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Arianna Scinardo

Future sentinelle dell’Umanità

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Mi ha molto colpito nei giorni scorsi la lettera aperta che il noto stilista e imprenditore Brunello Cucinelli ha inviato ai giornali chiamando i giovani “future sentinelle dell’Umanità”.  L’imprenditore umbro ha invitato le giovani generazioni alla fiducia nel domani, all’ottimismo, ma anche all’impegno. L’invito arriva da un uomo  che ha ricevuto un numero straordinario di riconoscimenti nazionali e internazionali per il suo “Capitalismo umanistico”. La particolarità della sua azione imprenditoriale è sempre stata quella di offrire lavoro nel pieno rispetto della «dignità morale ed economica dell’uomo». L’impresa è stata quindi da lui concepita, non solo come strumento per generare profitto, ma anche come tramite per sviluppare un modello di capitalismo che ponga al centro l’essere umano e la sua valorizzazione. Parole che riprendono il discorso che nell’ottobre scorso aveva rivolto aglio studenti dell’università La Sapienza di Roma in occasione del conferimento del dottorato honoris causa in Management Banking. Eccone uno stralcio: “Vi amo profondamente, e tutti vi vedo con occhi di padre e di uomo che pensa sempre con l’animo volto verso l’avvenire – scrive Cucinelli -. Siete per me come il sale della terra, adulti e sentinelle del domani, meritevoli, come ogni altro essere umano, di vivere perseguendo la felicità. I vostri occhi sono luminosi e pieni di una grande energia: vi riconosco sempre qualcosa che va dalla gioia, alla speranza, e in parte, a volte, anche alla delusione. Il fluido che promana dai vostri occhi è così vitale che, anche quando mi trovo in circostanze di lavoro, d’istinto, sul momento, lascio la forma solita per l’insolita, e vi parlo con la semplicità che unisce fratello a fratello. Non ero molto diverso da voi, alla vostra età. Oggi sono un uomo che ha seguito il suo sogno speciale, una persona che infine ha dato corpo al desiderio antico, nato dagli occhi lucidi di mio padre offeso sul lavoro, il sogno di vivere umanisticamente verso di sé e verso gli altri – prosegue l’imprenditore umbro.

Questo, penso spesso, rende nobile la mia intenzione. Perciò a volte, quando siamo insieme in qualche occasione pubblica, con gli occhi fissi nei vostri, senza lasciarli mai per tutto il tempo, mi piace parlarvi della mia vita, di come oggi vedo la mia povertà infantile quale dono e non quale condanna, di come in quella povertà non mancasse nulla, né cibo né, soprattutto, felicità, e questa felicità, che era vera ricchezza, ogni giorno la ritrovavo nella bellezza della natura…Non abbiate mai troppa paura dei vostri errori, che sono errori di tutti, perché è dalle cadute che si riparte per la grandezza; non vi vergognate di piangere, perché, come disse una volta il grande pilota automobilistico Ayrton Senna, le lacrime sono la benzina dell’anima. Ricordate che un solo gesto nobile riscatta più di uno sbaglio. Non sentitevi mai migliori di altri, perché in tutti noi vi è sempre posto per le grandi idee. Siate ben disposti verso il prossimo, negli affetti famigliari, nello studio, nel lavoro, nella vostra vita sentimentale, perché se rimarrete troppo concentrati su voi stessi la strada giusta rimarrà incerta. La felicità non sta tanto nel possedere la cosa amata, ma nell’amare quanto è degno di amore. Che il Creato ci protegga!”, conclude la lettera.

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Arianna Scinardo

Braga e Bossi autori delle musiche de: “L’abbaglio”

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L’ABBAGLIO – Michele Braga ed Emanuele Bossi firmano la colonna sonora del film di Roberto Ando’

Prossimamente sarà disponibile in digitale la colonna sonora originale, a firma di Michele Braga ed Emanuele BossiI, di “L’ABBAGLIO” (edita da Edizioni Curci), il nuovo film di Roberto Andò, che arriva nelle sale italiane dal 16 gennaio distribuito da 01 Distribution.

L’Abbaglio” si colloca sul crinale di due mondi musicali ben distinti: da un lato, l’attesa di un destino epico che deve compiersi nella spedizione dei Mille; dall’altro, il tono meno serio e a tratti divertente incarnato dai due disertori che, loro malgrado, finiranno per aiutare il generale Orsini nell’impresa. Sullo sfondo, la Sicilia con tutte le sue meraviglie e contraddizioni musicali, a fare da cornice.

«Oltre ad esserci ispirati alla musica propria del periodo (e quindi chi altri se non Verdi!), abbiamo cercato una “voce narrante” originale, che legasse il racconto senza essere di parte, cercando un’epicità laica, senza celebrazioni – dichiarano Michele Braga ed Emanuele Bossi – Poter scrivere musica per grande orchestra, eseguirla e registrarla in uno dei luoghi simbolo della musica in Italia (la sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica – Ennio Morricone) è stata una rara opportunità che ci ha lusingato e che abbiamo colto con entusiasmo».

L’Abbaglio” di Roberto Andò è una produzione TRAMP LTD e BIBI FILM con RAI CINEMA e MEDUSA FILM, in collaborazione con Netflix. Nel film gli attori, Toni Servillo, Salvo Ficarra e Valentino Picone.

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Arianna Scinardo

Il gioco della verità

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A ridosso dell’anniversario della scomparsa di Mariangela Melato, l’11 gennaio 2013, Rai Cultura propone, l’episodio a lei dedicato della serie “Illuminate”, prodotta da Anele, che racconta le storie di quattro eccellenze femminili italiane, in onda venerdì 10 gennaio 2025 alle 23.10 su Rai Storia. In “Mariangela Melato. Il Gioco della Verità” diretto da Marco Spagnoli, Elena Sofia Ricci andrà nel posto dove, negli anni ’80, incontrò per la prima volta la grande attrice milanese, una cantina nel Quartiere Monti di Roma, un piccolo teatro off che Mariangela, già famosa, frequentava in mezzo a giovani attori, facendo con loro il gioco della verità.

Elena Sofia Ricci

Da qui partirà Elena Sofia Ricci per scoprire qualcosa di più su una delle più grandi attrici di sempre, insieme alle persone che l’hanno conosciuta bene, continuando quel gioco della verità che aveva iniziato con lei, e cercando di carpire da ciascuno il proprio pezzo di verità su Mariangela.

Tra i numerosi testimoni che daranno un prezioso contributo al racconto di questa grande icona del cinema e del teatro italiano, la sorella Anna Melato, Renzo Arbore, Pupi Avati, Gabriele Lavia, Massimo Ranieri, Lina Wertmüller, Luca Barbareschi, Annabella Cerliani, Felice Laudadio, Giampiero Solari, Renato Scarpa e l’amica e assistente Giovanna Guida. Il docu-film “Mariangela Melato. Il Gioco della Verità” è scritto da Marco Dell’Omo con la collaborazione di Marco Spagnoli e diretto da Marco Spagnoli.

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Arianna Scinardo

Cineclub Scienza a Roma dal 15 gennaio

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Dal 15 gennaio al 9 aprile 2025 al Teatro Palladium di Roma, con “Cineclub Scienza – Al Cinema con i Ricercatori e le Ricercatrici”, la scienza incontra il grande schermo per esplorare i temi cruciali della contemporaneità: cambiamenti climatici, biodiversità, intelligenza artificiale e conflitti ambientali raccontati attraverso quattro proiezioni cinematografiche, seguite da dialoghi con ricercatori, esperti e moderatori d’eccezione per un nuovo format che sul palco del teatro dell’Università Roma Tre prosegue l’indagine sul presente attraverso il confronto tra discipline, arti e linguaggi.

Questioni centrali nel dibattito pubblico, come la crisi climatica, il rapporto uomo-natura e le implicazioni etiche delle nuove tecnologie, vengono affrontate attraverso alcune delle pellicole più significative degli ultimi anni, con una visione multidisciplinare che – oltre alle proiezioni – vede in dialogo scienziati e pubblico per decodificare, attraverso la lente della ricerca, le ansie e le speranze del presente.

I film

Si parte il 15 gennaio 2025, ore 19:45 con “The Imitation Game“, pellicola del 2014 di Morten Tyldum, la storia del matematico Alan Turing che durante la Seconda Guerra Mondiale decifrò il codice Enigma: un equilibrio tra scienza, politica e dilemmi morali che interroga anche il presente. Fino a che punto può spingersi il potere scientifico? Ospiti: Mario De Caro (Roma Tre), Matteo Santandrea (Roma Tre), Roberta Vigni (ISPRA),moderatore il giornalista Marco Gisotti.

Si prosegue il 12 febbraio 2025 con una riflessione su conflitti ambientali, attivismo e resistenza, dove la natura diventa protagonista di una battaglia globale per il futuro: “La donna elettrica“, diretto da Benedikt Erlingsson nel 2018. Ospiti: Avv. Paola Bevere, Valeria Frittelloni (ISPRA), Prof. Giacomo Ravesi (Roma Tre), moderatore il giornalista Stefano Liberti.

Il 12 marzo “Il male non e siste“, un film del 2023 diretto da Ryūsuke Hamaguchi, ci offre uno spaccato sulle relazioni umane e naturali: nel bosco di Mizubiki, l’arrivo di una multinazionale minaccia l’equilibrio di una piccola comunità. Ospiti: Prof.ssa Ivelise Perniola (Roma Tre), Lorenzo Ciccarese (ISPRA), moderatore Giulio Carcani (ISPRA).

Il sale della Terra“, un film diretto da Wim Wenders e da Juliano Ribeiro Salgado, in programma il 9 aprile 2025, chiude Cineclub Scienza offrendo l’emozionante ritratto del fotografo Sebastiao Salgado che, in quarant’anni di lavoro, ha raccontato la bellezza del mondo e la sua distruzione ad opera dell’uomo. Ospiti: Edwige Pezzulli (INAF), Daniele Spizzichino (ISPRA), Prof. Elio Ugenti (Roma Tre).

Cineclub Scienza – Al Cinema con i Ricercatori e le Ricercatrici è un’iniziativa di ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo di Roma Tre e Fondazione Teatro Palladium, con il contributo del Network Nazionale Biodiversità e il patrocinio morale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

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