerà la verità di quel matrimonio finito”, secondo Laura Delli Colli.

Antonioni è stato il regista che più di altri, nella cultura italiana del dopoguerra, è diventato la stella polare del cinema d’autore internazionale: non a caso da Wenders a Wong Kar Wai, spesso i registi capaci di inventare e possedere uno stile, lo hanno considerato un punto di riferimento cruciale. La sua passione per la forma delle immagini, il suo occhio pieno di stupore, curiosità e attenzione nei confronti delle donne, la sua capacità di ritagliare angoli del nostro mondo contemporaneo e mostrarcelo sul grande schermo come se fosse un pianeta enigmatico, inesauribile, minaccioso e affascinante, hanno dato vita ad una avventura unica fatta di film come esperienze mentali e sensoriali.

Il restauro, curato da Sergio Bruno, lungo e impegnativo, consente di riscoprire il cinema di un maestro ma anche l’arte del direttore della fotografia, Gianni Di Venanzo, tra i più importanti del cinema italiano contemporaneo, che in La notte dota le inquadrature di un bianco e nero grafico e spettrale, di carbone e metallo, come nella celebre “alba livida” del finale, dove al cielo abbacinante si oppone la luminescenza irreale dei prati.

Il Centro Sperimentale ha realizzato per il restauro del film un dossier con le testimonianze, tra le altre, di Enrica Fico Antonioni, Andrea Guerra, Beppe Lanci, Maria Pia Luzi, e un’ ampia provvista di materiali critici e di documentazione con la collaborazione di  Gianni Amelio, Franco Bernini, Sergio Bruno, Laura Delli Colli, Luca Pallanch, Fabio Melelli, Angela Prudenzi, Silvia Tarquini.

 

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Cinema

Cinema, a Sciacca la Rassegna su Germi

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Con la proiezione nell’Arena Giardino della Multisala Badia Grande de “Il cammino della speranza” film girato a Favara nel 1950 e che tratta il tema drammatico dell’emigrazione, si è conclusa ieri sera la rassegna organizzata da Sino Caracappa e patrocinata dal comune di Sciacca dedicata alla figura di Pietro Germi, nel cinquantesimo anniversario dalla sua morte. La serata è stata introdotta dalla interessante presentazione del libro dal titolo “Pietro Germi il Siciliano”, del 2014, scritto dal catanese Sebastiano Gesù, critico cinematografico e storico del cinema italiano morto nel 2018. Un libro che oltre alla presentazione del regista Pasquale Scimeca contiene anche una prefazione firmata da Sino Caracappa. A parlarne sono stati Ivan Scinardo, direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, e il cineasta Carmelo Franco, di professione avvocato. Ad intervistare i due ospiti è stato Raimondo Moncada. La serata ha poi visto anche la proiezione dei fuori scena di Sedotta e abbandonata di Vincenzo Raso. Alla Rassegna Pietro Germi ci sarà un’appendice programmata per il 28 settembre, con un convegno dal titolo “Il cinema di Pietro Germi e la Sicilia”, su cui abbiamo chiesto un’anticipazione a Sino Cacarappa.

 

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