

Cultura
Primo Festival del CLIL a Misterbianco
“Nel pentagramma della scuola il Clil non è una delle tante note, bensì è la chiave di violino che dà armonia e unitarietà a tutti gli insegnamenti disciplinari”.
Recenti statistiche evidenziano che dalle molteplici attività svolte in classe agli studenti resta: il 20% di ciò che si sente, il 30% di ciò che si vede, il 50% di ciò che si fa e l’80% di ciò che si fa in gruppo.
Per definire un corretto formal dress della scuola si considera, infatti, come “vestito” la metodologia del “Cooperative learning” che assicura efficacia all’apprendimento, nel processo di modifica del comportamento e del modo di pensare, di sentire e di agire.
Nella metafora del vestito, la metodologia del CLIL è l’accessorio elegante che completa armonizza e impreziosisce l’abbigliamento e l’habitus della scuola.
Queste immagini hanno accompagnato il primo Festival Clil, celebrato nei giorni 10 e 11 ottobre a Misterbianco alla vigilia della Fiera Didacta Sicilia, che rende la città della cintura metropolitana di Catania, capitale della cultura formativa dei docenti, e faro luminoso di innovative proposte metodologiche e didattiche.
L’Istituto “Aristide Gabelli” con la dirigente Adriana Battaglia, la referente CLIL Licia Arcidiacono e l’intera comunità scolastica sono stati gli artefici.dell’evento regionale e nazionale.
Un intenso programma di relazioni e laboratori formativi ha coinvolto il Comune di Misterbianco con il Sindaco Marco Corsaro, l’assessore all’Istruzione, Marina Virgillito, la Direzione regionale, con il Direttore Giuseppe Pierro e Patrizia Abate , il Ministero dell’Istruzione e del Merito con l’ispettrice Gisella Langè l’Ufficio scolastico territoriale, l’Indire , il programma Erasmus + con la presidente Sara Pagliai e sono intervenuti anche i docenti delle Università di Venezia, Roma 3, Perugia, Messina, Enna, Palermo, Catania e dell’Università telematica degli Studi IUL
Dalla Finlandia David Marsh ha coinvolto i trecento docenti partecipanti al seminario formativo, coordinato da Gisella Langè, in una dinamica lezione di cooperazione linguistica con i contributi di Carmen Mary Coonan , Lucilla Lopriore e Letizia Cinganotto, la quale ha aperto gli orizzonti delle tecnologie per il Clil che investe gli ambiti linguistici, disciplinari e metodologico-didattiche.
Nella scuola dovrebbero esistere DNL (Discipline Non Linguistiche), perché l’apprendimento di tutte le discipline è veicolato dalla comunicazione linguistica, che diventa “educazione linguistica” attraverso le molteplici espressioni dei linguaggi verbali e non verbali.
L’insegnamento delle discipline, considerate un mezzo e non fine, passa attraverso una comunicazione plurilingue e amplia gli orizzonti culturali degli studenti verso una dimensione europea e mondiale.
“Post tenebras lux!” ed ecco che l’insegnamento delle lingue comunitarie entra di diritto nell’impianto didattico della scuola italiana, prima attraverso le sperimentazioni e poi mediante specifici interventi normativi che prevedono l’adozione della metodologia CLIL nelle ultime classi della scuola secondaria di secondo grado, ma, oggi, viene saggiamente avviata nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado.
Per diventare “cittadini globali” è necessario che la pratica linguistica superi i ristretti ambiti scolastici dell’insegnamento delle lingue comunitarie e diventi trasversale ed efficace canale comunicativo.
La commissione regionale, tra i molteplici progetti presentati, ha selezionato dodici esperienze didattiche significative, che sono state esposte nei “laboratori di buone pratiche” dai docenti delle scuole delle regioni: Sardegna, Abruzzo, Veneto , Trentino Alto Adige, Puglia e Sicilia, rendendo visibile e concreti i vantaggi della metodologia Clil, finalizzata a rendere efficace l’apprendimento.
L’intensa giornata del Festival si è conclusa con un concerto, eseguito dalla “Musco Chamber Orchestra”, composta dagli studenti del Liceo musicale “Angelo Musco” di Catania, coordinati dal M° Alessandro Spinnicchia.
Giuseppe Adernò
Cultura
Al cuore della democrazia, verso la sett.sociale

In cammino verso la 50° Settimana sociale dei cattolici in Italia
monia e bellezza alla sinfonia della democrazia agita e vissuta
La celebrazione della XVII Giornata sociale diocesana, promossa dall’Ufficio di Pastorale sociale e Lavoro dell’Arcidiocesi di Catania, ha avviato il percorso formativo di riflessione e di progettualità, che dal 3 al 7 luglio, avrà un primo traguardo a Trieste, in occasione della 50° Settimana sociale dei cattolici in Italia.
Il tema della partecipazione, verbo di azione e di coinvolgimento operativo dei cittadini nell’impegno di contribuire e cooperare alla costruzione del bene comune, ha guidato le riflessioni dei relatori e dei gruppi di studio, sollecitando una maggiore presa di coscienza del dovere civico, che si intreccia con la testimonianza dei valori cristiani nel tessuto sociale.
Dopo il saluto del direttore dell’Ufficio Don Alfio Carbonaro, l’Arcivescovo, Mons. Luigi Renna, presidente del Comitato delle Settimane Sociali dei cattolici in Italia, ha delineato il percorso della democrazia che, “prima ancora di essere una forma i governo, è l’espressione di un desiderio profondamente umano” e muove i primi passi dal desiderio e del sogno dei cattolici riuniti a Camaldoli, alla vigilia della guerra. Il Codice di Camaldoli, infatti, ha guidato i Padri Costituenti alla redazione della Costituzione Repubblicana del 1948.
Democrazia e demagogia, popolo e populismi, democrazia rappresentativa e democrazia diretta, sono stati i termini ricorrenti dell’intervento, che hanno fatto luce sul tema della “Partecipazione tra storia e futuro”, “primo indicatore della salute della democrazia”, che a Trieste offrirà spazi di innovazione sociale e culturale per la crescita del Paese e della comunità civile, nella quale i cattolici hanno il compito specifico di essere “testimoni credibili” dei valori proclamati.
Il coordinatore del “Cantiere per Catania”, Claudio Sammartino, già Prefetto della Repubblica, ha illustrato le finalità della giornata sociale, che dà l’avvio al “Secondo Seminario di formazione all’impegno sociale e politico.
Articolato in sette tappe, il seminario formativo si svolgerà presso la Scuola Superiore dell’Università di Catania e analizza la grammatica della partecipazione, prendendo in esame i temi della città, delle infrastrutture, dell’ambiente, della comunità, dell’economia, della povertà nelle periferie ed infine anche quello dell’intelligenza artificiale.
Il tessuto della democrazia intreccia le molteplici reti sociali che 40 milioni di volontari rendono vive e dinamiche, realizzando lodevoli progetti e servizi per il bene comune.
Finalità del “Cantiere per Catania”, ha detto Sammartino, non è quella di costruire un “partito”, bensì quella di comporre uno “spartito” nel quale ciascuno apporta il personale contributo di competenze e di risorse al fine di dare armonia e bellezza alla sinfonia della democrazia agita e vissuta.
Con grinta e coinvolgente entusiasmo la prof.ssa Elena Granata, docente di Urbanistica e Analisi della città e del territorio all’Università di Milano, Vice presidente del Comitato scientifico delle Settimane sociali dei cattolici in Italia, ha presentato il tema della 50° Settimana sociale, pensata non come un evento, bensì come un processo , al fine di sollecitare il coinvolgimento delle risorse di tutti gli operatori, “nel rispetto degli ambiti e degli stili di ciascuno”.
La scelta di Trieste, città di frontiera, multietnica e con diverse presenze linguistiche, emblema dell’Unità d’Italia, risponde all’intento di instaurare un nuovo metodo, attivando la palestra del dialogo e dell’ascolto, segni connotativi della sinodalità.
Il “sentire” interiorizzato invita all’azione, al fare, secondo la formula: “pensare col cuore” e “agire col cervello” e, da veri “poeti sociali”, “seminatori di cambiamento”, tutti sono chiamati a diventare protagonisti attivi, operatori di azioni concrete, di servizi efficienti e produttivi di benessere e di sviluppo.
Nel pomeriggio di sabato 11 novembre, presso la Scuola Superiore dell’Università, la prof.ssa Granata ha documentato originali realizzazioni concrete di progetti per una città vivibile, restituendo vitalità a luoghi e spazi, prima inagibili, destinati al bene comune, dimostrando come in risposta ad un bisogno, nasce un progetto, che è appunto il modo di mettere in atto un desiderio.
La democrazia assegna ai cittadini il compito di essere “placemaker”, inventori e plasmatori di luoghi da abitare, costruttori di città da vivere in risposta ai bisogni dei cittadini, piccoli e grandi, giovani e anziani.
Il susseguirsi dell’espressione: “immagina se….” impegna a migliorare il presente e a progettare il futuro, prendendosi cura delle persone e delle cose e apportando con creatività e immaginazione notevoli benefici alla società civile.
Nei lavori di gruppo, svolti nelle aule della Scuola Superiore, messi a disposizione dal Magnifico Rettore Francesco Priolo e dal presidente Prof. Daniele Malfitana, sono state analizzate alcune positive esperienze di partecipazione realizzate a Paternò e a Librino e la sintesi è stata curata nelle conclusioni della Giornata a cura del giovane Mirko Viola.
L’esercito dei volontari che operano, quasi nascosti nelle trincee del sociale, costituiscono il lievito della democrazia, che dovrebbe fermentare la massa e sfornare un buon pane, profumato e caldo.
Giuseppe Adernò
Cultura
Quando i ragazzi fanno le cose per bene

S.A, LI BATTIATI: Mercoledì 15 novembre: ballottaggio per eleggere il sindaco dei ragazzi dell’ Istituto S. Maria della Mercede
civica nella scuola, piccola città: si elegge il sindaco dei ragazzi e si costituisce il Consiglio comunale dei ragazzi con assessori e consiglieri.
Già da alcuni anni l’Istituto S. Maria della Mercede, di Sant’Agata Li Battiati, ha adottato il progetto del CCR, che quest’anno compie trent’anni, essendo stato attivato a Motta S. Anastasia nel 1993.
Con la guida dei docenti, i bambini delle classi quarte e quinte hanno elaborato dei progetti per rendere la scuola sempre più bella e con i motti: “Viviamo la scuola, creiamo il futuro” ; “Tutti insieme per una scuola e un mondo migliore” sono state costituite due liste. I risultati elettorali hanno dato vincente la lista n. 1 e sono stati eletti consiglieri: Matteo Midili, Mariasole Tenerello, Mattia Di Bella, Nicolò Lo Faro, Della seconda lista hanno riportato maggiori preferenze: Damiano Pulvirenti, Mirko Pezzino e Sabrina Messina.
Nella lista dei sindaci si sono candidati: Giada Attanasio, Sara Bertolo, Giada Carbone, Marta Magazù, Giada Carbone, Gabriele Sanfilippo, Daniele Tinè .
L’esito delle votazioni per il sindaco dei ragazzi ha fatto registrare un totale non superiore al quorum del 50% + 1 dei votanti, e quindi mercoledì 15 novembre si procederà alle votazioni di ballottaggio tra Giada Carbone e Giada Attanasio . Chi prenderà più voti sarà eletto sindaco dei ragazzi.
Giuseppe Adernò
Cultura
Legalità e democrazia – i giovani protagonisti attivi

Convegno delle Ambasciate della legalità a Montecitorio
Oltre trecento studenti di diverse regioni d’Italia hanno seguito con attenzione gli interventi del Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, dell’On. Renata Polverini, già presidente della Regione Lazio, dell’On. Carolina Varchi, vice sindaco di Palermo e Segretaria di Presidenza della Camera dei deputati.
Ha portato la sua testimonianza Salvatore Attanasio, papà di Luca Attanasio l’Ambasciatore italiano ucciso nella Repubblica democratica del Congo; gli studenti delle “Ambasciate della Legalità”, presenti in 70 scuole d’Italia, hanno socializzato le loro esperienze di impegno civico e di buone pratiche di legalità.
Al convegno sono intervenuti anche i Ragazzi Sindaci della provincia di Catania, (Belpasso, Piano Tavola e Adrano) ed il CCR di Apricena in provincia di Foggia.
La loro testimonianza è stata significativa e di stimolo ad agire guidati dalla forza delle idee e dai valori che guidano il cammino nella ricerca del bene comune.
Il preside Giuseppe Adernò ha illustrato le finalità del progetto didattico del “Consiglio Comunale dei Ragazzi” che quest’anno ha celebrato il trentennale, essendo stato attivato a Motta S Anastasia (Catania) nel 1983 e ancor prima a Morrovalle in provincia di Macerata nel 1989.
La delegazione dei CCR di Belpasso e Adrano , con la partecipazione dei Dirigenti scolastici e degli Assessori del comune di Belpasso, ha avuto anche l’opportunità di visitare i saloni e l’Aula parlamentare di Palazzo Montecitorio, “incontrare” da vicino le Istituzioni e percepire il senso dello Stato e della vita democratica.
Nel corso del convegno, guidato da Nicolò Mannino e Salvatore Sardisco, è stato presentato il libro. “Il mio nome è Amore”, che raccoglie le testimonianze di docenti e studenti sui temi della legalità e della pace.
Nella prefazione, il Prefetto Renato Cortese ha citato l’impegno dei giovani che vogliono sostituire “l’acre odore del compromesso” con il “fresco profumo della libertà e della pace”. Su questi temi “Pace e Solidarietà tra i popoli” il prossimo 24 gennaio al Campidoglio, nella sala della Protomoteca di Roma, si svolgerà il primo convegno del 2024 promosso dal Parlamento della legalità internazionale.
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