In Evidenza
Vigilia della riapertura delle attività commerciali: che Dio ci aiuti!
Eccoci giunti alla tanto attesa vigilia della riapertura. Da domani riaprono le attività commerciali, si torna a circolare liberamente nella propria regione. È una specie di “fase due e mezzo” quella che inizia lunedì 18 maggio: il governo ha approvato un nuovo DPCM 17.05.2020 firmato
Cosa cambia col nuovo decreto?
Dal 18 maggio, spostamenti liberi all’interno della propria regione di residenza senza autocertificazione, con mezzi propri e pubblici. Vietati invece gli spostamenti fuori regione: si potrà “sconfinare” solo in caso di comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute. Sempre consentito il rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza, anche al di fuori della regione in cui ci si trova.
Il 3 giugno 2020 è il giorno in cui l’Italia riapre agli spostamenti tra regioni diverse. Non è ancora un “liberi tutti”, perché anche gli spostamenti interregionali potranno essere limitati “secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree”. Se i dati sul contagio da coronavirus dovessero tornare a peggiorare, o se alcune zone venissero considerate ancora ad alto rischio, le autorità centrali e regionali potrebbero decidere di introdurre dei nuovi divieti.
Viaggi all’estero dal 3 giugno
Sempre il 3 giugno 2020 tornerà la possibilità di effettuare spostamenti da e per l’estero. Si parla per il momento di paesi dell’Unione europea e dell’area Schengen e anche in questo caso potrebbero applicarsi restrizioni sulla base del rischio epidemiologico dei paesi di provenienza e destinazione. Liberi invece i transiti da e per la Repubblica di San Marino e la Città del Vaticano.
Gli spostamenti saranno vietati ai soggetti risultati positivi al coronavirus e ancora in quarantena, così come alle persone che sono entrate in contatto con soggetti positivi, fino alla fine del loro periodo di isolamento.
Cadono tutte le limitazioni su chi si può incontrare: sarà possibile quindi vedere gli amici così come chiunque altro. Resta il divieto di assembramenti e l’obbligo di rispettare tutte le misure preventive, a partire dalla mascherina facciale.
Quali attività riaprono domani?
Lunedì 18 maggio è il giorno delle riaperture delle attività economiche: bar, ristoranti, parrucchieri, estetisti e centri commerciali. Tutto, però, deve svolgersi “nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio”. Distanziamento sociale di almeno un metro, obbligo di mascherine e tutte le regole di sanificazione previste per ciascun settore economico. Il mancato rispetto porterà alla sospensione dell’attività.
Che Dio ci aiuti!
Cinema
L’abbaglio, un film necessario
Il paesaggio siciliano, quello più inesplorato è uno dei punti di forza dell’ultimo lavoro del regista palermitano Roberto Andò: “L’abbaglio”. Già nella fase di stesura della sceneggiatura, (la riconferma di ottimi scrittori come Ugo Chiti e Massimo Gaudioso), Andò ha voluto fare diversi sopralluoghi che potessero corrispondere al suo immaginario di ambientazione delle scene. Ci sono momenti del film, con l’avanzata delle truppe borboniche e delle camice rosse, che sembra di assistere ai western di Sergio Leone, in una Sicilia, insolita, fatta, di briganti/mafiosi (superba l’interpretazione dell’attore Vincenzo Pirrotta). Grazie a questo film si esplorano antichi bagli, boschi, (quello della Ficuzza è uno scenario perfetto), fiumi e luoghi impervi, a suggellare un perfetto connubio tra territorio e racconto dell’epopea dei Mille, delle vicende del colonnello Orsini e dei suoi compagni. La maturazione artistica del duo Ficarra e Picone, già avvertita in sala nel precedente lavoro de La Stranezza, anche nell’Abbaglio si riconferma come un viatico che porta i due straordinari artisti palermitani a stare al passo con quel gigante della recitazione che è Tony Servillo; solo Andò, dietro la camera, assieme al Direttore della fotografia che ha girato con Alexa 35, Maurizio Calvesi, riesce a restituirgli una luce negli occhi che ci ricorda tanto i dipinti del Caravaggio.
Sinossi
1860, Giuseppe Garibaldi inizia da Quarto l’avventura dei Mille circondato dall’entusiasmo dei giovani idealisti giunti da tutte le regioni d’Italia, e con il suo fedele gruppo di ufficiali, tra i quali si nota un profilo nuovo, quello del colonnello palermitano Vincenzo Giordano Orsini. Tra i tanti militi reclutati ci sono due siciliani, Domenico Tricò, un contadino emigrato al Nord, e Rosario Spitale, un illusionista. Sbarcati in Sicilia, a Marsala, i Mille iniziano a battersi con l’esercito borbonico, di cui è subito evidente la preponderanza numerica. In queste condizioni, per il generale appare pressoché impossibile far breccia nella difesa nemica e penetrare a Palermo. Ma quando è quasi costretto ad arretrare, Garibaldi escogita un piano ingegnoso. Affida una manovra diversiva al colonnello Orsini, che mette in piedi una colonna di feriti con uno sparuto gruppetto di militi, cui viene affidato il delicatissimo compito di far credere a Jean-Luc Von Mechel, comandante svizzero dell’esercito regio, che il generale stia battendo in ritirata all’interno dell’isola. Inizia così una partita a scacchi giocata sul filo dell’imponderabile, il cui esito finale sarà paradossale e sorprendente.
Frasi
“Vedete tenente, i siciliani hanno perso ogni speranza di potere cambiare il corso della storia, non credono più a niente, eppure nelle illusioni che muovono il mondo, e questo perché ogni volta che hanno provato a migliorare la loro condizione, i loro tentativi sono stati soffocati nel sangue da chi li domina, l’aristocrazia più corrotta e ignorante d’Europa. Voi siete giovane e avete scelto di lottare per la libertà consideratevi fortunato, tenetevela stretta questa speranza di potere cambiare il mondo”.
“Sono i giovani i destinatari di questo film, quelli che ci auguriamo possano cambiare le sorti del nostro paese. E’ un film necessario” Tony Servillo.
Cinema
Cinema e Giornalismo
Arianna
Braga e Bossi autori delle musiche de: “L’abbaglio”
Prossimamente sarà disponibile in digitale la colonna sonora originale, a firma di Michele Braga ed Emanuele BossiI, di “L’ABBAGLIO” (edita da Edizioni Curci), il nuovo film di Roberto Andò, che arriva nelle sale italiane dal 16 gennaio distribuito da 01 Distribution.
“L’Abbaglio” si colloca sul crinale di due mondi musicali ben distinti: da un lato, l’attesa di un destino epico che deve compiersi nella spedizione dei Mille; dall’altro, il tono meno serio e a tratti divertente incarnato dai due disertori che, loro malgrado, finiranno per aiutare il generale Orsini nell’impresa. Sullo sfondo, la Sicilia con tutte le sue meraviglie e contraddizioni musicali, a fare da cornice.
«Oltre ad esserci ispirati alla musica propria del periodo (e quindi chi altri se non Verdi!), abbiamo cercato una “voce narrante” originale, che legasse il racconto senza essere di parte, cercando un’epicità laica, senza celebrazioni – dichiarano Michele Braga ed Emanuele Bossi – Poter scrivere musica per grande orchestra, eseguirla e registrarla in uno dei luoghi simbolo della musica in Italia (la sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica – Ennio Morricone) è stata una rara opportunità che ci ha lusingato e che abbiamo colto con entusiasmo».
“L’Abbaglio” di Roberto Andò è una produzione TRAMP LTD e BIBI FILM con RAI CINEMA e MEDUSA FILM, in collaborazione con Netflix. Nel film gli attori, Toni Servillo, Salvo Ficarra e Valentino Picone.
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