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Cinema

ESCO (allo scoperto)

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Appuntamento irrinunciabile dell’estate palermitana, torna per il quarto anno consecutivo ESCO (allo scoperto) la rassegna estiva di cinema all’aperto curata dell’Associazione culturale Sudtitles e realizzata grazie al sostegno di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori e al supporto del Comune di Palermo. La manifestazione, dedicata al cinema italiano, si svolgerà dal 24 agosto al 6 settembre al Complesso monumentale di S. Maria dello Spasimo di Palermo.

Realizzato dallo stesso gruppo di lavoro che anima con continuità la vita cinematografica palermitana – dal Sicilia Queer filmfest, a ESCO d’inverno, al Festival Teatro Bastardo, alle collaborazioni con tanti festival e rassegne (tra cui il Festival di Taormina e il Festival dei Popoli di Firenze, per la realizzazione dei sottotitoli) – ESCO (allo scoperto) organizzato da SudTitles e curato da Andrea Inzerillo, Giorgio Lisciandrello, Tatiana Lo Iacono e Simona Marino propone anche quest’anno un focus sul cinema italiano contemporaneo, grazie a SIAE che negli ultimi tre anni ha creduto nel progetto e ne ha sposato il programma.

Un programma che spazia tra generi cinematografici diversi, dando spazio a molte commedie, film drammatici, documentari del cinema contemporaneo, con una particolare attenzione riservata alle proposte dei giovani autori e ai film più significativi e/o poco visti in sala a Palermo nell’ultima stagione, senza dimenticare i grandi classici del cinema italiano.
Si parte il 24 agosto con l’omaggio a Paolo Villaggio e la proiezione di “Fantozzi” di Luciano Salce in versione restaurata; mentre la chiusura, il 6 settembre, per i quarant’anni dalla morte di Roberto Rossellini prevede la proiezione di “Viaggio in Italia” in versione restaurata; in mezzo (3 settembre), un omaggio a Pirandello nel centocinquantenario della nascita, con l'”Enrico IV” di Bellocchio introdotto da Umberto Cantone. E ancora “Upwelling” (2 settembre), un documentario “politico” di Pietro Pasquetti (che sarà presente alla proiezione) e Silvia Jop sulla Messina del Teatro Pinelli occupato e di Renato Accorinti. Lo Zen di Ludovica Tortora De Falco con “A noi ci dicono” (29 agosto); gli esorcismi del film vincitore della sezione Orizzonti del Festival di Venezia dello scorso anno (“Liberami” di Federica Di Giacomo | 25 agosto) ma anche i volti migliori degli attori siciliani, con i due film interpretati da Isabella Ragonese (“Il padre d’Italia” il 30 agosto e “Sole Cuore Amore” il 5 settembre). E poi una chicca con l’omaggio a Furio Jesi, figura indimenticata di intellettuale italiano che fu anche professore all’Università di Palermo e che è protagonista di un progetto che sarà presentato da Carlo Trombino e Claudia Martino con Gianni Gebbia e tanti altri (in chiusura, il 6 settembre).

Alcuni dei registi dei film proiettati saranno presenti allo Spasimo per introdurre i film e dialogare con il pubblico. Si tratta in particolare di Alessandro Aronadio per “Orecchie“, e di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia insieme al cast di “Sicilian Ghost Story” (28 agosto), con la storia del piccolo Di Matteo (che conclude il suo tour italiano prima di partire per il Brasile per una grande festa cinematografica allo Spasimo).

Due anteprime arrivano a ESCO direttamente dal prestigioso Festival di Locarno e prima di arrivare nelle sale di tutta Italia: si tratta di “Easy – Un viaggio facile facile” (27 agosto) di Andrea Magnani e di “Granma” (2 settembre) di Daniele Gaglianone e Alfie Nze, quest’ultimo scritto d.a Gianni Amelio e di particolare attualità rispetto alla questione dei migranti.

In continuità con la scorsa edizione di ESCO (allo scoperto) che ha dedicato un focus al cinema di Simone Massi, prosegue l’attenzione al cinema d’animazione e prende il via la collaborazione con Animaphix, il festival di cinema d’animazione che si svolge a Bagheria che propone una selezione di 19 cortometraggi d’animazione italiana che introdurranno ogni sera il lungometraggio in proiezione.

Il cinema è ridiventato una presenza in città, grazie agli sforzi di tanti operatori e appassionati. Quando SIAE ha deciso di sostenere questo nostro progetto di arena cinematografica estiva assegnandoci un finanziamento triennale, l’idea era quella di avviare un percorso che non potesse più essere messo in discussione “– afferma Andrea Inzerillo –. “È ora che avvenga una significativa messa a sistema della promozione cinematografica in città, perché da troppi anni la mancanza di un progetto chiaro (che abbia al suo centro il Cinema De Seta con una programmazione riconoscibile e continua) rende estremamente faticoso il lavoro fatto in questa direzione dalle singole forze di questa città“.

La manifestazione conta quest’anno sul patrocinio gratuito del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale per il Cinema; della Regione Siciliana – Assessorato Turismo Sport e Spettacolo – Ufficio Speciale per il Cinema e l’Audiovisivo/Sicilia Film Commission, nell’ambito del progetto “Sensi Contemporanei”.

 

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Ecco tutti i vincitori dei David di Donatello

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Le otto montagne di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch è il miglior film della 68° edizione dei Premi David di Donatello. «Un viaggio incredibile. Perché due belgi fanno un film italiano in italiano sulle Alpi? Una storia e un libro incredibile», ha detto il regista dal palco degli studi Cinecittà Lumina. Ad annunciare il vincitore della statuetta più ambita è stata Piera Detassis, presidente e direttrice artistica dell’Accademia del Cinema Italiano. In programma nella scaletta c’erano 25 premi divisi per varie categorie, senza contare i David alla Carriera a Marina Cicogna e i David Speciali consegnati a Isabella Rossellini e Enrico Vanzina. Carlo Conti ha aperto la cerimonia citando le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «Il cinema è tutti noi».

Marco Bellocchio miglior regista per «Esterno notte»

A vincere il David di Donatello 2023 come miglior regista è Marco Bellocchio per Esterno Notte. «Non me lo aspettavo, però lo accetto. Quando si diventa vecchi non bisogna fermarsi», ha detto sul palco.

Barbara Ronchi e Fabrizio Gifuni migliori attori protagonisti

Il premio come migliore attrice protagonista è invece andato a Barbara Ronchi per Settembre, che ha battuto Margherita Buy per Effetto notte e Penelope Cruz con L’immensità. «Non so se ridere o piangere. Dedico il premio a due uomini che illuminano la mia vita, se brillo è grazie a loro: Alessandro e Giovanni, che è a casa. Amore, mamma ha vinto il David!», ha detto Ronchi. Miglior attore protagonista anche Fabrizio Gifuni per Esterno notte di Marco Bellocchio in cui interpreta Aldo Moro. «Ringrazio la mia lentezza e la mia fragilità in questi tempi così decadenti», ha affermato dagli studi Cinecittà Lumina.

Emanuela Fanelli miglior attrice non protagonista

Il David di Donatello 2023 per la miglior attrice non protagonista è andato a Emanuela Fanelli per il film Siccità di Paolo Virzì. L’attrice incredula è salita sul palco per i ringraziamenti di rito: «Grazie a Paolo perché mi ha guardato e in questa mestiere bellissimo bisogna essere visti. Non so come abbia fatto a vedere lo sketch in cui prendevo in giro la periferia romana». Classe 1986, romana e comica amatissima, Fanelli ha dedicato il premio alle «persone che amo: mamma e papà, mia sorella gli amici che stanno sul divano e hanno fatto le magliette Fanelli di Donatello. Sembro il prete di Viaggi di nozze, ora me ne vado». Poi la battuta: «Mi è sembrato di esordire in Champions League con voi, non so perché ho usato questa metafora visto che non capisco di calcio», ha detto l’attrice riferendosi alla semifinale disputata questa sera, mercoledì 10 maggio, tra Milan e Inter e conclusasi con la vittoria dei neroazzurri per 0 a 2. A vincere tra gli attori non protagonisti, anche Francesco Di Leva per il film Nostalgia di Mario Martone. «Non sapete ma qui ne state premiando due: non avrei vinto senza Pierfrancesco Favino», ha detto Di Leva.

Elodie vince il premio per la miglior canzone

La migliore canzone a vincere il David di Donatello 2023 è Proiettili (ti mangio il cuore) di Joan Thiele, Elisa Toffoli ed Emanuele Triglia, scritta e interpretata da Elodie e Joan Thiele. «Sono felice io non vinco mai», ha detto la cantante romana che è anche interprete nel film Ti mangio il cuore del regista Pippo Mezzapesa.

Migliore regista esordiente: Giulia Louise Steigerwalt

Giulia Louise Steigerwalt vince la statuetta per la migliore regista esordiente per il film Settembre con Barbara Ronchi, Fabrizio Bentivoglio e Thony.

Fotografia a Impens per «Le otto Montagne» e montaggio a Calvelli per «Esterno Notte»

Miglior direttore della fotografia Rubén Impens per Le otto montagne diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch. Mentre il David di Donatello per il miglior montaggio va a Francesca Calvelli per Esterno notte con la collaborazione di Claudio Misantoni.

«Il Cerchio» miglior documentario

Il premio per il miglior documentario va a Il cerchio di Sophie Chiarello: «Lo dedico ai bambini che possano trovare il loro cerchio che li accoglie», ha detto la regista.

Andò, Chitine e Gaudiosi la miglior sceneggiatura per «La stranezza»

La statuetta per la miglior sceneggiatura va a Roberto Andò con Ugo Chitine e Massimo Gaudioso per La Stranezza, film con Ficarra e Picone e Toni Servillo nei ruolo di Luigi Pirandello.

Premio per la scenografia e i costumi

Entrambi i David di Donatello vanno al film di Roberto Andò, La stranezza. In particolare, Giada Calabria per l’arredamento e Loredana Raffi. Mentre Maria Rita Barbera vince la statuetta per i migliori costumi.

Bollani miglior compositore e Iacoponi vince per il miglior trucco

Il David come miglior compositore è di Stefano Bollani per il film Il pataffio di Francesco Lagi. «La mia prima candidatura, entro nella famiglia del cinema», ha detto. Enrico Iacoponi vince, invece, il miglior trucco per la pellicola di Marco Bellocchio, Esterno Notte.

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Debutta in prima serata il film: “Favolacce”

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La grottesca meschinità degli adulti, egoisti e disattenti e la visione del mondo più ordinata e complessa dei loro figli: due mondi contigui destinati a incontrarsi solo in maniera deflagrante e terribile.

È il film “Favolacce”, di Damiano e Fabio D’Innocenzo, in onda lunedì 17 aprile 2023 alle 21.15 su Rai5. Nel cast Elio Germano, Tommaso Di Cola, Lino Musella, Ileana D’Ambra, Cristina Pellegrino, Giulia Melillo, Laura Borgioli, Enrico Pittari, Federico Majorana, Giulia Galiani.

In un comprensorio della periferia romana vivono diverse famiglie di estrazione popolare, legate fra loro anche dall’amicizia dei loro figli che frequentano la stessa scuola. Ma i rapporti fra gli adulti, al di là di una esile convenienza, sono intrisi di invidia e livore.

Favolacce e i ragazzi

Proprio a scuola i ragazzi apprendono come fabbricare una bomba artigianale, grazie a un insegnante che trasmette loro, involontariamente, le nozioni necessarie a mettere insieme l’ordigno. La reazione delle famiglie, pur stordite e disattente, provoca il licenziamento del docente che, prima di lasciare l’istituto, indurrà i suoi alunni a un’atroce vendetta.

Al Festival Internazionale del Cinema di Berlino 2020, il film – prodotto da Pepito Produzioni, Rai Cinema, Vision Distribution, Amka Film Production, Qmi – ha vinto l’Orso d’argento per la migliore sceneggiatura.

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Massimo Troisi, dedicato all’attore

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La figura del grande attore e regista Massimo Troisi sarà celebrata durante la quarta edizione di Napoli Città Libro – Salone del Libro e dell’Editoria, in programma dal 13 al 16 aprile presso il Centro Congressi della Stazione Marittima di Napoli. Sarà presentato domenica 16 aprile, alle ore 15, il sesto volume di “Visioni di Cinema – Quaderni di Visioni Corte Film Festival”, dedicato a Massimo Troisi in occasione dell’anniversario dei 70 anni dalla nascita.

Il volume, curato dal giornalista Giuseppe Mallozzi, vuole essere una riflessione sul dualismo dell’essere umano, mostrando come possano coesistere coraggio e fragilitŕ. Un volume evidente nell’indecisione e nei mutamenti d’umore del protagonista, interpretato sempre da Troisi stesso. Centrale č anche l’amore, ad emergere le difficoltŕ nelle relazioni con donne emancipate, con personaggi chiamati a comportarsi in maniera contraria rispetto alle proprie convinzioni tradizionali. Massimo Troisi ha rivoluzionato il teatro e il cinema con la sua comicitŕ garbata che risalta nella mimica e nella gestualitŕ tipicamente napoletane, che sono diventate la sua maschera di attore. La sua maniera di parlare, spesso difficile da comprendere, č una peculiaritŕ inimitabile dei personaggi che interpretava. La modernitŕ del suo cinema č proprio nel proporre l’antieroe insicuro e complessato, con uno sguardo evasivo dovuto alla sua timidezza, ben visibile nel fiume di parole che fluisce per mascherarla goffamente.

Il sesto della serie di “Visioni di Cinema – Quaderni di Visioni Corte Film Festival” vuole essere un omaggio al grande attore e regista di San Giorgio a Cremano, in occasione dei settant’anni dalla nascita. Hanno partecipato con i loro scritti i critici cinematografici Ciro Borrelli, Gisella Calabrese, Gordiano Lupi, Domenico Palattella, Ignazio Senatore, approfondendo vari aspetti della sua carriera.

Il libro, edito da Ali Ribelli, è disponibile in tutti gli store online e nelle librerie.

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