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Turismo Post Covid-19 e OMS. Sarà il tramonto del Buffet?

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Il Turismo e le linee Guida OMS

Secondo l’immunologo italo-americano Anthony Fauci, esperto della Casa Bianca per la lotta al Covid-19, “prima di tornare a una forma nobile di esistenza dovremo ancora convivere con la miseria del virus”. Ecco, la convivenza.

Argomento che comincia a ricorrere tra gli addetti ai lavori, soprattutto albergatori e compagnie aeree che hanno già iniziato a predisporre alcune misure per il momento in cui il turismo sarà pronto a partire ed ottemperare alle restrizioni imposte dall’emergenza coronavirus.

“LINEE GUIDE DELL’OMS PER IL SETTORE RICETTIVO”

Un vero e proprio manuale, quello redatto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization o WHO), per la gestione dell’epidemia Coronavirus nel settore ricettivo (qui In lingua inglese) che include suggerimenti e consigli su ogni aspetto dell’accoglienza (reception, pulizia e sanificazione delle aree comuni, distanziamento sociale, gestione dei ristoranti, del bar e del personale), della comunicazione e informazione, ma anche del monitoraggio degli ospiti con sospetto Covid-19 e della ordinaria manutenzione, utile indicazione per il momento in cui si sarà pronti a ripartire.

E mentre Alitalia ha appena annunciato che opererà i voli tra la Sicilia e Roma con Airbus 330 da circa 300 posti – utilizzati solo parzialmente- al fine di garantire le distanze di sicurezza e la tutela della salute dei passeggeri, alcune catene alberghiere (es. Aeroviaggi) si stanno attrezzando  per la “fase 2”, quella della ripartenza, gestendo i turni dei ristoranti con una apposita App e predisponendo servizi distanziati per gli spettacoli e i servizi balneari. Ed altre strutture ricettive stanno valutando (usando il buon senso, in attesa delle indicazioni ufficiali) ogni possibile soluzione riguardanti il check-in, la pulizia delle camere e il buffet delle prime colazioni.

La tendenza sarà probabilmente di utilizzare i dispositivi elettronici per gestire la fase del check-in, mentre la pulizia delle camere avverrebbe con macchine ad ozono che sanificherebbero l’ambiente. Spariranno i bicchieri in vetro, sostituiti da materiale usa e getta. E

La fine dell…”ABBUFFET”?

L’apoteosi del monouso, quindi, come accettabile mediazione per andare in vacanza, rispettando le esigenze di sicurezza. Anche perché molti viaggiatori, avendo cambiato le proprie abitudini, potrebbero non sentirsi a proprio agio a condividere il buffet dei ristoranti, con altri viaggiatori.

Argomenti sensibili anche per gli assidui frequentatori delle sale VIP degli aeroporti internazionali. Proprio qualche giorno fa AMERICAN AIRLINES ha annunciato in un Comunicato Stampa le nuove linee guida riguardanti la presentazione del cibo all’interno delle loro prestigiose Admirals Club Lounges, dove avverrà la sostituzione dei loro copiosi buffet, con cibo monoporzione e bevande somministrate da personale autorizzato.

“IL CORONAVIRUS HA COLPITO UNA DELLE PIU’ FAMOSE ATTRAZIONI AMERICANE: I BUFFET DI LAS VEGAS”

E sempre rimanendo in tema di buffet, le misure hanno spinto i Casinò di Las Vegas a chiudere una delle più famose attrazioni turistiche della “Sin Cit”:  gli “All you can eat Buffets”. Quelle colorare montagne di cibo a meno di $ 25, che dovranno sparire perché troppo esposte al rischio di infezione ai germi e alla possibile contaminazione da parte di migliaia di utenti.

Tra questi, i famosi buffet degli MGM Resorts https://www.youtube.com/watch?v=KijhRQOSBbU, la cui chiusura ha scatenato una diatriba tra sostenitori e oppositori. In testa il sindaco di Las Vegas Carolyn Goodman che – come dichiarato su Usa Today  – avrebbe voluto tenerli aperti, ricordando che proprio Las Vegas è la città in cui la gente va per dimenticare le preoccupazioni, e non per trovarne di nuove.

Quale futuro?

Insomma, è difficile prevedere cosa accadrà la prossima estate. Se il turismo ripartirà, in maniera graduale, o se bisognerà considerare questo un libro chiuso da riaprire nel 2021. Indubbiamente, le misure draconiane necessarie per convivere con il virus avranno dei costi.

Costi che andrebbero ad erodere i già risicati margini operativi delle strutture ricettive alle prese con un nuovo obbligatorio “servizio personalizzato”. Adeguamenti poco sostenibili e anti-economici per quelle piccole strutture a gestione familiare che faranno fatica a gestire il distanziamento. Ma anche per i villaggi turistici di grandi dimensioni, che vedranno crollare il modello di business basato sul riempimento e sulla “massificazione” dei servizi.

Ma adeguamenti necessari per fronteggiare una crisi economica senza precedenti, che ha investito in particolare il settore turistico, e per sperare di tornare ad una lenta normalità.

 

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Eventi

400+1 Festa di S. Rosalia a Palermo

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Premiato al Bea World Festival 2024 fra i tre migliori eventi al mondo, anche quest’anno un festeggiamento straordinario con la partecipazione di oltre 350mila spettatori

Dal 1624 un corteo umano trasporta, a bordo di un Carro tematico, la Santuzza che liberò Palermo dalla peste da Palazzo dei Normanni fino a Porta Felice: quattro tappe narrative di canti, balli e musica.

Qui l’intervista a Ivan Scinardo

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“L’Archimede moderno” di Mario Incudine

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E’ un viaggio nelle sonorità più intime, con brani originali stupendi, scritti ed eseguiti dal vivo dal performante artista Mario Incudine, con il suo fido e immancabile musicista, il maestro Antonio Vasta. Restituiscono al pubblico del Teatro Biondo, in trasferta esterna, per la calura estiva, nello splendido scenario del chiostro S. Anna della Galleria d’arte moderna di Palermo, l’ultima produzione dal titolo: “Archimede, La solitudine di un genio”. I testi di Costanza DiQuattro, la regia di Alessio Pizzech, per uno spettacolo prodotto da: Centro Teatrale Bresciano, dal Teatro Stabile di Trieste, Teatro della Città, A.S.C. Production, in collaborazione con Teatro Donnafugata.

Un’ora di monologo, quello di Incudine, che incanta il pubblico, grazie alla straordinaria energia che emana dal palco, con una dizione perfetta, e una performance recitativa degna di un primo allievo di Strehler, segno evidente di una maturazione artistica, avvenuta negli ultimi anni, davvero importante. Le scene e i costumi di Andrea Stanisci impreziosiscono un contesto che catapulta lo spettatore in una sorta di “bottega dell’ingegno” dove spiccano le invenzioni di un uomo divenuto immortale.

Siamo nel 212 a.C., Siracusa è assediata dall’esercito romano. Nella notte, un giovane legionario, interpretato da Tommaso Garré, si introduce nella casa del matematico Archimede: è pronto a ucciderlo. Prima che il colpo venga inferto e il destino si compia, Archimede, con gli stracci addosso e la saggezza del genio incompreso, ripercorre la sua esistenza, muovendosi lento sulla scena, con un soliloquio che alterna fasi di gioia e dolore. Lo spettacolo diventa così momento di grande riflessione sulla solitudine di un “numero primo”, che ha dedicato l’intera sua vita alla scienza.

“La sua, ci racconta Incudine, è una lotta contro l’ignoranza di chi non comprende la grandezza delle sue scoperte, e lui stesso si trova a vivere una vita di grande solitudine, sospesa tra la genialità e la follia. Archimede non è solo un inventore, ma un simbolo della lotta tra il genio e la mediocrità, tra il desiderio di giustizia e l’ipocrisia del mondo”.

Gli fa eco il regista Alessio Pizzech nell’affermare che “il testo di Costanza DiQuattro è sorprendentemente attuale. In questo momento di odio e di guerra, di ricerca scientifica messa al servizio della distruzione di vite umane, le parole che Costanza affida ad Archimede risuonano come un monito, perché la bellezza, il pensiero che scaturisce dal sapere ed all’esperienza della conoscenza, siano i soli strumenti per dare forma ad un futuro possibile. In questo lavoro di teatro/ canzone sono felice di condurre Mario Incudine in quel bilico meraviglioso tra parola detta e parola cantata che dà forza a questo viaggio nell’interiorità più profonda di questo mito, di quel genio che è stato Archimede.Ne vogliamo così cogliere del protagonista tutte le suggestioni possibili, in un gioco di rimandi tra passato e presente, tra vita privata e la storia che ha attraversato l’esistenza del celebre matematico”.

La performance tocca momenti di lirismo puro, quando Incudine immerge i piedi in una tinozza d’acqua e scopre il principio che: “un corpo immerso in un fluido riceve una spinta dal basso verso l’alto pari al peso del volume di fluido spostato”. Una scoperta che lo portò al cospetto di re Gerone di Siracusa come colui che aveva scovato la truffa di un gioielliere sulla corona d’oro.

Si replica anche stasera, e ne vale assolutamente la pena 

 

 

 

 

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Cinema

“Fare Cinema in Sicilia”

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Si è tenuto oggi, con grande interesse, presso la sala Fumagalli Martorana, nell’ambito del Baaria Film Festival, il talk “Fare cinema in Sicilia“. L’evento ha visto la partecipazione di figure di spicco del panorama cinematografico siciliano: Nicola Tarantino, presidente di Sicilia Film Commission; Ivan Scinardo, direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia; e Marco Amenta, regista e produttore. Il dibattito è stato condotto da Alberto Anile, direttore artistico del Baaria Film Festival.

I tre rappresentanti del cinema siciliano si sono confrontati su diverse tematiche davanti a un pubblico attento, composto in particolare da giovani desiderosi di intraprendere una carriera nel mondo del cinema. Gli esperti hanno condiviso le proprie esperienze, fornito dati e avanzato proposte concrete.

Nicola Tarantino, dirigente della Sicilia Film Commission, ha illustrato il funzionamento dell’organismo pubblico che dal 2007 promuove il territorio siciliano per produzioni audiovisive italiane e straniere. Marco Amenta, regista e produttore, ha ripercorso le sue esperienze sui set di film come “La siciliana ribelle” e “Tra le onde”, confrontandole con produzioni extrasiciliane, come il recente “Anna”. Ivan Scinardo, direttore della sede palermitana del Centro Sperimentale di Cinematografia, ha illustrato le attività del centro e si è rivolto direttamente ai futuri cineasti siciliani, ovvero coloro che oggi studiano per prepararsi alla professione di domani.

Ricordiamo che il programma completo del Baaria Film Festival è disponibile sul sito ufficiale www.baariafilmfestival.com, dove è possibile scaricare anche il catalogo dell’evento. Sulla pagina facebook del festival sono inoltre presenti le registrazioni dei principali eventi, inclusi gli appuntamenti di villa Butera. 

Per domani, 4 luglio, è previsto un ulteriore evento collaterale al festival: alle ore 11, presso Villa Butera, si terrà un incontro con Daniele Ciprì, regista e direttore della fotografia. L’ingresso è libero e gratuito fino ad esaurimento posti.

Fonte: Comune di Bagheria

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