

Cinema
Come in uno specchio. Per una teologia del film
Il nuovo libro del cardinale Gianfranco Ravasi
Come in uno specchio. Per una teologia del film del cardinale Gianfranco Ravasi, nuova pubblicazione delle Edizioni Fondazione Ente dello Spettacolo, è disponibile all’acquisto in libreria e online.
Il saggio battezza la collana Lo Spirito del cinema, diretta da Mons. Davide Milani (Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo), un corpus di saggi brevi a firma di autorevoli contributi di teologi, filosofi e maestri di estetica, che si propone di indagare la testimonianza cinematografica nel suo rapporto con il mistero del Sacro, analizzando la rappresentazione filmica alla luce della riflessione credente.
La nuova collana
La nuova collana si aggiunge alle altre iniziative editoriali delle Edizioni FEdS: Le Torri, monografie dedicate ai maestri del cinema (le ultime uscite sono Michelangelo Antonioni.
L’alienista scettico di Simona Busni e Federico Fellini. L’apparizione e l’ombra di Bruno Roberti); Frames, che raccoglie studi di carattere scientifico e lavori di divulgazione; e il Rapporto Cinema, pubblicazione annuale che fornisce un quadro organico del settore audiovisivo, analizzando prospettive e scenari futuri.
Come in uno specchio
Come in uno specchio si articola in una struttura che il card. Ravasi definisce “un trittico mobile e di taglio impressionistico”. Nelle prime pagine del volume, si delinea per essenziali cenni teorici “una teologia del cinema”: come scrive l’autore, “la matrice del cinema si lega sostanzialmente a due categorie fondamentali anche nella teologia, l’immagine e la parola, colte nella loro dinamicità ed efficacia”.
Si passa, dunque, a una galleria di ritratti minimi di alcuni protagonisti – anche inattesi – che coi loro film si sono inoltrati sui sentieri della fede e della ricerca spirituale: Carl Theodor Dreyer, Robert Bresson, Ingmar Bergman, Andrej A. Tarkovskij e Luis Buñuel.
La chiesa
Infine, una riflessione sui non molti approcci pastorali ufficiali offerti dal Magistero, a partire da una domanda che si pone lo stesso card. Ravasi: “La Chiesa di fronte a questo fiume ininterrotto di immagini sacre ma anche blasfeme, pacifiche ed efferate, caste e oscene, quale atteggiamento ha assunto?”.
Con la consapevolezza che la visione di un’opera cinematografica possa aprire spiragli nell’animo umano, Come in uno specchio è una preziosa testimonianza sulle suggestioni emanate da film di autentica qualità artistica e spirituale che continuano a vivere nell’interiorità e nell’esistenza dello spettatore.
L’introduzione di Don Milani
Scrive Mons. Davide Milani nella sua introduzione: “È una vena ricca e generosa che caratterizza da sempre la produzione filmica: a volte è marcatamente visibile, più spesso – ed è fonte di maggiore interesse – scorre e anima dall’interno un’opera. L’autore la narra con le sue storie e la offre alla risonanza della vita dello spettatore più accorto.
È alla sensibilità umana, alla competenza teorica, alla ricchezza di sguardo di teologi, filosofi e maestri di estetica che chiederemo saggi brevi per offrire mappe e percorsi di navigazione grazie ai quali incamminarsi sulle tracce del Sacro nel cinema”.
Chi è Ravasi?
Il cardinale Gianfranco Ravasi, nato nel 1942 a Merate (Lecco), è esperto biblista ed ebraista, è stato Prefetto della Biblioteca-Pinacoteca Ambrosiana di Milano e docente di Esegesi dell’Antico Testamento alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Arcivescovo dal 2007, è stato creato cardinale da Benedetto XVI nel 2010. È Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.
La sua vasta bibliografia ammonta a circa centocinquanta volumi, riguardanti soprattutto argomenti biblici, letterari e di dialogo con le scienze: edizioni curate e commentate dei Salmi (tre volumi), del Libro di Giobbe, del Cantico dei Cantici, del Libro della Sapienza e di Qohelet. Tra i titoli noti al grande pubblico: Breve storia dell’anima (2003), Breviario Laico (2006), Questioni di fede (2010), Le parole del mattino (2011), Guida ai naviganti (2012), L’incontro. Esercizi spirituali in Vaticano (2013), Il cardinale e il filosofo e Le meraviglie dei Musei Vaticani (2014), Le pietre di inciampo del Vangelo (2015), Le Beatitudini (2016), Breviario dei nostri giorni e Cuori inquieti. I giovani nella Bibbia (2018), Le sette parole di Gesù in croce, La santa violenza e Piccolo dizionario dei sentimenti (2019).
Le collaborazioni
Il card. Ravasi collabora a diversi giornali, tra cui «L’Osservatore Romano», «Avvenire», sul quale ha tenuto per oltre quindici anni la rubrica “Mattutino”, e «Il Sole 24 Ore». È membro di molteplici Accademie italiane e internazionali (tra le quali l’Accademia Nazionale Di Santa Cecilia, l’Accademia letteraria Parnassos di Atene) ed è stato insignito di vari premi sia letterari sia civili, di diverse onorificenze di Stati e di una ventina di lauree honoris causa conferitegli da università in diverse parti del mondo.
Cinema
Nastro di Platino all’attrice Sophia Loren

Ancora un Premio importante per Sophia Loren, il prestigioso Nastro di Platino, ideato per la nostra più grande attrice che resterà unico nella storia dei Giornalisti Cinematografici: le viene assegnato dai Nastri d’Argento per la toccante interpretazione nel film “La vita davanti a sé“, diretto dal figlio Edoardo Ponti, a vent’anni esatti dall’Oscar® alla Carriera e oltre mezzo secolo dal diluvio di riconoscimenti che ha ricevuto nel mondo fin dalla prima statuetta dell’Academy che conquistò, giovanissima, nel 1962 per “La Ciociara“.
L’annuncio
L’annuncio dei Nastri d’Argento alla vigilia della serata finale dei Golden Globes 2021 – domenica notte, a Los Angeles – ai quali “La vita davanti a sé” è candidato come Miglior film in lingua straniera e per la Migliore canzone originale “Io sì/Seen“, interpretata da Laura Pausini, frutto della collaborazione tra la Pausini, Diane Warren e Niccolò Agliardi.
“Nella sua toccante interpretazione ne ‘La vita davanti a sé’ diretta da suo figlio Edoardo Ponti con una straordinaria sensibilità” – si legge nella motivazione – “Sophia Loren ancora una volta ha toccato il cuore di milioni di spettatori con il suo talento e con un messaggio d’amore universale. La vita davanti a sé’ è un film che parla di tolleranza e di generosità, un invito a donare amore assoluto e, insieme, una lezione di civiltà. Nella storia di un amore unico, il diritto non solo di poter amare ma di essere tutti, comunque, amati“.
La reazione dell’attrice
Dall’attrice, che ha accolto la notizia a Ginevra, un messaggio più che emozionato: “Grazie di cuore per quest’onore. Mi tocca profondamente perché celebra un film e un personaggio che mi sono entrati nell’anima. Quando Edoardo mi ha offerto il ruolo devo ammettere che una parte di me era ansiosa di camminare sul set dopo dieci anni di assenza, gli anni passano per tutti, ma nel momento in cui mi sono trovata davanti alla macchina da presa, tutte le paure e le ansie sono state sostituite dalla passione e l’impegno a raccontare questa bellissima storia piena di umanità, amore e tolleranza. Voglio anche dedicare questo premio” – dice Sophia Loren -“ a tutti coloro che condividono la mia età. I sogni e la passione per la vita non hanno età e quindi perché non vivere ogni giorno come se fosse l’inizio di un bellissimo nuovo capitolo? Auguro a tutti le gioie inaspettate della vita davanti a voi“.
La motivazione
Con la motivazione per questo Nastro unico, che sarà irripetibile nella storia del Premio, in attesa che la pandemia ne consenta la consegna, la Presidente Laura Delli Colli, a nome del Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici, ricorda un piccolo aneddoto: “È stata proprio lei, Sophia, a suggerirci indirettamente questo riconoscimento così speciale. In un filmato di venticinque anni fa, ricevendo con Michelangelo Antonioni e Alberto Sordi il Nastro d’Oro dei primi 50 anni del Sindacato, proprio Sophia commenta: “Dopo un omaggio come questo, per me, forse, potreste un giorno solo inventare il Nastro di platino…” L’abbiamo fatto e adesso festeggiamo questo suo grande, emozionante ritorno sul set”.
Cinema
Sicilia Film Commission, al via i bandi per le produzioni

Via al bando per contributi a sostegno della produzione cinematografica e audiovisiva in Sicilia
Ammontano a 3 milioni e 400 mila euro i fondi destinati a cofinanziare la realizzazione di film, serie tv e documentari in Sicilia. La Regione Siciliana, attraverso l’assessorato Turismo, sport e spettacolo e Sicilia Film Commission, ha pubblicato l’avviso per l’assegnazione dei contributi nel 2021 a sostegno della produzione cinematografica e audiovisiva nell’isola. Obiettivo del bando è incentivare le produzioni audiovisive originali e di qualità, fare promozione cine-turistica del territorio siciliano, incrementare l’indotto sul tessuto economico regionale e valorizzare le professioni giovanili. La dotazione prevede 3,4 milioni, di cui 2,5 milioni per la realizzazione di lungometraggi e serie TV, 850 mila euro per documentari e serie TV documentarie e 50 mila euro per i cortometraggi.
Le novità
Fra le novità rispetto agli anni precedenti, l’elevazione a 250 mila euro dell’importo massimo concedibile a titolo di contributo, prevedendo al contempo un punteggio minimo per l’accesso alle agevolazioni. Particolare attenzione sarà rivolta alle produzioni che coinvolgono i giovani professionisti e ai progetti che vedono under 35 nei tre ruoli chiave di produttore, regista o sceneggiatore. Saranno inoltre ammesse a finanziamento, oltre alle produzioni che devono partire, anche le opere le cui le riprese sono iniziate dopo il 7 luglio 2020 e che non si sono ancora concluse a causa delle limitazioni dovute all’emergenza sanitaria. Infine tra i costi ammissibili a cofinanziamento anche le spese sanitarie anti-COVID per l’adeguamento dei set al “Protocollo condiviso per la tutela dei lavoratori del settore cine-audiovisivo”.
L’assessore Messina
«Abbiamo predisposto gli strumenti finanziari per il sostegno del comparto audiovisivo, nell’attesa che si possa tornare al più presto a frequentare le sale cinematografiche – dice l’assessore regionale Turismo, sport e spettacolo, Manlio Messina -. L’obiettivo è sempre quello di rafforzare e qualificare la filiera siciliana del settore, favorendo la crescita professionale degli operatori regionali, ma anche attrarre sempre più le produzioni nazionali e internazionali, allo scopo di diffondere maggiormente la conoscenza di ogni parte del territorio della Sicilia, ricca di arte, cultura e di un ambiente naturale straordinariamente vario, anche ai fini della promozione turistica».
Il bando
Il bando, gestito dalla Sicilia Film Commission, è finanziato con risorse del Patto per il Sud, ed è consultabile (anche in versione inglese) sul sito web dell’Assessorato Regionale Turismo, sport e spettacolo, oltre che sul sito della Sicilia Film Commission http://www.siciliafilmcommission.org. Novità anche sulla procedura di presentazione delle istanze (entro il 15 aprile 2021) che deve avvenire esclusivamente attraverso l’invio delle candidature all’indirizzo di posta elettronica certificata.
Cinema
Il gigantesco scandalo sanitario romeno in un doc.

S’intitola Collective ed è meritatamente entrato nelle short list degli Academy Awards 2021. Presentato al Festival di Venezia nel 2019, in due anni ha raggiunto grande popolarità, dimostrandosi addirittura predittivo.
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