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Cultura

Catania: I ragazzi Sindaci addobbano l’Albero in Prefettura

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Dopo l’interruzione per la pandemia si è ripresa la tradizione che i Ragazzi Sindaci della Provincia incontrano il Prefetto per gli auguri natalizi e si rendono operativi nell’addobbare l’albero di Natale della Prefettura.

Il nuovo Prefetto Maria Carmela Librizzi ha accolto di buon grado l’iniziativa e alla viglia dell’Immacolata il salone della Prefettura è stato animato dalla delegazione di 15 ragazzi sindaci di Motta S Anastasia, Misterbianco, Belpasso – (Circolo didattico e Scuola media Martoglio) Piano Tavola, San Pietro Clarenza, Paternò, (Don Milani, 1° e 2° Circolo) S Agata Li Battiati- (Pluchinotta e Mercede) Tremestieri, Mascalucia, Pedara e della scuola S Giovanni Bosco di Catania.

Nella sequenza delle presentazioni coordinata dal preside Giuseppe Adernò, i 14 sindaci: Francesco Finocchiaro, Marta Zappalà, Alessandro Buscemi, Bianca Mio, Beatrice Laudani, Aurora Vassallo, Santo Vitale, Alice Nicolosi, Chiara Leanza, Leonardo Vasta, Giulia D’Asta, Chiara Treviglia, Matteo Signorello, Ginevra Aulino; il presidente del Consiglio del CCR di Belpasso Francesco Occhipinti con l’assessore Alessandro Mio hanno presentato insieme agli auguri le molteplici iniziative messe in atto dal Consiglio dei Ragazzi nella ricerca del miglior bene per la scuola e per una sana educazione di rispetto dell’ambiente e numerose sono le iniziative per la raccolta differenziata, la riduzione della plastica e la custodia del creato.

Gli addobbi esposti sono stati realizzati in maniera creativa con materiali di riciclo ed i ragazzi sindaci “ambasciatori del dono e dell’inclusione” hanno voluto testimoniare con i loro piccoli doni: angeli, presepi artistici, decorazioni e dolci il senso di rispetto verso i rappresentanti delle Istituzioni.

Hanno partecipato all’evento il Sindaco di Mascalucia Vincenzo Antonio Magra, le dirigenti scolastiche Viviana Ardica e Giuseppina Ferrante le docenti referenti e i genitori accompagnatori.

I canti natalizi, diretti dal M° Alessandro Vargetto, sono stati eseguiti dalla delegazione del “Coro interscolastico Vincenzo Bellini” composta dei ragazzi dell’Istituto “Pizzigoni-Carducci”.

Il Prefetto, a conclusione dell’incontro, ha offerto a tutti i partecipanti un dolce natalizio.

“E’ stata una bella lezione di educazione civica che s’impara facendo”, ha dichiarato il preside Giuseppe Adernò, promotore dell’iniziativa, fondatore e coordinatore dei CCR e, incontrando le Istituzioni gli studenti si rendono protagonisti attivi nel rinforzare il senso di responsabilità e d’impegno nella ricerca del bene comune.

Cultura

Al cuore della democrazia, verso la sett.sociale

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In cammino verso la 50° Settimana sociale dei cattolici in Italia

monia e bellezza alla  sinfonia della democrazia agita e vissuta

La celebrazione della XVII Giornata sociale diocesana, promossa dall’Ufficio di Pastorale sociale e Lavoro dell’Arcidiocesi di Catania, ha avviato il percorso formativo di riflessione e di progettualità, che dal 3 al 7 luglio,  avrà un primo traguardo a Trieste, in occasione della 50° Settimana sociale dei cattolici in Italia.

Il tema della partecipazione, verbo di azione e di coinvolgimento operativo dei cittadini nell’impegno di contribuire e cooperare alla costruzione del bene comune, ha guidato le riflessioni dei relatori e dei gruppi di studio, sollecitando una maggiore presa di coscienza del dovere civico, che si intreccia con la testimonianza dei valori cristiani nel tessuto sociale.

Dopo il saluto del direttore dell’Ufficio Don Alfio Carbonaro, l’Arcivescovo, Mons. Luigi Renna, presidente del Comitato delle Settimane Sociali dei cattolici in Italia,  ha delineato il percorso della democrazia che, “prima  ancora di essere una forma i governo, è l’espressione di un desiderio profondamente umano” e muove i primi passi dal  desiderio e del sogno dei cattolici riuniti a  Camaldoli, alla vigilia della guerra. Il Codice di Camaldoli, infatti,  ha guidato i Padri Costituenti  alla redazione della  Costituzione Repubblicana del 1948.

Democrazia e demagogia, popolo e populismi, democrazia rappresentativa e democrazia diretta, sono stati i termini ricorrenti dell’intervento, che hanno fatto luce sul tema della “Partecipazione tra storia e futuro”, “primo indicatore della salute della democrazia”, che a Trieste offrirà spazi di innovazione sociale e culturale per la crescita del Paese e della comunità civile, nella quale i cattolici hanno il compito specifico di essere “testimoni credibili” dei valori proclamati.

Il coordinatore del “Cantiere per Catania”, Claudio Sammartino, già Prefetto della Repubblica, ha illustrato le finalità della giornata sociale, che dà l’avvio al “Secondo Seminario di formazione all’impegno sociale e politico.

Articolato in sette tappe, il seminario formativo si svolgerà presso la Scuola Superiore dell’Università di Catania e analizza la grammatica della partecipazione, prendendo in esame i temi della città, delle infrastrutture, dell’ambiente, della comunità, dell’economia, della povertà nelle periferie ed infine anche quello dell’intelligenza artificiale.

Il tessuto della democrazia intreccia le molteplici reti sociali che 40 milioni di volontari rendono vive e dinamiche, realizzando lodevoli progetti e servizi per il bene comune.

Finalità del “Cantiere per Catania”, ha detto Sammartino, non è quella di costruire un “partito”, bensì quella di comporre uno “spartito” nel quale ciascuno apporta il personale contributo di competenze e di risorse al fine di dare armonia e bellezza alla sinfonia della democrazia agita e vissuta.

Con grinta e coinvolgente entusiasmo la prof.ssa Elena Granata, docente di Urbanistica e Analisi della città e del territorio all’Università di Milano, Vice presidente del Comitato scientifico delle Settimane sociali dei cattolici in Italia, ha presentato il tema della 50° Settimana sociale, pensata non come un evento, bensì come un processo , al fine di sollecitare il coinvolgimento delle risorse di tutti gli operatori, “nel rispetto degli ambiti e degli stili di ciascuno”.

La scelta di Trieste, città di frontiera, multietnica e con diverse presenze linguistiche, emblema dell’Unità d’Italia, risponde all’intento di instaurare  un nuovo metodo, attivando la palestra del dialogo e dell’ascolto, segni connotativi della sinodalità.

Il “sentire” interiorizzato invita all’azione, al fare, secondo la formula: “pensare col cuore” e “agire col cervello”  e,  da veri “poeti sociali”, “seminatori di cambiamento”,  tutti sono chiamati a diventare protagonisti attivi, operatori di azioni concrete,  di  servizi efficienti e produttivi di benessere e di sviluppo.

Nel pomeriggio di sabato 11 novembre,  presso la Scuola Superiore dell’Università, la prof.ssa Granata ha documentato originali realizzazioni concrete di progetti per una città vivibile, restituendo vitalità a luoghi e spazi, prima inagibili, destinati al bene comune, dimostrando come  in risposta ad un bisogno, nasce un progetto, che è appunto il modo di mettere in atto un desiderio.

La democrazia  assegna ai cittadini il compito di essere  “placemaker”, inventori e plasmatori di luoghi da abitare,  costruttori di città da vivere in risposta ai bisogni dei cittadini, piccoli e grandi, giovani e anziani.

Il susseguirsi dell’espressione: “immagina se….” impegna a migliorare il presente e a progettare il futuro, prendendosi cura delle persone e delle cose e apportando  con creatività e immaginazione notevoli benefici alla società civile.

Nei lavori di gruppo, svolti nelle aule della Scuola Superiore, messi a disposizione dal Magnifico Rettore Francesco Priolo e dal presidente Prof. Daniele Malfitana, sono state analizzate alcune positive esperienze di partecipazione realizzate a Paternò e a Librino e la sintesi è stata curata nelle conclusioni della Giornata a cura del giovane Mirko Viola.

L’esercito dei volontari che operano, quasi nascosti nelle trincee del sociale, costituiscono il lievito della democrazia, che dovrebbe fermentare la massa e sfornare un buon pane, profumato e caldo.

Giuseppe Adernò

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Cultura

 Quando i ragazzi fanno le cose per bene

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S.A, LI BATTIATI: Mercoledì 15 novembre: ballottaggio per eleggere il sindaco dei ragazzi dell’ Istituto S. Maria della Mercede

civica nella scuola, piccola città:  si elegge il sindaco dei ragazzi  e si costituisce il Consiglio comunale dei ragazzi con assessori e consiglieri.

Già da alcuni anni l’Istituto S. Maria della Mercede, di Sant’Agata Li Battiati, ha adottato il progetto del CCR, che quest’anno compie trent’anni, essendo stato attivato a Motta S. Anastasia nel 1993.

Con la guida dei docenti, i bambini delle classi quarte e quinte hanno elaborato dei progetti per rendere la scuola sempre più bella  e con i motti: “Viviamo la scuola, creiamo il futuro” ; “Tutti insieme per una scuola e un mondo migliore” sono state costituite due liste. I risultati elettorali hanno dato vincente la lista n. 1 e sono stati eletti consiglieri: Matteo Midili, Mariasole Tenerello, Mattia Di Bella, Nicolò Lo Faro, Della seconda lista hanno riportato maggiori preferenze: Damiano  Pulvirenti, Mirko Pezzino e Sabrina Messina.

Nella lista dei sindaci si sono candidati: Giada Attanasio, Sara Bertolo, Giada Carbone, Marta Magazù, Giada Carbone, Gabriele Sanfilippo, Daniele Tinè .

L’esito delle votazioni per il sindaco dei ragazzi ha fatto registrare un totale non superiore al quorum del 50% + 1 dei votanti,  e quindi mercoledì 15 novembre si procederà  alle votazioni di ballottaggio  tra Giada Carbone e Giada Attanasio . Chi prenderà più voti sarà eletto sindaco dei ragazzi.

Giuseppe Adernò

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Cultura

Legalità e democrazia – i giovani protagonisti attivi

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Convegno delle Ambasciate della legalità a Montecitorio

Oltre trecento studenti di diverse regioni d’Italia hanno seguito con attenzione gli interventi del   Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, dell’On. Renata Polverini, già presidente della Regione Lazio, dell’On. Carolina Varchi, vice sindaco di Palermo e Segretaria di Presidenza della Camera dei deputati.

Ha portato la sua testimonianza Salvatore Attanasio, papà di Luca Attanasio l’Ambasciatore italiano ucciso nella Repubblica democratica del Congo;  gli studenti delle  “Ambasciate della Legalità”,  presenti in 70 scuole d’Italia, hanno socializzato le loro esperienze di impegno civico e di buone pratiche di legalità.

Al convegno sono intervenuti anche i Ragazzi Sindaci della provincia di Catania, (Belpasso, Piano Tavola e Adrano) ed il CCR di Apricena in provincia di Foggia.

La loro testimonianza è stata significativa e di stimolo ad agire guidati dalla forza delle idee e dai valori che guidano il cammino nella ricerca del bene comune.

Il preside Giuseppe Adernò ha illustrato le finalità del progetto didattico del “Consiglio Comunale dei Ragazzi” che quest’anno ha celebrato il trentennale, essendo stato attivato a Motta S Anastasia (Catania) nel 1983 e ancor prima a Morrovalle in provincia di Macerata nel 1989.

La delegazione dei CCR di Belpasso e Adrano , con la partecipazione dei Dirigenti scolastici e degli Assessori  del comune di Belpasso, ha avuto anche l’opportunità di visitare i saloni e l’Aula parlamentare di Palazzo Montecitorio, “incontrare” da vicino le Istituzioni e percepire il senso dello Stato e della vita democratica.

Nel corso del convegno, guidato da Nicolò Mannino e Salvatore Sardisco,  è stato presentato il libro. “Il mio nome è Amore”, che raccoglie le testimonianze di docenti e studenti sui temi della legalità e della pace.

Nella prefazione, il Prefetto Renato Cortese ha citato l’impegno dei giovani che vogliono sostituire “l’acre odore del compromesso” con il “fresco profumo della libertà e della pace”. Su questi temi “Pace e Solidarietà tra i popoli” il prossimo 24 gennaio al Campidoglio, nella sala della Protomoteca di Roma, si svolgerà il primo convegno del 2024 promosso dal Parlamento della legalità internazionale.

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