In Evidenza
Il cavaliere sole di Franco Scaldati riscalda i cuori
“Il teatro è una forma d’arte che obbliga l’uomo a vivere, incontrarsi e scontrarsi”. Questa frase emerge spesso negli scritti di Franco Scaldati, il drammaturgo palermitano, originario di Montelepre, il cui pensiero continua a essere oggetto di studio in ambito internazionale. Il teatro Biondo di Palermo, dove per lui tutto ebbe inizio, con la messa in scena di un testo di Luigi Capuana, gli dedica la prima nazionale de: “Il cavaliere sole”, opera che iniziò a scrivere nel 1976 assieme a: Il pozzo dei pazzi, Lucio e Manu mancusa. C’è un mondo underground che parla alla pancia di Palermo, in questa opera pensata prima della pandemia, durante una serie di incontri tra il costumista e scenografo Enzo Venezia e quell’eclettico artista, poliedrico che è Mario Incudine, ormai consacrato agli onori più grandi. È lui a firmare le musiche di questo spettacolo che ha definito una fiaba musicale. E a giudicare dall’affiatamento dei musicisti in scena, a cominciare dal suo inseparabile fisarmonicista, Antonio Vasta, al violoncellista dalla voce possente Salvatore Clemente, all’etnomusicologo e polistrumentista Michele Piccione, sembra davvero di vivere in un musical, ma non lo è. Si muovono su una scena scarna, con piattaforme che scorrono lungo binari invisibili, con i loro strumenti creano atmosfere fantastiche, assist necessario per straordinari attori, vanto e orgoglio di questa città. La regista Cinzia Maccagnano, formatasi in quella straordinaria fucina dell’istituto nazionale del dramma antico di Siracusa, fondato da Giusto Monaco ha scelto con saggezza ruoli e personaggi, che incarnano il mondo dei reietti, degli emarginati, tanto cari a Scaldati. La presenza di Ezio Trapani che cura l’assistenza alla produzione, prima e alla fine dello spettacolo, fra il pubblico che esce soddisfatto, è il segnale che anche lui, considerato fra i saggi storici della cultura teatrale palermitana, ha saputo dare i giusti suggerimenti sul casting. E se c’è un plauso per la sua performance che arriva dopo un complicato periodo di malattia va al cavaliere sole, il padre dei cabarettisti palermitani, Gino Carista. Il ruolo sembra davvero cucito addosso, con la sua aria strampalata, tipica dei tanti nonnini che riempiono le nostre famiglie, con i loro vuoti di memoria ma assolutamente divertenti; e a proposito di cucito, Scaldati era di umili origini e per vivere lavorava nei sotterranei delle sartorie teatrali, a contatto con tutti i generi di artisti, che non ebbero dubbi nel chiamarlo proprio “il sarto”. Incudine sa incarnarlo magistralmente sulla scena, quando guida divertenti siparietti, con ago e filo nei panni di “Angiluzzo”. Ottima anche l’interpretazione a suo fianco di Serena Barone nel triplice ruolo di: Lucia, Delicata e della vecchia. L’altra presenza femminile sulla scena è Egle Mazzamuto. Tris d’assi con Paride Benassai (Settimo), Antonio Pandolfo (Bartolo) e Salvo Piparo (Giovanni). Vederli insieme è una goduria che investe tutti i sensi e fa rievocare ancestrali ricordi legati ai cunti popolari. Un merito va ache alla direttrice del Biondo, Pamela Villoresi, nell’avere fortemente voluto produrre questo spettacolo, in larga parte in dialetto palermitano, per qualcuno incomprensibile, per il racconto di proverbi frutto della saggezza popolare, che sono il cavallo di battaglia della carriera professionale dei tre attori. “Il viaggio nel mondo di Scaldati è per me un sogno senza sonno, spiega la regista Cinzia Maccagnano, dove conduco, e sono condotta, in uno scambio continuo con la compagnia di attori palermitani che lo hanno conosciuto e vissuto. Il Cavaliere Sole è un testo che si può comprendere solo sulla scena, agito; parla dal profondo al profondo, è poetico e profetico. Il desiderio è quello di restituire una visione onirica, in cui le cose appaiono e scompaiono, come nei sogni, come nel teatro. Il quartiere popolare diventa allora un luogo mitico nel quale il racconto crea mondi in cui credere ed esistere: il racconto fa esistere tutto”. Oggi ultimo giorno di replica.
Cinema
Festival del Cinema archeologico
Saranno i film stranieri a fare la parte del leone nella terza giornata del XIV Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico in corso di svolgimento a Licodia Eubea. Venerdì 11 ottobre saranno due le slot di proiezioni in programma al Teatro della Legalità (dalle ore 9 e dalle ore 16.30) per un totale di undici film: nove prime regionali, una prima nazionale e una prima assoluta. Venerdì mattina gli studenti di ogni ordine e grado prenderanno parte al “HeriTales. Raccontare il Patrimonio” tenuto dall’archeologa Concetta Caruso sull’acquisizione di consapevolezza del patrimonio culturale locale; mentre nel pomeriggio è in programma la masterclass di critica cinematografica “Leggere, interpretare e raccontare l’audiovisivo” a cura di Fabio Fancello, comunicatore culturale e dottorando dell’Università degli studi Catania. “Il cartellone di questa edizione si confronta con il tema ‘un patrimonio da salvare’ che abbiamo scelto come concept dell’edizione 2024 perché riteniamo essere una questione tanto urgente quanto complessa – dicono i direttori artistici Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele -. I quaranta film selezionati, non solo documentari classici, ma anche cortometraggi, docufiction e ibridazioni ispirate al mondo della street art e della fotografia, ne sono un esempio. Quaranta storie ambientate in tutto il mondo, i cui protagonisti si battono per proteggere il patrimonio dalla dimenticanza, dalla mercificazione, dalla rabbia, a volte dalla Storia stessa. Il risultato è uno sguardo plurale, lontano dai luoghi comuni e dagli stereotipi a cui la società contemporanea si sta lentamente abituando. Il nostro è un invito ad essere presenti e partecipi, una call to action rivolta a tutti i membri della nostra società, nessun escluso”. La terza giornata di proiezioni del Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico, nato dalla sinergia tra le associazioni culturali ArcheoVisiva e Archeoclub di Licodia Eubea “Mario Di Benedetto” e sostenuto da Sicilia Film Commission e MIC – Direzione generale Cinema e audiovisivo, si apre con la prima nazionale di “Rondele. Wielka zagadka sprzed 7000 lat” (Polonia, 2021) di Krzysztof Paluszyn. Seguiranno le prime regionali di “The kiss” (Francia, 2022) di Ali Zare Ghanatnowi, “Diving in Aegean History” (Grecia, 2023) di Stelios Apostolopoulos, “La donna longobarda” (Italia, 2023) di Sandra Lopez Cabrera e Simone Vrech, “Psittacus” (Italia, 2023) di Lorenzo Daniele, “Odyssea. L’Histoire de notre évolution” (Francia, 2024) di Sébastien Duhem. Nel pomeriggio, dalle ore 16.30, si proseguirà con “Saria. Islands on the Edge” (Grecia, 2022) di Yorgos Savoglou e Dionysia Kopana, la prima proiezione assoluta di “Viaje a Itaca” (Spagna, 2024) di Juan Prado, “Le cime di Asclepio” (Italia, 2024) di Filippo Ticozzi, “Franco Mezzena. L’Archeologia raccontata con il sorriso” (Italia, 2021) di Nicola Castangia e Andrea Fenu, “A villa dos centauros” (Portogallo, 2023) di Raul Losada. Il programma di venerdì si conclude alle ore 21.30 nell’Ex Chiesa di San Benedetto e Santa Chiara con “Cinema in note”, concerto per pianoforte del M° Salvino Strano – anche autore di colonne sonore originaliper opere teatrali e cinematografiche – sulle immagini di alcuni tra i più bei film della nostra storia cinematografica come “Il Gattopardo” di Luchino Visconti, “Novecento”di Bernardo Bertolucci, “Amarcord” di Federico Fellini, “La leggenda del Piave” di Riccardo Freda e “Allonsanfan” dei fratelli Taviani.
Cultura
“Concerto con i Poveri”
Vaticano: il 7 dicembre “Concerto con i Poveri” con Hans Zimmer
Nato nel 2015 da un’idea di Riccardo Rossi e Gualtiero Ventura e organizzato da Nova Opera con la Direzione Artistica del Maestro monsignor Frisina, il “Concerto con i Poveri” negli anni si e’ affermato come un evento artistico unico nel suo genere, un appuntamento di solidarieta’ e vicinanza; un viaggio musicale per celebrare la bellezza e la carita’ attraverso il linguaggio universale dell’arte. L’evento e’ Patrocinato dal Dicastero per il Servizio della Caritfwa’ – Elemosineria Apostolica, dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione e dal Pontificio Istituto di Musica Sacra. Le quattro edizioni precedenti hanno visto la partecipazione di alcuni tra i massimi esponenti del panorama musicale internazionale, tra i quali i direttore d’orchestra Daniel Oren e Speranza Scappucci ed i compositori Ennio Morricone e Nicola Piovani, oltre a prestigiose collaborazioni come quella dell’Orchestra e il Coro del Teatro dell’Opera di Roma, il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, L’Orchestra del Teatro Verdi di Salerno, l’Orchestra Italiana del Cinema e l’orchestra Roma Sinfonietta. La partecipazione del pubblico al “Concerto con i Poveri” e’ con biglietto di invito, previa la compilazione obbligatoria del modulo disponibile dal 18 novembre sul sito internet ufficiale dell’evento (www.concertoconipoveri.org). I biglietti di invito, inviati tramite e-mail, conterranno un QR code univoco che dovra’ essere mostrato in forma digitale o cartacea al controllo accessi il giorno stesso dell’evento. (AGI)
Cinema
“Corto d’Amuri” dedicato a tutti i bambini e le donne
Life And Life e Vittoria Assicurazioni insieme contro la violenza di genere
Mercoledi 2 ottobre 2024, Giornata mondiale della non violenza, proiezione alle 10.30, in anteprima del cortometraggio – Sala Bianca, Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo
Verrà proiettato in anteprima assoluta, davanti a un pubblico selezionato di studenti e insegnanti, il cortometraggio: “Corto D’Amuri”, realizzato dall’organizzazione internazionale umanitaria LIFE and LIFE ETS. Partner dell’iniziativa Vittoria Assicurazioni, agenzia generale di Palermo, selezionata per il secondo anno per il progetto: “AssiCuriamo – Insieme 2024” promosso da Fondazione Specchio d’Italia e Fondazione Carlo Acutis.
Il lavoro realizzato dalle registe Silvia Miola e Giada Di Fonzo, ex allieve del corso di Documentario del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, racconta le violenze psicologiche, spesso invisibili, che subiscono bambini e donne all’interno delle mura domestiche. Non è un caso che sia stata scelta proprio la data del 2 ottobre per proiettare il lavoro filmico, Giornata mondiale della nonviolenza. Dopo l’esperienza maturata lo scorso anno sulla prevenzione delle malattie oncologiche, Life and Life e Vittoria Assicurazioni, hanno voluto realizzare un cortometraggio da destinare principalmente alle scuole, per lanciare un ulteriore messaggio di allarme al fine di aiutare i più deboli a rivolgersi ai centri per l’ascolto antiviolenza.
All’incontro saranno presenti, il vice sindaco e assessore alla Cultura Giampiero Cannella, le registe Silvia Miola e Giada Di Fonzo, il bambino protagonista del corto Mattia Libeccio, gli attori Stefania Blandeburgo e Ludovico Vitrano, che hanno partecipato a titolo gratuito con le loro voci fuori, la fumettista Eva Arato, il Presidente e la vice della Life And Life, Arif Houssein e Valentina Cicirello, gli agenti generali di Vittoria assicurazioni Antonello e Rossana Calia, e la delegata di produzione Laura Scalia.
Per info: Life And Life, via Serraglio Vecchio 28, Palermo. Tel. 091.2714100
Guada il corto
Il servizio di Tele One del 3 ottobre 2024
Qui la registrazione dell’evento
-
Cocker4 anni ago
Il cocker tanto famoso quanto intelligente
-
In Evidenza5 anni ago
Biagio Conte: “Non vince il virus, Dio è più forte”
-
In Evidenza5 anni ago
Sicilia: zero decessi e zero pazienti in terapia intensiva
-
Cinema6 anni ago
Cinema e Massoneria un binomio misterioso e sorprendente
-
Cocker8 anni ago
Il cocker è fra i cani più oziosi del mondo
-
Editoriali16 anni ago
L’invidia è la vendetta dell’incapace
-
Cultura8 anni ago
Le stanze ferite: diario di viaggio nella Real Casa dei matti
-
Cocker9 anni ago
Irish setter, cocker spaniel e cavalier king: “I cani rossi adottati prima degli altri”