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Cinema

Tulipani di seta nera, concorso Rai, ecco i finalisti

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Sono stati annunciati oggi da Mimmo Calopresti in conferenza stampa i 16 documentari che nell’ambito della XIV edizione del Festival Internazionale Film Corto Tulipani di Seta Nera concorreranno al Premio Sorriso Anac scelto dal pubblico. I documentari saranno visibili sul sito https://anackino.it/tsn-2021-sorriso-anac/ dal 30 aprile fino al 31 maggio. La premiazione avverrà durante l’edizione 2021 del festival che si svolgerà dal 3 al 6 giugno a Roma al Cinema Giulio Cesare. Le altre due sezioni sono dedicate a Cortometraggi e a #SocialClip rispettivamente seguite da Paola Tassone e Grazia Di Michele.

Documentari che provengono da tutto il mondo, Francia, Spagna, Svizzera, Argentina, Sri Lanka, Libano, Marocco, Kenya e Usa, e che toccano tantissime tematiche: disuguaglianze sociali, l’ambiente, la memoria, il razzismo, l’immigrazione, gli stereotipi di genere, la povertà, la solidarietà e la disabilità.

“Chi fa i documentari è abituato a incontrare e a conoscere davvero le persone, a vivere concretamente la loro realtà”, ha dichiarato Mimmo Calopresti che cura la sezione, “il documentario rappresenta una sorta di crescita per chi lo fa. L’idea di documentare, di far esistere la vita della gente, i loro problemi, di mettere al centro dell’attenzione i loro diritti è molto importante. Il “Festival Tulipani di Seta Nera” è in prima linea da anni nella promozione del cinema che affronta proprio i temi della fragilità e si impegna ad abbattere le barriere della diseguaglianza.”

“Il Festival Tulipani di Seta Nera nasce per sensibilizzare lo spettatore sui temi sociali e da quest’anno mette al centro anche la transizione ecologica”, ha spiegato Paola Tassone, direttrice artistica del festival, “con la sezione Documentari desideriamo avvicinare i giovani a questi temi e attraverso il cinema del reale darne vetrina per supportarne la filiera e i giovani talenti. Mettere in piedi un festival in tutti i suoi aspetti, è un’operazione oggigiorno più che mai complicata, ma la ripartenza del paese deve e sottolineo deve iniziare dalla cultura e, in particolare, dal cinema”.

“Moltissime di queste storie le rivedremo sulle piattaforme, è auspicabile questo”, ha spiegato Duilio Giammaria, Direttore di RAI Documentari, “i documentari devono finire sugli schermi qualunque essi siano, questo è il mantra che dobbiamo rispettare, non bisogna solo produrre ma bisogna distribuire e far vedere. Rai Documentari è operativa da settembre 2020, siamo una “dichiarazione di intenti”, il servizio pubblico vuole tornare a essere protagonista di una filiera che mai come in questo momento ha le caratteristiche per diventare importante. Il cinema e il documentarismo italiano ha grandissime possibilità, dobbiamo fare sistema e guardare anche all’estero. La nostra prossima tappa sarà quella di distribuire il prodotto nelle varie fasce orarie del palinsesto generalista e ovviamente di collocarlo su RaiPlay”.

Una delle novità di quest’anno è la collaborazione con la piattaforma Anackino che consentirà a queste opere di essere viste e votate da un ampio pubblico.

“Ecologia e sociale sono due delle missioni del festival ma ce n’è una terza che è quella della digitalizzazione”, ha dichiarato Francesco Ranieri Martinotti, presidente ANAC, “in un certo senso siamo stati all’avanguardia perché già dalla fine dello scorso anno ci siamo muniti di Anackino prendendo spunto dai francesi che hanno creato una piattaforma che non si basa sugli algoritmi ma hanno chiesto ai 100 più importanti registi del mondo di segnalare i loro 10 film preferiti, ne hanno acquistato i diritti rendendo le opere disponibili su questo portale. Noi nel nostro piccolo, siamo in una fase sperimentale, stiamo lanciando una piattaforma degli autori italiani, la utilizzeremo non solo per contenuti artistici ma anche per fare dei dibattiti. È uno strumento per dare voce a tutto il settore ma soprattutto agli autori indipendenti”.

Di seguito i titoli che concorrono per il Premio Sorriso Anac e che possono essere votati dal pubblico sul https://anackino.it/tsn-2021-sorriso-anac/ dal 30 aprile al 31 maggio:

“Briganti” di Bruno e Fabrizio Urso.

“Chjanu Chjanu” di Aldo Albanese e Martina Raschillà.

Deshdentau” – L’ultimo Tabarkino di Andrea Belcastro.

Fighting Souls” di Stratos Cotugno.

“Harrag” di Smail Beldjelalia.

“Hasta Ahora Y Siempre” di Carmen Baffi.

“Il Direttore” di Maurizio Orlandi.

“Libertà” di Savino Carbone.

“Niños Maya” di Veronica Succi.

Re – Vita Tra Le Note” di Lucio Zannella e Michele Morsello Angileri.

“Serendip” di Marco Napoli.

“Sisterhood” di Domiziana De Fulvio.

Solidarity Crime. The Borders Of Democracy” di Nicolas Braguinsky Cascini e Juan P. Aris Escarcena.

“Thunder’s Five Milano” di Jacopo Benini.

“Under The Water” di Davide Lupinetti.

“Vuoto A Perdere” di Alfio D’Agata.

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Cinema

Festival del Cinema archeologico

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Saranno i film stranieri a fare la parte del leone nella terza giornata del XIV Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico in corso di svolgimento a Licodia Eubea. Venerdì 11 ottobre saranno due le slot di proiezioni in programma al Teatro della Legalità (dalle ore 9 e dalle ore 16.30) per un totale di undici film: nove prime regionali, una prima nazionale e una prima assoluta. Venerdì mattina gli studenti di ogni ordine e grado prenderanno parte al  “HeriTales. Raccontare il Patrimonio” tenuto dall’archeologa Concetta Caruso sull’acquisizione di consapevolezza del patrimonio culturale locale; mentre nel pomeriggio è in programma la masterclass di critica cinematografica “Leggere, interpretare e raccontare l’audiovisivo” a cura di Fabio Fancello, comunicatore culturale e dottorando dell’Università degli studi Catania. “Il cartellone di questa edizione si confronta con il tema ‘un patrimonio da salvare’ che abbiamo scelto come concept dell’edizione 2024 perché riteniamo essere una questione tanto urgente quanto complessa – dicono i direttori artistici Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele -. I quaranta film selezionati, non solo documentari classici, ma anche cortometraggi, docufiction e ibridazioni ispirate al mondo della street art e della fotografia, ne sono un esempio. Quaranta storie ambientate in tutto il mondo, i cui protagonisti si battono per proteggere il patrimonio dalla dimenticanza, dalla mercificazione, dalla rabbia, a volte dalla Storia stessa. Il risultato è uno sguardo plurale, lontano dai luoghi comuni e dagli stereotipi a cui la società contemporanea si sta lentamente abituando. Il nostro è un invito ad essere presenti e partecipi, una call to action rivolta a tutti i membri della nostra società, nessun escluso”. La terza giornata di proiezioni del Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico, nato dalla sinergia tra le associazioni culturali ArcheoVisiva e Archeoclub di Licodia Eubea “Mario Di Benedetto” e sostenuto da Sicilia Film Commission e MIC – Direzione generale Cinema e audiovisivo, si apre con la prima nazionale di “Rondele. Wielka zagadka sprzed 7000 lat” (Polonia, 2021) di Krzysztof Paluszyn. Seguiranno le prime regionali di “The kiss” (Francia, 2022) di Ali Zare Ghanatnowi, “Diving in Aegean History” (Grecia, 2023) di Stelios Apostolopoulos, “La donna longobarda” (Italia, 2023) di Sandra Lopez Cabrera e Simone Vrech, “Psittacus” (Italia, 2023) di Lorenzo Daniele, “Odyssea. L’Histoire de notre évolution” (Francia, 2024) di Sébastien Duhem. Nel pomeriggio, dalle ore 16.30, si proseguirà con “Saria. Islands on the Edge” (Grecia, 2022) di Yorgos Savoglou e Dionysia Kopana, la prima proiezione assoluta di “Viaje a Itaca” (Spagna, 2024) di Juan Prado, “Le cime di Asclepio” (Italia, 2024) di Filippo Ticozzi, “Franco Mezzena. L’Archeologia raccontata con il sorriso” (Italia, 2021) di Nicola Castangia e Andrea Fenu, “A villa dos centauros” (Portogallo, 2023) di Raul Losada. Il programma di venerdì si conclude alle ore 21.30 nell’Ex Chiesa di San Benedetto e Santa Chiara con “Cinema in note”, concerto per pianoforte del M° Salvino Strano – anche autore di colonne sonore originaliper opere teatrali e cinematografiche – sulle immagini di alcuni tra i più bei film della nostra storia cinematografica come “Il Gattopardo” di Luchino Visconti, “Novecento”di Bernardo Bertolucci, “Amarcord” di Federico Fellini, “La leggenda del Piave” di Riccardo Freda e “Allonsanfan” dei fratelli Taviani.

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Cinema

“Corto d’Amuri” dedicato a tutti i bambini e le donne

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Life And Life e Vittoria Assicurazioni insieme contro la violenza di genere

Mercoledi 2 ottobre 2024, Giornata mondiale della non violenza, proiezione alle 10.30, in anteprima del cortometraggio – Sala Bianca, Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo

Verrà proiettato in anteprima assoluta, davanti a un pubblico selezionato di studenti e insegnanti, il cortometraggio: “Corto D’Amuri”, realizzato dall’organizzazione internazionale umanitaria LIFE and LIFE ETS. Partner dell’iniziativa Vittoria Assicurazioni, agenzia generale di Palermo, selezionata per il secondo anno per il progetto: “AssiCuriamo – Insieme 2024” promosso da Fondazione Specchio d’Italia e Fondazione Carlo Acutis.

Il lavoro realizzato dalle registe Silvia Miola e Giada Di Fonzo, ex allieve del corso di Documentario del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, racconta le violenze psicologiche, spesso invisibili, che subiscono bambini e donne all’interno delle mura domestiche. Non è un caso che sia stata scelta proprio la data del 2 ottobre per proiettare il lavoro filmico, Giornata mondiale della nonviolenza. Dopo l’esperienza maturata lo scorso anno sulla prevenzione delle malattie oncologiche, Life and Life e Vittoria Assicurazioni, hanno voluto realizzare un cortometraggio da destinare principalmente alle scuole, per lanciare un ulteriore messaggio di allarme al fine di aiutare i più deboli a rivolgersi ai centri per l’ascolto antiviolenza.

All’incontro saranno presenti, il vice sindaco e assessore alla Cultura Giampiero Cannella, le registe Silvia Miola e Giada Di Fonzo, il bambino protagonista del corto Mattia Libeccio, gli attori Stefania Blandeburgo e Ludovico Vitrano, che hanno partecipato a titolo gratuito con le loro voci fuori, la fumettista Eva Arato, il Presidente e la vice della Life And Life, Arif Houssein e Valentina Cicirello, gli agenti generali di Vittoria assicurazioni Antonello e Rossana Calia, e la delegata di produzione Laura Scalia.

Per info: Life And Life, via Serraglio Vecchio 28, Palermo. Tel. 091.2714100

Guada il corto

Il servizio di Tele One del 3 ottobre 2024

Qui la registrazione dell’evento

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Cinema

“La Notte” di Michelangelo Antonioni

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 “La Notte” di Michelangelo Antonioni a Venezia 81

Nell’ambito della 81esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale presenterà in anteprima mondiale nella sezione Venezia Classici la versione restaurata de La notte (1961) di Michelangelo Antonioni con Marcello Mastroianni, Jeanne Moreau e Monica Vitti. La proiezione ufficiale sarà il 30 agosto, alle 14.15 nella sala Corinto, per pubblico e accreditati.

“L’avventura, è uno dei film della mia vita. All’epoca ne rimasi folgorato – ha scritto per il dossier del Centro Sperimentale Gianni Amelio – Se il motore de L’avventura è anche narrativo, in La notte è tutto chiuso nella tensione del non-racconto, nell’espressività assoluta dell’immagine nuda. Le parole, come nell’ultima sequenza, si rovesciano su loro stesse”.

“Lidia e Valentina, le protagoniste del magnifico La notte, si stagliano tra architetture urbane e paesaggi reali a dimostrare già visivamente la loro potente presenza”, scrive nel dossier Angela Prudenzi. “Tra due donne lontane e un uomo assente il film indaga i sentimenti di una coppia al capolinea e svela la tentazione di un tradimento che, all’alba, in uno squarcio di lucidità, confermerà la verità di quel matrimonio finito”, secondo Laura Delli Colli.

Antonioni è stato il regista che più di altri, nella cultura italiana del dopoguerra, è diventato la stella polare del cinema d’autore internazionale: non a caso da Wenders a Wong Kar Wai, spesso i registi capaci di inventare e possedere uno stile, lo hanno considerato un punto di riferimento cruciale. La sua passione per la forma delle immagini, il suo occhio pieno di stupore, curiosità e attenzione nei confronti delle donne, la sua capacità di ritagliare angoli del nostro mondo contemporaneo e mostrarcelo sul grande schermo come se fosse un pianeta enigmatico, inesauribile, minaccioso e affascinante, hanno dato vita ad una avventura unica fatta di film come esperienze mentali e sensoriali.

Il restauro, curato da Sergio Bruno, lungo e impegnativo, consente di riscoprire il cinema di un maestro ma anche l’arte del direttore della fotografia, Gianni Di Venanzo, tra i più importanti del cinema italiano contemporaneo, che in La notte dota le inquadrature di un bianco e nero grafico e spettrale, di carbone e metallo, come nella celebre “alba livida” del finale, dove al cielo abbacinante si oppone la luminescenza irreale dei prati.

Il Centro Sperimentale ha realizzato per il restauro del film un dossier con le testimonianze, tra le altre, di Enrica Fico Antonioni, Andrea Guerra, Beppe Lanci, Maria Pia Luzi, e un’ ampia provvista di materiali critici e di documentazione con la collaborazione di  Gianni Amelio, Franco Bernini, Sergio Bruno, Laura Delli Colli, Luca Pallanch, Fabio Melelli, Angela Prudenzi, Silvia Tarquini.

 

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