Oggi è la Giornata nazionale dei Camici bianchi, istituita in parlamento per onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio di medici, infermieri, operatori e volontari in ambito sanitario, sociosanitario e socioassistenziale, nel corso della pandemia da Coronavirus. Un riconoscimento per il quale esprimiamo soddisfazione e orgoglio.
L’Ansa del 20 Febbraio 2020 titolava così: <<Un 38enne ricoverato all’ospedale di Codogno, nel milanese, è risultato positivo al test del Coronavirus. “Sono in corso le controanalisi a cura dell’Istituto Superiore di Sanità”, ha detto l’assessore al Welfare della Regione Giulio Gallera aggiungendo che l’italiano “è ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Codogno i cui accessi al Pronto Soccorso e le cui attività programmate, a livello cautelativo, sono attualmente interrotti”. L’uomo si è presentato giovedì al pronto soccorso dell’ospedale di Codogno, nel Lodigiano. Al momento le autorità sanitarie stanno ricostruendo i suoi spostamenti>>.
Esattamente un anno fa; ci auguriamo, nel giorno della memoria, che le terribili esperienze vissute in questo anno pandemico fungano da elemento induttivo verso approcci migliori, più efficaci, proattivi, in modo da pianificare anticipatamente le azioni opportune.
Di seguito l’elenco aggiornato dei 325 operatori sanitari caduti nel corso di questo anno. E’ doveroso rivolgere un pensiero a Li Wenliang, l’oculista 34enne che prima di tutti aveva lanciato l’allarme.
video tratto da fanpage.it
L’elenco degli operatori sanitari sconfitti dalla pandemia:
Roberto Stella † 11 03 2020 Pres. Omceo Varese
Giuseppe Lanati † 12 03 2020 Pneumologo
Giuseppe Borghi † 11 03 2020 Medico di medicina generale
Raffaele Giura † 13 03 2020 Pneumologo
Carlo Zavaritt † 13 03 2020 Pediatra e Neuropsichiatra infantile
Gino Fasoli † 14 03 2020 Medico di medicina generale
Luigi Frusciante † 15 03 2020 Medico di medicina generale
Mario Giovita † 16 03 2020 Medico di medicina generale
Luigi Ablondi † 16 03 2020 Epidemiologo
Franco Galli † 17 03 2020 Medico di medicina generale
Ivano Vezzulli † 17 03 2020 Medico di medicina generale
Massimo Borghese † 18 03 2020 Otorinolaringoiatra
Marcello Natali † 18 03 2020 Medico di medicina generale
Antonino Buttafuoco † 18 03 2020 Medico di medicina generale
Giuseppe Finzi † 19 03 2020 Ematologo
Francesco Foltrani † 19 03 2020 Medico di medicina generale
Andrea Carli † 19 03 2020 Medico di medicina generale
Bruna Galavotti † 19 03 2020 Psichiatra
Piero Lucarelli † 19 03 2020 Anestesista
Vincenzo Leone † 21 03 2020 Medico di medicina generale
Antonio Buonomo † 21 03 2020 Medico legale
Leonardo Marchi † 21 03 2020 Medico infettivologo
Manfredo Squeri † 23 03 2020 Medico Casa di Cura
Rosario Lupo † 23 03 2020 Medico legale
Domenico De Gilio † 19 03 2020 Medico di medicina generale
Calogero Giabbarrasi † 24 03 2020 Medico di medicina generale
Renzo Granata † 23 03 2020 Medico di medicina generale
Ivano Garzena † 23 03 2020 Odontoiatra
Ivan Mauri † 24 03 2020 Medico di medicina generale
Gaetano Autore † 25 03 2020 Medico di medicina generale
Vincenza Amato † 24 03 2020 Igienista
Gabriele Lombardi † 18 03 2020 Odontoiatra
Mario Calonghi † 22 03 2020 Odontoiatra
Marino Chiodi † 22 03 2020 Oculista
Carlo Alberto Passera † 25 03 2020 Medico di medicina generale
Francesco De Francesco † 23 03 2020 Medico ospedaliero
Antonio Maghernino † 25 03 2020 Medico di C.A.
Flavio Roncoli † 03 2020 Medico in pensione
Marco Lera † 20 03 2020 Odontoiatra
Giulio Titta † 26 03 2020 Medico di Medicina Generale
Benedetto Comotti † 26 03 2020 Ematologo
Anna Maria Focarete † 27 03 2020 Presidente SIMG
Dino Pesce † 26 03 2020 Medico Internista
Giulio Calvi † 26 03 2020 Medico di medicina generale
Marcello Ugolini † 27 03 2020 Pneumologo
Abdel Sattar Airoud † 16 03 2020 Medico di medicina generale
Giuseppe Maini † 12 03 2020 Medico di medicina generale
Luigi Rocca † 26 03 2020 Pediatra
Maurizio Galderisi † 27 03 2020 Cardiologo
Leone Marco Wischkin † 27 03 2020 Medico internista
Rosario Vittorio Gentile † 22 03 2020 Medico di medicina generale
Francesco Dall’Antonia † 24 03 2020 Chirurgo
Abdulghani Taki Makki † 24 03 2020 Odontoiatra
Aurelio Maria Comelli † 28 03 2020 Cardiologo
Michele Lauriola † 28 03 2020 Medico di medicina generale
Francesco De Alberti † 28 03 2020 Ex presidente OMCeO Lecco
Mario Luigi Salerno † 28 03 2020 Fisiatra
Roberto Mario Lovotti † 28 03 2020 Medico di medicina generale
Domenico Bardelli † 20 03 2020 Odontoiatra
Giovanni Francesconi † 30 03 2020 Medico di medicina generale
Valter Tarantini † 19 03 2020 Ginecologo
Guido Riva † 30 03 2020 Medico di medicina generale
Gaetana Trimarchi † 30 03 2020 Medico di medicina generale
Norman Jones † 27 03 2020 Cardiologo
Roberto Mileti † 30 03 2020 Ginecologo
Marino Signori † 01 04 2020 Medico del lavoro
Gianpaolo Sbardolini † 26 03 2020 Medico di medicina generale
Marcello Cifola † 01 04 2020 Otorinolaringoiatra
Gennaro Annarumma † 03 04 2020
Francesco Consigliere † 03 04 2020 Medico legale
Alberto Paolini † 03 04 2020
Riccardo Paris † 03 04 2020 Cardiologo
Dominique Musafiri † 03 04 2020 Medico di medicina generale
Italo Nosari † 03 04 2020 Diabetologo
Gianroberto Monti † 21 03 2020 Odontoiatra
Luciano Riva † 28 03 2020 Pediatra
Federico Vertemati † 31 03 2020 Medico di medicina generale
Giovanni Battista Tommasino † 04 04 2020 Medico di medicina generale
Paolo Peroni † 30 03 2020 Oftalmologo
Riccardo Zucco † 03 04 2020 Neurologo
Giandomenico Iannucci † 02 04 2020 Medico di medicina generale
Ghvont Mrad † 29 03 2020 Medico termale
Gianbattista Bertolasi † 02 04 2020 Medico di medicina generale
Silvio Lussana † 13 03 2020 Medico internista
Giuseppe Aldo Spinazzola † 31 03 2020 Cardiologo in pensione contagiato durante una visita occasionale
“Straniero”, è la condizione di un grande artista, Picasso, che attraverso le sue opere ha saputo plasmare la propria identità. La mostra a Palazzo Reale ne magnifica il percorso umano e artistico che comincia con una luce soffusa e calda, suoni indistinti, ritratti di volti appesi al soffitto e l’immagine di un giovane spagnolo che appare spaesato al suo arrivo a Parigi a inizio secolo.
Annie Cohen-Solal, storica e saggista, curatrice della mostra, conduce il visitatore nelle memorie di un grande artista attraverso l’esposizione di novanta opere, concesse dal Musée national Picasso-Paris di cui Cécile Debray è presidente.
A 50 anni dalla morte
A cinquant’anni dalla scomparsa di Picasso, la curatrice ne racconta la vita da un punto di vista inedito, mettendo in evidenza censure e persecuzioni ma anche influenze e passioni. I molteplici elementi presenti nelle sale contribuiscono ad accrescere, nel visitatore, un senso di smarrimento, si ha la sensazione di diventare subito “stranieri”, ai margini di un’unità spazio-temporale sospesa.
Si respira un malinconico senso di distacco quando ci si immerge nelle lettere della mamma di Picasso, lette e diffuse in sala da altoparlanti, e ancora spiccano le fotografie dell’artista insieme ai suoi amici, i documenti personali di un “anarchico”, i video di una realtà storica che non appartiene alla contemporaneità.
Durante questo percorso che anche sensoriale, il visitatore avverte la sensazione di sentirsi estraneo nella contemplazione di quadri, sculture, disegni e ceramiche di “un uomo che vede la realtà diversamente da come tutti la guardano”, così scrisse di Picasso Gertrude Stein, sua amica personale.
La mostra
La mostra è di grande impatto visivo, i pannelli espositivi sono ben curati, il percorso è intuitivo e conduce il visitatore verso un graduale coinvolgimento conoscitivo ed emotivo.
Il progetto segue la traiettoria artistica e politica di Picasso che si dimostra essere in linea con la città di Milano che “cresce e si afferma come grande polo culturale grazie alla capacità di accogliere chi è straniero”, ha dichiarato a margine dell’inaugurazione il sindaco Giuseppe Sala. È questa infatti la visione di una città che vuole offrire occasioni di espressione e di dialogo tra diverse culture, garantendo una crescita progressiva per l’individuo e la società.
Al via le Giornate nazionali del cinema per la scuola: l’inaugurazione con il Sottosegretario Borgonzoni
La senatrice aprirà lunedì 4 novembre le Giornate nazionali del cinema per la scuola 2024, promosse dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero della Cultura in collaborazione con Anec
Sarà la sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni, ad aprire lunedì 4 novembre le Giornate nazionali del cinema per la scuola 2024, promosse dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero della Cultura in collaborazione con Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinematografici), nell’ambito del Piano nazionale cinema e immagini per la scuola. Per il secondo anno consecutivo, docenti e dirigenti scolastici di tutta Italia si riuniranno a Palermo, presso i Cantieri Culturali alla Zisa, trasformati fino al 6 novembre in una grande “Città del cinema per la scuola”. Il programma prenderà avvio alle 15:00 con la cerimonia inaugurale al Cinema De Seta, promossa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero della Cultura.
L’inaugurazione con il vice ministro
La cerimonia sarà aperta dai saluti del sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni, e vedrà la partecipazione del direttore generale della Direzione Generale per la Comunicazione e le Relazioni Istituzionali del Mim, Giuseppe Pierro, e di Bruno Zambardino, referente per il Piano Nazionale Cinema per la Scuola presso la Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Mic, che illustreranno le novità del Piano Cips. Alle 16:30, avrà luogo la presentazione dei film in uscita destinati al pubblico scolastico, a cura di Circuito Cinema Scuola e delle case di produzione e distribuzione Universal Pictures e Warner Bros, che presenterà il suo ultimo film d’animazione: Buffalo Kids di Juan Jesús García Galocha e Pedro Solís García (Spagna 2024, 93′), uscito nelle sale il 31 ottobre.
Alle 20:30 si terrà l’evento di punta della prima giornata: la presentazione in anteprima nazionale del film Criature(Italia 2024) di Cécile Allegra, tratto dall’omonimo romanzo della stessa autrice e previsto nelle sale dal 5 dicembre. Al Cinema De Seta, lunedì sera, sarà presente la regista Cécile Allegra, accompagnata da un collegamento in diretta con l’attore protagonista Marco D’Amore, noto per il suo ruolo nella serie Gomorra.
‘To Gaza’, il doc in anteprima mondiale al Festival dei Popoli
Il film è stato girato dagli abitanti di Gaza, montato, scritto e concepito da Catherine Libert, Fred Piet, Hana Al Bayaty
Il 3 novembre a Firenze, sarà presentato in anteprima mondiale al Festival dei Popoli, To Gaza, un documentario filmato dagli abitanti stessi di Gaza, montato, scritto e concepito da Catherine Libert, Fred Piet, Hana Al Bayaty. In occasione della presentazione al cinema La Compagnia interverranno la regista Catherine Libert, Riccardo Noury (Amnesty International), Giuseppe Soriani (Medici Senza Frontiere) e in collegamento video di Mahmoud Raja Abu Shammala (tra i protagonisti del film).
“Se la dignità avesse un nome, il suo nome sarebbe Gaza. – si legge nella sinossi ufficiale – Girato da gazawi, questo instant movie racconta il periodo a partire dall’attacco del 7 ottobre 2023 fino ad oggi, documentando il massacro in corso e la resilienza delle persone sfollate. Da Gaza City a Rafah, il film mostra al contempo la distruzione, la sofferenza e la sopravvivenza nei campi profughi. Le poesie di Refaat Alarer, ucciso dalle bombe dell’esercito israeliano il 7 dicembre 2023, accompagnano il racconto della guerra quotidiana e dell’occupazione ai danni della popolazione palestinese. To Gaza è stato concepito da Catherine Libert, Fred Piet e Hana Al Bayaty, che lo hanno scritto e montato utilizzando video ricevuti da persone che stanno vivendo l’assedio”.
“To Gaza è stato montato a partire da immagini di diverse persone di Gaza con cui sono in contatto dal 2023. – dichiara Libert – Ho visionato centinaia di ore delle riprese con cui loro hanno documentato il massacro in corso e ho ricostruito un montaggio basato su dieci sguardi, seguendo l’ordine cronologico. Mentre ricevevo i materiali, riflettevo spesso su come le immagini che troviamo sui social network ogni giorno non siano virtuali: mostrano morti reali. Ci vengono proposte tra una pubblicità e l’altra, tra quelle che un algoritmo sceglie per noi, per alimentare la nostra sete di consumo. Ormai vedere il corpo fatto a pezzi di un bambino palestinese tra due spot di maglioni di lana mohair non ci sorprende più. Rapidamente i social hanno offuscato le immagini di questa guerra, ritenuta troppo violenta, in modo che l’utente potesse continuare a guardare i propri feed senza sentirsi troppo disturbato dalla sofferenza del popolo palestinese. Più che le tragedie in tempo reale, le fosse comuni, le immagini dello sterminio, a colpirmi erano i volti. Ho visto cambiare nel tempo i reporter che per mesi mi hanno inviato foto e video: l’orrore li ha trasformati. Dopo una prima fase in cui vivevano nel terrore, oggi sono più che altro esausti per la stanchezza dovuta all’essere ancora vivi in mezzo a tutta quella morte. Alcuni di loro sono morti. Uomini, donne e bambini hanno rischiato la vita ogni giorno perché queste immagini potessero arrivare a noi. Spesso viene reso loro omaggio sussurrando ‘Mai più’, ma quando il presente bussa alla porta con così tanta violenza, allora bisogna aprire gli occhi. E guardare questo film adesso è davvero il minimo che possiamo fare per tutte le persone a Gaza”.