Cultura
Il cuore dell’ Europa batte nei giovani siciliani
In occasione della finale del concorso europeo “Giovani idee”, svoltasi nella sede dell’ Accademia delle scienze e delle Arti a Varsavia, il 5 maggio , è stata numerosa la partecipazione delle scuole italiane ed europee e tra esse il liceo “ G. Garibaldi “ di Palermo,presente con una delegazione costituita da alcune alunne della classe III sez .E e dalla docente Laura Bisso.
Nella prima giornata gli studenti europei , in un clima di festosa convivialità , hanno presentato i loro lavori sul tema “ Rights for Europe” davanti ad europarlamentari e ad una giuria composta da registi ed esperti del settore della comunicazione audiovisiva e coreutica.
Particolarmente significativo l’ intervento del Presidente dell’ Associazioni Giovani idee, il dott.re Giampiero Benigni, che ha evidenziato “ come la finale sia un ‘ occasione per pensare all’ Europa come la casa comune dei giovani europei”.
La seconda giornata è stata dedicata alla parata shumaniana , evidenziando l’importanza di Robert Shuman ,uno dei fautori della nascita dell’ Unione Europea .
Non era l’ Europa delle istituzioni , l’ Europa della burocrazia , ma l’ Europa dei giovani, dei cittadini.
Sventolavano diverse bandiere di Stati europei , ma ciò che accomunava tutti quanti era la forte empatia tra i giovani , un comune sentire , il senso di appartenenza ad un’ unica casa, l’ Europa.
Non sono infatti gli slogan, le frasi quali l’ “Europa dei giovani” , dei”cittadini europei” e
quant’ altro si ripete e muove in questa direzione che formeranno gli europei .
Le proiezioni future di un’ appartenenza alla cultura europea alimentano solo una breve speranza , destinata rapidamente a spegnersi , se non è sostenuta da una seria e valida azione di educazione e di costruzione sociale dei giovani. Del resto sappiamo bene che non sono le riforme imposte dall’ alto a produrre il cambiamento e a formare una società equa e civile. Tali riforme si esauriscono nel breve tempo della loro attuazione e lasciano negli uomini un grave senso di sfiducia.
Credere nella giustizia, nel valore dell’ umanesimo, nel rispetto degli altri, appartiene ad un sentire comune, che va aldilà delle singole nazionalità, e tutto ciò deve caratterizzare il cittadino europeo.
L’ Europa non può essere un assemblaggio di vari paesi , ma un‘ unica realtà che, frantumatasi nel corso dei secoli , deve ora recuperare la sua unità e la sua forza.
Certamente per realizzare l’ identità europea è opportuno conoscere ciò che siamo stati e siamo e camminare lungo le tracce della storia e della cultura europea, collante dei popoli.
E in questa direzione la via da seguire è quella della scuola , luogo di istruzione, formazione ed educazione del cittadino europeo.
Cultura
Per una città ecosostenibile
Lettera al sindaco
I bambini della classe terza primaria dell’Istituto paritario “John Dewey” hanno scritto una lettera al Sindaco di Catania, Enrico Trantino, presentando alcune idee “per aiutare Catania a diventare una città meno inquinata e più sostenibile”.
L’aver scoperto che lo scorso anno Catania ha avuto la maglia nera della sostenibilità ambientale, li ha impegnati ad elaborare alcune proposte operative sollecitando: maggiore pulizia nelle strade; più bidoni per la raccolta differenziata, più piste ciclabili , panelli solari e parchi verdi”.
La lettera scritta a mano dai piccoli è stata consegnata al Sindaco in occasione di un incontro al Palazzo degli elefanti e i piccoli si sono resi portavoce degli altri bambini della Città, presentando al Sindaco insieme alla lettera alcuni disegni con messaggi operativi e simbolici la A: il vulcano, la T: gli alberi, la N: l’elefante, la I : le case e i palazzi. E poi ancora le auto elettriche. Il no ai cumuli di spazzatura.
I bambini, accompagnati dal preside Giuseppe Adernò, dalle maestre Federica Abate, e Veronica Miano, da Mariagrazia Puglisi in rappresentanza dei genitori, sono stati accolti con onore al Municipio, mettendo in azione un esercizio di cittadinanza attiva e responsabile.
Il Sindaco Trantino ho molto apprezzato l’iniziativa e, facendo tesoro dei consigli dei bambini ha chiesto la loro collaborazione per essere “come le formichine operose, capaci di far camminare l’elefante” e dare alla città di Catania una nuova dimensione di socialità e di progresso.
I disegni dei bambini sono stati collocati sotto il vetro nella stanza del sindaco, quale monito costante per una città ecosostenibile.
Cultura
I Cavalieri della Repubblica in cammino
A PESCARA CONVEGNO PER IL DECENNALE ANCRI
I Cavalieri della Repubblica in cammino sul sentiero della Solidarietà
Nelle splendide sale dell’Hotel Adriatico di Montesilvano -Pescara il prof. Marco Olivetti, docente di Diritto Costituzionale alla LUMSA di Roma e membro della commissione dei 35 esperti chiamati dal Presidente della Repubblica per le riforme istituzionali, ha sviluppato il tema sul “Principio della solidarietà nella Costituzione italiana”, mettendo a fuoco il valore solidarietà, inteso come aiuto tra le persone, muto sostegno tra i cittadini , sulla scia dei “diritti sociali” che scaturiscono da una “solidarietà paterna” che spetta allo Stato , come ben espresso nella Carta dei Diritti dell’Unione Europea negli articoli 27-38, che trovano riscontro nell’art. 2 della Costituzione quando si richiamano i “doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociali”.
Nell’art. 52 della Carta Costituzionale vengono altresì richiamati i doveri di “solidarietà fraterna” che impegna ogni cittadino alla: difesa della Patria, fedeltà alla Repubblica, al rispetto delle norme tributarie che costituiscono la garanzia dei servizi di assistenza, salute, scuola, tutela del cittadino.
Nella voce solidarietà si intrecciano diritti e doveri, che vengono applicati ed esercitati nell’impianto organizzativo delle autonomie locali, nelle quali ciascun ente collabora e contribuisce alla costruzione del bene comune a beneficio di tutti i cittadini dello Stato italiano.
Attenzione all’altro
Il valore dell’attenzione all’altro, alle periferie, agli emarginati, ai profughi, alle molteplici povertà sociali impegna ogni cittadino a mettere in azione gesti e comportamenti di attenzione, di rispetto e di concreto aiuto.
Una particolare attenzione è stata riservata dal Relatore alle derive libertarie (droga, aborto, gender, eutanasia) che nella società di oggi, dominata dal relativismo, pervadono il tessuto sociale e corrodono le redici dei valori.
Dopo il saluto del presidente dimissionario Prof. Antonello De Oto dell’Università di Bologna, è stato letto il messaggio del Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, ai convegnisti in occasione del V raduno nazionale, auspicando, come recita il motto ANCRI “Parati sumus iterare” a rinnovare le azioni di legalità e di impegno civile che hanno fatto meritare la prestigiosa onorificenza.
L’impegno
L’impegno per una solidarietà agita qualifica il contributo sociale e civile dei Cavalieri della Repubblica e i molteplici i interventi delle sezioni vengono coordinate dal delegato nazionale Antonio Benfatti.
IL presidente emerito, Uff. Tommaso Bove, ha percorso il cammino storico dell’associazione fondata nel 2014 ad Anzio, aggregando soltanto gli Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica ed ora presente nel territorio nazionale con quattromila aderenti.
Al teatro Circus di Pescara ha avuto luogo la serata di gala, aperta alla cittadinanza,con la partecipazioni di illustri artisti della regione.
La domenica,20 aprile, dopo la solenne S. Messa nella Cattedrale di Pescara, dedicata a San Cetteo, con l’esposizione di numerosi labari delle sezioni regionali e territoriali e con la recita della preghiera del Cavaliere, nella piazza del monumento dei Caduti è stata deposta una corona di alloro dal Sindaco Carlo Mascia, dal presidente Ancri Antonello De Oto e della presidente della sezione ANCRI di Pescara, Annamaria Di Rita.
Hanno partecipato alla manifestazione cittadina gli studenti delle scuole medie e superiori di Pescara, che hanno eseguito il Canto degli italiani, utilizzando il linguaggio dei segni, e portando una grande bandiera tricolore.
L’annullo postale, nella ricorrenza del 10° anniversario della fondazione dell’Ancri, ha suggellato la solenne ricorrenza.
Giuseppe Adernò
Cultura
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