

Cinema
DAVID DI DONATELLO 2018 – Molti diplomati al C.S.C.
L’eccellenza del Centro Sperimentale di Cinematografia che porta artisti riconosciuti, giovani emergenti e grandi rivelazioni alle candidature del Premio David di Donatello è un augurio al cinema italiano perché si rafforzi nella diversità e nell’innovazione, senza mai perdere di vista la memoria, ben rappresentata dalle due istituzioni. Una sinergia importante, che ci rende felici“. È la dichiarazione di Piera Detassis, direttore artistico dell’Accademia del Cinema Italiano che assegna i David di Donatello, il più importante premio cinematografico italiano la cui cerimonia di svolgerà il prossimo 21 marzo.
Sono infatti 18 i diplomati del Centro Sperimentale che fanno parte delle cinquine dei candidati alla prossima edizione dei David. Un arco generazionale amplissimo, che va dalla grande attrice Giulia Lazzarini (nominata come attrice non protagonista per “The Place” e diplomatasi in recitazione al CSC nel 1952) ai giovani tecnici del suono Fabio Conca, Giuliano Marcaccini e Daniele De Angelis (candidati al miglior sonoro per “Napoli Velata” e usciti dal CSC fra il 2013 e il 2015).
Segue elenco completo:
MIGLIOR FILM
Susanna Nicchiarelli (corso di regia 2003) per Nico, 1988
Alessandro Rak (corso di animazione 1999) per Gatta Cenerentola
MIGLIOR REGISTA ESORDIENTE
Andrea De Sica (corso di regia 2007) per I figli della notte
MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
Francesco Bruni (corso di sceneggiatura 1990) per Tutto quello che Vuoi
Susanna Nicchiarelli (corso di regia 2003) per Nico, 1988
MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Alberto Taraglio (corso di regia 1985) per La Tenerezza
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Nicola Nocella (corso di recitazione 2006) per Easy – Un viaggio facile facile
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Giulia Lazzarini (corso di recitazione 1952) per The Place
MIGLIOR SCENOGRAFO
Ivana Gargiulo (corso di scenografia 1999) per Napoli Velata
MIGLIORE COSTUMISTA
Massimo Cantini Parrini (corso di costume 1996) per Riccardo va all’inferno
MIGLIORE MONTATORE
Stefano Cravero (corso di montaggio 2003) per Nico, 1988
MIGLIOR SUONO
Fabio Conca (corso di tecnica del suono 2013), Giuliano Marcaccini (corso di tecnica del suono 2013), Daniele De Angelis (corso di tecnica del suono 2015), Giuseppe D’Amato (corso di tecnica del suono 2002), Dario Calvari (corso di tecnica del suono 2002) per Napoli Velata
Nadia Paone (corso di tecnica del suono 2013) per Ammore e malavita
Alberto Padoan (corso di tecnica del suono 2004) per Nico, 1988
DAVID GIOVANI
Alessandro Rak (corso di animazione 1999) per Gatta Cenerentola
MIGLIOR DOCUMENTARIO
Enrico Maria Artale (corso di regia 2011) per Saro
Cinema
La Cineteca Nazionale va a scuola

Al via la seconda edizione de “La Cineteca Nazionale va a scuola”, iniziativa che coinvolge 18 scuole e 90 classi
Il 21 novembre è partita, a Roma, la seconda edizione del progetto educativo a cura del CSC – Cineteca Nazionale “La Cineteca Nazionale va a scuola”. L’iniziativa, che coinvolgerà 18 scuole e 90 classi e proseguirà fino a maggio 2024, sarà articolata in quattro fasi: prevederà la consegna di un quaderno didattico di approfondimento messo a disposizione dalla Cineteca Nazionale (con testi e materiali interdisciplinari di approfondimento, pensato per essere utilizzato dalle/dai docenti come formazione e studio, ma anche come materiale didattico, da utilizzare con le classi), la proiezione di film – legati alla memoria audiovisiva italiana del Novecento – in una sala cinematografica con introduzione e incontro finale, una lezione in classe condotta da referenti esperti della Cineteca Nazionale e un contest finale per le classi al quale gli studenti potranno partecipare in forma libera con disegni o altri elaborati creativi.
A maggio saranno annunciati i premi del Contest 2024 che consisteranno in ingressi gratuiti nei due cinema aderenti all’iniziativa (Cinema Farnese Arthouse e Nuovo Cinema Aquila) o libri di argomento cinematografico.
Al suo secondo anno, il progetto prosegue il percorso legato alla storia del Novecento: “La Storia e le storie del cinema italiano”, con particolare riguardo al cinema delle origini e alle pioniere del cinema, alla condizione femminile, al fascismo, al nazismo e alla Shoah, alla Resistenza e all’emigrazione, cercando di “aprire” il discorso sui film in maniera interdisciplinare, coinvolgendo l’ambito storico, letterario, sociale e artistico. Inoltre, il progetto propone quest’anno un nuovo percorso: “Cinema secondo Natura” dedicato a tematiche quanto mai attuali come quella dell’emergenza climatica e del rapporto dell’essere umano con la natura, affrontate attraverso il cinema di animazione e alcuni “silent films”, film senza parole. Un percorso fruibile anche dalle prime classi della scuola primaria. Il primo film in programma è Il cammino della speranza di Pietro Germi, restauro a cura di Cineteca Nazionale in collaborazione con Cristaldi Film e presentato per i 70 anni del film al Festival di Cannes 2021.
I film saranno proiettati al Cinema Farnese Arthouse e al Nuovo Cinema Aquila; le introduzioni dei film in sala sono a cura di Maria Coletti (referente del reparto Relazioni Esterne del CSC – Cineteca Nazionale) con la collaborazione del critico Silvio Grasselli.
Il CSC – Cineteca Nazionale è il maggiore archivio cinematografico in Italia e tra i più importanti nel mondo e, insieme al CSC – Scuola Nazionale di Cinema, costituisce uno dei due settori principali della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia. Tra le sue attività primarie ci sono la preservazione e la valorizzazione del patrimonio cinematografico nazionale: da un lato il lavoro di restauro e di digitalizzazione delle opere che necessitano di un intervento per essere salvate e rese accessibili, dall’altro la volontà dell’incontro con le nuove generazioni per educare il giovane pubblico alla storia del cinema e alla cultura audiovisiva, anche tramite le nuove tecnologie. Il progetto vuole quindi valorizzare il patrimonio cinematografico italiano conservato dal CSC – Cineteca Nazionale, per fargli vivere una seconda e stimolante vita attraverso il rapporto interdisciplinare con le materie e gli ambiti didattici affrontati nelle scuole di ogni ordine e grado, dalla primaria alla secondaria.
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IL CALENDARIO DELLE PROI EZIONI DEI FILM E LE DATE DA RICORDARE
NOVEMBRE – proiezione IL CAMMINO DELLA SPERANZA (Giornata d’azione globale contro il razzismo e per i diritti delle persone migranti, rifugiate, sfollate – 18 dicembre)
GENNAIO – proiezione LA TREGUA (Giorno della memoria – 27 gennaio)
FEBBRAIO – proiezione E’ PICCERELLA (Nascita Elvira Notari – 10 febbraio; Giornata internazionale della donna – 8 marzo)
MARZO – proiezione ROMA CITTA’ APERTA (Fosse Ardeatine – 24 marzo; Festa della Liberazione 25 aprile)
APRILE – proiezione CINEMA SECONDO NATURA (Giornata mondiale della terra – 22 aprile)

Martedi 31 ottobre 2023, Radio in, ospite del programma che conduco da 3 anni con Eliana Chiavetta, Open Day Cinema, il noto attore e regista Giulio Base, ha mostrato il mio libro: #cinemagiornalismo.
Giulio sta scrivendo il suo nuovo film, dopo À la Recherche, che andrà in sala il prossimo 2 novembre. Per me è stata una gioia immensa, inaspettata, sapere, da un autore così affermato, che il mio libro è per lui un utile e prezioso strumento di spunti e riflessioni sul rapporto tra Cinema e Giornalismo, per il suo prossimo film su un reporter di guerra, mi riempie d’orgoglio e mi spinge a continuare questa esaltante ricerca. Ecco il frammento dell’intervista
Cinema
C’è ancora domani, il film della Cortellesi

La speranza di un futuro migliore
Scelto come film d’apertura della Festa del Cinema di Roma, l’esordio alla regia di Paola Cortellesi è nei cinema dal 26 ottobre
Una famiglia come tante, nella Roma popolare del dopoguerra, fiaccata da una miseria che sembra senza via di uscita, ancora avvelenata dal conflitto e dalle divisioni che ha provocato nella società: è questo il “campo d’azione” voluto da Paola Cortellesi per il suo esordio alla regia, “C’è ancora domani“, scelto come apertura della Festa del Cinema di Roma 2023 e da giovedì 26 ottobre nelle sale.
Una moglie sottomessa al marito violento è il ruolo che Cortellesi riserva per sé (Valerio Mastandrea è il coniuge, ritratto in modo troppo monodimensionale per convincere), divisa tra la quotidianità in cui ogni lira è preziosa e l’umiliazione è costante, il tentativo di evitare le ire maritali, l’educazione di tre figli e i sogni di un futuro migliore. Tutto ciò, alla vigilia delle prime elezioni libere apertae anche alle donne, nel 1946.
Una regista al primo film ma con idee sicure di messa in scena: il bianco e nero è quella più evidente, per creare un collegamento con il Neorealismo coevo del periodo raccontato (ma l’effetto è finto, straniante).
Cortellesi percorre un confine labile, quello tra commedia e dramma, tra parodia e sperimentazione: osa – sempre meritevole, per un’opera prima – soprattutto sotto l’aspetto musicale, con momenti quasi musical che puntano a esorcizzare (o enfatizzare?) le violenze e una colonna sonora che sa piacevolmente spiazzare (da Jon Spencer Blues Explosion ad “aprire” – in tutti i sensi – il film in poi).
Se le scelte di cast “minore” funzionano (la vergogna umile di Romana Maggiora Vergano, l’ingenuo ottimismo di Emanuela Fanelli, la perfidia ironica di Giorgio Colangeli), alcune svolte narrative paiono estreme e scelte più per il loro essere funzionali alla trama che per la loro credibilità.
Una scelta coraggiosa quella di esordire alla regia dopo una carriera di successo con un film come questo, in cui nulla è semplice e nessuna scelta indolore: la riuscita è parziale (ne risente anche l’efficacia dell’interpretazione di Cortellesi) ma il percorso tracciato resta interessante. (Fonte: https://www.cinemaitaliano.info/news/76153/c-e–ancora-domani-la-speranza-di-un-futuro.html)
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