Cinema
Documentaria, il festival, da Noto a Palermo
Arriva per la prima volta a Palermo, dal 6 al 12 novembre, Documentaria, il festival internazionale di cinema documentario. Registi, proiezioni, incontri, dibattiti, concerti e premi per una settimana di eventi ai Cantieri Culturali della Zisa dedicati al cinema del reale. Nata nel 2014 da un’idea del collettivo di registi e fotografi FrameOff, la rassegna giunge alla sua sesta edizione.
“Il festival si svolgeva a Noto – spiega il regista e direttore artistico Joshua Wahlen – per cinque anni ha popolato la città barocca di occasioni di incontro attorno al cinema del reale. Adesso arriva a Palermo e per noi è una grandissima emozione”. Ricchissima la programmazione.
“Visioni doc Italia”, il concorso principale di Documentaria, vedrà sei film in gara per la miglior produzione documentaristica nazionale. “Un uomo deve essere forte” di Elsi Perino e Ilaria Ciavattini; “Pozzis – Samarcanda” di Stefano Giacomuzzi; “Disco Ruin” di Lisa Bosi e Francesca Zerbetto; “Io resto” di Michele Aiello; “Il secondo principio” di Hans Liebschner di Stefano P. Testa e “The second life” di Davide Gambino. I film della sezione principale verranno proiettati, uno ogni sera, al cinema de Seta, con la presenza dei registi in sala.
Tra le novità di quest’anno le sezioni internazionali: “Visioni dal mondo” e “Visioni Etnografiche”. La prima dedicata ai migliori mediometraggi esteri, la seconda al documentario etnografico. Focus di quest’anno il cinema africano, con una selezione di pellicole realizzate da antropologi e registi nei Paesi Africani di Lingua Ufficiale Portoghese (PALOP). Altra novità il “Premio Ambiente” a cura di ARPA Sicilia, che premierà il lungometraggio che indaga nel miglior modo il rapporto uomo-natura.
Tanti i riconoscimenti previsti, tra cui Miglior Documentario internazionale, Miglior montaggio, e il Premio Documentaria, che quest’anno verrà conferito a Silvano Agosti, presente al festival. Spazio agli approfondimenti tematici, a cura di esperti e professionalità artistiche. Numerosi i workshop e seminari rivolti al pubblico del festival, ai professionisti del settore e agli allievi degli istituti formativi regionali. E ancora proiezioni speciali, retrospettive e concerti.
Ampio spazio verrà dato anche alla formazione attraverso seminari, focus, retrospettive, tavole rotonde e workshop rivolti al pubblico di Documentaria e agli studenti degli Istituti formativi dell’Isola. Tra le tante attività in programma, il seminario “Dall’impotenza alla creatività” del regista Silvano Agosti, già Nastro d’Argento alla carriera e il cineconcerto del compositore tedesco Peter Wegele, in collaborazione con il Conservatorio A. Scarlatti e il Goethe Institut.
«Per la prima volta a Palermo un grande evento che conferma l’attrattività internazionale della città di Palermo – dichiara il primo cittadino, Leoluca Orlando – In un luogo, i Cantieri culturali alla Zisa, ormai riconosciuto come importante punto di riferimento per artisti di fama mondiale».
«Creatività e visione sono nutrimento per l’anima – afferma Alberto Samonà, assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana – Riempiono la quotidianità di una nuova energia, ci rimandano alla dimensione dell’essere e alla possibilità di pensare a una città nuova, rinnovata, trasformata. Una dimensione creativa che tiene conto anche della formazione e dei ragazzi. C’è tutto questo in Documentaria, molto più che un festival, ma un progetto di futuro».
Fonte: https://palermo.gds.it/video/cinema/2021/11/04/cinema-a-palermo-arriva-documentaria-una-settimana-di-incontri-dibattiti-e-premi-1bb21129-cf59-42ba-9117-9dd423f06a35/
Maria Vera Genchi
Cinema
“La Notte” di Michelangelo Antonioni
“La Notte” di Michelangelo Antonioni a Venezia 81
Nell’ambito della 81esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale presenterà in anteprima mondiale nella sezione Venezia Classici la versione restaurata de La notte (1961) di Michelangelo Antonioni con Marcello Mastroianni, Jeanne Moreau e Monica Vitti. La proiezione ufficiale sarà il 30 agosto, alle 14.15 nella sala Corinto, per pubblico e accreditati.
“L’avventura, è uno dei film della mia vita. All’epoca ne rimasi folgorato – ha scritto per il dossier del Centro Sperimentale Gianni Amelio – Se il motore de L’avventura è anche narrativo, in La notte è tutto chiuso nella tensione del non-racconto, nell’espressività assoluta dell’immagine nuda. Le parole, come nell’ultima sequenza, si rovesciano su loro stesse”.
“Lidia e Valentina, le protagoniste del magnifico La notte, si stagliano tra architetture urbane e paesaggi reali a dimostrare già visivamente la loro potente presenza”, scrive nel dossier Angela Prudenzi. “Tra due donne lontane e un uomo assente il film indaga i sentimenti di una coppia al capolinea e svela la tentazione di un tradimento che, all’alba, in uno squarcio di lucidità, confermerà la verità di quel matrimonio finito”, secondo Laura Delli Colli.
Antonioni è stato il regista che più di altri, nella cultura italiana del dopoguerra, è diventato la stella polare del cinema d’autore internazionale: non a caso da Wenders a Wong Kar Wai, spesso i registi capaci di inventare e possedere uno stile, lo hanno considerato un punto di riferimento cruciale. La sua passione per la forma delle immagini, il suo occhio pieno di stupore, curiosità e attenzione nei confronti delle donne, la sua capacità di ritagliare angoli del nostro mondo contemporaneo e mostrarcelo sul grande schermo come se fosse un pianeta enigmatico, inesauribile, minaccioso e affascinante, hanno dato vita ad una avventura unica fatta di film come esperienze mentali e sensoriali.
Il restauro, curato da Sergio Bruno, lungo e impegnativo, consente di riscoprire il cinema di un maestro ma anche l’arte del direttore della fotografia, Gianni Di Venanzo, tra i più importanti del cinema italiano contemporaneo, che in La notte dota le inquadrature di un bianco e nero grafico e spettrale, di carbone e metallo, come nella celebre “alba livida” del finale, dove al cielo abbacinante si oppone la luminescenza irreale dei prati.
Il Centro Sperimentale ha realizzato per il restauro del film un dossier con le testimonianze, tra le altre, di Enrica Fico Antonioni, Andrea Guerra, Beppe Lanci, Maria Pia Luzi, e un’ ampia provvista di materiali critici e di documentazione con la collaborazione di Gianni Amelio, Franco Bernini, Sergio Bruno, Laura Delli Colli, Luca Pallanch, Fabio Melelli, Angela Prudenzi, Silvia Tarquini.
Cinema
Cinema, a Sciacca la Rassegna su Germi
Con la proiezione nell’Arena Giardino della Multisala Badia Grande de “Il cammino della speranza” film girato a Favara nel 1950 e che tratta il tema drammatico dell’emigrazione, si è conclusa ieri sera la rassegna organizzata da Sino Caracappa e patrocinata dal comune di Sciacca dedicata alla figura di Pietro Germi, nel cinquantesimo anniversario dalla sua morte. La serata è stata introdotta dalla interessante presentazione del libro dal titolo “Pietro Germi il Siciliano”, del 2014, scritto dal catanese Sebastiano Gesù, critico cinematografico e storico del cinema italiano morto nel 2018. Un libro che oltre alla presentazione del regista Pasquale Scimeca contiene anche una prefazione firmata da Sino Caracappa. A parlarne sono stati Ivan Scinardo, direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, e il cineasta Carmelo Franco, di professione avvocato. Ad intervistare i due ospiti è stato Raimondo Moncada. La serata ha poi visto anche la proiezione dei fuori scena di Sedotta e abbandonata di Vincenzo Raso. Alla Rassegna Pietro Germi ci sarà un’appendice programmata per il 28 settembre, con un convegno dal titolo “Il cinema di Pietro Germi e la Sicilia”, su cui abbiamo chiesto un’anticipazione a Sino Cacarappa.
Cinema
Luce Cinecittà a Locarno 77 con due titoli
Luce Cinecittà è alla 77ma edizione del Locarno Film Festival (7-17 agosto) con due titoli di giovani registe italiane. Nel Concorso Internazionale Sulla terra leggeri, esordio al lungometraggio di Sara Fgaier, già autrice del corto Gli anni , presentato al Festival di Venezia 2018 (Orizzonti) e vincitore sia dell’EFA come miglior cortometraggio europeo che il Nastro d’argento. Come montatrice e produttrice Sara Fgaier ha realizzato diversi film, tra cui La bocca del lupo (2009) e Bella e Perduta (2015) di Pietro Marcello.
Cosa accade se non ricordiamo più l’amore della nostra vita? È la domanda al centro del racconto della regista spezzina. Il protagonista, Gian, lotta contro l’oscurità di un’improvvisa amnesia. Miriam, la figlia che non riconosce, gli consegna un diario, scritto a vent’anni, che ruota tutto intorno a Leila, la ragazza con cui ha scoperto l’amore nell’arco di una notte. Solo cercandola potrà ritrovare se stesso. Nel cast Andrea Renzi, Sara Serraiocco, Emilio Scarpa, Lise Lomi, Maria Fernanda Cândido, Stefano Rossi Giordani, Amira Chebli ed Elyas Turki.
Sulla terra leggeri è prodotto da Limen, Avventurosa e Dugong films con Rai Cinema. La Vendita Internazionale è curata da Rai Cinema International Distribution, mentre la Distribuzione Italiana è di Luce Cinecittà. Il progetto è stato sviluppato dal TorinoFilmLab e finanziato con il TFL Production Award per € 40.000.
In Concorso nella sezione Cineasti del Presente Real, il nuovo lungometraggio di Adele Tulli che torna alla regia dopo la rivelazione della sua opera prima Normal, anche questa coprodotta e distribuita da Luce Cinecittà, presentata in anteprima alla Berlinale e vincitrice della Menzione opera prima ai Nastri d’Argento.
Un nuovo viaggio poetico e inatteso dentro un mondo in cui siamo quotidianamente immersi, divenuto talmente abituale da non farci rendere conto quanto sia sconosciuto ed estraniante: il mondo digitale. Una realtà che ha rivoluzionato le vite di noi tutti, e che il documentario indaga con le stesse lenti tecnologiche, creative e relazionali con cui è strutturata. Una mappa documentata e senza preconcetti che ci mostra con sguardo inedito e curioso un territorio ineffabile, alieno e insieme familiare.
Real è un viaggio filmico, visionario e coinvolgente, dentro al mondo disincarnato della rete, un multiverso digitale parallelo dove ogni cosa esistente è trasformata dalla fisica dell’ossigeno e del carbonio alla logica dei bit. Un documentario creativo che esplora la trasformazione dell’esperienza umana nell’era digitale, facendo luce sui molti aspetti, a tratti perturbanti, del vivere digitalizzato e iperconnesso: i protagonisti – umani, robotici, virtuali – sono alle prese con relazioni virtuali, lavori digitali, cybersessualità, case e città del futuro, automatizzate e sorvegliate. Raccontano di cultura dell’autorappresentazione, di nuove dipendenze e patologie, di alienazione e isolamento ma anche di identità libere dai confini fisici del corpo.
Real ha uno sguardo inedito e sperimentale, utilizzando poeticamente le stesse lenti di accesso ai nuovi territori digitali: visori, webcam, smartphone, camere di sorveglianza, sguardi meccanici e virtuali che raccontano di un nuovo modo di fare esperienza del reale. Senza risposte o giudizi, ma con la curiosità e la freschezza di un occhio atterrato su un nuovo pianeta, R E A L ci porta su una soglia, al di là e al di qua di un confine incerto. Con un approccio algoritmico e visivamente inedito, un documentario che è un viaggio immersivo nella nostra fantascientifica realtà di tutti i giorni: come ci si sente a essere umani nell’era digitale.
Prodotto da Pepito Produzioni e FilmAffair con Rai Cinema e Luce Cinecittà, in collaborazione con Les Films d’Ici il film sarà distribuito nei cinema da Luce Cinecittà. La distribuzione internazionale è curata da Intramovies. Scritto e diretto da Adele Tulli, Real vede la fotografia di Clarissa Cappellani e Francesca Zonars, il montaggio di Ilaria Fraioli, Adele Tulli, le musiche originali di Andrea Koch, la produzione creativa di Laura Romano. È prodotto da Agostino Saccà per Pepito Produzioni, Valeria Adilardi, Luca Ricciardi, Laura Romano, Mauro Vicentini per FilmAffair in collaborazione con Charlotte Uzu di Les Films d’Ici.
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