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Musica

A Francesca Incudine il premio Bianca D’Aponte

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Dopo aver portato in Sicilia la Targa Tenco 2018 per il miglior album in dialetto (il suo “Tarakè”), la siciliana Francesca Incudine vince anche la 14a edizione del Premio Bianca d’Aponte, il contest italiano riservato alle cantautrici, che si è tenuto al Teatro Cimarosa di Aversa (Caserta) venerdì e sabato. Il premio della critica “Fausto Mesolella” se lo sono aggiudicate ex aequo la stessa Incudine (in gara con il brano “Quantu stiddi”) e la napoletana Irene Scarpato da Napoli, che ha presentato “Call center”. 

A quest’ultima è andata anche la menzione per la migliore musica, mentre quella per il testo ha visto prevalere Giulia Pratelli da Pisa con “Non ti preoccupare” e quella per l’interpretazione Meezy da Foggia con “Temporale”.

Alla vincitrice assoluta andrà un tour di otto concerti, realizzato grazie a un bando del NuovoImaie (progetto finanziato con i fondi dell’art.7 L. 93/92), e una borsa di studio di 1000 euro offerta da Doc Servizi, comprensiva di iscrizione alla cooperativa, di consulenza e tutela. Per il Premio Fausto Mesolella la borsa di studio sarà invece di 800 euro.

Un caleidoscopio di colori per le dieci finaliste, ognuna delle quali ha portato in scena un suo peculiare mondo musicale e stilistico, testimoniando così le tante sfaccettature di quella che viene chiamata canzone d’autore, in questo caso d’autrice.

Oltre al concorso, molte sono le emozioni arrivate dai tanti ospiti che hanno calcato il palco nelle due serate.

Venerdì, in quella di apertura, dopo la prima esibizione delle dieci finaliste, c’è stato un susseguirsi di set di grande intensità, da Giuseppe Anastasi a Giovanni Block, da Tony Bungaro al quartetto femminile napoletano delle SesèMamà. Fino alla chiusura con l’Orchestra di Piazza Vittorio che con Petra Magoni ha offerto uno stralcio del “Don Giovanni” in scena al Teatro Bellini di Napoli proprio in questi giorni. Ha conquistato il pubblico anche la greca Marina Mulopulos, che ha ricevuto il Premio d’Aponte International (assegnato in collaborazione con il Premio Andrea Parodi di Cagliari)

Sabato, nella serata finale, Simona Molinari in veste di madrina di questa edizione è salita sul palco per interpretare alcune sue canzoni e “Il bagarozzo re”, un brano di Bianca d’Aponte, la cantautrice prematuramente scomparsa a 23 anni a cui il festival è dedicato.

Prima di lei si sono esibiti anche Carlo Marrale, Bruno Marro, Mariella Nava, Sasà Calabrese, Joe Barbieri e l’inedito duo formato da Rossana Casale e Kaballà. Ed ancora: Elena Ledda, che ha proposto una splendida versione in sardo di “Ninna nanna in re” di Bianca d’Aponte.

A presentare le due serate sono stati Carlotta Scarlatto e Ottavio Nieddu.

Si è così inaugurata la direzione artistica di Ferruccio Spinetti, che ha raccolto quest’anno l’eredità di Fausto Mesolella, storico direttore artistico della manifestazione scomparso prematuramente nel 2017.

Nel contest, diversi sono stati anche i premi esterni alla giuria. A Chiara Raggi da Rimini (con “Lacrimometro”) è andato quello dell’etichetta Suoni dall’Italia di Mariella Nava, con la proposta di un contratto discografico. A Kim da Padova (con “Un cane e una moglie”) quello di Soundinside Basement Records, con la realizzazione di un video live in studio.

Meezy si è invece aggiudicata il “Premio ’Na stella” (titolo di una canzone di Mesolella) del Virus Studio, che metterà a disposizione due giorni in sala d’incisione per realizzare un brano con la produzione artistica di Ferruccio Spinetti.

Rai RadioLive e Rai Italia hanno invece deciso di premiare Kim e Meezy con una ospitata radiofonica e televisiva.

Una targa è andata anche alle altre finaliste: Argento da Brindisi con il brano “Goccia”; Roberta De Gaetano da Messina con “Va tutto benissimo”; Chiara Ragnini da Genova con “Un angolo buio”; Elisa Raho da Roma con “Bello”.

Le giurie che hanno scelto le vincitrici sono state come sempre molto ampie e dense di personalità di rilievo. Quella per il Premio assoluto era composta, oltre che dalla madrina Simona Molinari, da Giuseppe Anastasi (cantautore), Joe Barbieri (cantautore), Tony Bungaro (cantautore), Rossana Casale (cantautrice), Giovanni Ceccarelli (musicista e compositore), Mimì Ciaramella (musicista e compositore), Paolo Corsi (produttore), Angelo Franchi (AF47 Music), Massimo Germini (musicista e compositore), Kaballà (cantautore), Elena Ledda (cantautrice), Carlo Marrale (cantautore), Bruno Marro (cantautore), Alberto Menenti (paroliere), Alfredo Rapetti Mogol (paroliere), Mariella Nava (cantautrice), Paolo Romani (discografico), Brunella Selo (cantautrice), Roberto Trinci (Sony/ATV Music Publishing), Dario Zigiotto (operatore culturale).

La Giuria per il Premio della Critica “Fausto Mesolella” comprenderà: Carmine Aymone (Corriere del Mezzogiorno), Roberta Balzotti (RAI), Giovanni Chianelli (Il Mattino), Angiola Codacci Pisanelli (L’Espresso), Enrica Corsi (Premio Bindi), Giorgiana Cristalli (Ansa), Enrico de Angelis (giornalista), Mauro De Cillis (RAI), Giuliano Delli Paoli (Ondarock), Elisabetta Malantrucco (RAI), Alberto Marchetti (Shiver Magazine), Francesco Paracchini (L’isola che non c’era), Paolo Pasi (Tg3), Duccio Pasqua (Radio1), Fausto Pellegrini (Rainews24), Timisoara Pinto (giornalista RAI), Alessia Pistolini (giornalista), Ivan Rufo (Festival Botteghe d’Autore), Paolo Talanca (Fatto quotidiano), Rossella Vetrano (GoldWebTv).

Il Premio Bianca d’Aponte è promosso dall’Associazione Musicale Onlus Bianca d’Aponte, con partner privilegiato il Comune di Aversa e con il patrocinio della Giunta Regionale Campania. Media Partner è Rai Radio Live. (Fonte: ufficio stampa Daniela Esposito)

Cinema

Un passo alla volta

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Tre voci, un’amicizia, un viaggio lungo trent’anni. Il racconto intimo e musicale di Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè dal piccolo palco di un locale romano fino al grande evento del Circo Massimo, passando per i tour in pulmino, i viaggi, le prove, i concerti e l’amore per la musica che li ha uniti. 🎬 Un percorso che intreccia le storie delle loro canzoni, l’impegno sociale, il piacere di raccontarsi attraverso la musica e di condividere un pezzo di vita insieme. Il film è stato presentato il 23 marzo in anteprima al Teatro Petruzzelli di Bari al Bif&st Bari International Film&TV Festival, all’interno della sezione “Rosso di Sera”. Una produzione Fandango in associazione con OTR Live. In collaborazione con Rai Documentari. Distribuito da Fandango Distribuzione.

Guarda l’intervista al regista Francesco Cordio

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Cinema

The Blue Planet, musica su immagini di G.Scinardo

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The Blue Planet

Short film inspired by The Blue Planet My entrance for Hans Zimmer Month Scoring Challenge #HansZimmerMonth #SpitfireAudio @Spitfire Audio @Hans Zimmer

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Cultura

Gianni Gebbia in scena a Palazzo Riso con l’audiodramma

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Prosegue al Museo d’arte contemporanea Riso a Palermo la rassegna “Settembre al Riso” voluta dall’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana.
Mercoledi 22 settembre, dalle 20.45 serata nel segno del ricordo di Aurelio Pes: fine intellettuale, storico e drammaturgo, Pes è scomparso a inizio dicembre scorso, e sono state diverse le manifestazioni in campo per ricordarlo.
A completamento di un ciclo di tre eventi dedicato ad Aurelio – la messinscena di “Sette contro Tebe” nell’adattamento andato in scena al Teatro antico di Segesta e una giornata a lui dedicata a NaxosLegge – Palazzo Riso ospiterà l’ascolto, in prima assoluta, dell’audiodramma “Attis” costruito dal sassofonista e compositore Gianni Gebbia e nato da un’idea condivisa proprio con Aurelio Pes.
Si deve infatti proprio a Pes il testo di “Attis. Scene di sogni e di danze”, scritto nel 1985, dove viene rievocata la figura di Attis, divinità di origine frigia importata nella Roma Antica, un culto dalle origini oscure legato alla Grande Madre e contraddistinto da rituali con musiche stridenti e modalità sacrificali estreme che facevano parte dei Misteri.
Su questo testo, il compositore e sassofonista Gianni Gebbia ha lavorato durante la pandemia e il primo lockdown: ne è nato un audiodramma per sette voci recitanti, che sarà portato in scena mercoledì a Palazzo Riso. Musiche di Gebbia e videomapping a cura di Dario Denso Andriolo.
Ingresso gratuito nel rispetto delle norme anticovid. Posti limitati.
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In Tendenza