È della tarda serata la drammatica notizia del primo decesso in Italia per coronavirus. Un uomo di 78 anni, Adriano Trevisan, è morto all’ospedale di Schiavonia, in provincia di Padova, dove era stato ricoverato insieme a un’altra persona risultata positiva al virus, una donna di 67 anni anni. I due, entrambi di Vo’ Euganeo, località in zona Colli padovani, sarebbero rimasti contagiati frequentando lo stesso bar. Trevisan – tre figli, una delle quali era stata sindaca di Vo’ – era un ex titolare di una piccola impresa edile, oggi in pensione. Era ricoverato da una decina di giorni per diverse patologie.

Sale il numero dei contagiati in Italia

Gli ultimi test condotti nell’ospedale di Schiavonia, dove c’è stato il primo decesso, avrebbero dato alcuni risultati positivi, dei quali si aspetta notizia. L’ufficialità di eventuali nuovi casi di contagio sarà confermata in giornata da fonti sanitarie della Regione Lombardia. Certo è che gli esami sono previsti su un campione non piccolo di pazienti: sono almeno 600 le persone che si stanno sottoponendo al test per escludere la positività al coronavirus.

Al momento, oltre ai tre casi veneti, ci sono altre 16 persone risultate positive al testo del coronavirus, tutte in Lombardia. Gli ultimi due pazienti di cui si ha notizia sono un uomo ricoverato già da alcuni giorni all’ospedale di Cremona e un 67enne ricoverato in rianimazione a Padova. Si tratta, rispettivamente, del 16esimo contagiato in Lombardia e del terzo in Veneto, per un totale di 19 casi in tutta Italia. Si attendono ancora notizie a proposito delle condizioni di salute del medico curante del 38enne contagiato di Codogno che – stando a quando circolato ieri – avrebbe la polmonite.
Una farmacia lombarda – foto ANSA

Riunione di emergenza del governo

Intanto, è andata avanti fino a tarda ora la riunione di emergenza dell’esecutivo per studiare i vari scenari che potrebbero profilarsi in un momento in cui in Italia, non avendo contezza del numero totale di casi, non si conoscono ancora le dimensioni del contagio. «Il governo è pronto a mettere in campo nuove misure, qualora ce ne ne fosse bisogno». Sono state le parole del premier Giuseppe Conte al termine del tavolo di lavoro alla con la protezione civile, in corso mentre arrivava la notizia della prima vittima.

«Siamo convinti che il servizio sanitario nazionale sia all’altezza di questa sfida», ha rassicurato il ministro della Salute, Roberto Speranza». «Abbiamo fatto un lavoro di screening molto accurato, per selezionare uno ad uno i contatti stretti di queste persone – ha aggiunto – li stiamo verificando uno ad uno con i tamponi e pensiamo che questa sia la modalità più efficace per contenere l’avanzamento del virus».

In Cina, si aggrava il bilancio delle vittime. Calano i contagi

In Cina invece – da dove tutto è partito, con centro dell’epidemia a Wuhan, nella provincia dell’Hubei – il bilancio delle vittime continua ad aggravarsi giorno dopo giorno. Si contano 109 nuovi morti per Covid-19, ieri erano stati registrati 118 decessi. A questo punto, il numero totale delle vittime, secondo i nuovi dati diffusi dalla commissione sanitaria nazionale, è di 2.345, compreso l’italiano.

I nuovi contagiati sono invece 397, meno della metà dei 900 casi positivi registrati nella giornata di ieri. In Corea del Sud, in particolare, sono stati registrati 142 nuovi casi di positività. A livello internazionale, il numero delle persone contagiate dal coronavirus è di oltre 76mila.

Corea del Sud – foto ANSA
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