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Cultura

La Settimana sociale 2024. Non un ”Italia senza”

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Verso la Settimana sociale 2024. Non un ”Italia senza”, ma un ”Italia con”

Sarà celebrata a Trieste dal 3 al 7 luglio 2024 la 50° Settimana Sociale sul tema: “Al cuore della democrazia. Partecipare tra storia e futuro”.

Sulla scia dell’enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco ricorda che “il cristianesimo è un desiderio profondo che ci fa cercare la pienezza dell’amore”.

Nel documento di presentazione sono evidenziate le parole-chiave: “fraternità, ospitalità, amicizia sociale, pace, tenerezza, dialogo, cultura dell’incontro, riconciliazione, creatività, amore per il bene comune” e vengono indicate alcune novità significative.

Come ha proposto il presidente Mons Luigi Renna, arcivescovo di Catania, le nuova denominazione “Settimana sociale dei cattolici in Italia”,  in sostituzione della precedente : “Settimana sociale dei cattolici italiani”, amplia lo sguardo di osservazione sull’Italia di oggi e “sulla presenza nelle nostre comunità di persone provenienti da diversi Paesi del mondo, dove la democrazia e i diritti umani vengono negati”.

Elena Granata, vicepresidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali, in un’intervista ha dichiarato: “Ci interessa di più andare a vedere cosa sta nascendo che quello che rimpiangiamo del passato.  Non ci si fermerà a raccontare le negatività di un’“Italia senza”: senza i figli nella famiglia, senza i medici negli ospedali, senza lavoro, senza diritti, senza tutele, senza integrazione delle donne…, ma lo sguardo sarà proteso al futuro, raccontando un ’“Italia con”: con energie, con attivismo, con l’inventiva, con imprese civili… leggendo soprattutto gli elementi di risveglio, di novità, di innovazione”.

Laboratori della Partecipazione

I lavori delle giornate di Trieste saranno scanditi da specifici “Laboratori della Partecipazione”, attivati anche nelle piazze, luoghi di confronto, di dialogo, di elaborazioni comuni per misurarsi “con le grandi questioni civili,   il potere come servizio, il coraggio di educare, la dimensione politica della carità, la responsabilità della cura dei luoghi e dell’ambiente “ e in essi si racconteranno le buone pratiche.  Lo scambio di esperienze stimolerà nuova produzione di idee e di progetti.

La settimana sociale, come indicato nel titolo, punterà “al cuore della democrazia”, come si educa e come si manifesta la partecipazione dei giovani attraverso le diffuse forme ed espressioni di attivismo democratico, di valorizzazione delle risorse del territorio, di volontariato, di servizio sociale, di mutuo soccorso, di cooperazione attiva anche tra enti e aziende.

Saranno presentate tutte quelle esperienze che di solito non si raccontano e presentano gli infiniti modi in cui le persone si prendono cura del mondo e partecipano alla vita sociale, anche attraverso reti ci cooperazione.

Sarà privilegiata le linea pedagogica dell’”imparare facendo”, come ha insegnato John Dewey. Sarebbe, infatti, inutile proporre un contenuto e non farlo diventare attivo e concreto nell’azione.

Le molteplici esperienze di socialità che hanno caratterizzato il periodo della pandemia potrebbero diventare azioni ordinarie e di servizio pubblico, qualificata azione politica che “ricerca il bene comune”

Tra i tanti progetti di partecipazione potrebbe essere inserito anche il Consiglio Comunale dei Ragazzi, palestra di democrazia e di partecipazione, lezione di Educazione Civica applicata nel contesto della scuola, considerata come una “piccola città” e resa attiva dal sindaco dei ragazzi con gli assessori e i consiglieri.

Si attende da Trieste un rinnovata primavera per la società italiana e i cattolici, in questa tappa profetica del cammino sinodale dimostreranno di essere presenti, attivi e propositivi.

È una sfida da cogliere e riguarda tutti i cittadini: “tutte le voci di una comunità devono trovare parola, ascolto e sostegno, per elaborare pensiero e percorsi di partecipazione, per trasformare il presente e liberare più bellezza nel futuro”,

“Andiamo avanti non che ci crediamo, gli altri,,, non so”

Giuseppe Adernò

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Cultura

Verso una “nuova” scuola. Incontri a Catania

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Il PNRR, il nuovo Codice dei Contratti, le innovazioni normative dell’organizzazione scolastica la transizione digitale, ecologica, culturale e l’inclusione sociale, sono stati gli argomenti di un’intensa giornata seminariale di studio, alla quale hanno partecipato circa 120 docenti delle provincie di Catania, Messina, Enna, Palermo, Trapani e Reggio Calabria.

Il convegno, promosso dall’Associazione TEP  – Trasparenza, Partecipazione e Dirigenza , con la collaborazione dell’UCIIM (Unione Cattolica Insegnanti, Dirigenti, Educatori e Formatori)  ed il patrocinio del Comune di Catania,  si è svolto  presso l’auditorium del Palazzo della Cultura, sabato 30 settembre .

Nei saluti introduttivi l’assessore all’Istruzione, Andrea Guzzardi, ha evidenziato la centralità della scuola nell’azione politica della Città, spazio privilegiato di educazione e di formazione dei giovani, costruttori di un futuro migliore per una società in costante e repentina trasformazione.

Le innovazioni e le transizioni culturali e sociali aprono nuovi orizzonti di sviluppo e di crescita e, come ha affermato il dott. Gabriele Giuseppe Pulvirenti, in rappresentanza del provveditore Emilio Grasso, la scuola catanese presenta una ricca vitalità progettuale, che le scuole mettono in atto rendendo efficaci e produttive le ricorse economiche assegnate tramite i fondi del PNRR.

L’urgenza di un accurato e diligente percorso formativo, ha detto la presidente dell’UCIIM di Catania, Maria Antonietta Baiamonte, sollecita un costante impegno nella rimodulazione delle metodologie didattiche, così da rendere produttiva l’azione di apprendimento degli studenti, utilizzando opportunamente le nuove tecnologie e i nuovi codici di comunicazione e di relazione.

Nel corso della mattinata, il DSGA Andrea Gibaldi, di Palermo, ha illustrato la contabilità delle pubbliche amministrazioni e della scuola anche alla luce del nuovo Codice dei Contratti, che ha l’intento di facilitare e semplificare le complesse procedure amministrative.

I principi della trasparenza e l’ottica dei risultati da conseguire guida e motiva la dirigenza scolastica nel rendersi promotrice di progettualità innovativa per il

miglior bene di tutti gli studenti e  non limitarsi  soltanto a svolgere  complessi adempimenti formali.

L’operatività degli affidamenti diretti della somma di €.140.000, richiede responsabilità e professionalità nel conseguire gli obiettivi formativi, rispettando le procedure e le norme.

Il Preside Giuseppe Adernò, alla luce della sua esperienza, ha presentato la figura, il ruolo e il compito del dirigente scolastico non solo nella funzione di manager, organizzatore e progettista, ma ancor meglio di” educatore” e “costruttore di comunità”. La funzione dirigenziale è stata connotata di una pluralità di qualità che rendono il dirigente : accogliente, autorevole, creativo, disponibile, flessibile, motivatore e pronto a valorizzare gli altri  e favoriscono un reale stile di cooperazione,  rendendo tutti “azionisti” dell’impresa educativa della scuola. Il CPS (Cultura, Partecipazione e Servizio) costituisce la guida per non smarrirsi nel vortice degli adempimenti burocratici e seguire sempre la direzione di un cammino verso una scuola di qualità.

Nel pomeriggio la prof.ssa Barbara Coluccia, di Lecce, ha guidato i corsisti nella costellazione degli acronimi che accompagnano le linee guida del PNRR, offrendo assistenza operativa nella piattaforma “Futura – scuola per l’Italia domani”.

L’ottica della transizione climatica, digitale e sociale nel processo di inclusione guida e indirizza gli interventi educativi e formativi, per meglio qualificare la funzione di “servizio pubblico” che la scuola svolge.

La prof. Rosanna Ganci di Siracusa ha tracciato le linee guida dell’orientamento scolastico, del PCTO e dell’azione formativa della scuola che indirizza gli interventi didattici allo sviluppo delle competenze per il domani.

Con puntualità e precisione il presidente dell’Associazione TEP, Michele Zannini, ha illustrato il piano ministeriale per lo svolgimento delle prove concorsuali che impegna i numerosi docenti ricorsisti, orientati e pronti alla progressione di carriera nello svolgimento della funzione dirigenziale.

A conclusione dei lavori, la vicepresidente TEP, Rosalba Barberi, ringraziando gli amici di Catania, promotori del terzo incontro di STARTEP, dopo Bologna e Sorrento, ha augurato un proficuo lavoro ed un costante cammino formativo per conseguire al più presto il traguardo della dirigenza.

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Cultura

19 ragazzi sindaci di otto Regioni a Montecitorio

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Per il 75° anniversario Carta Costituzionale

Nel trentesimo anniversario del Progetto didattico di Educazione Civica, il presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, ha invitato  la delegazione dei Ragazzi Sindaci in rappresentanza dei 650 Consigli Comunali dei Ragazzi presenti in Italia alla cerimonia celebrativa  dei 75 anni dell’entrata in vigore della Costituzione.

Provenienti dalle regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Campania, Puglia e Sicilia,  le delegazioni dei Ragazzi Sindaci di: Adrano (CT), Belpasso (CT), Cassano Magnago (VA),  Castrocaro Terme (Forlì-Cesena),  Concesio (BS), Corleone (PA), Eraclea (VE), Fiumicello-Villa Vicentina (UD), Francofonte (SR), Misterbianco (CT), Morrovalle (MC), Motta S Anastasia (CT), Nicolosi (CT),Occimiano(AL), Putignano (BA),Quarto (NA);Sacile (PN),  S Giustina in colle (PD), Zevio (VR), coordinati dal preside Giuseppe Adernò,  hanno partecipato alla cerimonia dalla tribuna dell’aula di Palazzo Montecitorio con la partecipazione del Presidente della Repubblica e delle Alte cariche dello Stato.

Negli interventi il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana e i presidenti della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra, Giuliano Amato e Giancarlo Coraggio hanno ben evidenziato il compito dei giovani per la difesa dei valori della Costituzione.

Stimolante è stato il messaggio della campionessa paralimpica Bebe Vio, la quale ha invitato i giovani a seguire i loro sogni, senza mai scoraggiarsi.

Indossando la fascia tricolore, i ragazzi sindaci sono, appunto, alfieri dei valori della Costituzione e con il loro esempio e la cooperazione del Consiglio dei Ragazzi, nella “scuola-piccola città” mettono in azione il senso civico e si preparano ad essere cittadini attivi e responsabili.

Nel breve soggiorno romano i ragazzi sindaci, accompagnati dai dirigenti, docenti, genitori e amministratori dei Comuni di provenienza hanno visitato Palazzo Quirinale, Palazzo Chigi, Palazzo Madama ed il mercoledì 20 settembre hanno partecipato all’Udienza pontificia

Grande e intensa è stata l’emozione dei ragazzi che hanno vissuto da protagonisti un evento storico, rinforzando l’impegno di cittadinanza attiva per la costruzione del bene comune.

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Cultura

75° anniversario Carta Costituzionale

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Per ricordare i 75 anni dell’entrata in vigore della Costituzione, il 19 settembre si svolgerà a Palazzo Montecitorio una solenne cerimonia alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e delle Alte cariche dello Stato.

Il presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, nel trentesimo anniversario del Progetto didattico di Educazione Civica, ha invitato a partecipare anche la delegazione dei Ragazzi Sindaci in rappresentanza dei 650 Consigli Comunali dei Ragazzi presenti in Italia,

         La delegazione è guidata e coordinata dal preside Giuseppe Adernò, promotore del progetto, “Consiglio Comunale dei Ragazzi”, avviato nel 1993 a Motta S Anastasia, in provincia di Catania, insieme a quello di Morrovalle in provincia di Macerata.

 In rappresentanza di otto regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Campania, Puglia e Sicilia, sono presenti

i Ragazzi Sindaci di: Adrano (CT), Belpasso (CT), Cassano Magnago (VA),  Castrocaro Terme (Forlì-Cesena),  Concesio (BS),Eraclea (VE), Fiumicello-Villa Vicentina (UD), Francofonte (SR), Misterbianco (CT), Morrovalle (MC), Motta S Anastasia (CT), Nicolosi (CT),Occimiano(AL), Putignano (BA),Quarto (NA);Sacile (PN),  S Giustina in colle (PD), Zevio (VR).   

        Nelle scuole e nei comuni d’Italia i Ragazzi Sindaci, considerando la “scuola, piccola città”, apprendono e praticano in maniera diretta la cultura della partecipazione democratica nella società. Sono promotori di progetti e di iniziative che rendono la scuola attiva e dinamica, favorendo l’apprendimento diretto e pratico della politica, intesa come “ricerca del bene comune”.

         Indossando la fascia tricolore, i ragazzi sindaci, sono alfieri dei valori della Costituzione e con il loro esempio e la cooperazione del Consiglio dei Ragazzi, mettono in azione il senso civico e si preparano ad essere cittadini attivi e responsabili.

La cerimonia di Montecitorio sarà trasmessa in diretta su RAI 2.

La delegazione di Fiumicello Villa Vicentina, in provincia di Udine, ricorda Giulio Regeni che è stato sindaco dei Ragazzi nel triennio 2001-2003 e si ricorda anche Alessandro Giani, sindaco dei ragazzi, di Cassano Magnago (VA) vittima di un tragico incidente nel 2015   ed i suoi genitori hanno donato gli organi. Oggi, grazie a questo gesto, dieci persone vivono una vita normale.

Le delegazioni dei Ragazzi Sindaci di Motta S Anastasia (CT), Morrovalle (MC) e Fiumicello Villavicentina (UD) nel breve soggiorno romano visiteranno il Quirinale, Palazzo Chigi , assisteranno ad una seduta del Senato a Palazzo Madama e parteciperanno in piazza San Pietro  all’Udienza con Papa Francesco, mercoledì 20 settembre .

        

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