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Musica

I 20 anni di Videobank

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I Tinturia al teatro antico di Taormina festeggiano, assieme a centinaia di fans i 20 anni di Videobank.

Una serata speciale per festeggiare 20 anni di attività nelle comunicazioni. Così Videobank, fondata dall’imprenditore Lino Chiechio, ha scelto lo scenario più bello dell’isola, il teatro Antico di Taormina, per rendere pubblica, con un concerto dei Tinturia, la straordinaria ascesa nel settore dell’Information e Communication Technology. Oggi l’azienda, interamente posseduta della famiglia Chiechio, ha quasi un centinaio di dipendenti e rappresenta, nel panorama nazionale, il primo service fornitore di connessioni satellitari per i più grandi network internazionali. Una flotta di mezzi mobili copre l’intero territorio, fra regie e uplink. A Videobank si devono tutti i collegamenti in diretta del telegiornale di Sky tg 24 e buona parte delle testate giornalistiche della Rai. Questa impresa ha voluto mantenere il suo quartier generale a Belpasso ai piedi dell’Etna. E’ da qui che partono gli ordini per inviare avanzati mezzi mobili pronti a collegare, in brevissimo tempo, le principali tv nazionali e internazionali. I mezzi di Videobank sono sempre presenti su tutti gli scenari della cronaca in diretta e nei piazzali dei principali stadi italiani per le partite di calcio della serie A. Un‘impresa gestita con il cuore e la logica del buon padre di famiglia; lo si legge negli sguardi e nell’entusiasmo dei tecnici e dei professionisti che quotidianamente garantiscono il massimo della qualità dei collegamenti via spazio. Ogni domenica Videobank realizza per Rete 4 la santa messa, in diretta dalle più belle chiese d’Italia. Un parco tecnologico avanzato, fatto di mezzi di bassa e alta frequenza, oltre a centinaia di telecamere, controllate da regie mobili, tutte rigorosamente in alta definizione. Videobank è il service di decine di manifestazioni e festival, da sempre fornisce e produce immagini per il festival del cinema di Taormina, garantendo una trasmissione dati non solo satellitare ma anche via internet, con connessioni ultraveloci verso le principali tv nazionali e regionali, ma anche a favore delle piccole emittenti, che non possono permettersi l’invio di troupe giornalistiche sul posto. Tanti gli amici della famiglia Chiechio presenti alla serata-concerto a Taormina per celebrare i 20 anni di attività. Mattatore e dominatore assoluto del palco il leader dei Tinturia, Lello Analfino, che con la sua straordinaria band porta in giro, il suo “Precario tour” per fare ballare le piazze ma anche per denunciare i mali endemici della Sicilia e per invitare i giovani a non partire e a non rifugiarsi mai in droga e alcol. Azzeccati gli innesti sonori del rapper Andrey Re, accompagnato da musicisti di grande talento, Angelo Spataro (batteria), Domenico Cacciatore (basso), Peppe Milia e Edoardo Musumeci (chitarre), Dario Assenzo (elettronica). Sul palco si sono ritrovati i due conduttori televisivi più importanti di Catania e Palermo, Salvo La Rosa e Massimo Minutella a fare da sponda all’euforia e alla carica di energia di Analfino che non ha mancato di ringraziare i suoi amici di sempre, veri testimoni della Sicilia, gli attori e registi Ficarra e Picone. Pubblico in visibilio a luci spente e solo con i telefonini accesi per cantare tutti il brano di successo dell’ ultimo film “Andiamo a quel paese”, Cocciu d’amuri. Momenti di straordinaria atmosfera musicale si sono avuti anche con l’ingresso dei componenti dell’orchestra a plettro Città di Taormina, tutti eleganti e in abito nero a suonare con mandolini e strumenti a fiato, assieme alla solista, Flaminia Chiechio (flauto traverso), figlia di Lino e Mariaguardia. Quasi tre ore di concerto per uscire dal teatro antico di Taormina orgogliosi di essere “isolani” e avere partecipato alla celebrazione dei 20 anni di un’azienda tutta siciliana, Videobank, vero e proprio gioiello della tecnologia satellitare e dell’informatica.

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Cinema

The Blue Planet, musica su immagini di G.Scinardo

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The Blue Planet

Short film inspired by The Blue Planet My entrance for Hans Zimmer Month Scoring Challenge #HansZimmerMonth #SpitfireAudio @Spitfire Audio @Hans Zimmer

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Cultura

Gianni Gebbia in scena a Palazzo Riso con l’audiodramma

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Prosegue al Museo d’arte contemporanea Riso a Palermo la rassegna “Settembre al Riso” voluta dall’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana.
Mercoledi 22 settembre, dalle 20.45 serata nel segno del ricordo di Aurelio Pes: fine intellettuale, storico e drammaturgo, Pes è scomparso a inizio dicembre scorso, e sono state diverse le manifestazioni in campo per ricordarlo.
A completamento di un ciclo di tre eventi dedicato ad Aurelio – la messinscena di “Sette contro Tebe” nell’adattamento andato in scena al Teatro antico di Segesta e una giornata a lui dedicata a NaxosLegge – Palazzo Riso ospiterà l’ascolto, in prima assoluta, dell’audiodramma “Attis” costruito dal sassofonista e compositore Gianni Gebbia e nato da un’idea condivisa proprio con Aurelio Pes.
Si deve infatti proprio a Pes il testo di “Attis. Scene di sogni e di danze”, scritto nel 1985, dove viene rievocata la figura di Attis, divinità di origine frigia importata nella Roma Antica, un culto dalle origini oscure legato alla Grande Madre e contraddistinto da rituali con musiche stridenti e modalità sacrificali estreme che facevano parte dei Misteri.
Su questo testo, il compositore e sassofonista Gianni Gebbia ha lavorato durante la pandemia e il primo lockdown: ne è nato un audiodramma per sette voci recitanti, che sarà portato in scena mercoledì a Palazzo Riso. Musiche di Gebbia e videomapping a cura di Dario Denso Andriolo.
Ingresso gratuito nel rispetto delle norme anticovid. Posti limitati.
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In Evidenza

Lautari e Francesca Incudine finalisti delle targhe Tenco

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LAUTARI E FRANCESCA INCUDINE

TRA I FINALISTI SICILIANI ALLE PRESTIGIOSE TARGHE TENCO

I Lautari, con il loro album Fora Tempu, e Francesca Incudine, con il brano Zinda, sono due degli artisti siciliani finalisti nelle cinquine delle Targhe Tenco – il maggiore riconoscimento italiano riservato alla canzone d’autore – rispettivamente nelle sezioni “Miglior album in dialetto” e “Migliore canzone”.

Francesca Incudine

A stabilirlo è stata una giuria di oltre 300 giornalisti che ora voteranno nuovamente, fino al 5 luglio, per decretare i vincitori assoluti delle varie categorie.

FORA TEMPU (Italysona) dei Lautari, l’ottavo album di questa band catanese di culto, è un invito a prendersi i propri tempi in un’era in cui tutto si misura con l’efficienza e il guadagno. “Ci piace pensare a quel che facciamo – dicono i membri del gruppo – come a un lavoro artigianale che sta scomparendo, come, per esempio, quello dei liutai di una volta (a Catania c’era una grande tradizione di liuteria) che per costruire una chitarra o un mandolino impiegavano anni, ma che alla fine potevano davvero garantire che il lavoro era fatto bene”.

E per sottolineare la natura genuina della loro opera, alla fine del booklet scrivono: “In questo disco non sono stati usati strumenti finti o di natura elettronica. Tutti gli strumenti sono stati maltrattati tanto da farli suonare a dovere”.

Formazione longeva e apprezzata da pubblico e critica, molto attiva sia in Italia che all’estero, i Lautari (Puccio Castrogiovanni, Gionni Allegra, Marco Corbino, Salvatore Assenza e Salvo Farruggio) da trentacinque anni si muovono nel solco della tradizione popolare e del suo rinnovamento, con un progetto che prevede non solo la ricerca e la rielaborazione di canti siciliani ma anche la composizione di brani inediti nel rispetto dei motivi e delle forme tradizionali.

Per anni al fianco di Carmen Consoli, il gruppo può vantare anche collaborazioni con artisti del calibro di Goran Bregovic e, in campo teatrale, Gabriele Lavia, Franco Zeffirelli, Giorgio Albertazzi e Peppe Barra.

FORA TEMPU contiene undici brani, con testi firmati per la maggior parte da Gionni Allegra e Puccio Castrogiovanni e musiche composte dall’intera band, con due eccezioni: PEDDI NOVA che vede la firma di Cesare Basile e VOLARE, brano di chiusura con il testo di Nino Bellia.

IL VIDEO:

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