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Cinema

Fuori fuoco, sei detenuti raccontano il carcere

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Il 17 luglio  il presidente Roberto Fico ha accolto alla Camera dei Deputati una delegazione di detenuti/registi del carcere di Terni, per la proiezione del loro documentario Fuori fuoco, prodotto da ALBA Produzioni con Rai Cinema. L’iniziativa nasce dall’On. Walter Verini, commissione Giustizia, che riconosciuto il valore di questa produzione molto speciale. Interverranno l’On. Andrea Orlando (ex Ministro della Giustizia), Stefano Anastasia (Garante dei diritti delle persone private della libertà personale Regioni Lazio e Umbria) e Chiara Pellegrini (Direttrice Casa Circondariale di Terni).

Il film, presentato in anteprima all’ultima edizione del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, verrà distribuito nelle sale da settembre mentre una versione breve è già andata in onda per Speciale TG1.

L’esperimento, il primo in Italia, durato alcuni anni, è stato reso possibile grazie all’impegno e alla determinazione della Direttrice del carcere di massima sicurezza di Terni, Chiara Pellegrini, nell’ottica di dare voce ai detenuti attraverso il cinema e facilitare il loro reinserimento nella società.

I sei detenuti/registi selezionati per il progetto hanno appreso l’uso della telecamera con un workshop all’interno del carcere e poi hanno avuto la libertà di scegliere cosa raccontare e con quale linguaggio, sia della loro vita che di quella dei loro compagni di prigionia disponibili a essere ripresi.

Pesanti le condanne: omicidio, rapina a mano armata, traffico di stupefacenti. Sei storie, personalità e nazionalità diverse, stadi diversi della detenzione. Nel film nulla è stato messo in scena. Alla fine delle riprese, sfruttando un permesso speciale, Slimane Tali è evaso, scappando nel suo paese, il Marocco, con il quale l’Italia non ha un trattato di estradizione. Oreste Crisostomi, filmmaker di Terni, durante un cineforum all’interno del carcere ha ispirato i detenuti per la definizione del soggetto del film, da un’idea di Michele Lo Foco. Ferdinando Vicentini Orgnani e Sandro Frezza (produttore ALBA Produzioni) hanno accompagnato per quasi tre anni la realizzazione. Il successivo coinvolgimento di Rai Cinema ha dato il via alla produzione di un vero lungometraggio, la cui versione breve (52’) è andata in onda su Rai 1. Un grande artista, Michelangelo Pistoletto, ha regalato l’immagine emblematica di una sua opera per il manifesto del film.

 

Cinema

“Il mio clown”, il film di Francesco Lama

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Un uomo di circa 80 anni ogni giorno si reca in un centro diurno per persone con disabilità. Si veste puntualmente da clown e partecipa alle attività del centro immerso completamente nella parte. Questa è la storia di un clown! Diventato clown nell’età della sua fragilità. Questa è la storia di un clown, che è diventato clown per sostenere i fragili e gli ultimi. Questa è una storia! Scritto e diretto da Francesco Lama, il film #ilmioclown tocca argomenti sociali importanti.

Colonna sonora di Antonio Smiriglia, direttore fotografia D avide Cuscunà, musiche Tindaro Raffaele, prodotto dalla nucciarte produzioni con il sostegno della Fondazione Mancuso onlus, e Irritec

 
Trailer IL MIO CLOWN scritto e diretto da Francesco lama, iscritto in concorso ai premi DAVID DI DONATELLO 2025.
 
 
Guarda l’intervista al regista in Open day cinema a Radio In
 
 
 
 
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Cinema

Sonia Bergamasco, attrice e regista

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E’ considerata una delle attrici italiane più amate. In questi giorni al cinema nel film di Alessandro Tonda, Il Nibbio, nei panni della giornalista Giuliana Sgrena. Il suo debutto alla regia nel documentario biografico su Eleonora Duse, un’attrice leggendaria che ha illuminato la strada alle generazioni successive con l’energia dirompente del suo corpo di scena. Dando voce ai testimoni, di ieri e di oggi, il film cerca di fare luce sul corpo dell’artista come strumento da scoprire, per comporre un ritratto plurale dell’attrice al presente. Sonia sarà in scena il prossimo 9 maggio a Siracusa in “Elettra” di Sofocle, diretta da Roberto Andò.

Sonia Bergamasco è attrice e regista, musicista e poetessa, diplomata in pianoforte presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e in recitazione presso la Scuola del Piccolo Teatro[1]. Dopo il debutto in Arlecchino servitore di due padroni di Giorgio Strehler, ha lavorato nel Pinocchio di Carmelo Bene e con registi quali Theodoros Terzopoulos e Massimo Castri, in teatro.

Nel 2003 ottiene la candidatura ai Nastri d’argento e al Globo d’oro come miglior attrice protagonista per il film La meglio gioventù. Nel cinema ha recitato con registi come Silvio Soldini, Giuseppe Bertolucci, Liliana Cavani, Marco Tullio Giordana, Bernardo Bertolucci, Gennaro Nunziante. Nel 2016 è stata scelta come madrina della 73ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Sostiene l’organizzazione Medici Senza Frontiere. Nel 2017 ha visitato tre ospedali di MSF in Giordania per la campagna “Cure nel Cuore dei conflitti”[2].

Vita privata

È sposata dal 2000 con l’attore Fabrizio Gifuni e ha due figlie.

Guarda l’intervista a Radio In

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Cinema

La scuola romana delle risate

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Esce in sala il 17, 18 e 19 aprile, il film “La scuola romana delle risate”,  un documentario del regista Marco Spagnoli. Un tributo alla grande tradizione satirica di Roma, un’opera che celebra l’ironia e la creatività di una città che ha sempre saputo ridere di se stessa e della realtà che la circonda. Con una narrazione coinvolgente, a cura di Carlo Verdone,  il film esplora il modo in cui la capacità di ironizzare su tutto sia diventata parte integrante dell’identità romana, un’arte unica in Italia che si rinnova costantemente e continua a conquistare il pubblico di ogni generazione.

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In Tendenza