

Cinema
ll racconto doppio della vita di Piera Cutino e di Enza
Un docufilm per ricostruire la storia di un impegno contro la talassemia che dura ormai dal 1998. Domenica 9 giugno alle 18,30 nella sala De Seta ai Cantieri Culturali della Zisa sarà proiettato in prima assoluta “Due Vite”, docufilm a cura di Silvia Miola e Giada Di Fonzo che ripercorre la nascita e la storia dell’Associazione Cutino attraverso il racconto di due vite, quella di Piera Cutino, scomparsa nel 1982 e alla quale è appunto dedicata l’Associazione, e di Enza, giovane paziente talassemica, seguita ormai da diversi anni al Campus di Ematologia dell’Ospedale Cervello, intitolato alla memoria di Franco e Piera Cutino.
Il docufilm è stato realizzato in partnership con il Centro siciliano Sperimentale di Cinematografia diretto da Ivan Scinardo. L’ingresso è libero. Saranno presenti alla proiezione i vertici dell’Associazione Cutino con il Presidente Alessandro Garilli, la vice Presidente Salvina Lauricella, il direttore Sergio Mangano, il consigliere Giuseppe Cutino, figlio di Franco e fratello di Piera, il direttore del Campus di Ematologia del Cervello, Aurelio Maggio.
“Il docufilm “Due Vite” mostra la storia dell’Associazione, che porta il nome di mia sorella, attraverso il racconto doppio della vita di Piera e di Enza. Due vite, appunto, che raccontano come oggi la talassemia non è più quella malattia terribile e fatale che negli anni ’80 ti costringeva ad una esistenza faticosa e breve. Così fu per Piera. Oggi le giovani pazienti riescono a crescere, lavorare, diventare mamme. Riescono a vivere una vita piena come tutti, nonostante la malattia.
Questo è stato possibile solo grazie alla ricerca scientifica, e anche noi come Associazione Piera Cutino, penso di poter dire, abbiamo dato il nostro contributo. Soprattutto con la costruzione del Campus di Ematologia “Cutino” dell’Ospedale Cervello di Palermo che è ormai un punto di riferimento nazionale per tantissimi pazienti. Voglio ringraziare Ivan Scinardo e con lui il Centro sperimentale di Cinematografia di Sicilia per avere condiviso questo progetto e Silvia Miola e Giada Di Fonzo, le due autrici, che hanno messo professionalità e passione in “Due vite”.
“Il film documentario, realizzato dalle ex allieve del corso di regia del documentario, Silvia Miola e Giada Di Fonzo – afferma Ivan Scinardo, direttore della sede Sicilia del Centro sperimentale di Cinematografia – conferma l’impegno della sede palermitana della scuola nazionale di cinema nella formazione di eccellenza.
In particolare avere realizzato questo progetto speciale per l’Associazione Cutino, raccontando storie di vita e raccogliendo testimonianze reali, caratteristica fondamentale del cinema di osservazione, ci spinge a credere sempre di più nel percorso virtuoso di alta formazione che premia i migliori ex allievi, che, al termine degli studi, vengono gratificati grazie all’assegnazione di incarichi professionali per progetti extradidattici importanti come questo dell’Associazione Cutino”.
Ventuno anni di vita, ma una storia ancor più lunga
Era il 1998 quando a Palermo nasceva l’Associazione Cutino. Vedeva la luce grazie all’impegno di Franco Cutino, originario di Alcamo, che nel 1982 aveva vissuto la tragedia di perdere la figlia Piera, di soli 23 anni, a causa della Talassemia Major, delle quale era affetta fin dalla nascita. La famiglia decise allora di trasformare il grande dolore in impegno civico, ovvero sostenere direttamente l’azione di contrasto alla talassemia.
Un impegno costante, a sostegno del reparto di talassemia dell’Ospedale Cervello, dove la giovane Piera era stata seguita. Anni di donazioni e di progetti diventati sempre più grandi e ambiziosi tanto da richiedere la nascita di un vero e proprio soggetto giuridico, l’Associazione Cutino, per supportare meglio l’attività del Centro di Talassemia del Cervello.
Da lì nasce così l’idea di realizzare una nuova struttura, interamente dedicata all’assistenza e alla ricerca sulla talassemia da realizzare all’Ospedale Cervello. Prende forma nel 2004 un progetto, donato da professionisti del Rotary di Alcamo, ma nel 2005 arriva la scomparsa di Franco Cutino.
L’Associazione Cutino va avanti con il supporto della famiglia
L’Associazione Cutino però è ormai una realtà e va avanti anche senza la spinta del suo fondatore, con il supporto della famiglia, del figlio Giuseppe in particolare, di sponsor, di testimonial (Fiorello in primis), dei medici, dei pazienti che vedono nell’Associazione un faro di luce e di speranza, laddove il “pubblico” non riesce ad intervenire.
Il sogno di Franco Cutino diventa realtà, quando nel 2013 viene inaugurato il Campus di Ematologia dell’ospedale Cervello, interamente realizzato con fondi privati, e intitolato a Franco e Piera Cutino. Inizia così un nuovo capitolo nella storia della lotta a quella che è più comunemente conosciuta come l’anemia mediterranea.
Il Campus, sotto la guida di un luminare del settore come Aurelio Maggio, diventa un centro di riferimento nazionale e internazionale grazie all’apporto di medici e ricercatori impegnati ogni giorno per vincere la battaglia contro la malattia.
Nuovi progetti, nuovi sponsor, l’apertura di nuovi ambulatori, l’avvio di nuovi servizi, la struttura ricettiva CasAmica per ospitare i familiari dei pazienti, testimoniano oggi di una realtà in continuo divenire, grazie alla partnership, Azienda Villa Sofia-Cervello e Associazione Cutino, che rappresenta un modello positivo di collaborazione e interazione fra pubblico e privato.
Cinema
“Il complottista”, il film di Valerio Ferrara

In un quartiere popolare di #roma c’è un barbiere che tormenta i clienti e i vicini di negozio con le teorie che legge online. A casa e nella piccola comunità di quartiere nessuno lo prende sul serio, tanto meno quando si convince che i lampioni mandano dei messaggi segreti con il codice Morse.
Tutti siamo complottisti
Ma, quando si presenta la polizia alla sua porta e lo arresta di fronte alla famiglia, la sua credibilità prende una svolta inaspettata. Una produzione Elsinore Film, Wildside, società del gruppo Fremantle. Il film IL COMPLOTTISTA sta facendo il toru nelle sale italiane.
Il Complottista, il film diretto da Valerio Ferrara, si svolge in un quartiere popolare di Roma e vede protagonista un barbiere. L’uomo è il classico complottista e più notizie legge online, più si convince delle sue teorie improbabili e paranoiche, alimentando sospetti sempre più bizzarri.
I suoi clienti
I suoi clienti, abituati alle sue strane idee, non lo prendono mai sul serio e sanno che ogni giorno ne sentiranno una nuova, spesso più assurda della precedente. Come quando inizia a raccontare a tutti che i lampioni della città, con il loro lampeggiare apparentemente casuale, in realtà inviano messaggi in Codice Morse, orchestrati da poteri occulti.
Effetto sorpresa
Ma un giorno, all’improvviso e sotto gli occhi di tutti, il barbiere viene arrestato dalla polizia. La piccola comunità di quartiere, inizialmente incredula, smette di prenderlo in giro e inizia a chiedersi con inquietudine se tutto quello che raccontava potesse, in fondo, nascondere una verità sconvolgente…
Guarda il trailer
Guarda l’intervista al regista realizzata da Ivan Scinardo in open day cinema a Radio in
Cinema
“Il mio clown”, il film di Francesco Lama

Un uomo di circa 80 anni ogni giorno si reca in un centro diurno per persone con disabilità. Si veste puntualmente da clown e partecipa alle attività del centro immerso completamente nella parte. Questa è la storia di un clown! Diventato clown nell’età della sua fragilità. Questa è la storia di un clown, che è diventato clown per sostenere i fragili e gli ultimi. Questa è una storia! Scritto e diretto da Francesco Lama, il film #ilmioclown tocca argomenti sociali importanti.
Colonna sonora di Antonio Smiriglia, direttore fotografia D
avide Cuscunà, musiche Tindaro Raffaele, prodotto dalla nucciarte produzioni con il sostegno della Fondazione Mancuso onlus, e Irritec
Cinema
Sonia Bergamasco, attrice e regista

E’ considerata una delle attrici italiane più amate. In questi giorni al cinema nel film di Alessandro Tonda, Il Nibbio, nei panni della giornalista Giuliana Sgrena. Il suo debutto alla regia nel documentario biografico su Eleonora Duse, un’attrice leggendaria che ha illuminato la strada alle generazioni successive con l’energia dirompente del suo corpo di scena. Dando voce ai testimoni, di ieri e di oggi, il film cerca di fare luce sul corpo dell’artista come strumento da scoprire, per comporre un ritratto plurale dell’attrice al presente. Sonia sarà in scena il prossimo 9 maggio a Siracusa in “Elettra” di Sofocle, diretta da Roberto Andò.
Sonia Bergamasco è attrice e regista, musicista e poetessa, diplomata in pianoforte presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e in recitazione presso la Scuola del Piccolo Teatro[1]. Dopo il debutto in Arlecchino servitore di due padroni di Giorgio Strehler, ha lavorato nel Pinocchio di Carmelo Bene e con registi quali Theodoros Terzopoulos e Massimo Castri, in teatro.
Nel 2003 ottiene la candidatura ai Nastri d’argento e al Globo d’oro come miglior attrice protagonista per il film La meglio gioventù. Nel cinema ha recitato con registi come Silvio Soldini, Giuseppe Bertolucci, Liliana Cavani, Marco Tullio Giordana, Bernardo Bertolucci, Gennaro Nunziante. Nel 2016 è stata scelta come madrina della 73ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Sostiene l’organizzazione Medici Senza Frontiere. Nel 2017 ha visitato tre ospedali di MSF in Giordania per la campagna “Cure nel Cuore dei conflitti”[2].
Vita privata
È sposata dal 2000 con l’attore Fabrizio Gifuni e ha due figlie.
Guarda l’intervista a Radio In
-
Arianna Scinardo5 anni ago
Il cocker tanto famoso quanto intelligente
-
In Evidenza5 anni ago
Biagio Conte: “Non vince il virus, Dio è più forte”
-
In Evidenza5 anni ago
Sicilia: zero decessi e zero pazienti in terapia intensiva
-
Cinema6 anni ago
Cinema e Massoneria un binomio misterioso e sorprendente
-
Cocker9 anni ago
Il cocker è fra i cani più oziosi del mondo
-
Editoriali17 anni ago
L’invidia è la vendetta dell’incapace
-
Cultura9 anni ago
Le stanze ferite: diario di viaggio nella Real Casa dei matti
-
Arianna Scinardo10 anni ago
Irish setter, cocker spaniel e cavalier king: “I cani rossi adottati prima degli altri”