dinata dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia in collaborazione con l’I.C. “Giuliana Saladino” di Palermo, si svolgerà per la prima volta a Palermo presso i Cantieri Culturali alla Zisa.
Un programma denso di appuntamenti tra seminari, laboratori, masterclass e proiezioni, distribuiti nelle tre giornate con un’anteprima, il 15 ottobre alle 20 al Cinema De Seta, con la proiezione di “Diario di un maestro” in occasione dei cento anni di Vittorio De Seta e un incontro con Salvo Ficarra e Valentino Picone.
Parallelamente alle Giornate si svolgerà l’iniziativa promossa da ANEC, AnecLAB Educational rivolta agli studenti delle scuole siciliane il 17 e 18 ottobre presso il Cityplex Tiffany, 12 laboratori tenuti dagli enti vincitori del Bando Progetti di Rilevanza Nazionale 2022 per la formazione di nuove professionalità e per le attività con le scuole dell’esercizio cinematografico. Il 16 ottobre, alle 15, presso il Cinema Vittorio De Seta si svolgerà la cerimonia di inaugurazione alla quale parteciperanno fra gli altri Lucia Borgonzoni, Sottosegretario di Stato al MIC, Francesco Giambrone, Presidente di AGIS, Piera Detassis, Presidente e Direttore artistico Accademia del Cinema Italiano-Premi David Donatello, Luigi Lonigro, Direttore 01 Distribution e Presidente Unione editori e distributori ANICA, e Mario Lorini Presidente ANEC, associazione degli esercenti cinematografici.
L’articolato programma delle tre giornate prevede 17 seminari e laboratori tenuti dai principali operatori del settore che hanno realizzato progetti nazionali e innovativi nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini fra i quali ACEC, ANEC, AGIS, Anica Academy, Cineteca di Bologna, Cinemovel, Fondazione Cineteca Italiana, Fondazione Golinelli, Fondazione Sistema Toscana, Fondazione Modena Arti Visive, Giffoni, Istituto Antonioni, Istituto Centrale Beni Sonori e Audiovisivi, Playtown, Università Milano Bicocca, Zalab; 2 laboratori di progettazione partecipata tenuti dai Ministeri: il primo dedicato agli operatori di educazione visiva a scuola per il progetto di formazione rivolto ai docenti e l’altro rivolto al personale scolastico in merito alle procedure contabili e amministrative per la gestione dei progetti realizzati nell’ambito dei bandi; e ancora, 3 masterclass con Giovanni De Luna, Stefano Laffi e Pasquale Scimeca e 5 proiezioni alle quali faranno seguito gli incontri con i registi: si inizia lunedì 16 ottobre con una proiezione riservata a 500 studenti del documentario “Il cerchio” Premio David Donatello 2023 con la regista Sophie Chiarello che racconterà il film dopo la proiezione e, nello stesso giorno, sarà proiettato “Comandante” e a seguire l’incontro con il regista Edoardo De Angelis. Entrambi gli incontri saranno moderati da Piera Detassis.
Martedì 17 ottobre si entra nel cuore delle attività: sede dei laboratori educational per gli studenti è il Cityplex Tiffany di Palermo, con 4 attività al mattino dalle ore 9.00 organizzati da ACEC, Agis Lombardia, Agis Puglia e Basilicata e Anec Lazio. Il pomeriggio, dalle ore 14.30, le attività per gli studenti saranno tenute da Zalab, Cinemovel e Cineteca Italiana. Sempre martedì la proiezione de “L’ultima volta che siamo stati bambini” e a seguire l’incontro con Claudio Bisio.
Mercoledì 18 ottobre la proiezione di “Io capitano” e a conclusione della proiezione l’incontro con Matteo Garrone e il cast del film. In programma quattro laboratori la mattina con i progetti nazionali di Playtown Roma, Giffoni, Fondazione Sistema Toscana e Cineteca di Bologna. Gli studenti coinvolti nelle tre giornate saranno circa 2.000, considerando anche l’attività in programma a Catania, martedì 17 al Cinestar con un nuovo incontro della regista Sophie Chiarello con gli studenti della città. Le attività si rivolgono a ragazzi e bambini di ogni ordine e grado di istruzione, creando una opportunità di interazione con le nuove generazioni in un contesto mai promosso in Italia. 11 progetti nazionali che si sviluppano e articolano in simultanea in uno stesso luogo consentendo al contempo ai docenti presenti a Palermo per le giornate di poter vivere le attività in prima persona.
“The end” del regista candidato all’Oscar, Joshua Oppenheimer presentato nelle profondità della miniera di sale di Petralia
Più di 80 giornalisti provenienti da tutta Europa, invitati dalla società di Distribuzione I Wonder, hanno vissuto una delle esperienze più straordinarie e immersive che difficilmente potranno dimenticare nella loro vita. La miniera di sale di salgemma di Raffo, frazione di Petralia Soprana, in provincia di Palermo, gestita dalla società Italkali, per oltre un mese, aveva ospitato, nel 2023, un centinaio di maetsranze, provenienti da tutto il mondo, per girare il film del regista, candidato all’Oscar, Joshua Oppenheimer, “The end”. E’ qui che è tornato assieme ai produttori e parte del cast per presentarlo in anteprima alla stampa internazionale. Arriverà in sala, distribuito da I Wonder Pictures, il prossimo 3 luglio.
La location
Lo scenario mozzafiato, un sito geologico di circa cinque milioni di anni fa, con oltre 80 km di gallerie, distribuite su otto livelli, scavate fino a profondità oceaniche. In una di esse gli organizzatori hanno installato un maxi schermo e proiettato il film, con una acustica perfetta. Tanti gli ospiti della Sicilia Film Commission della Regione siciliana, diretta da Nicola Tarantino e tutti autorevoli; per quasi due ore mezza sono stati rapiti dall’incanto del film e dell’ambiente circostante, totalmente isolato dal mondo esterno per via della sua profondità. Dopo un primo briefing con il direttore della miniera, caschetto di protezione in testa, la discesa nelle viscere della terra, visitando prima il Museo “SottoSale”, realizzato con opere straordinarie e, dopo la proiezione, con i pullmini a percorrere alcuni chilometri, poer raggiungere le location , che l’Italkali ha voluto mantenere. Pochi elementi di scena che, come per magia, hanno preso vita nel racconto emozionato di Oppenheimer, che a tutti è sembrata più una meditazione.
Il film
Lo aveva già fatto nell’opera che lo ha consacrato a livello internazionale, “The act of killing” (L’atto di uccidere, 2012), e si è ripetuto anche in questo straordinario lavoro, non abbandonando mai il suo sguardo sul senso di colpa e sulla rimozione, che affida a un cast stellare. The end è una sorta di musical atipico, con un linguaggio a metà tra il filosofico e il surreale affidando agli attori momenti di alienazione claustrofobica legati alla necessità di vivere in un bunker per la scomparsa fuori dell’intera popolazione. Durante il suo racconto ai giornalisti Joshua, con accanto la produttrice e l’attore George MacKay, ha chiesto agli ospiti di chiudere gli occhi e, nel buio, “ascoltare il silenzio” per riflettere sulla crisi irreversibile dell’essere umano e sulla sua incapacità di affrontare con responsabilità i suoi errori. Spetta all’uomo scegliere che direzione prendere nel futuro se continuare a distruggere la specie e l’ambiente e quindi vivere, come ha detto il regista, “nell’illusione confortante delle menzogne”.
La sceneggiatura
E’ firmata dallo stesso regista con Rasmus Heisterberg (“Uomini che odiano le donne”), prende vita nelle splendide musiche di Marius de Vries (“Romeo+Giulietta”) e Joshua Schmidt (“Adding machine”), con testi dello stesso Oppenheimer. E’ proprio l’uso del musical, come forma di linguaggio raffinato e coinvolgente, che caratterizza il film per la sua leggerezza che diventa intensità espressiva nel raccontare “un canto struggente” come è stato definito da Andrea Romeo, ideatore di Biografilm, nell’introdurre la proiezione. Presentato in anteprima mondiale al Telluride Film Festival e successivamente al Toronto International Film Festival, il film nasce da una prestigiosa collaborazione internazionale tra Danimarca, Germania, Irlanda, Italia, Regno Unito e Svezia.
La trama
Il mondo è finito. Ma l’umanità, forse, no. In un bunker sotterraneo riarredato come una casa di lusso, vivono e sopravvivono: Madre (il premio Oscar Tilda Swinton), Padre (il candidato all’Oscar Michael Shannon) e Figlio (George Mackay); cercano di mantenere la speranza e un senso di normalità aggrappandosi a piccoli rituali quotidiani. Ma l’arrivo di una ragazza dall’esterno (Moses Ingram) incrinerà il delicato equilibrio di questo apparente idillio familiare.
Il regista
Joshua Oppenheimer è cresciuto ad Harvard e a Central Saint Martins; i suoi primi lavori, i cortometraggi The Globalisation Tapes, The Entire History of the Louisiana Purchase (1998), These Places We’ve Learned to Call Home (1996). L’esordio nel suo primo lungometraggio, nel 2012 con The Act of Killing dopo avere studiato per decenni l’opera terrificate delle milizie della morte in Indonesia e raccolto le testimonianze agghiaccianti delle vittime. Il film è stato presentato in anteprima in Italia, nel 2013, nel corso della nona edizione di Biografilm Festival, dove ha vinto il Premio della Giuria Internazionale con la motivazione “…un’avvincente, intrepida, terribile, esibizione del male e per la sua regia innovativa”. Ha vinto un BAFTA, il premio ecumenico Panorama a Berlino, il CPH:DOX Award e molti altri. Candidato agli Oscar per il Miglior Documentario 2013. Il suo secondo lungometraggio, The Look of Silence, sempre incentrato sui massacri indonesiani, ha vinto il Gran premio della giuria alla 71ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ed è stato distribuito in Italia prima che nel resto del mondo, ricevendo pure una nomination agli Oscar 2016.
Al via i bandi Biennale College Cinema – International e Biennale College Cinema – Immersive, aperti entrambi dal 6 maggio al 7 luglio.
Biennale College Cinema è un’attività strategica rivolta alla formazione di giovani filmmaker provenienti da tutto il mondo. Biennale College vuole promuovere i talenti offrendo loro di operare a contatto di maestri per la messa a punto di “creazioni”.
Il principale scopo è quello di affiancare e arricchire la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con un laboratorio di alta formazione, ricerca e sperimentazione, per lo sviluppo e la produzione di opere audiovisive a micro-budget, aperto team di registi e produttori di tutto il mondo.
Biennale College Cinema riceve il sostegno del Ministero della Cultura e il sostegno aggiuntivo di Chanel.
Biennale College Cinema si avvale della collaborazione accademica con TheGotham Film & Media Institute di New York e del TorinoFilmLab.
Biennale College Cinema – International
Il bando è rivolto a team composti da regista e produttore, provenienti da tutto il mondo.
Biennale College Cinema selezionerà nove progetti internazionali a microbudget che saranno invitati a partecipare a un workshop di 10 giorni a Venezia.
La sfida è di realizzare – al termine di un percorso della durata di un anno e che segue l’intero arco di ideazione, sviluppo, produzione, regia, marketing, audience engagement e distribuzione di un film – fino a quattro opere audiovisive di lungometraggio a micro-budget.
Torna a Palermo per la sua seconda edizione ON AIR, il Festival che intreccia il mondo delle Serie TV e del Cinema con le grandi tematiche sociali del presente. Dal 30 maggio al 1° giugno, tre giorni di talk tematici e incontri con i protagonisti del mondo dello spettacolo e realtà che operano nel sociale, per confrontarsi su temi come l’uguaglianza di genere, la diversità, l’inclusione sociale, la giustizia, la sostenibilità ambientale e il ruolo dell’arte nel cambiamento culturale. A fare da cornice agli appuntamenti, lo splendido Palazzo dei Normanni. Ospiti d’eccezione di questa edizione: Luca Argentero, tra i volti più popolari e amati dal pubblico, Vittoria Puccini, Romana Maggiora Vergano. Nel corso del Festival, ampio spazio sarà dedicato anche al dialogo con la nuova generazione di attori, tra cui Giovanni Nasta, Lea Gavino, Adriano Moretti, in un confronto aperto sulle opportunità e le insidie dei social media per chi cresce professionalmente sotto i riflettori.