Cultura
Fiera didacta, prima edizione siciliana
FIERA DIDACTA PRIMA EDIZIONE SICILIANA
Dal 20 al 22 ottobre interverrà il nuovo direttore Generale dell’USR Sicilia, Giuseppe Pierro ed illustrerà il Piano della scuola digitale, 4.0 con i fondi del PNRR.
La Fiera sarà ospitata a Misterbianco, negli spazi di Sicilia Fiera Exhibition Meeting Hub su un’area di 12.000 metri quadrati ( sede dell’ex Fratelli Costanzo) dove verranno allestite le sale formative e gli stand delle aziende di tutta la filiera del mondo della scuola.
Nella bozza di programma ancora in via di definizione sono previsti 16 convegni, 21 seminari e 46 workshop tra i quali la presentazione del Consiglio Comunale dei Ragazzi, del quale quest’anno si celebra il trentesimo anno di attività e tra i molti progetti didattici innovativi quelli relativi all’inclusione anche tramite i robot umanoidi.
L’evento è rivolto a tutti i livelli di istruzione e formazione: nido, 0-6, primaria, secondaria di primo e secondo grado, istituti professionali, ITS, università, istituti di ricerca scientifica e di formazione professionale, oltre ai professionisti del mondo della scuola, alle aziende e a tutti gli addetti ai lavori.
Sono così coinvolte tutte le categorie del settore: dirigenti scolastici, docenti, formatori, giornalisti specializzati e i principali ordini professionali nonché gli amministratori locali.
Il Sindaco di Misterbianco, Marco Corsaro e l’assessore all’istruzione, Marina Virgillito, sono ben lieti di ospitare nel territorio comunale un evento nazionale che propone un programma scientifico di altissimo livello e, si avvarrà di un Comitato organizzatore del quale faranno parte, fra gli altri, a fianco della Regione Siciliana, Firenze Fiera, il Ministero dell’Istruzione, l’Ufficio scolastico regionale, gli atenei siciliani e Didacta International.
Come ha dichiarato l’ex presidente della Regione, Nello Musumeci, in occasione del lancio dell’iniziativa: “Sarà occasione di progettualità e confronto a sostegno della scuola del futuro e della formazione innovativa dei nostri insegnanti. Ma anche un momento di lancio del Progetto regionale, nell’ambito del Progetto Nazionale Scuole 4.0.”
Il presidente di Firenze Fiera, Lorenzo Becattini. è stato ben lieto di “Organizzare questa nuova edizione di Fiera Didacta Italia a fianco della Regione Siciliana e di tutti i partner istituzionali e di settore preposti. Un’opportunità in più che offriamo al corpo docente siciliano di formarsi ed aggiornarsi e alle aziende di settore di partecipare ad un nuovo ed importante evento per fare business e promuovere le proprie attività e prodotti”.
Nei prossimi giorni sarà presentato il programma delle tre intense giornate.
Giuseppe Adernò
Cultura
Festival dell’educazione civica
Per una cittadinanza inclusiva
Per mantenere sempre viva la memoria che l’Educazione Civica è nata a Catania presso il Castello Ursino, nel febbraio del 1957 e per socializzare le buone pratiche di didattica dell’Educazione Civica nelle scuole di ogni ordine e grado, l’Associazione CCdR – Consigli Comunali dei Ragazzi – ETS, in collaborazione con l’UCIIM e l’UNICEF promuove dal 23 al 25 ottobre a Catania il 1° Festival dell’Educazione Civica, che prevede relazioni, gruppi di lavoro e socializzazione dei progetti didattici.
E’ doveroso ricordare e far memoria che gli atti del convegno nazionale UCIIM, celebrato presso il Castello Ursino di Catania, nel febbraio 1957, furono presentati al Ministro dell’Istruzione, On, Aldo Moro, il quale nel 1958, con il DPR 585 del 13 giugno 1958 ha introdotto l’Educazione Civica nella scuola italiana, disciplina aggregata all’Italiano, Storia e Geografia e poi rimasta la “cenerentola” della scuola italiana.
In questi anni ha avuto diverse denominazioni proposte da ben sette Ministri, dall’originale “Educazione morale, civile e fisica “ (1955) a Convivenza democratica; Convivenza civile; Cittadinanza attiva e globale; Cittadinanza & Costituzione per “riprendere” con la legge n.92 del 20 agosto 2019, e le Linee guida del 2020, l’originale denominazione di “Educazione Civica”, unica disciplina scolastica che evidenzia e conserva nel nome la connotazione educativa della scuola.
Finalità dell’evento è la socializzazione delle buone pratiche di didattica applicata nell’insegnamento trasversale dell’Educazione Civica nelle diverse scuole di primo e secondo grado e sono invitati ad intervenire i Docenti Referenti: per l’Educazione Civica, per i progetti di Legalità, di Ecologia, di Sviluppo sostenibile e di Cittadinanza digitale.
La cerimonia inaugurale del Festival avrà luogo il 23 ottobre presso l’aula 4 del Palazzo centrale in piazza Università con la partecipazione delle Autorità cittadine, religiose accademiche e scolastiche e l’intervento del Sottosegretario all’Istruzione On. Paola Frassinetti. Tra i relatori: il Garante regionale per l’Infanzia, Prof. Giuseppe Vecchio, la prof. Anna Murdaca dell’Università di Messina, delegata SAFI – Scuola di Alta Formazione dell’Istruzione; la prof. Paolina Mulè, dell’Università di Catania.
Oggi l’insegnamento dell’Educazione Civica nella scuola assume una connotazione di trasversalità, coinvolgendo le diverse discipline e si concentra in tre macroaree di interventi didattici: Costituzione, Sviluppo sostenibile, Cittadinanza digitale. Saranno proprio questi i temi che nella giornata del 24 ottobre, presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Catania (Le Verginelle) i docenti di nove regioni d’Italia: Lombardia, Piemonte Veneto, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia prenderanno in esame, apportando ciascuno il contributo dei progetti realizzati nelle scuole.
Nel pomeriggio presso l’Auditorium “Giancarlo De Carlo” al Monastero dei Benedettini, avrà luogo la socializzazione dei progetti presentati e una tavola rotonda con il coinvolgimento delle Associazioni che operano sul sentiero dell’Educazione Civica:
Interverranno; il Garante regionale per l’Infanzia, Prof. Giuseppe Vecchio, la delegazione del “Conseil Municipal des Enfants di Schiltigheim , cittadina dell’Alsazia, dove nel 1979 ha avuto origine il primo Consiglio Comunale dei Ragazzi ; “Amici del villaggio” del Veneto; Coloriamo il nostro futuro: rete dei Consigli Comunali dei Parchi; “La Tecnica della Scuola”; “Service learning”; La scuola di Educazione Civica (Tricase – Lecce); la presidente dell’UCIIM; del Parco del Toscano, dove è attivo un progetto di educazione ambientale; la Rete Civica della Salute; l’associazione “Noi” che promuove progetti di educazione alimentare e di prevenzione per la salute, La Fondazione Sorella Natura e Parco del Toscano per l’educazione ambientale.
Al Festival è stato concesso il Patrocinio del Senato, della Camera dei Deputati, del Ministero dell’Istruzione, della Presidenza della Regione Siciliana, dell’Università e del Comune di Catania.
La cerimonia conclusiva del Festival, sabato 25 ottobre, presso il Convitto Nazionale “Mario Cutelli” sarà introdotta dall’intervento di alcuni ragazzi ex sindaci, i quali porteranno la testimonianza dei benefici ricevuti dall’esperienza vissuta nel Consiglio Comunale dei Ragazzi, attivato nella scuola – piccola città, lezione di Educazione Civica applicata, e come tali insegnamenti hanno caratterizzato il loro impegno professionale.
Interverranno il Sindaco di Motta S Anastasia, Antonio Bellia, uno dei primi componenti del CCR di Motta nel 1983, il secondo sindaco Andrea Praticò, ora docente all’Università Kore di Enna, Federico De Luco, sindaco della scuola Parini, ora docente al Politecnico di Milano e gli studenti liceali; Noemi Salinaro del “Principe Umberto”; Riccardo Grasso del “Gulli e Pennisi”; Alfio grasso del liceo “Verga” di Adrano
Ai docenti referenti che hanno presentato i progetti didattici originali e creativi sarà consegnato l’attestato di “Ambasciatore di Educazione Civica”, meritato riconoscimento per l’impegno profuso e stimolo ad essere costanti promotori di buone prassi di cittadinanza attiva.
Cultura
Il manifesto dei 100 anni di Rosa Balistreri
“Cent’anni”, presentato al Columbus day di Chicago il Manifesto per celebrare i 100 anni di Rosa Balistreri nel 2027
Chicago 15 ottobre — È stato ufficialmente presentato il Manifesto “Cent’anni”, documento fondativo delle celebrazioni dedicate ai 100 anni dalla nascita di Rosa Balistreri, che si terranno nel 2027.
Il Manifesto, che raccoglie i valori e i principi ispirati alla vita e all’opera della grande cantautrice siciliana, è stato siglato da Ron Onesti per la JCCIA – Joint Civic Committee of Italian Americans di Chicago, la più importante associazione degli italiani d’America in occasione del Columbus Day che si è svolto lo scorso 12 ottobre.
“Quest’anno la Sicilia è ospite d’onore del Columbus di Chicago, un evento a cui teniamo molto e che rappresenta il cuore della nostra comunità. Siamo, pertanto, felici che proprio da qui partano le attività per celebrare Rosa Balistreri, la cantautrice che incarna il cuore autentico della Sicilia” ha dichiarato Ron Onesti, presidente della JCCIA, l’associazione di Italo-americani che organizza il Columbus Day dal 1952.
“Abbiamo scelto di iniziare da Chicago, con l’adesione della JCCIA, per sottolineare il valore internazionale di Rosa Balistreri” – spiegano Giovanni Callea e Davide Morici della Fondazione Made in Sicily – una voce che unisce tutti i siciliani nel mondo, simbolo di libertà, dignità e radici condivise.”
Il Manifesto è stato inviato all’attenzione della Presidenza della Repubblica, della Presidenza della Regione Siciliana e delle principali istituzioni culturali nazionali e regionali.
Tra le prime adesioni già confermate figurano quella del Sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo, Marco Betta. Sul fronte degli artisti hanno iniziato a sottoscrivere il documento Lidia Schillaci (Palermo), “Gli Ottoni Animati” (Trapani), presenti alle celebrazioni del Columbus Day di Chicago, dove hanno rappresentato la Sicilia, ospite d’onore di quest’edizione e “I Cantustrittu” (Messina) presenti negli Stati Uniti per il Columbus week di New York e Boston.
“Rosa Balistreri è una voce che continua a parlare al mondo unisce generazioni e territori, e racconta la Sicilia autentica: la terra, la dignità, la libertà delle donne e il coraggio di chi non smette di cantare la verità” aggiungono e concludono Callea e Morici.
Il Manifesto “Cent’anni”, voluto e coordinato dalla Fondazione Made in Sicily Museum, segna l’inizio ufficiale del percorso verso il 2027 e si propone come piattaforma culturale condivisa tra Sicilia e comunità siciliane nel mondo, con eventi, mostre, concerti e progetti artistici dedicati alla memoria e all’eredità di Rosa Balistreri.
Ufficio Stampa
Manuela Zanni
Tessera Odg n. 168434
388/6933249
Cultura
Milo e la contea di Mascali
Dal Priorato all’autonomia Di Paolo Sessa
Con l’originale copertina che riproduce la foto dell’anziano e storico parroco di Milo, Mons. Concetto Fichera ed il primo sindaco di Milo, l’ing. Sebastiano Inserra, che rievoca l’immagine di “Don Camillo e Peppone” di Guareschi, il prof. Paolo Sessa, cultore e ricercatore della storia della cittadina etnea, in preparazione al 70° anniversario, ha dato vita al sesto volume che racconta il passaggio “dal priorato all’autonomia” del comune di Milo, conseguita nel 1955.
Nelle preziose pagine, frutto di intense e approfondite ricerche, l’autore compie un viaggio nella storia del borgo montano di Milo, che nel XIV secolo faceva parte del Priorato dell’Acqua di lu Milu” descrivendo l’evoluzione del territorio e della vita dei suoi abitanti, attorno alla Chiesa, al monastero e alla torre.
Le origini bizantine del comune di Milo e le antiche carte topografiche riportano le date dal 1340 al 1392 e la torre che fece edificare Giovanni d’Aragona, rivivono tra le pagine del volume ed il prof. Paolo Sessa, storico per amore , facendo quasi , dopo vent’anni, una riedizione del volume del 2005 :“Milo, Viaggio nella storia di una comunità “ , accompagna il lettore in un cammino di osservazione e di risposte a tante silenziose domande sui luoghi e le trasformazioni del paese di Milo nel corso degli anni.
Le testimonianze degli ultimi anziani di Milo e la scoperta di nuovi documenti ha fatto riscoprire la storia della teleferica di Don Puddu da nivi e le numerose trazzere che collegavano Milo ai vicini centri montani.
La presenza nel territorio di Milo di Filippo Tommaso Marinetti nel 1925, e poi ancora degli scrittori: Federico De Roberto, Angelo Musco, Rosina Anselmi ,Ercole Patti, Vitaliano Brancati, Giuseppe Patanè; del pittore Roberto Rimini; del fotografo tedesco Wilhelm von Gloeden, dell’antropologo Fosco Maraini, del compositore Giacomo Puccini, del tenore Beniamino Gigli,del musicista Giuseppe La rosa e Rosario Torrisi, di Natale Scalia, del barone Carmelo Nicolosi di Villagrande, del prof. Salvatore Citelli, del prof. Maganuco che ha coniato il motto dello stemma comunale “ In memore milensi salus” di Natale Scalia,e poi ancora di tanti uomini politici, senatori, onorevoli, vescovi, monsignori, arricchisce l’album storico del borgo etneo, località turistica scelta da tanti catanesi per il clima e il paesaggio.
L’eruzione del 1928, che minacciò Sant’Alfio, Milo, e cancellò la Contea di Mascali, l’avvento della fillossera che rallentò l’economia, il lavoro dei vigneti e segnò l’avvio del fenomeno migratorio verso gli Stati Uniti, l’Argentina, il Brasile e l’Australia, sono raccontati nel volume con la ricchezza di nomi, aneddoti e documentazione fotografica.
Le giornate di luglio e agosto del 1943, la presenza dei soldati tedeschi e inglesi, i bombardamenti, la distruzione della chiesa sono descritti con dovizia di particolari, come pure la presenza dei banditi Salvatore Giuliano e Alfio Barbera nei boschi di Milo e Fornazzo e poi ancora l’eruzione del 25 novembre
1950 che durò 372 giorni, fino al 2 dicembre 1951, accompagnano il lettore che viene coinvolto negli eventi che hanno segnato l’evoluzione del suggestivo borgo etneo.
Il volume, edito da Algra editore, che riporta una ricca bibliografia e un corredo di documentazioni fotografiche, pergamene e carte topografiche, è accompagnato da una nota dell’Autore, il quale consegna alle giovani generazioni il frutto delle accurate ricerche al fine di consolidare la “memoria del passato per affrontare, con minori incertezze e patemi d’animo il futuro”.
L’intera cittadinanza ha accolto con riconoscenza il lavoro del prof. Paolo Sessa, che è stato anche sindaco di Milo, in preparazione ai festeggiamenti del settantesimo delle prime elezioni comunali del 1956, che hanno segnato l’avvio dell’autonomia del comune di Milo.
Giuseppe Adernò
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