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Cultura

Riaprire i musei gratis. La proposta dell’antropologo Perricone

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I musei non hanno mai chiuso. I musei sono aperti. Perché come sapete l’apertura al pubblico non è l’unica missione che essi svolgono, anche se è la più caratterizzante.

Perchè riaprire?

Perché i musei dovrebbero riaprire al pubblico senza nessuna garanzia e tutela da parte delle istituzioni? Mi chiedo e vi chiedo, a quale prezzo riaprireste un museo al pubblico? Mettendo a rischio la sicurezza dei lavoratori, già sottopagati soprattutto dalle grandi “agenzie di sbigliettamento” cosiddette culturali? Riaprire i musei al pubblico si deve, ma nel momento in cui ci siano le garanzie di non dover rispondere economicamente, civilmente e penalmente di nuovi eventuali contagi, sia tra i dipendenti che tra il tanto agognato pubblico. Perché i musei dovrebbero riapre al pubblico facendo pagare un biglietto d’ingresso se il pubblico stenta a sbarcare il lunario?

A quale pubblico?

Riaprire i musei al pubblico si può, ma a quale pubblico? Una proposta mi sento di fare all’onorevole Nello Musumeci, presidente della Regione siciliana e al nuovo assessore ai Beni culturali, da cui dipendono i musei che hanno sede nell’Isola e a tutti gli amministratori locali (in primis al sindaco di Palermo Luca Orlando): istituire l’ingresso gratuito in tutte le sedi museali pubbliche e private, sono più di 550 i luoghi della cultura in Sicilia, solo così avrebbe senso riaprire.
 
Forse solo così si potrebbe, in questa fase, riportare il pubblico e soprattutto si darebbe l’idea che le Istituzioni pensano ai musei non come un patrimonio fruibile dai pochi benestanti ma anche dai tanti “malestanti”. Perché i musei sono presidi culturali territoriali, sono presidi di socialità territoriale, sono presidi di legalità territoriale, se non svolgono anche questo ruolo sono astorici.

Una nuiva etica 

Serve una nuova etica del museo di fronte alle macerie della disuguaglianze post Covid-19. Non possiamo fare finta di niente, non possiamo fare finta che nulla sia successo, dobbiamo fare una anamnesi delle modalità di gestione e fruizione del patrimonio culturale, ampliare i confini e includere i conflitti nelle nostre narrazioni museali.

Ripensare il museo

Il museo va ripensato come zona di contatto, spazio in cui le situazioni di asimmetria culturale si scontrano e si fondono creando un nuovo oggetto, un nuovo contenitore culturale capace di includere. Come sostiene Homi Bhabha i «musei sono spazi “inter-medi”», luoghi innovativi in cui sviluppare la collaborazione e la contestazione nell’atto stesso in cui si ridefinisce l’idea di società.

Luoghi attivi per l’azione “politica”

Rosario Perricone

Per riaprire i musei serve che essi diventino non più spazi pensati solo per un’esperienza estetica, ma luoghi attivi per l’azione “politica”, intesa alla maniera degli antichi greci. Crediamo cioè che i musei riguardano la vita delle persone e che raccontino le loro storie passate e si occupano di costruire quelle di oggi all’interno di uno spazio, di un tempo e di un luogo che si pongono come i tre aspetti importanti nella fruizione museale: lo spazio che deve essere accogliente, aperto, “non affollato”, family friendly, interattivo, ricco di significati, in cui si deve richiedere una reazione attiva da parte dei visitatori al racconto museale e non un’accettazione passiva dei contenuti; il tempo che deve essere adeguato alle necessità di comprensione dell’esperienza da parte del visitatore; e il luogo fisico in cui si trova, il territorio locale o la grande città di cui il museo racconta le innumerevoli storie, il paesaggio e i servizi che completano l’inserimento dell’esperienza di visita in un contesto olistico.
 
Si deve ricominciare a fruire di cultura e, nello specifico, di musei anche come elementi di Art Therapy per riprendersi dall’isolamento forzato.

Il visitatore vuole “essere attivato”

Il visitatore vuole “essere attivato” a più livelli, durante la visita culturale: la messa alla prova della sua attenzione e del suo coinvolgimento attraverso tutti i canali e strumenti allestitivi e narrativi a disposizione sarà la sfida più importante che il museo dovrà superare per cementare il suo ruolo rinnovato dopo la riapertura post-Covid19 e sicuramente investire sui piccoli musei diffusi sul territorio rientra nell’ottica del decentramento e della riscoperta dei piccoli centri, di cui tanto si parla in questo periodo.
 
Rosario Perricone
(Antropologo, Direttore del Museo internazionale delle marionette di Palermo)
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Cultura

19 ragazzi sindaci di otto Regioni a Montecitorio

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Per il 75° anniversario Carta Costituzionale

Nel trentesimo anniversario del Progetto didattico di Educazione Civica, il presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, ha invitato  la delegazione dei Ragazzi Sindaci in rappresentanza dei 650 Consigli Comunali dei Ragazzi presenti in Italia alla cerimonia celebrativa  dei 75 anni dell’entrata in vigore della Costituzione.

Provenienti dalle regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Campania, Puglia e Sicilia,  le delegazioni dei Ragazzi Sindaci di: Adrano (CT), Belpasso (CT), Cassano Magnago (VA),  Castrocaro Terme (Forlì-Cesena),  Concesio (BS), Corleone (PA), Eraclea (VE), Fiumicello-Villa Vicentina (UD), Francofonte (SR), Misterbianco (CT), Morrovalle (MC), Motta S Anastasia (CT), Nicolosi (CT),Occimiano(AL), Putignano (BA),Quarto (NA);Sacile (PN),  S Giustina in colle (PD), Zevio (VR), coordinati dal preside Giuseppe Adernò,  hanno partecipato alla cerimonia dalla tribuna dell’aula di Palazzo Montecitorio con la partecipazione del Presidente della Repubblica e delle Alte cariche dello Stato.

Negli interventi il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana e i presidenti della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra, Giuliano Amato e Giancarlo Coraggio hanno ben evidenziato il compito dei giovani per la difesa dei valori della Costituzione.

Stimolante è stato il messaggio della campionessa paralimpica Bebe Vio, la quale ha invitato i giovani a seguire i loro sogni, senza mai scoraggiarsi.

Indossando la fascia tricolore, i ragazzi sindaci sono, appunto, alfieri dei valori della Costituzione e con il loro esempio e la cooperazione del Consiglio dei Ragazzi, nella “scuola-piccola città” mettono in azione il senso civico e si preparano ad essere cittadini attivi e responsabili.

Nel breve soggiorno romano i ragazzi sindaci, accompagnati dai dirigenti, docenti, genitori e amministratori dei Comuni di provenienza hanno visitato Palazzo Quirinale, Palazzo Chigi, Palazzo Madama ed il mercoledì 20 settembre hanno partecipato all’Udienza pontificia

Grande e intensa è stata l’emozione dei ragazzi che hanno vissuto da protagonisti un evento storico, rinforzando l’impegno di cittadinanza attiva per la costruzione del bene comune.

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Cultura

75° anniversario Carta Costituzionale

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Per ricordare i 75 anni dell’entrata in vigore della Costituzione, il 19 settembre si svolgerà a Palazzo Montecitorio una solenne cerimonia alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e delle Alte cariche dello Stato.

Il presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, nel trentesimo anniversario del Progetto didattico di Educazione Civica, ha invitato a partecipare anche la delegazione dei Ragazzi Sindaci in rappresentanza dei 650 Consigli Comunali dei Ragazzi presenti in Italia,

         La delegazione è guidata e coordinata dal preside Giuseppe Adernò, promotore del progetto, “Consiglio Comunale dei Ragazzi”, avviato nel 1993 a Motta S Anastasia, in provincia di Catania, insieme a quello di Morrovalle in provincia di Macerata.

 In rappresentanza di otto regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Campania, Puglia e Sicilia, sono presenti

i Ragazzi Sindaci di: Adrano (CT), Belpasso (CT), Cassano Magnago (VA),  Castrocaro Terme (Forlì-Cesena),  Concesio (BS),Eraclea (VE), Fiumicello-Villa Vicentina (UD), Francofonte (SR), Misterbianco (CT), Morrovalle (MC), Motta S Anastasia (CT), Nicolosi (CT),Occimiano(AL), Putignano (BA),Quarto (NA);Sacile (PN),  S Giustina in colle (PD), Zevio (VR).   

        Nelle scuole e nei comuni d’Italia i Ragazzi Sindaci, considerando la “scuola, piccola città”, apprendono e praticano in maniera diretta la cultura della partecipazione democratica nella società. Sono promotori di progetti e di iniziative che rendono la scuola attiva e dinamica, favorendo l’apprendimento diretto e pratico della politica, intesa come “ricerca del bene comune”.

         Indossando la fascia tricolore, i ragazzi sindaci, sono alfieri dei valori della Costituzione e con il loro esempio e la cooperazione del Consiglio dei Ragazzi, mettono in azione il senso civico e si preparano ad essere cittadini attivi e responsabili.

La cerimonia di Montecitorio sarà trasmessa in diretta su RAI 2.

La delegazione di Fiumicello Villa Vicentina, in provincia di Udine, ricorda Giulio Regeni che è stato sindaco dei Ragazzi nel triennio 2001-2003 e si ricorda anche Alessandro Giani, sindaco dei ragazzi, di Cassano Magnago (VA) vittima di un tragico incidente nel 2015   ed i suoi genitori hanno donato gli organi. Oggi, grazie a questo gesto, dieci persone vivono una vita normale.

Le delegazioni dei Ragazzi Sindaci di Motta S Anastasia (CT), Morrovalle (MC) e Fiumicello Villavicentina (UD) nel breve soggiorno romano visiteranno il Quirinale, Palazzo Chigi , assisteranno ad una seduta del Senato a Palazzo Madama e parteciperanno in piazza San Pietro  all’Udienza con Papa Francesco, mercoledì 20 settembre .

        

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Cultura

Ragazzi Sindaci – un fiore sulla tomba di Padre Puglisi

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Sabato, 9 settembre, a conclusione del del VII convegno nazionale del Parlamento della Legalità Internazionale la delegazione dei ragazzi sindaci di Catania, Adrano, Motta S Anastasia,  Palagonia, Piano Tavola, ha guidato un corteo per le vie di Palermo con il coinvolgimento di cittadini e turisti.

Con devota gratitudine i ragazzi sindaci, guidati dal preside Giuseppe Adernò,  insieme al Presidente del Parlamento della Legalità, Nicolò Mannino, hanno depositato un cesto di fiori  sulla tomba di Padre Puglisi in Cattedrale e  recitando la preghiera di invocazione di grazie hanno rinnovato l’impegno di essere fedeli ai principi della legalità, e dei valori della Costituzione.

Don Sergio Mercanzin, nel benedire i partecipanti alla manifestazione, in preparazione alle celebrazioni del trentennale della morte,  ha consegnato agli studenti l’impegno di essere come Padre Puglisi un dono per gli altri, ripentendo il motto “Se ognuno fa qualcosa , insieme possiamo fare molto”

Nel corso del VII CONVEGNO NAZIONALE  del Parlamento della legalità sul tema: Memoria, Impegno e Cultura della Vita, con la partecipazione di  rappresentanze studentesche di diverse regioni d’Italia e la delegazione del Comune di Quarto (Napoli),  il prefetto al Viminale, Renato Cortese, ha  descritto la Palermo degli anni Ottanta e la cattura di Bernardo Provenzano; il papà e la mamma di Luca Attanasio hanno testimoniato il generoso impegno del figlio, ambasciatore italiano nel Congo, ed è stato consegnato l’Oscar d dell’Alba e della Bellezza a personalità che si sono distinte per lodevoli azioni di impegno civile.

E’ iniziato così il cammino del nuovo anno scolastico sulla scia indicata dall’Arcivescovo Mons Renna, che nel messaggio agli studenti ha consegnato come guida la figura di Padre Puglisi invitandoli aconoscere quest’uomo che ha scritto una pagina bella della nostra storia in Sicilia, nel quartiere Brancaccio di Palermo e possedeva i medesimi tratti del “buon pastore” mite e umile, vero educatore, che vuole tirare fuori da ognuno quel capolavoro che è in noi”.

“ Che ogni scuola sia illuminata dal sorriso contagioso  di Padre Puglisi che riscatta altre vite; che traspaia nell’impegno dei docenti e nella gioia di tutti i ragazzi. Il bene libera, il male fa schiavi. Il sorriso illumina”

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