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Cinema

Film dell’anno, Miss Marx di Susanna Nicchiarelli

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Con la sceneggiatrice e regista riceveranno il Nastro, che viene assegnato ai soli talenti italiani, anche i produttori Marta Donzelli e Gregorio Paonessa per Vivo Film e Paolo Del Brocco per Rai Cinema, il costumista appena nominato agli Oscar Massimo Cantini Parrini e, per le musiche esplosive, i Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo

La notizia apre ufficialmente i Nastri 2021: appuntamento per l’annuncio delle candidature in streaming il 26 Maggio, consegna dei premi  il 26 Giugno

Va al film di Susanna Nicchiarelli Miss Marx il “Nastro dell’Anno” 2021 che il Direttivo dei Giornalisti Cinematografici assegna scegliendo tradizionalmente un’opera che meriti una particolare sottolineatura di eccellenza, oltre il verdetto che annualmente premia i migliori dell’anno attraverso il voto dei Giornalisti Cinematografici che assegnano quest’anno i Nastri della 75.ma edizione.

Il Nastro dell’anno va anche ai produttori italiani del film, Marta Donzelli e Gregorio Paonessa (Vivo Film) con Rai Cinema, allo straordinario talento del costumista Massimo Cantini Parrini e per le musiche esplosive, condivise con i Downtown Boys, ai Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo

Miss Marx è la storia di ‘Tussy’

la terza figlia di Karl Marx, Eleanor, interpretata da Romola Garai. Presentato in concorso all’ultima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, il film racconta le contraddizioni esistenziali e la sofferenza di una giovane donna colta e brillante che lotta per l’emancipazione di tutte e per la parità con gli uomini, intellettuali che professano una nuova visione della società ma vivono tra forti contraddizioni il loro stesso privato.

Tra le prime donne nella storia ad avvicinarsi ai temi del socialismo e al femminismo, Eleanor sarà vittima della propria generosità e dei propri sentimenti, travolta da una storia d’amore dal destino tragico.

Laura Delli Colli (Presidente Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici)

Laura delli Colli: “un’opera del valore doppiamente speciale”

“Mai come quest’anno, il nostro 75.mo, questo riconoscimento premia un’opera dal valore doppiamente speciale” spiega per il Direttivo Nazionale dei Giornalisti la Presidente, Laura Delli Colli che annuncerà le candidature 2021 in streaming il 26 Maggio.

“Nel progetto e nelle intuizioni di Susanna Nicchiarelli la grande qualità tecnica nella realizzazione coincide con una visione che rende contemporanea, come la musica che accompagna la sua storia, la vicenda di una donna che trova il coraggio di liberarsi con lucida determinazione anche nel corpo dalla condanna alla subalternità. Un destino di molte donne che ancora oggi rende universale il messaggio del film”.

Sabato 26 Giugno i premi saranno consegnati ‘in presenza’ ai vincitori, nelle modalità consentite dalle normative di sicurezza previsti.

I nastro d’argento 

Premio di interesse culturale nazionale, i Nastri d’Argento quest’anno alla 75.ma edizione sono realizzati dal SNGCI Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani con il sostegno del MiBACT Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turismo – Direzione Generale per il Cinema

Cinema

“The end” il film di Joshua Oppenheimer

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“The end” del regista candidato all’Oscar, Joshua Oppenheimer presentato nelle profondità della miniera di sale di Petralia

Più di 80 giornalisti provenienti da tutta Europa, invitati dalla società di Distribuzione I Wonder, hanno vissuto una delle esperienze più straordinarie e immersive che difficilmente potranno dimenticare nella loro vita. La miniera di sale di salgemma di Raffo, frazione di Petralia Soprana, in provincia di Palermo, gestita dalla società Italkali, per oltre un mese, aveva ospitato, nel 2023, un centinaio di maetsranze, provenienti da tutto il mondo, per girare il film del regista, candidato all’Oscar, Joshua Oppenheimer, “The end”. E’ qui che è tornato assieme ai produttori e parte del cast per presentarlo in anteprima alla stampa internazionale. Arriverà in sala, distribuito da I Wonder Pictures, il prossimo 3 luglio.  

La location

Lo scenario mozzafiato, un sito geologico di circa cinque milioni di anni fa, con oltre 80 km di gallerie, distribuite su otto livelli, scavate fino a profondità oceaniche. In una di esse gli organizzatori hanno installato un maxi schermo e proiettato il film,  con una acustica perfetta. Tanti gli ospiti della Sicilia Film Commission della Regione siciliana, diretta da Nicola Tarantino e tutti autorevoli; per quasi due ore mezza sono stati rapiti dall’incanto del film e dell’ambiente circostante, totalmente isolato dal mondo esterno per via della sua profondità. Dopo un primo briefing con il direttore della miniera, caschetto di protezione in testa, la discesa nelle viscere della terra, visitando prima il Museo “SottoSale”, realizzato con opere straordinarie e, dopo la proiezione,  con i pullmini a percorrere alcuni chilometri, poer  raggiungere le location ,  che l’Italkali ha voluto mantenere. Pochi elementi di scena che, come per magia, hanno preso vita nel racconto emozionato  di Oppenheimer, che a tutti è sembrata più una meditazione.

Il film

Lo aveva già fatto nell’opera che lo ha consacrato a livello internazionale, “The act of killing” (L’atto di uccidere, 2012), e si è ripetuto anche in questo straordinario lavoro, non abbandonando mai il suo sguardo sul senso di colpa e sulla rimozione, che affida a un cast stellare. The end è una sorta di musical atipico, con un linguaggio a metà tra il filosofico e il surreale affidando agli attori momenti di alienazione claustrofobica legati alla necessità di vivere in un bunker per la scomparsa fuori dell’intera popolazione. Durante il suo racconto ai giornalisti Joshua, con accanto la produttrice e l’attore George MacKay, ha chiesto agli ospiti di chiudere gli occhi e, nel buio, “ascoltare il silenzio” per riflettere sulla crisi irreversibile dell’essere umano e sulla sua incapacità di affrontare con responsabilità i suoi errori. Spetta all’uomo scegliere che direzione prendere nel futuro se continuare a distruggere la specie e l’ambiente e quindi vivere, come ha detto il regista, “nell’illusione confortante delle menzogne”.

La sceneggiatura

E’ firmata dallo stesso regista con Rasmus Heisterberg (“Uomini che odiano le donne”), prende  vita nelle splendide musiche di Marius de Vries (“Romeo+Giulietta”) e Joshua Schmidt (“Adding machine”), con testi dello stesso Oppenheimer. E’ proprio l’uso del musical, come forma di linguaggio raffinato e coinvolgente, che caratterizza il film per la sua leggerezza che diventa intensità espressiva nel raccontare “un canto struggente” come è stato definito da Andrea Romeo, ideatore di Biografilm, nell’introdurre la proiezione. Presentato in anteprima mondiale al Telluride Film Festival e successivamente al Toronto International Film Festival, il film nasce da una prestigiosa collaborazione internazionale tra Danimarca, Germania, Irlanda, Italia, Regno Unito e Svezia.

La trama

Il mondo è finito. Ma l’umanità, forse, no. In un bunker sotterraneo riarredato come una casa di lusso, vivono e sopravvivono: Madre (il premio Oscar Tilda Swinton), Padre (il candidato all’Oscar Michael Shannon) e Figlio (George Mackay);  cercano di mantenere la speranza e un senso di normalità aggrappandosi a piccoli rituali quotidiani. Ma l’arrivo di una ragazza dall’esterno (Moses Ingram) incrinerà il delicato equilibrio di questo apparente idillio familiare.

Il regista

Joshua Oppenheimer  è cresciuto ad Harvard e a Central Saint Martins; i suoi primi lavori, i cortometraggi The Globalisation Tapes, The Entire History of the Louisiana Purchase (1998), These Places We’ve Learned to Call Home (1996). L’esordio nel suo primo lungometraggio, nel 2012 con The Act of Killing dopo avere studiato per decenni l’opera terrificate delle milizie della morte in Indonesia e raccolto le testimonianze agghiaccianti delle vittime. Il film è stato presentato in anteprima in Italia, nel 2013, nel corso della nona edizione di Biografilm Festival, dove  ha vinto il Premio della Giuria Internazionale con la motivazione “…un’avvincente, intrepida, terribile, esibizione del male e per la sua regia innovativa”.  Ha vinto un BAFTA, il premio ecumenico Panorama a Berlino, il CPH:DOX Award e molti altri. Candidato agli Oscar per il Miglior Documentario 2013. Il suo secondo lungometraggio, The Look of Silence, sempre incentrato sui massacri indonesiani, ha vinto il Gran premio della giuria alla 71ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ed è stato distribuito in Italia prima che nel resto del mondo, ricevendo pure una nomination agli Oscar 2016.

Guarda il trailer

Immagini e video realizzati con il controbuto di https://madonielive.com/

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Biennale College Cinema

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Al via i bandi Biennale College Cinema – International e Biennale College Cinema – Immersive, aperti entrambi dal 6 maggio al 7 luglio.

 

Biennale College Cinema è un’attività strategica rivolta alla formazione di giovani filmmaker provenienti da tutto il mondo. Biennale College vuole promuovere i talenti offrendo loro di operare a contatto di maestri per la messa a punto di “creazioni”.

Il principale scopo è quello di affiancare e arricchire la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con un laboratorio di alta formazione, ricerca e  sperimentazione, per lo sviluppo e la produzione di opere audiovisive a micro-budget, aperto team di registi e produttori di tutto il mondo.

Biennale College Cinema riceve il sostegno del Ministero della Cultura e il sostegno aggiuntivo di Chanel.
Biennale College Cinema si avvale della collaborazione accademica con The Gotham Film & Media Institute di New York e del TorinoFilmLab.

Biennale College Cinema – International

Il bando è rivolto a team composti da regista e produttore, provenienti da tutto il mondo.
Biennale College Cinema selezionerà nove progetti internazionali a microbudget che saranno invitati a partecipare a un workshop di 10 giorni a Venezia.

La sfida è di realizzare – al termine di un percorso della durata di  un anno e che segue l’intero arco di ideazione, sviluppo, produzione, regia, marketing, audience engagement e distribuzione di un film – fino a quattro opere audiovisive di lungometraggio a micro-budget. 

Il bando è aperto dal 6 maggio al 7 luglio 2025.

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Cinema

On air, il festival, seconda edizione

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Torna a Palermo per la sua seconda edizione ON AIR, il Festival che intreccia il mondo delle Serie TV e del Cinema con le grandi tematiche sociali del presente. Dal 30 maggio al 1° giugno, tre giorni di talk tematici e incontri con i protagonisti del mondo dello spettacolo e realtà che operano nel sociale, per confrontarsi su temi come l’uguaglianza di genere, la diversità, l’inclusione sociale, la giustizia, la sostenibilità ambientale e il ruolo dell’arte nel cambiamento culturale. A fare da cornice agli appuntamenti, lo splendido Palazzo dei Normanni. Ospiti d’eccezione di questa edizione: Luca Argentero, tra i volti più popolari e amati dal pubblico, Vittoria Puccini, Romana Maggiora Vergano. Nel corso del Festival, ampio spazio sarà dedicato anche al dialogo con la nuova generazione di attori, tra cui Giovanni Nasta, Lea Gavino, Adriano Moretti, in un confronto aperto sulle opportunità e le insidie dei social media per chi cresce professionalmente sotto i riflettori.

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