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Cultura

Giornata Mondiale della Lingua e della Cultura Greca

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L’ eredità della civiltà greca nell’ Occidente.

Il 9 febbraio , in tutta Italia,  si  è svolta  la terza edizione della giornata mondiale della lingua  e della cultura greca , promossa dal governo greco.

Anche la città di Palermo , capitale della cultura nel 2018, è stata lo scenario di questa iniziativa di rilievo.

Nella sede del cinema De Seta , ai cantieri culturali alla Zisa, i licei classici palermitani e della provincia ( liceo Garibaldi , liceo Umberto ; liceo Vittorio Emanuele II, liceo Meli , Convitto nazionale, Istituto Don Bosco , liceo Basile di Monreale), la comunità ellenica siciliana ecl’ Università di Palermo – Dipartimento di  scienze umanistiche  e Dipartimento di  culture e società  –  si sono mobilitati per la Giornata Mondiale della Lingua Greca. Quest’ anno il tema  discusso è stato : “Le parole dei Greci“, declinato in modo variegato  e culturalmente significativo, visto l’ uso di diverse parole greche nel lessico quotidiano , non solo italiano , ma anche  in quello siciliano.

Alla presenza di alcuni emeriti professori universitari ,delle autorità locali , tra cui la  prof.ssa Renata Lavagnini, console onorario della Grecia a Palermo, i licei classici coinvolti  hanno proposto : momenti di riflessione sulla lingua  e sulla cultura greca, basata sulla lettura di brani di classici greci  rielaborati dagli studenti, riadattamenti teatrali in chiave moderna di tragedie greche, come “Le Baccanti “di Euripide, ambientate negli anni ‘ 20-30, i cui protagonisti sono stati i giovani  liceali.

Queste  performance teatrali  sono state particolarmente  apprezzate dai coetanei  spettatori  , che sono stati   altresì  coinvolti dalle  esibizioni musicali ,  dall’ esecuzione di brani musicali in greco moderno.

È stata un’occasione fondamentale e significativa  per valorizzare sia l’eredità della cultura greca nell’ Occidente sia   la modernità ,ovvero l ’ attualità dei messaggi del  mondo  greco antico. E’ stata una festa che ha coinvolto emotivamente tutti i presenti , che hanno ricordato come la lingua e la cultura greca siano  le fondamenta della nostra civiltà.

Laura Bisso

Cultura

Il 25 aprile a Linguaglossa  

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Tre Donne catanesi nell’albo dell’Ordine al Merito della Repubblica

La ricorrenza del 25 aprile, ricordando l’80° anniversario della Liberazione ,  è stata celebrata con solennità nel comune di Linguaglossa.

Dopo la deposizione della corona al Monumento ai Caduti in piazza Municipio, la cerimonia si è svolta nella centrale piazza dei Vespri Siciliani,  con la partecipazione delle Autorità civili, militari e religiose della provincia e i rappresentanti dell’ANPI.

ll Prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, nel corso del suo mandato ha voluto celebrare le solennità nazionali nei comuni della Provincia  e nell’occasione ha consegnato una medaglia al caporale maggiore dell’esercito italiano Carmelo Morales, riconosciuto come vittima del terrorismo e nove onorificenze agli Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica,

I ragazzi sindaci di Linguaglossa e San Pietro Clarenza, Diego Pennisi e Sara Palmieri hanno letto il messaggio  inviato dal Ministro Guido Crosetto  per la celebrazione del 25 Aprile, che quest’anno si è svolta in maniera sobria e con la bandiera a mezz’asta, per la morte di Papa Francesco.

  Il Sindaco Luca Stagnitta ha dato il saluto alle Autorità, ricordando anche un eroe della resistenza del comune di Linguaglossa  e dopo l’intervento sul significato del 25 aprile, il Prefetto ha consegnato le onorificenze.

Con il titolo di Commendatore della Repubblica sono state nominate la direttrice delle Biblioteche Riunite “Civica e A. Ursino Recupero” di Catania, Angela Rita Carbonaro, e il Procuratore aggiunto presso il tribunale di Catania Marisa Scavo.

Il titolo di “Cavaliere della Repubblica” è stato consegnato alla preside Agata Pappalardo, già dirigente dell’Istituto “Malerba” di Picanello e responsabile dell’Ufficio per la dispersione scolastica della diocesi di Catania in collaborazione con la Prefettura per i piani di riscatto sociale delle periferie.

Hanno ricevuto il diploma di “Cavaliere della Repubblica”: il Direttore della Banca d’Italia, filiale di Catania, Gennaro Gigante; l’Imprenditore Salvatore Trovato; Andrea Finocchiaro, Docen  te di enogastronomia presso istituti di formazione regionali e statali;  i Militari: Fabio Di Giovan Paolo – Primo luogotenente, dell’Aeronautica militare; Achille Cilli Rusci – Luogotenente con cariche speciali   e il Brigadiere capo della Guardia di Finanza Giovanni Vincenzo Scalia.

Hanno consegnato i diplomi i ragazzi sindaci di Linguaglossa, San Pietro Clarenza, Nicolosi, Mascalucia, S. Agata Li Battiati, Mascali, Calatabiano, Piedimonte e Catania (Cavour) insieme ai Consiglieri del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Linguaglossa.

Giuseppe Adernò

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Cultura

Il palazzo del poeta, “anima nobile” dal taglio moderno

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La strada che si collega alla centralissima via Roma si chiama: “Seminario Italo Albanese – Via del Poeta”, al numero civico 20 si arriva attraverso un percorso che potremmo definire “poetico”, perché sospesi in aria, come nuvole, ci sono frasi e citazioni che raccontano la magia di questo luogo, intriso di un’anima mecenate che ha voluto fare rinascere, trattandoli come un piccolo borgo, un gruppo di palazzi decadenti, (in alcuni c’erano ancora  le stalle), per restituirli, con sofisticate opere di restauro e recupero, ad una bellezza moderna. E’ la titolare, Rosa Di Stefano, oltre vent’anni di giornalismo, da poco eletta presidente regionale di Federalberghi, ma con un lutto che probabilmente non potrà mai elaborare per la perdita dell’indimenticabile marito, l’imprenditore turistico Nicola Farruggio, spentosi lo scorso mese di ottobre, a farci da guida nel varcare l’ingresso, lasciandoci alle spalle il rumore vibrante della città.

Spazio  –  temporale

E’ come attraversare uno spazio – temporale dove ogni dettaglio respira di una energia che ti riporta a epoche passate, mentre attorno  c’è la vivacità del presente.

Gli ambienti

Sono arredati con cura e Rosa ci confessa che è stata proprio lei l’interior designer. Mentre attraversiamo i corridoi e saliamo le scale immaginiamo questa dimora residenza di famiglie più o meno illustri, maestosa, a pochi metri dalla trafficatissima Via Roma. Il palazzo del Poeta è attiguo all’Hotel Posta, anch’esso di loro proprietà.La luce soffusa ci conduce ad ambienti pensati come caffè letterario o per piccole proiezioni video.

I restauri

La pietra originale recuperata, e le antiche travi in legno, è come se ci facessero entrare in una dimensione surreale, che stordisce tutti i sensi. Senti ancora l’odore del legno e Rosa ci indica una trave, incastonata nel muro, risalente al 1600, come da certificazione peritale.

Atmosfera “intellettuale”

Ovunque respiri un’atmosfera di raffinata eleganza e di intimo raccoglimento, e non è inusuale incontrare intellettuali che fumano il sigaro, bevono il cognac e mangiano cioccolato fondente.  I libri, molti antichi, ritrovati durante i lavori di ristrutturazione, sono conservati con cura; Rosa maneggia un manoscritto del Gattopardo, che conserva gelosamente nel suo studio che è anche una stanza segreta senza tempo.

Gli eventi culturali

Sono tanti egli eventi culturali pensati e realizzati qui,  la bellezza del Palazzo del poeta fa da scenario unico e invita turisti e appassionati in genere ad allontanarsi dal caos delle attrazioni più frequentate della città per immergersi in un’atmosfera di tranquillità e bellezza, scoprendo un lato nascosto e affascinante di Palermo. In fondo è un modo per connettersi con la “Cultura” e vivere un’esperienza indimenticabile, ricca di fascino e suggestioni.

Per maggiori info: Palazzo del Poeta, Via Seminario Italo Albanese 20 – Via del Poeta

Ivan Scinardo

In memoria di Nicola Farruggio

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Cultura

Catania, Concerto nella Chiesa San Giuliano

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Il 40° Anniversario del FEC: Fondi Ecclesiali di Culto appartenenti allo Stato,  è stato celebrato con un concerto sinfonico nella  splendida cornice della Chiesa di San Giuliano, sede dell’ Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, facente parte dell’inestimabile patrimonio del Fondo – istituito con la legge 20 maggio 1985 n 122, attuativa di un Accordo tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede, avente come finalità la conservazione, la manutenzione e la tutela del ricco patrimonio artistico degli edifici di culto di grandissimo pregio.

Sono intervenuti: l’Arcivescovo Mons. Luigi Renna, il Prefetto Maria Carmela Librizzi ; il Questore dott. Giuseppe Bellassai;  il Comandante della Direzione Marittima Sicilia Contrammiraglio Antonio Ranieri; il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Generale Antonino Raimondo; il Comandante Provinciale dei Carabinieri Generale Salvatore Altavilla; il Comandante dell’Aeronautica Militare Colonnello Stefano Spreafico; il Vice Sindaco dott. Paolo La Greca.

Tra i presenti anche il Direttore generale del FEC, Prefetto Alessandro Tortorella il quale ha voluto evidenziare che anche la Chiesa di San Giuliano fa parte dell’inestimabile patrimonio del Fondo, originale per la pianta circolare.

Protagonisti sono stati gli Allievi dell’ Orchestra Sinfonica Giovanile del Liceo Musicale Statale “G. Turrisi Colonna”, presente la Dirigente Scolastica Emanuela Gutkowski, insieme a docenti e solisti: Baritono Salvo Todaro, Tenore Davide Benigno, Soprani Carmen Barone e Lusinè Tishinyan, il Sossof onista Alfio Russo e gli Allievi solisti Rachele Bondici, i quali guidati dalla bacchetta di Fabio Raciti hanno incantato il numeroso pubblico con l’ esecuzione di Musiche Sacre e Sinfoniche di Charpentier, Bellini, Caccini, Bizt, Puccini e Mascagni.

All’ evento, condotto da Salvo La Rosa, hanno preso parte anche 70 bambini del Coro di voci bianche della Chiesa di San Biagio preparati dalla Prof. Linda Giuntalia, i quali, accompagnati dall’ Orchestra hanno intonato l’ Inno Nazionale e cantato l’Inno del Giubileo “Pellegrini di Speranza”.

L’ Arcivescovo Mons. Luigi Renna ha espresso inoltre gli auguri di buon compleanno e parole di ringraziamento al Prefetto Maria Carmela Librizzi per l’ impegno istituzionale e il lavoro svolto con passione al servizio di tutta la Provincia Catanese.

Giuseppe Adernò

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