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Cultura

Premio Nicholas Green 2022

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Cerimonia di consegna presso l’Istituto “Pizzigoni-Carducci”

Alunne premiate: Giulia Pulvirenti , Gaia Salvo, Alessia Virlinizi

Il martedì dopo la prima domenica di ottobre, Giornata regionale della Donazione degli Organi, istituita nel 1995, presso l’Istituto Pizzigoni.Carducci, ha avuto luogo la cerimonia della consegna del Premio Nicholas Green

Il concorso, che si rinnova ogni anno, è stato istituito dalla Regione, sull’onda dell’effetto Nicholas,  per diffondere tra gli studenti la cultura della donazione degli organi e sensibilizzarli ad un gesto di umanità e solidarietà verso coloro che soffrono.

Dopo l’accertata morte celebrale gli organi, destinati a marcire, potranno essere trapiantati e consentire a tanti cittadini ammalati di continuare a vivere.

Il  primo ottobre 1994, ai medici dell’ospedale di Messina che comunicavano la morte cerebrale del piccolo  Nicholas,  vittima innocente di un agguato malavitoso, lungo l’autostrada Salerno Reggio Calabria.  Mister Reginald Green  e la mamma Margareth   hanno detto: “Trapiantate i suoi organi”.

Quel gesto, che ha commosso l’Italia, ha determinato un vero effetto Nicholas, dando un forte sviluppo alla diffusione della cultura della donazione degli organi che la Fondazione Nicholas coordina a livello internazionale, registrando ogni anno una sempre crescente sensibilità al problema.

Gli studenti, partecipando al concorso, con la guida dei docenti sensibili e attenti ai problemi educativi e sociali, hanno avuto modo di realizzare disegni, poesie, racconti e con creatività e vivacità espressiva hanno comunicato il loro sentire e questa positiva esperienza ha tracciato un solco di sensibilità civica e di attenzione verso il prossimo.

Nel corso della cerimonia coordinata da Rosalba Laudani, docente referente del Concorso Nicholas, presso l’Ufficio scolastico territoriale, sono intervenuti il Provveditore Emilio Grasso, il  dirigente dell’Istituto  “Pizzigoni- Carducci”, Fernando Rizza, i componenti della Commissione che ha esaminato i lavori prevenuti dalle diverse scuole della provincia.:l’Avv. Salvatrice Feccia -Referente provinciale  AIDO ;la Prof.ssa Angela Maria Giuliano , del Liceo psicopedagogico “G. Lombardo Radice”; la Prof. Maria Rosaria Alessi-Docente di Arte e Immagine presso I.C. “Pizzigoni-Carducci” di Catania; ed il Prof. Giorgio Pietro Gallo-Docente di Scienze e Tecnologie informatiche  presso I.T.I. ”Cannizzaro” di Catania

Il Dirigente Emilio Grasso, plaudendo all’impegno dei docenti ha lodato le capacità creative ed espressive utilizzate dalle ragazze premiate, facendo sintesi di un valore sociale, morale e culturale.

La Presidente dell’Aido, avv. Feccia,  nel suo intervento ha ribadito il valore della donazione degli organi e la necessità di sfatare paure e false notizie in merito al coma, alla morte apparente e all’accertata morte celebrale a garanzia del trapianto da effettuare. Ha assicurato ai dirigenti presenti alla cerimonia l’ampia disponibilità dell’AIDO ad intervenire  con gli esperti  per offrire agli studenti maggiori informazioni sul tema sociale della donazione.

Il preside Giuseppe Adernò, che è stato tra i primi sostenitori del concorso Nicholas Green, ha portato i saluti del papà di Nicholas, mister Reginald Green, che in occasione del 28 anniversario della tragedia, da Los Angeles all’età di 94 anni, è venuto in Italia ed ha partecipato al primo convegno internazionale sulla donazione dal titolo: “Donarte”, celebrato presso l’Università di Messina, promosso dalla prof.ssa Maria Teresa Mazzeo.

Al convegno è intervenuta anche Maria Pia, una dei sette trapiantati che portano gli organi di Nicholas  e dopo il trapianto è diventata mamma ed ha dato al figlio il nome di Nicholas.

Le Autorità presenti alla cerimonia  hanno quindi consegnato l’attestato di merito e le tre  studentesse  hanno illustrato le loro produzioni

Sono state premiate due alunne dell’Istituto Comprensivo “C. A. Dalla Chiesa”  di S. G. La Punta

Gaia Salvo  della classe II E,  la quale ha composto un racconto  diario di un ragazzo dopo il trapianto ed una   poesia dal titolo: ”Tu… la persona più bella!” ; Giulia Pulvirenti : della  classe II D,  che ha presentato un elaborato grafico descrittivo delle fasi che precedono e seguono il trapianto di un cuore; ed Alessia Virlinzi  della classe III B della Scuola media “Pluchinotta” di S Agata Li Battiati , autrice della splendida poesia “Debito d’amore”.

Alla cerimonia hanno partecipato i dirigenti e i docenti delle due scuole, i genitori e i familiari delle alunne premiate, grati alla scuola per questa preziosa opportunità educativa.

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Cultura

“L’oro rosso dell’Etna”, il libro di Patanè

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L’epopea della civiltà del vino nelle pendici  orientali e meridionali dell’Etna ha trovato una  “preziosa botte” nel volume dello storico catanese, Antonio PataneL’oro rosso dell’Etna – Storia e etnoantropologia della viticultura orientale etnea . (Sec. XIV -XXI)

Nel prezioso volume, pubblicato dall’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici di Acireale,  ricco di un ben articolato corredo documentativo, l’Autore, docente di Lettere,  e cultore di Storia Moderna presso il Dipartimento di Studi Politici e Sociali dell’Università di Catania, scrive con le mente e il cuore, facendo trasparire passione e competenza  trasmessa dal padre Alfio, mastro d’ascia e valente artigiano del legno e del palmento e della madre Peppina morta ultracentenaria fino alla fine fedele alla tradizione familiare che ha caratterizzato la vita e l’attività di intere generazioni dei paesi etnei.

Il desiderio di  custodire e tramandare   le pratiche e i riti della  vendemmia, ormai completamente scomparsi,  diventa un dono per le giovani generazioni,  scrigno prezioso per la storia del territorio etneo  della Sicilia orientale, un tempo interamente coltivato  a vigneti, dalla montagna al mare, come descritto nei primi capitoli del volume.

Nel trentennio (1880-1910 ) a causa della fillossera  il territorio della Sicilia orientale ha subito una radicale trasformazione , dando spazio agli agrumeti  che son diventati il simbolo della “Sicilia bedda” – terra di focu, di canti e d’amuri/

Facendo cantare ancora: “ st’aranci sulu nui li pussidemu / e la Sicilia nostra si fà onuri”,

Accanto all’oduri di la zagara,  che caratterizza il territorio pedemontano, nel volume si gusta il profumo del vino e si riscopre un prezioso patrimonio etnoantropolico che Antonio Patanè ha saputo armonizzare nel monumentale volume.

Nella prefazione del prof. Eugenio Magnano di San Lio domina l’Etna, (a Muntagna- Mungibeddu, di cui tutti noi “ figghi semu”, che ha prodotto disgrazie quando le colate laviche hanno sepolto città e campagne e nello stesso tempo porta  fortuna per la preziosità della sottilissima sabbia vulcanica che dà forza e sostegno alle viti. e impegna ad un costante lavoro del contadino per la sistemazione del terreno, i terrazzamenti, la costruzione di muri di recinzioni, i fabbricati  dove produrre il mosto, i macchinari per la pressatura delle vinacce e poi ancora le cantine che danno caratteristiche particolari alle città del vino dell’aerea pedemontana etnea.

Sfogliando le pagine del volume, corredate di note, tabelle statistiche  e  da un  ricercato apparato fotografico, si scoprono notizie, eventi, nomi, termini, gesti e riti che oggi è difficile immaginare e riprodurre. L’autore, infatti, a differenza degli storici che svolgono le proprie ricerche nel chiuso delle biblioteche, descrive il territorio e tratta gli argomenti con profonda conoscenza dei luoghi e del paesaggio etneo, manifestando una forte passione politica e sociale, che va oltre l’epoca antica e “romantica” della viticultura etnea.

Le molteplici mansioni dei contadini: mulattieri, pigiatori, sensali, mastri di palmento, proprietari, donne, ragazzi, carusi, bottegai, osti, raccontano la tenacia dei vignaioli che strappano terreno al bosco, al selvatico, alle aride distese laviche e danno vita al grande unico e originale giardino dell’Etna

E’ questa una lezione di vita che sollecita impegno, tenacia, costanza, forza di volontà per conseguire gli ideali di bene e di progresso sociale e civile

Giuseppe Adernò

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Cultura

UCIIM  inaugurazione nuova sede

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Inaugurata la nuova sede dell’Unione cattolica degli Insegnanti (UCIIM)

Dopo il taglio del nastro inaugurale l’Arcivescovo, accompagnato dalla presidente, Maria Antonietta Baiamonte, ha visitato una mostra fotografica sul fondatore dell’UCIIM, Gesualdo Nosengo e sono stati ricordati i presidenti della sezione di Catania, Francesco Capodanno, Nuccio Sciacchitano, Santo Gagliano.

Nell’incontro con i dirigenti e i docenti presenti, l’Arcivescovo si è intrattenuto dialogando sulla particolare  e delicata azione educativa da svolgere nelle  scuole della periferia urbana, dove si registra un’elevata percentuale di dispersione scolastica.

Sono intervenuti i presidenti delle sezioni UCIIM di Tremestieri Etneo e San Giovanni la Punta, e sono intervenuti i presidente delle altre sezioni della Sicilia Orientale, assicurando la loro partecipazione alla cerimonia ufficiale del 22 giugno, per le celebrare l’80° dell’UCIIM, fondata a Roma  il 18 giugno 1924.

Nel corso del convegno che si svolgerà presso il Castello Ursino 15 docenti riceveranno il titolo di “Ambasciatori dell’Educazione Civica”.

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Cultura

Primo raduno nazionale dei ragazzi sindaci

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e assessore comunale Nazzareno Navisse ed ora diffuso nel territorio nazionale e presente con oltre 600  “consigli comunali dei ragazzi”  in tutte le regioni

Nell’auditorium “San Francesco” di Borgo Marconi-Morrovale, gremito di  circa 300 studenti  dei diverse città e regioni  i ragazzi sindaci con la fascia tricolore hanno socializzato il progetti e le attività culturali, sociali, ricreative promosse e realizzate con impegno e tanto entusiasmo. Al termine dei lavori hanno rinnovato in maniera corale la formula di giuramento pronunziata al momento delle elezioni, rinnovando l’impegno a collaborare “per la crescita sociale e civile dalla comunità scolastica e cittadina”.

Al Raduno nazionale, con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Provincia Regionale di Macerata e del Comune di Morrovalle.  Sono intervenuti il sindaco Andrea Staffolani, l’Arcivescovo di Fermo , Mons. Rocco Pennacchio, il consigliere regionale Pierpaolo Borroni, Maria Teresa Baglione dell’Ufficio scolastico territoriale di Macerata,, Barbara Di Tizio delle Prefettura e il Lgt. Emmanuele Moretti dei Carabinieri di Morrovalle.

In apertura dei lavori, coordinati dalla dirigente Arianna Simonetti e dal preside Giuseppe Adernò, coordinatore dei CCR sono stati letti i messaggi del Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana; del  Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara e della moglie di Davide Sassoli, Alessandra Vittorini, nella ricorrenza della Giornata Europea.

Particolarmente significativa è stata la partecipazione della delegazione francese di Schiltgheim  (Alsazia) , dove già nel 1979  ha avuto origine  il primo “Conseil Municipal des Enfrants et des jeunes”. Nel corso del convegno sono intervenuti la consigliera  comunale Matiè Elia ed il coordinatore Aurelien Nicoletti.

Il prof. Nazzareno Navisse  ha raccontato  l’avvio del progetto a Morrovalle ed il preside Giuseppe Adernò, coordinatore dei CCR, ne ha  descritto le finalità , gli obiettivi e  gli sviluppi per una sana  e coinvolgente lezione di educazione civica , applicata attraverso un concreto “imparare facendo”.

Sono stati ricordati inoltre i ragazzi sindaci: Alessandro Giani, vittima di un atto di bullismo e Giulio Regeni che nel triennio 2001-2003 è stato sindaco dei ragazzi di Fiumicello, ucciso in Egitto il 25 gennaio del 2016

La coincidenza della data con la Giornata Europea ha guidato la riflessione sul pensiero di Vincenzo Cento, pedagogista marchigiano, ideatore degli “Stati Uniti d’Europa”, illustrato dalla prof. Simonetta Torresi,  e  sulla dimensione europea dell’educazione, è intervenuto il prof. Gianluca Contaldi dell’Università di Macerata

Al convegno, allietato dai canti del coro della scuola di Morrovalle, diretto dalla Prof. Donata Riccobelli,  e concluso con un pranzo comunitario offerto dal Comune di Morrovalle ha fatto seguito  le visite didattiche alla Casa di Leopardi a Recanati, al santuario di Loreto, alle grotte di Frasassi e particolarmente significativa  è stata la  visita istituzionale alla Repubblica di San Marino  e l’incontro con i Capitani Reggenti, Alessandro Rossi e Milena Gasperoni,

Il messaggio di compiacimento per la lodevole iniziativa e di sprone per un cammino di democrazia attiva è stato di grande stimolo per tutti i partecipanti, con l’auspicio espresso dal Segretario di Stato alla Cultura della Repubblica di San Marino, Andrea Belluzzi, di ampliare il progetto verso una dimensione europea e internazionale.

Il secondo raduno nazionale sarà coordinato dal CCR attivo nel comune di Caiazzo, cittadina nei pressi della reggia di Caserta e la Regione Marche cederà alla Campania il trofeo del CCR.

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In Tendenza