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Giornalismo

Premio Proserpina 2015

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Al giornalista ennese, Ivan Scinardo, il premio Proserpina 2015. Ieri sera cerimonia a villa Genovesi a Sant’Alessio Siculo (Me)

Una cornice d’eccezione, Villa Genovesi nel comune di Sant’Alessio Siculo, a pochi chilometri dalla perla del turismo internazionale, Taormina, ha ospitato per la prima volta il Premio Proserpina, giunto alla sua tredicesima edizione. Il riconoscimento internazionale dei siciliani in patria e nel mondo quest’anno è stato dedicato a Carmelo Duro, il compianto scrittore e giornalista di Sant’Alessio, da qui la presenza di molti giornalisti della costiera jonica che hanno voluto testimoniare ai familiari sentimenti di affetto e gratitudine. La serata ha visto la partecipazione di importanti ospiti assieme al sindaco della cittadina messinese Rosanna Fichera, l’ex vice comandante delle forze aeree della Nato, l’aidonese Angelo Arena, il vice presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti Santino Franchina. E’ stato lui a consegnare al giornalista ennese Ivan Scinardo, già segretario provinciale dell’Assostampa, il prestigioso riconoscimento alla carriera nell’ambito del raduno degli “Italiani in Patria e nel Mondo”, accanto i fondatori del premio i coniugi Pietro Poidimani e Rosa Di Bella. Visibilmente emozionato, Scinardo, attuale Direttore della sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia, la più antica scuola di cinema al mondo, è in partenza per Venezia a rappresentare la scuola di cinema siciliana alla più importante vetrina del cinema internazionale. Il premio Proserpina è il più importante evento annuale di grande valenza culturale e sociale che da tredici anni richiama i migliori professionisti in Italia e all’estero per un riconoscimento prestigioso all’ingegno, alle capacità e ai valori dei migranti siciliani nel mondo. Scinardo nel giugno del 2005 ricevette una menzione a Caravaggio in provincia di Bergamo; nel febbraio del 2008 al Club della Stampa di Milano ricevette dalle mani del presidente della Globe Italia, Pietro Paolo Poidimani, il Premio di giornalismo “Antonio Stoppani“ con questa motivazione: “Impegnato nel mondo dell’associazionismo socio – culturale, Scinardo rappresenta per gli italiani all’estero un serio professionista nel vasto mondo dell’informazione e nella divulgazione della cultura italiana in patria e all’estero”.

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Cultura

Giuseppe Lavenia racconta la guerra

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struire soltanto nella vicendevole fiducia”

Queste espressioni del messaggio di Papa Francesco per la 57.ma Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali, hanno motivato l’ultimo incontro culturale del 18° Festival della Comunicazione, che ha avuto luogo, sabato 20 maggio nel Salone dei Vescovi.

Giuseppe Lavenia ,  giovane giornalista RAI, originario di Adrano,  ha raccontato i 95 giorni trascorsi a Codogno,   il 21 febbraio 2020 con il “paziente 1” e la successiva esplosione del Covid 19. L’esperienza dei primi giorni della pandemia hanno segnato fortemente l’opinione pubblica ed ha  contribuito ad una presa di coscienza  in relazione al benessere sociale.

Il racconto ha coinvolto l’attento pubblico ed è stato evidenziato lo stile di comunicazione e di relazione che il giornalista mette in atto nel preparare i servizi di informazione per il grande pubblico della televisione.

La paura e la tensione provata nei campi di guerra, al suono delle sirene di allarme; il contatto con i profughi che lasciano la loro terra per sfuggire ai bombardamenti; l’incontro con i bambini oncologici e l’improvvista e originale partita di calcio, sono alcune delle immagini del racconto che Giuseppe Lavenia ha fatto “parlando col cuore” e testimoniando come  nella  trasmissione di una notizia ci sono modi diversi di comunicare e quando si trasmettono valori si entra in sintonia con il pubblico/lettore/spettatore e parte un messaggio che aiuta a vivere bene.

L’incontro, moderato da  Marco Carrara, di Bergamo  in presenza e Dorella Cianci  di Cerignola in videocollegamento  sul tema  “Comunicazione , guerra, disarmo” è stato promosso anche con la collaborazione del diacono Alessandro Rapisarda, dell’Ufficio  diocesano delle Comunicazioni sociali.

L’Arcivescovo Mons Luigi Renna, a conclusione dell’incontro, apprezzando il prezioso lavoro dei  giovani giornalisti  ha fatto luce sulla vocazione/missione del comunicatore che nel dare notizie che possono “costruire o distruggere, orientare o disorientare, rendere felici o infelici”, facendo partire il messaggio dal cuore, ricco di attenzione e sensibilità umana, trasmette  certamente un raggio di speranza e di futuro.  Come affermava Giorgio La Pira: “C’è una primavera che si prepara in questo inverno apparente ”

Giuseppe Adernò

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Cultura

Festa di S.Agata a Castania, comunicare il sacro

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In preparazione alla festa di Sant’Agata che, dopo la pausa pandemica, riprende nel fascino della sacralità l’impianto tradizionale di  terza festa popolare  a livello internazionale, l’UCSI – Unione Cattolica Stampa Italiana –  propone ai giornalisti e ai cittadini un’occasione di riflessione sul vero senso della festa, restituendo alla partecipazione popolare  un’aurea sacra che ispira reverenza e devozione.

a come tema: “Il numinoso in Sant’Agata” al fine di dare al ritorno la festa popolare un qualificato senso di sacralità, che si traduce nella convergente cooperazione per il bene comune nel segno della legalità.

 Giovedì 26 gennaio alle ore 16,00, presso la Chiesa di S Agata La

Vetere, interverranno Don Paolo Buttiglieri,   Docente di Comunicazione Sociale Università Pontificia Salesiana Giornalista- Consulente  Ecclesiastico UCSI Sicilia; Antonello Piraneo – Direttore de “La Sicilia”; Rosalba Panvini – Docente Università di Catania  – già Soprintendente ai BB.CC.; Rossella Jannello – Giornalista. Vice Presidente Regionale UCSI; Mariella Gennarino – Presidente Comitato dei festeggiamenti agatini; Francesco Marano – autore di “Tutti devoti tutti”

Al seminario, che assegna anche dei crediti formativi per i giornalisti, introdotto e coordinato dal presidente Ucsi di Catania, Giuseppe Adernò, interverrà l’Arcivescovo di Catania, Mons Luigi Renna, il quale annuncerà ai giornalisti  il FESTIVAL DELLA COMUNICAZIONE che  quest’anno  vedrà  la diocesi di Catania  della   57.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali   (21 maggio) sul tema  indicato nel messaggio del Papa  “Parlare col cuore

Il Segretario nazionale UCSI, Salvo Di Salvo, e tesoriere dell’OdG Sicilia porterà il saluto del presidente nazionale  Vincenzo Varagona e del presidente regionale Ucsi Domenico Interdonato.

Nel corso del Seminario sarà ricordato il giornalista Salvatore Fichera, improvvisamente venuto a mancare all’affetto dei familiari e degli amici e colleghi giornalisti che lo ricordano per la sua originale creatività di comunicazione per radio, titolare della prima testata giornalistica on line e dinamico sostenitore della “specialità” della festa di S Agata anche in altre regioni e nazioni.

 

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Eventi

L’accorata lettera del figlio di Piero Angela

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“Non è facile per me questo discorso. Sono abiutato ad andare a braccio. Un discorso difficile. Le persone che amiano non dovrebbero mai lasciarci.

Vorrei partire dall’ultimo comunicato di papà. Quelle sono state le sue ultime parole. Un discorso non ufficiale, è come qualcuno che parla agli amici. Siamo rimasti colpiti dal ritorno social della notizia, da quante persone lo amassero.

Il sentimento è qualcosa che rimane. E i valori sono eterni. Ci ha insegnato attraverso trasmissioni, libri. L’ultimo insegnamento me l’ha fatto non con le parole, ma con l’esempio. Questi ultimi giorni mi ha insegnato a non aver paura della morte.

Quando ha saputo che era venuto il suo tempo, ha concluso le trasmissioni, ha inciso l’ultimo disco jazz. Una forza increbile. Non ho mai visto qualcosa del genere. Aveva un approccio razionale e scientifico alla vita, per questo gli è stato possibile.

Mi è sembrato a volte di avere Leonardo da Vinci in casa. Aveva una capacità di sintesi e analisi che metteva tutti d’accordo. Amava questo aforisma: siccome una giornata lieta dà lieto dormire, una vita ben usata dà lieto morire.

. Che cercano di assaporare la vita. Era una persona con grande umorismo, capace di mettersi a suonare il pianoforte. Era bravo anche nel disegno. Cercherò anche io di fare la mia parte”.

Alberto Angela
Roma, 16 agosto 2022

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In Tendenza