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Rito della luce 2021: “La visione del futuro”

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Il Rito della Luce 2021: Dedicato ai giovani e al loro futuro

Vogliamo restituire una nuova visione per consegnare il futuro ai giovani. Ringrazio sempre la bellezza, che nella sua innocenza e nel suo valore di differenza, restituisce il suo respiro a un’umanità, che mai come in questo momento di pandemia, ha bisogno di parlare col cuore al cuore della gente. In questo presente abbiamo tutti bisogno di riprenderci la gioia di vivere, espropriata dalla dittatura della paura e da quell’imperialismo consumistico, oggi più che mai decadente, che genera depressione spirituale. Il viaggio simbolico all’interno della Piramide, il cammino dall’oscurità alla luce, consegna Bellezza e Conoscenza a tutti i visitatori, restituendo così, alle nuove generazioni,  il valore della visione del futuro.

Il rito della luceIl Rito della Luce, lo straordinario percorso di Politica della Bellezza e della Conoscenza – dichiara Antonio Presti  -, ritorna puntuale come ogni anno nei giorni del Solstizio d’Estate. La Piramide 38° Parallelo, opera del Maestro Mauro Staccioli sarà aperta al pubblico, e suonerà come un anelito di Speranza: quest’anno il Rito della Luce è dedicato alla VISIONE DEL FUTURO. L’armonia universale è il soffio che avvolge tutti, il Futuro non va inteso soltanto come paura, incertezza ma come possibilità, prospettiva e nuovo modo di vedere il mondo attraverso la lente diversa e caleidoscopica dell’Arte e della Bellezza.  Il percorso del Rito della Luce, ai piedi della Piramide – 38° parallelo, che ci ha illuminato in questi 11 anni, nutrendoci di un fuoco primordiale ed eterno, anche quest’anno purtroppo non sarà quel momento di condivisione collettiva che puntualmente radunava migliaia di artisti e visitatori provenienti da ogni parte del mondo. La Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte ha deciso di aprire eccezionalmente la Piramide tutti i week end del mese di Giugno a partire da quello del sabato 5 e domenica 6; sabato 12 e domenica 13; sabato 19 e domenica 20; sabato 26 e domenica 27 Giugno 2021. Quel momento di incontro sarà dunque, ancora una volta, un momento di riflessione sulla nuova prospettiva che questa pandemia ha tentato di strapparci. L’energia dei giovani, dell’arte e della Bellezza ci ha messo ancora nelle condizioni di pensare e riflettere in direzione di un Futuro diverso, ricalibrato in seguito a un forte trauma collettivo che ha generato fragilità e disagio soprattutto nelle nuove generazioni.

Sosteniamo questa grande manifestazione culturale – dice il sindaco di Motta d’Affermo, Sebastiano Adamo, parlando del rito della Luce che si è svolto negli anni passati nel paese Messinese – nella consapevolezza che essa rappresenta una grande occasione di sviluppo culturale e turistico.

La piramide

La Piramide resterà aperta tutti i week end di Giugno – continua  Antonio Presti, presidente della Fondazione Fiumara d’Arte e artista del rito che da anni restituisce al pubblico la via dello stupore – ognuno potrà usufruire singolarmente della bellezza, della luce e del suo rito di passaggio, e trarne i propri benefici, restituendo un respiro vitale alla propria anima anestetizzata da questo lungo tempo sospeso. Vogliamo restituire una nuova visione del nostro territorio in nome di un futuro da consegnare ai giovani. Ringrazio sempre la bellezza, che nella sua innocenza e nel suo valore di differenza, restituisce il suo respiro a un’umanità, che mai come in questo momento di pandemia, ha bisogno di parlare col cuore al cuore della gente. Non ci saranno artisti e performer ma la Piramide, luogo dell’umanità, sarà comunque aperta al pubblico e sarà visitabile liberamente. La Fondazione invita tutti a evitare assembramenti e a rispettare le distanze di sicurezza.

Nello spazio antistante l’Albergo Museo d’arte contemporanea Atelier sul Mare sarà installato Il Bosco incantato, sedie sculture di Ute Pyka e Umberto Leone e sarà fruibile il Cavallo eretico dell’artista messinese Antonello Bonanno Conti realizzato in acciaio inox.

Ogni giorno alle ore 12.00 sarà possibile visitare le camere d’arte dell’Albergo Museo d’arte contemporanea Atelier sul Mare – Castel di Tusa (ME), ticket d’ingresso 7 Euro.

La piramide

La Piramide – 38° Parallelo di Mauro Staccioli, è alta trenta metri, orientata a nord-ovest e spaccata da una fessura da cui, al tramonto, penetra la luce. Non sono casuali le sue coordinate geografiche, è infatti collocata proprio al 38° parallelo, bilancia universalmente due opposti: da una parte la Corea, luogo di sofferenza e divisione, dall’altra la Sicilia che con la sua Piramide diventa un luogo di unità e di pace.

La sua corazza in acciaio corten, un materiale che con il tempo si ossida fino ad assumere lo stesso colore ferroso della terra da cui sembra nascere, si raffredda al calar del sole. Ed è in quel momento che l’opera di Mauro Staccioli comincia a parlare ai visitatori. Prodotti dalle giunture che si raffreddano, si odono infatti crepitii ed echi, mentre al centro dello spazio si ritrova un percorso a spirale, simbolo di un viaggio iniziatico.

Inaugurata nel 2010, la Piramide è inclusa in un percorso di bellezza naturale e d’arte, quello di Fiumara d’Arte, una delle attrazioni turistiche più importanti della Sicilia. Un museo a cielo aperto d’arte contemporanea che ha dato slancio ad una zona rimasta fuori dalle principali rotte sicule, valorizzando uno splendido paesaggio naturale con i suoi paesi. Siamo infatti tra i panorami del Parco dei Nebrodi e il Parco delle Madonie.  Un museo a cielo aperto di arte contemporanea che ha avuto la sua genesi nel 1986 con La materia poteva non esserci di Pietro Consagra. Seguiranno Una curva alle spalle del tempo (Paolo Schiavocampo), Monumento per un poeta morto (Tano Festa), Energia Mediterranea (Antonio Di Palma), Labirinto di Arianna (Italo Lanfredini), Arethusa (Piero Dorazio e Graziano Marini), e La via della bellezza (AA.VV.).  Opere monumentali inserite nei paesaggi della Sicilia, che li arricchiscono di significato. Punto di partenza per la visita del parco Fiumara d’Arte il museo-albergo Atelier sul Mare. Antonio Presti, già ideatore del museo a cielo aperto più grande d’Europa Fiumara d’Arte, è l’artefice di questa realtà unica dove paesaggio, cultura e arte si fondono per mostrare e far vivere ai visitatori di questa terra magnifica un’emozione indimenticabile: l’arte deve essere vissuta come un sogno.

Museo Albergo d’arte contemporanea Atelier sul Mare unico al mondo, si trova sulla costa tra Messina e Palermo, affacciato su una delle baie più suggestive della Sicilia.

Qui alberga l’utopia quella dell’arte pura e irripetibile, qui cultura, arte e paesaggio si fondono per far vivere all’ospite un’esperienza indimenticabile.

Antonio Presti, eccentrico mecenate, realizzatore di sogni irrealizzabili, ha rivoluzionato il concetto della normale camera d’albergo. La camera diventa opera d’arte, esperienza spirituale che ti proietta in un’altra dimensione. L’ospite non è spettatore ma diventa parte integrante dell’opera, elemento vivo che con la sua presenza dà vita e respiro alla stanza diventandone il completamento.

La struttura  a tre piani a 10 metri dal mare, con le sue 40 stanze è dotata di un ampia hall, due sale conferenze, bar e ristorante. Percorrendo gli ambienti dell’Atelier si possono ammirare sculture e dipinti  dei più importanti artisti  della collezione Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte  oltre che ad assistere alla creazione di opere in ceramica presso il laboratorio all’interno dell’albergo. Gli ampi corridoi  inoltre sono spazi espositivi per mostre di giovani artisti.

Arte da vivere
A Castel di Tusa, l’Albergo Atelier sul Mare  ha dato vita ad un rivoluzionario concetto di fruizione dell’arte. Alcune delle stanze dell’albergo infatti sono state consegnate in mano ad artisti che le hanno trasformate in opere d’arte. Ma, ed è questa la novità, l’opera non è statica, al contrario, è in mutuo e continuo scambio con chi decide di passarvi la notte. L’idea è quella dell’interazione tra l’opera, che diviene parte del quotidiano, e l’ospite che viene spinto alla riflessione ed all’interiorizzazione. Il filo conduttore è l’acqua, il mare, visto come elemento semplice e purificatore, il ritorno alle origini e quindi al proprio essere.

RITO DELLA LUCE – SOLSTIZIO D’ESTATE 2021

APERTURA DELLA PIRAMIDE 38° PARALLELO, MOTTA D’AFFERMO, CONTRADA BELVEDERE (ME)

Apertura e visite tutti i week end (sabato 5 e domenica 6; sabato 12 e domenica 13; sabato 19 e domenica 20; sabato 26 e domenica 27 Giugno 2021):

Sabato

– ore 12.00 visita delle camere d’arte dell’Albergo Museo d’arte contemporanea Atelier sul mare e alle installazioni Cavallo eretico di Antonello Bonanno Conti, e alle sedie sculture Il bosco incantato di Ute Pyka e Umberto Leone, fronte mare museo- albergo Atelier sul Mare- Castel di Tusa (ME)

– dalle ore 16.00 al tramonto apertura della Piramide 38° Parallelo opera di Mauro Staccioli in contrada Belvedere a Motta d’Affermo (ME)

Domenica

– ore 12.00 visita delle camere d’arte dell’Albergo Museo d’arte contemporanea Atelier sul mare e alle installazioni Cavallo eretico di Antonello Bonanno Conti, e alle sedie sculture Il bosco incantato di Ute Pyka e Umberto Leone, fronte mare museo – albergo Atelier sul Mare- Castel di Tusa (ME)

– dalle ore 16.00 al tramonto apertura della Piramide 38° Parallelo opera di Mauro Staccioli in contrada Belvedere a Motta d’Affermo (ME)

Si allegano comunicato stampa Rito della luce 2021.doc e le immagini di:

– Antonio Presti

– Piramide 38° Parallelo – Mauro Staccioli

– Cavallo Eretico – Antonio Bonanno Conti

– Bosco incantato – Ute Pyka, Umberto Leone

Informazioni e contatti:   www.ateliersulmare.com; antoniopresti@fondazionefiumaradarte.org 

                                            Museo-albergo Atelier sul Mare  0921.334295

Comunicazione e stampa
Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte
Catania, Via Etnea 110, 95131
info – 349.2231802
antoniopresti@fondazionefiumaradarte.org

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Cinema e Inclusione sociale

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Sin­dro­me di Down & di­rit­ti – In­clu­sio­ne e la­vo­ro al cen­tro dia­lo­go tra as­so­cia­zio­ni, isti­tu­zio­ni, im­pre­se, gior­na­li­sti e ar­ti­sti per la Gior­na­ta mon­dia­le del­la sin­dro­me di Down il 21 mar­zo, un ca­len­da­rio ric­co di even­ti dal 18 al 25 mar­zo

Pa­ler­mo  – Dal cor­so di gior­na­li­smo su ci­ne­ma e in­clu­sio­ne alla mo­stra fo­to­gra­fi­ca, dal con­ve­gno al cro­w­fun­ding, ric­co il ca­len­da­rio d’i­ni­zia­ti­ve che si svol­ge­rà a Pa­ler­mo dal 18 al 25 mar­zo, pro­mos­so ed or­ga­niz­za­to dal­l’as­so­cia­zio­ne Spor­ti­va Di­let­tan­ti­sti­ca Spor­T21 Si­ci­lia gui­da­ta da Giam­pie­ro Gliu­biz­zi. “Com­bat­te­re il muro del­l’in­dif­fe­ren­za po­nen­do al cen­tro il di­rit­to alla di­gni­tà di vita del­la per­so­na con di­sa­bi­li­tà, il leit

mo­tiv del­la ker­mes­se che cul­mi­ne­rà gio­ve­dì 21 mar­zo in oc­ca­sio­ne del­la Gior­na­ta mon­dia­le del­le per­so­ne con la sin­dro­me di Down, isti­tui­ta dal­l’As­sem­blea Ge­ne­ra­le del­le Na­zio­ni Uni­te nel 2011. Sa­lu­te, sport, la­vo­ro, du­ran­te e dopo di noi, i temi del con­ve­gno “Di­rit­ti in mo­vi­men­to…par­lia­mo­ne” che si ter­rà gio­ve­dì 21 mar­zo dal­le 9,30 nel­la Sala dei Di­pin­ti dei Giar­di­ni del tea­tro Mas­si­mo di Pa­ler­mo.

“Que­st’an­no per il ter­zo anno vo­glia­mo es­se­re pre­sen­ti- dice Giam­pie­ro Gliu­biz­zi- per ri­cor­da­re la Gior­na­ta Mon­dia­le del­la Sin­dro­me di Down e dare voce ad al­cu­ni temi spe­ci­fi­ci che coin­vol­go­no la di­sa­bi­li­tà. Ma so­prat­tut­to ab­bia­mo ca­pi­to che solo una gior­na­ta non ba­sta per ac­cen­de­re i ri­flet­to­ri sui di­rit­ti del­le per­so­ne con sin­dro­me di Down e da qui l’i­dea di un rac­con­to a più voci che uti­liz­zan­do lin­guag­gi di­ver­si, dal­la fo­to­gra­fia al

gu­sto con la pro­du­zio­ne ar­ti­gia­na­le del­la bir­ra T21, pos­sa di­spie­ga­re le di­ver­se sfac­cet­ta­tu­re di un mon­do, quel­la del­la di­sa­bi­li­tà, sco­no­sciu­to ai più. Ma so­prat­tut­to – con­ti­nua Gliu­biz­zi- vo­glia­mo pro­va­re a dare dei se­gna­li for­ti alla fa­mi­glie per­ché pos­sa­no com­pren­de­re ap­pie­no che, no­no­stan­te tut­te

le dif­fi­col­tà, l’as­so­cia­zio­ni­smo e la par­te­ci­pa­zio­ne so­cia­le pos­so­no aiu­ta­re a mi­glio­ra­re la vita dei no­stri ra­gaz­zi con di­sa­bi­li­tà”.

Al via lu­ne­dì 18 mar­zo con “Ci­ne­ma e In­clu­sio­ne: quan­do l’in­for­ma­zio­ne gior­na­li­sti­ca at­tin­ge dal­la ci­ne­ma­to­gra­fia” la gior­na­ta for­ma­ti­va ri­vol­ta ai gior­na­li­sti or­ga­niz­za­ta dal­l’OdG di Si­ci­lia che si ter­rà alla Sala Bian­ca del Cen­tro Spe­ri­men­ta­le di Ci­ne­ma­to­gra­fia del­la Scuo­la na­zio­na­le sede di Pa­ler­mo. Ai sa­lu­ti di Ro­ber­to Gue­li, pre­si­den­te Odg Si­ci­lia, se­gui­ran­no le re­la­zio­ni di Ivan Sci­nar­do, gior­na­li­sta Di­ret­to­re del­la Scuo­la na­zio­na­le di

Ci­ne­ma, sede Pa­ler­mo, di Tra­vor Gra­ham, re­gi­sta do­cu­film “Le ri­cet­te del­lo chef An­to­nio per la ri­vo­lu­zio­ne” e di Giam­pie­ro Gliu­biz­zi.

In­ter­ver­rà l’at­to­re, Mat­teo Con­ti­no. Il cor­so sarà aper­to an­che al pub­bli­co per me­glio te­ne­re alta l’at­ten­zio­ne ri­guar­do le pro­ble­ma­ti­che sul­la di­sa­bi­li­tà, dal­l’in­clu­sio­ne la­vo­ra­ti­va ai per­cor­si per un du­ran­te e dopo di noi real­men­te pos­si­bi­le. Sa­ran­no pro­iet­ta­te al­cu­ne clip del do­cu­film rea­liz­za­to del re­gi­sta au­stra­lia­no Tra­vor Gra­ham “Le ri­cet­te del­lo chef An­to­nio per la ri­vo­lu­zio­ne”che mo­stra il die­tro le quin­te del­la cu­ci­na gui­da­ta

dal­lo chef An­to­nio De Be­ne­dett­to che vuo­le cam­bia­re il mon­do in­se­gnan­do un me­stie­re ai gio­va­ni ap­pren­di­sti come il gio­va­ne Mir­ko Pi­ras con la Sin­dro­me di Down per ini­zia­re a pren­de­re po­sto al ta­vo­lo del­la vita.

Da mar­te­dì 19 e fino al 25 mar­zo, sarà pos­si­bi­le vi­si­ta­re la mo­stra fo­to­gra­fi­ca “In­clu­sio­ne e la­vo­ro: uno scat­to per il fu­tu­ro” rea­liz­za­ta dai fo­to­gra­fi Mas­si­mi­lia­no Fer­ro e Ma­ri­stel­la Rana, al­l’ex Fon­de­ria alla Cala a Pa­ler­mo. La mo­stra che sarà inau­gu­ra­ta mar­te­dì 19 alle 16.30, è un rac­con­to per im­ma­gi­ni dei ra­gaz­zi del­l’A­sd Spor­T21 Si­ci­lia e del­l’As­scia­zio­ne Ita­lia­na Per­so­ne Down di ter­mi­ni Ime­re­se al la­vo­ro in oc­ca­sio­ne di al­cu­ni mo­men­ti

che li coin­vol­go­no nel­la pro­du­zio­ne del­la Bir­ra T21 al Bir­ri­fi­cio Bru­no Ri­ba­di di Ter­ra­si­ni, sia , in cu­ci­ne ed in sala,du­ran­te le at­ti­vi­tà di for­ma­zio­ne pre­vi­ste dal pro­get­to re­gio­na­le “Beer­T21 Up da ma­stri a mae­stri.” Rea­liz­za­to nei lo­ca­li del ri­sto­ran­te I Giar­di­ni del Mas­si­mo.

Gio­ve­dì 21 mar­zo, il con­ve­gno “Di­rit­ti in mo­vi­men­to…par­lia­mo­ne”. Sa­lu­te, sport, la­vo­ro, du­ran­te e dopo di no, i temi del con­ve­gno che pren­de spun­to dal pro­get­to Beer­T21 Up – da ma­stri a mae­stri, ini­zie­rà alle 9,30 nel­la Sala dei Di­pin­ti dei Giar­di­ni del tea­tro Mas­si­mo di Pa­ler­mo. Un dia­lo­go aper­to tra le tra le isti­tu­zio­ni, le as­so­cia­zio­ni e gli im­pren­di­to­ri con par­ti­co­la­re at­ten­zio­ne agli aspet­ti nor­ma­ti­vi, alle espe­rien­ze av­via­te in tut­ta Ita­lia, alle aspet­ta­ti­ve e alla real­tà per le per­so­ne con di­sa­bi­li­tà dopo l’e­ma­na­zio­ne del­la L. 112/​2016 (co­no­sciu­ta an­che come leg­ge del “Dopo di noi”). Sarà l’oc­ca­sio­ne per pre­sen­ta­re al­cu­ne del­le “buo­ne pra­ti­che” av­via­te in Ita­lia che han­no come tema sia l’in­se­ri­men­to la­vo­ra­ti­vo sia il du­ran­te

e dopo di noi. Mo­de­ra la gior­na­li­sta Anna Cane.

Dal 18 mar­zo a fine apri­le al via il cro­w­fun­ding per la rac­col­ta fon­di per l’ac­qui­sto di un pul­mi­no per gli atle­ti spe­cia­li del­l’A­sd Spor­T21 Si­ci­lia.

https://​www.idea­gin­ger.it/​pro­get­ti/​aiu­ta­ci-a-com­pra­re-un-pul­mi­no-per-an­da­re-a-tut­ta-bir­ra.html

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Cinema

Giancarlo Giannini e le sue invenzioni

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Giancarlo Giannini e le sue invenzioni infiammano il pubblico del Teatro Doglio di Cagliari. Protagonista di Sardegna Mediterranea – L’isola del Genio e dell’Ingegno, evento promosso dalla Fondazione Mont’e Prama con la Fondazione Leonardo – Civiltà delle Macchine, l’attore ha ripercorso la sua carriera cinematografica, lunga 70 anni, attraverso una serie di aneddoti e racconti legati proprio alle sue invenzioni. Del resto, ammette Giannini, “sono arrivato alla recitazione per caso, da sempre la mia passione è stata l’elettronica, sono un perito elettronico industriale. Noi abbiamo uno strumento straordinario, le mani, e grazie a queste mani, posso svolgere tantissime attività. Mi conoscete tutti come attore e doppiatore, ma io sono anche un falegname, un fabbro. Visto che di mani parliamo, sono anche uno straordinario cuoco”.

Giancarlo Giannini

Una delle invenzioni più famose di Giancarlo Giannini è stata una giacca speciale che costruì per Robin Williams nel film Toys, il film di Barry Levinson del 1992: “Una giacca parlante, capace di emettere suoni e di parlare 6 lingue, compreso il giapponese. Me la chiesero i produttori americani. Per realizzarla lavorai 6 giorni e 6 notti, senza sosta. La caratteristica speciale è che tutto l’impianto, con le luci, doveva essere esterno, perché il pubblico doveva vedere che si trattava di un oggetto speciale”.

Intervistato da Ivan Scinardo, Giornalista e Direttore della Sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia, Giancarlo Giannini ha ripercorso alcune tappe fondamentali della sua carriera. Dal debutto al cinema, nel 1965, ha interpretato oltre 150 film, ottenendo anche una nomination all’Oscar, fino al riconoscimento sulla Walk of Fame, l’unico attore italiano insieme a Rodolfo Valentino.

Ivan Scinardo, Giornalista, Direttore della Sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia

Si emoziona quando sullo schermo viene proiettata la foto insieme alla regista Lina Wertmüller: “Lei era quella brava, era grandissima, le devo tutto. Aveva una visione unica sulle cose del mondo, sulla vita, sul cinema”. E il pensiero ritorna indietro, al 1974, a quella scena memorabile girata insieme a Mariangela Melato in una Sardegna selvaggia, la spiaggia di Cala Fuili, in quella pellicola che è entrata a pieno diritto nella storia del cinema mondiale: “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto”.

Giannini ha recitato anche in Hannibal, il film diretto da Ridley Scott nel 2001, appartenente alla saga de Il silenzio degli innocenti, ispirato ai romanzi di Thomas Harris. Nella pellicola interpreta il ruolo del commissario Rinaldo Pazzi. Altre scene memorabili, come il dialogo serrato con Anthony Hopkins (Hannibal Lecter): “Lui è un attore pazzesco, dalla punta dei piedi fino all’ultimo capello della testa. Lavorare con lui ha significato imparare tante cose. Guardavo come si muoveva, come parlava, scrutavo le sue espressioni facciali durante le scene. Lui è uno di quelli che bisogna guardare, per assimilare l’arte della recitazione, per imparare. Nella mia carriera ho avuto dei maestri straordinari, registi e colleghi che mi hanno aiutato a diventare quello che sono”.

Come doppiatore, ha prestato la voce a Jack Nicholson e Al Pacino in diverse significative interpretazioni. Il pubblico di Cagliari è rimasto ancora una volta affascinato nel vedere una delle scene più famose di Shining, il film del 1980 diretto e sceneggiato da Stanley Kubrick, insieme a Diane Johnson. È la scena di “Wendy, dammi la mazza”, un altro pezzo di storia del cinema che, secondo alcuni, soltanto Giannini poteva interpretare come doppiatore italiano. “Doppiare certe scene è davvero difficile, anche per la quantità di parole e la velocità che caratterizzano i dialoghi. Credo che in questo caso mi abbia aiutato anche la mia propensione allo studio. Sono un perfezionista, leggo e rileggo il copione fino all’ultimo secondo, dovunque mi trovi. Solo così – ha concluso Giannini – si ottengono grandi risultati”.

Fonte: https://www.tortohelie.it/notizie/sardegna-mediterranea-giancarlo-giannini-una-star-del-cinema-con-la-mania-delle-invenzioni/

Il servizio di Roberta Lai per  Telesardegna:

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Cultura

“Sembra vivo!” Reportage a palazzo Bonaparte a Roma

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Entrare a palazzo Bonaparte a Roma, nella centralissima piazza Venezia , per vedere la mostra “sembra vivo!” e’ un ‘esperienza unica, stupefacente ed emozionante.

Salendo per le scale si ha gia’ l’ impressione di cloni umani, dal ragazzo che guarda verso la finestra alla ragazza seduta e poi..

Ecco si palesa la mostra in carne e ossa..

‘Sembra vivo! ‘è una mostra iperrealista che induce il visitatore a riflettere sull’essenza della realta’ e su cio’che si vede e sulla relativa percezione.

te a Jago e a Leandro Erlich, diffonde la cultura di un’arte profondamente innovativa, stravolgente e travolgente l’osservatore.

Gli artisti esposti sono 29 e costituiscono il gotha nello scenario internazionale: da Maurizio Cattelan (presente con opere iconiche quali i piccioni dell‟installazione “Ghosts” o la famosa banana, meglio detta “Comedian”) a Ron Muech che espone anche una gigantesca testa di uomo “Dark Place”, fino a George Segal, Carole Feuerman, Duane Hanson et alii.

Una vasta selezione di opere, provenienti da collezioni di tutto il mondo, che ha il sigillo del movimento iperrealista. Movimento che, dagli anni „70 in poi, e’cresciuto ,evolvendosi con tecniche innovative per realizzare opere verosimili da confondersi con quelle umane.

Le sculture sembrano essere incarnazione di quanto affermato da Albert Einstein:. ”la realtà è una semplice illusione , sebbene molto persistente “.

Le. sculture iperrealistiche emulano infatti le forme, i contorni e le texture del corpo umano , creando una strabiliante illusione visiva e un‟estrema verosimiglianza.

Si viene ingannati dalla pelle verosimigliante , dai capelli, dalle barbe, dalle dita e persino dagli occhi che riproducono il battere del ciglio Umano.

Sembrano effettivamente vive, manca loro la favella e “Sembra vivo!” e’ una cantilena ricorrente davanti alle incredibili opere di Maurizio Cattelan, Ron Mueck, George Segal, Carole Feuerman e tantissimi altri.

L osservatore viene totalmente ingannato da queste opere che nel circuito visivo talora non sempre distingue le opere dalle persone che visitano la mostra.

Le opere sono così reali da confondere i visitatori trasportandoli in un mondo al confine tra vero e l’illusione.

“Think different”è fondamentale, ovvero la mostra è un invito a guardare la realta’ con occhi diversi,con una mente volta al cambiamento e all‟ innovazione.

Laura Bisso

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In Tendenza