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Cinema

“Ciao Palermo”, 5 minuti di amore puro

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Impazza lo short film della Redbull, di 5 minuti, realizzato da giovani cineasti palermitani

“Te ne sei andata in giro in questi giorni, eh! Sei arrivata ovunque. Ti sei messa un bel vestito e sei andata a fare pubbliche relazioni in giro per il mondo. Che ne dici di fare due chiacchiere da soli, adesso? A distanza di qualche giorno da questo clamore che ti ha travolta e ci ha travolti, abbiamo deciso di raccontarti il nostro punto di vista, rispondere a un paio di domande, chiarire alcuni dei retroscena e confessare l’amore che sta dietro a questo progetto e al nostro lavoro”, inizia così la lettera che due giovani imprenditori palermitani, da sempre con la passione per il video e la regia, hanno voluto scrivere alla città di Palermo e ai suoi cittadini.

Il loro lavoro filmico è andato in onda in occasione del Gran premio di Monza, e qualche giorno aveva raggiunto oltre un milione di visualizzazioni sulla piattaforma Youtube, restituendo una immagine della città da fare invidia anche a Miami. 15 mesi di incontri e trattative per convincere la committenza ad affidare alla società palermitana, Just Maria, nata nel 2017, al terzo piano, senza ascensore, specificano Albanese e Lo Forti, di Corso Vittorio Emanuele, la realizzazione di questo progetto, visionario e folle ma straordinariamente innovativo.

“Nel 2020, ci raccontano Alessandro e Carlo, abbiamo proposto l’idea alla Redbull di realizzare una filming run con la monoposto di F1, guidata dal pilota olandese della Redbull, Max Verstappen. Il film sembrava già scritto in uno scenario naturale, e così mese dopo mese la sceneggiatura ha cominciato a prendere corpo; il video si apre con un sottofondo di mandolini nel chiassoso mercato di Ballarò; una ripresa dal basso segue il pilota con il casco in mano e in tuta da gara, perdersi nella kasba del mercato per uscire all’improvviso fra le bancarelle di frutta e verdura dentro la monoposto e schizzare, a una velocità che, grazie al drone, fa sembrare l’incrocio delle frecce tricolori. Immagini aeree che dalla strada del Cassaro si alzano a volteggiare su porta Felice.

L’originalità del video è anche nel voice off; il meccanico dai box dà le indicazioni al pilota e gli descrive scenari stupendi, soprattutto quando, attraversando il viale alberato della favorita che collega Mondello, lo definisce “foresta”. Una delle scene più difficili che Alessandro Albanese e Carlo Loforti hanno girato è stata al  Foro italico, dove, dovendo chiudere l’unica strada che costeggia il porto,  hanno sentito il pressing dei cittadini; eppure quelle stesse persone che prima “maledivano” questa iniziativa, perché rimasti per ore bloccati nel traffico, poi hanno rimbalzato e commentato con entusiasmo, sui loro profili, il video.

“Lavorare con una macchina di F1 è stato difficile e complicato, ci dicono; nessuno di noi ne aveva mai vista una; ci vogliono circa 85 minuti per metterla in moto, non ha una retromarcia, il suo rumore è letteralmente assordante, non può andare a un’andatura troppo lenta e se fa caldo c’è il rischio che si spenga.   Oltre 300 persone impegnate e una troupe di 60 maestranze organizzate con rigore militare, dal direttore di produzione Andrea Santoro, e dall’aiuto regia

A raccontarlo è proprio uno dei registi, Carlo Lo Forti: “sono state giornate complicatissime, con una preparazione che andava avanti già da mesi. Quattro giorni di fuoco, tra il 19 e il 22 giugno, 10 ore di lavoro al giorno.

Bisognerebbe far vedere questo short film a chi non è mai stato a Palermo pe innamorarsi della città. Il titolo “Ciao Palermo”, concludono i registi, non è un arrivederci, ha per noi una funzione meramente narrativa, di fiction;  noi di Just Maria non abbiamo nessuna intenzione di andare via da Palermo, faremo del nostro meglio per meritarla”.

Questo si che è un atto d’amore e questa non può essere soltanto un’operazione pubblicitaria, ci piace apprezzarla da un punto di vista culturale e di forte richiamo turistico. Costo reale per il comune: zero

https://youtu.be/T8Yxjf5hv-E

Cinema

“Corto d’Amuri” dedicato a tutti i bambini e le donne

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Life And Life e Vittoria Assicurazioni insieme contro la violenza di genere

Mercoledi 2 ottobre 2024, Giornata mondiale della non violenza, proiezione alle 10.30, in anteprima del cortometraggio – Sala Bianca, Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo

Verrà proiettato in anteprima assoluta, davanti a un pubblico selezionato di studenti e insegnanti, il cortometraggio: “Corto D’Amuri”, realizzato dall’organizzazione internazionale umanitaria LIFE and LIFE ETS. Partner dell’iniziativa Vittoria Assicurazioni, agenzia generale di Palermo, selezionata per il secondo anno per il progetto: “AssiCuriamo – Insieme 2024” promosso da Fondazione Specchio d’Italia e Fondazione Carlo Acutis.

Il lavoro realizzato dalle registe Silvia Miola e Giada Di Fonzo, ex allieve del corso di Documentario del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, racconta le violenze psicologiche, spesso invisibili, che subiscono bambini e donne all’interno delle mura domestiche. Non è un caso che sia stata scelta proprio la data del 2 ottobre per proiettare il lavoro filmico, Giornata mondiale della nonviolenza. Dopo l’esperienza maturata lo scorso anno sulla prevenzione delle malattie oncologiche, Life and Life e Vittoria Assicurazioni, hanno voluto realizzare un cortometraggio da destinare principalmente alle scuole, per lanciare un ulteriore messaggio di allarme al fine di aiutare i più deboli a rivolgersi ai centri per l’ascolto antiviolenza.

All’incontro saranno presenti, il vice sindaco e assessore alla Cultura Giampiero Cannella, le registe Silvia Miola e Giada Di Fonzo, il bambino protagonista del corto Mattia Libeccio, gli attori Stefania Blandeburgo e Ludovico Vitrano, che hanno partecipato a titolo gratuito con le loro voci fuori, la fumettista Eva Arato, il Presidente e la vice della Life And Life, Arif Houssein e Valentina Cicirello, gli agenti generali di Vittoria assicurazioni Antonello e Rossana Calia, e la delegata di produzione Laura Scalia.

Per info: Life And Life, via Serraglio Vecchio 28, Palermo. Tel. 091.2714100

Guada il corto

Il servizio di Tele One del 3 ottobre 2024

Qui la registrazione dell’evento

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Cinema

“La Notte” di Michelangelo Antonioni

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 “La Notte” di Michelangelo Antonioni a Venezia 81

Nell’ambito della 81esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale presenterà in anteprima mondiale nella sezione Venezia Classici la versione restaurata de La notte (1961) di Michelangelo Antonioni con Marcello Mastroianni, Jeanne Moreau e Monica Vitti. La proiezione ufficiale sarà il 30 agosto, alle 14.15 nella sala Corinto, per pubblico e accreditati.

“L’avventura, è uno dei film della mia vita. All’epoca ne rimasi folgorato – ha scritto per il dossier del Centro Sperimentale Gianni Amelio – Se il motore de L’avventura è anche narrativo, in La notte è tutto chiuso nella tensione del non-racconto, nell’espressività assoluta dell’immagine nuda. Le parole, come nell’ultima sequenza, si rovesciano su loro stesse”.

“Lidia e Valentina, le protagoniste del magnifico La notte, si stagliano tra architetture urbane e paesaggi reali a dimostrare già visivamente la loro potente presenza”, scrive nel dossier Angela Prudenzi. “Tra due donne lontane e un uomo assente il film indaga i sentimenti di una coppia al capolinea e svela la tentazione di un tradimento che, all’alba, in uno squarcio di lucidità, confermerà la verità di quel matrimonio finito”, secondo Laura Delli Colli.

Antonioni è stato il regista che più di altri, nella cultura italiana del dopoguerra, è diventato la stella polare del cinema d’autore internazionale: non a caso da Wenders a Wong Kar Wai, spesso i registi capaci di inventare e possedere uno stile, lo hanno considerato un punto di riferimento cruciale. La sua passione per la forma delle immagini, il suo occhio pieno di stupore, curiosità e attenzione nei confronti delle donne, la sua capacità di ritagliare angoli del nostro mondo contemporaneo e mostrarcelo sul grande schermo come se fosse un pianeta enigmatico, inesauribile, minaccioso e affascinante, hanno dato vita ad una avventura unica fatta di film come esperienze mentali e sensoriali.

Il restauro, curato da Sergio Bruno, lungo e impegnativo, consente di riscoprire il cinema di un maestro ma anche l’arte del direttore della fotografia, Gianni Di Venanzo, tra i più importanti del cinema italiano contemporaneo, che in La notte dota le inquadrature di un bianco e nero grafico e spettrale, di carbone e metallo, come nella celebre “alba livida” del finale, dove al cielo abbacinante si oppone la luminescenza irreale dei prati.

Il Centro Sperimentale ha realizzato per il restauro del film un dossier con le testimonianze, tra le altre, di Enrica Fico Antonioni, Andrea Guerra, Beppe Lanci, Maria Pia Luzi, e un’ ampia provvista di materiali critici e di documentazione con la collaborazione di  Gianni Amelio, Franco Bernini, Sergio Bruno, Laura Delli Colli, Luca Pallanch, Fabio Melelli, Angela Prudenzi, Silvia Tarquini.

 

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Cinema

Cinema, a Sciacca la Rassegna su Germi

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Con la proiezione nell’Arena Giardino della Multisala Badia Grande de “Il cammino della speranza” film girato a Favara nel 1950 e che tratta il tema drammatico dell’emigrazione, si è conclusa ieri sera la rassegna organizzata da Sino Caracappa e patrocinata dal comune di Sciacca dedicata alla figura di Pietro Germi, nel cinquantesimo anniversario dalla sua morte. La serata è stata introdotta dalla interessante presentazione del libro dal titolo “Pietro Germi il Siciliano”, del 2014, scritto dal catanese Sebastiano Gesù, critico cinematografico e storico del cinema italiano morto nel 2018. Un libro che oltre alla presentazione del regista Pasquale Scimeca contiene anche una prefazione firmata da Sino Caracappa. A parlarne sono stati Ivan Scinardo, direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, e il cineasta Carmelo Franco, di professione avvocato. Ad intervistare i due ospiti è stato Raimondo Moncada. La serata ha poi visto anche la proiezione dei fuori scena di Sedotta e abbandonata di Vincenzo Raso. Alla Rassegna Pietro Germi ci sarà un’appendice programmata per il 28 settembre, con un convegno dal titolo “Il cinema di Pietro Germi e la Sicilia”, su cui abbiamo chiesto un’anticipazione a Sino Cacarappa.

 

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