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Si allunga la lista degli operatori sanitari caduti sul lavoro

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Continua ad allungarsi la lista dei medici deceduti per l’epidemia di Covid-19. Gli ultimi due ad allungare la lista dei colleghi che hanno perso la vita sul lavoro sono Luciano Riva, Pediatra, ex primario all’Ospedale di Desio, e Federico Vertemati, Medico di medicina generale. Il totale dei medici deceduti, ai apprende dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), sale a 77. Intanto, secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità è stata superata quota 10mila contagi da SarsCov2 tra gli operatori sanitari.

 

Numeri che preoccupano anche a fronte dello sconcertante perdurare della mancanza di Dispositivi di protezione individuale come le mascherine Ffp2, ma anche visiere e camici adeguati. Tra i contagiati il 20% circa sono medici ed il 52% infermieri. Molti operatori sanitari sono attualmente ricoverati in Rianimazione. Una situazione grave, afferma il maggiore sindacato dei medici ospedalieri, l’Anaao-Assomed.

Ma come si spiegano così tanti contagi? Per una catena di errori di gestione, secondo l’Anaao. Innanzitutto, denuncia, “è mancata l’attuazione di quanto già scritto nei Piani Pandemici Nazionali (ultimo del 2006) e Regionali (2007): percorsi ed aree pulite/sporche con apposite zone filtro, sistemi di ventilazione a pressione negativa, docce per il personale, sanificazione”. E poi: carenza di tamponi e Dpi, “una carenza coperta con norme di legge ad hoc con cui si è innalzata a dignità di Dpi la semplice mascherina chirurgica”, ed anche l’esclusione del personale sanitario dall’isolamento fiduciario in caso di esposizione non protetta a Covid-19. E proprio la carenza di protezioni, nonostante sia stato annunciato il prossimo arrivo di nuove scorte, continua ad essere una forte criticità denunciata da vari comparti medici. Le mascherine ad alta protezione sono carenti tra i medici di famiglia, ma anche tra gli operatori ed i medici del 118.

Aggiorneremo i loro nomi riportati puntualmente dal Portale FNOMCeO. In allegato, i dati sui contagi.

 

  1. Roberto Stella † 11 03 2020
    Presidente dell’Ordine dei Medici di Varese, Responsabile Area Strategica Formazione FNOMCeO, Presidente nazionale della SNAMID
  2. Giuseppe Lanati † 12 03 2020
    Pneumologo
  3. Giuseppe Borghi † 11 03 2020
    Medico di Medicina Generale
  4. Raffaele Giura † 13 03 2020
    Ex primario del reparto di Pneumologia
  5. Carlo Zavaritt † 13 03 2020
    Pediatra e neuropsichiatra infantile
  6. Gino Fasoli † 14 03 2020
    Medico di medicina generale già in pensione richiamato per l’emergenza Covid-19
  7. Luigi Frusciante † 15 03 2020
    Medico di Medicina Generale
  8. Mario Giovita † 16 03 2020
    Medico di Medicina Generale
  9. Luigi Ablondi † 16 03 2020
    Epidemiologo, ex direttore generale dell’Ospedale di Crema
  10. Franco Galli † 17 03 2020
    Medico di Medicina Generale
  11. Ivano Vezzulli † 17 03 2020
    Medico di Medicina Generale e medico dello sport
  12. Massimo Borghese † 18 03 2020
    Specialista in Otorinolaringoiatria e Foniatria
  13. Marcello Natali † 18 03 2020
    Medico di Medicina Generale, segretario della Federazione dei medici di Medicina generale di Lodi
  14. Antonino Buttafuoco † 18 03 2020
    Medico di Medicina Generale
  15. Giuseppe Finzi † 19 03 2020
    Ematologo e docente a contratto di Malattie vascolari all’Università di Parma
  16. Francesco Foltrani † 19 03 2020
    Medico di Medicina Generale
  17. Andrea Carli † 19 03 2020
    Medico di Medicina Generale
  18. Bruna Galavotti † 19 03 2020 (data segnalazione)
    Psichiatra, Decana dell’Associazione Donne Medico di Bergamo
  19. Piero Lucarelli † 19 03 2020 (data segnalazione)
    Anestesista
  20. Vincenzo Leone †  21 03 2020
    Medico di medicina generale, vicepresidente SNAMI
  21. Antonio Buonomo †  21 03 2020
    Medico legale
  22. Leonardo Marchi †  21 03 2020
    Medico infettivologo, direttore sanitario Casa di Cura San Camillo
  23. Manfredo Squeri †  23 03 2020
    Già medico ospedaliero, attualmente responsabile del reparto di Medicina nella Casa di Cura Piccole Figlie di Parma convenzionata con SSN
  24. Rosario Lupo †  23 03 2020
    Medico legale, dirigente del Centro Medico Legale INPS di Bergamo
  25. Domenico De Gilio † 19 03 2020
    Medico di medicina generale
  26. Calogero Giabbarrasi † 24 03 2020
    Medico di medicina generale
  27. Renzo Granata † 23 03 2020
    Medico di medicina generale
  28. Ivano Garzena † 23 03 2020
    Odontoiatra
  29. Ivan Mauri † 24 03 2020
    Medico di medicina generale
  30. Gaetano Autore † 25 03 2020
    Medico di medicina generale
  31. Vincenza Amato † 24 03 2020
    Dirigente Medico Responsabile U.O.S. Igiene Sanità Pubblica del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria
  32. Gabriele Lombardi † 18 03 2020
    Odontoiatra
  33. Mario Calonghi † 22 03 2020
    Odontoiatra
  34. Marino Chiodi † 22 03 2020
    Oculista
  35. Carlo Alberto Passera † 25 03 2020
    Medico di medicina generale
  36. Francesco De Francesco † 23 03 2020
    Pensionato, già medico ospedaliero, scultore e pittore
  37. Antonio Maghernino † 25 03 2020
    Medico di continuità assistenziale
  38. Flavio Roncoli † 03 2020
    Pensionato
  39. Marco Lera † 20 03 2020
    Odontoiatra
  40. Giulio Titta † 26 03 2020
    Medico di medicina generale, ex-segretario FIMMG
  41. Benedetto Comotti † 26 03 2020
    Ematologo
  42. Anna Maria Focarete † 27 03 2020
    Consigliere Provinciale FIMMG, Presidente SIMG e già consigliere dell’Ordine Prov. dei Medici di Lecco
  43. Dino Pesce † 26 03 2020
    Medico internista, per vent’anni primario del reperto di medicina generale dell’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena
  44. Giulio Calvi † 26 03 2020
    Medico di medicina generale
  45. Marcello Ugolini † 27 03 2020
    Pneumologo, consigliere dell’Ordine dei Medici
  46. Abdel Sattar Airoud † 16 03 2020
    Medico di medicina generale
  47. Giuseppe Maini † 12 03 2020
    Medico di medicina generale
  48. Luigi Rocca † 26 03 2020
    Pediatra
  49. Maurizio Galderisi † 27 03 2020
    Cardiologo e professore di Medicina Interna all’Università Federico II di Napoli
  50. Leone Marco Wischkin † 27 03 2020 (data segnalazione)
    Medico internista
  51. Rosario Vittorio Gentile † 22 03 2020
    Medico di medicina generale, specialista in allergologia ed ematologia
  52. Francesco Dall’Antonia † 24 03 2020
    Ex-primario della Chirurgia I di Vicenza
  53. Abdulghani Taki Makki † 24 03 2020
    Odontoiatra
  54. Aurelio Maria Comelli † 28 03 2020 (data segnalazione)*
    Cardiologo
  55. Michele Lauriola † 28 03 2020 (data segnalazione)*
    Medico di medicina generale
  56. Francesco De Alberti † 28 03 2020
    Ex presidente OMCeO Lecco
  57. Mario Luigi Salerno † 28 03 2020
    Fisiatra
  58. Roberto Mario Lovotti † 28 03 2020
    Medico di medicina generale
  59. Domenico Bardelli † 20 03 2020
    Odontoiatra
  60. Giovanni Francesconi † 30 03 2020 (data segnalazione)*
    Medico di medicina generale
  61. Valter Tarantini † 19 03 2020
    Ginecologo
  62. Guido Riva † 30 03 2020 (data segnalazione)*
    Medico di medicina generale
  63. Gaetana Trimarchi † 30 03 2020
    Medico di medicina generale
  64. Norman Jones † 27 03 2020
    Cardiologo, ex primario della cardiologia del centro di riabilitazione “Trabattoni-Ronzoni” di Seregno
  65. Roberto Mileti † 30 03 2020
    Ginecologo
  66. Marino Signori † 01 04 2020 (data segnalazione)*
    Medico del lavoro
  67. Gianpaolo Sbardolini † 26 03 2020
    Medico di medicina generale
  68. Marcello Cifola † 01 04 2020 (data segnalazione)*
    Otorinolaringoiatra
  69. Gennaro Annarumma † 03 04 2020 (data segnalazione)*
  70. Francesco Consigliere † 03 04 2020 (data segnalazione)*
    Medico legale e docente universitario
  71. Alberto Paolini † 03 04 2020 (data segnalazione)*
  72. Riccardo Paris † 03 04 2020 (data segnalazione)*
    Cardiologo
  73. Dominique Musafiri † 03 04 2020
    Medico di medicina generale
  74. Italo Nosari † 03 04 2020 (data segnalazione)*
    Diabetologo
  75. Gianroberto Monti † 21 03 2020
    Odontoiatra
  76. Luciano Riva † 28 03 2020
    Pediatra, ex primario all’Ospedale di Desio
  77. Federico Vertemati † 31 03 2020
    Medico di medicina generale

A questa lista aggiungo Lorena Quaranta, collega medico, prossima alla laurea in Medicina e Chirurgia con il sogno di prendersi cura dei bambini; voleva fare la pediatra ma è stata strangolata e uccisa dal fidanzato il 31 03 2020.

Cinema

Sergio Castellitto e Marco Bellocchio

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Attori e registi, a capo di CSC e Cineteca di Bologna parlano di sogni e bisogni della cultura del grande schermo. Ma anche dei set che hanno vissuto insieme

Il Centro Sperimentale di Cinematografia è un posto seducente e ammaliante: solo passeggiare per i suoi corridoi, gli stessi che hanno vissuto la presenza per diversi anni di Roberto Rossellini, significa provare una emozione del tutto particolare” ha detto il Presidente Sergio Castellitto, il 28 giugno, a Bologna, al cinema Modernissimo. “Ho un rapporto del tutto speciale con il Centro Sperimentale – ha detto Marco Bellocchio che era seduto insieme a lui e a Gianluca Farinelli di fronte ad una platea gremita – per qualche anno vi ho anche insegnato. All’epoca iniziai come attore ma fu Camilleri, che era insegnante, a consigliarmi di fare successivamente il corso come regista”. Entrambi, presenti al Cinema Ritrovato, sono stati invitati allo stesso desk dal presidente Farinelli per assistere ad un dialogo che li vede entrambi manager (certo “atipici” come li ha definiti alla fine dell’incontro) di due istituzioni cardinali del cinema pubblico: il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e la Cineteca di Bologna (di cui Bellocchio è presidente).

“E’ molto importante quello che ha fatto Sergio – ha detto Bellocchio – aprendo il Centro per la prima volta a tutti con i giorni della Diaspora degli Artisti in Guerra: se vorrà, in futuro, in questa direzione, sarei lieto di poter collaborare in qualche modo”. “La scelta della Diaspora – ha detto

Castellitto – nasce dall’idea di mettere la “carne del dolore del mondo” al centro di un evento con il quale aprire per la prima volta le porte della Scuola e della Cineteca al mondo esterno e non solo ai 260 allievi che la frequentano ogni giorno e tra i quali ci sono i talenti del cinema italiano di doman. Risultato: abbiamo avuto più di 700 persone al giorno, per la metà sotto i 30 anni”.

Farinelli ha sottolineato anche le analogie artistiche e gli incroci biografici: entrambi hanno iniziato come attori e sono diventati registi (“Ma io sono diventato regista per trasferire sullo schermo la narrazione e le immagini che mi avevano suscitato i libri di Margaret Mazzantini”, ha detto il Presidente del Centro Sperimentale), hanno fatto due film insieme, L’ora di religione e Il regista di matrimoni (“In realtà due e mezzo – ha aggiunto Castellitto – perché ho doppiato Lou Castel in Gli occhi, la bocca: anche se Lou, poco prima che iniziassi, mi ha pregato in ginocchio di rifiutare perché non voleva essere doppiato”) ed ora entrambi, senza essere manager, si ritrovano a capo di due istituzioni cruciali per la preservazione, la conservazione e il restauro del patrimonio cinematografico. “Ma io non faccio quasi niente – ha detto Bellocchio – Bologna dispone di una macchina organizzativa incredibile”. “Io non sono nato manager e non morirò tale, ma sto scoprendo quanto è difficile esserlo continuando ad occuparsi fondamentalmente di cultura”.

E’ sul set, come è stato il loro incontro? Il ricordo più suggestivo è di Bellocchio ma riguarda da vicino Sergio. “La famosa bestemmia di L’ora di religione: una bestemmia

ripetuta due volte. Cosa ci può essere dopo qualcosa del genere? Sergio ha avuto questo gesto spontaneo, fraterno, toccante di abbracciare il fratello dopo quella imprecazione così disperata. Non c’era in sceneggiatura e non gli ho suggerito io di farlo. Ma ha dato a quella scena un accento ed una intensità uniche e gli sono grato per questo”. (Fonte: https://www.fondazionecsc.it/castellitto-e-bellocchio-due-manager-atipici-per-la-conservazione-la-formazione-e-il-futuro-del-cinema/)

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Cinema

Un film lungo 70 anni. Al via il festival di Taormina

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Taormina, 28 giugno 2024 – Dall’avventura action al thriller psicologico, dall’horror alla romantic-comedy e alle molteplici facce di un cinema siciliano che avanza a 360 gradi: sono questi soltanto alcuni dei fili che il Direttore del Taormina Film Festival, Marco Müller, ha scelto di intrecciare nel concepire un programma che sia capace di soddisfare tutti i tipi di pubblico, dagli appassionati di blockbuster pop al cinema italiano, sotto le stelle del Teatro Antico.

Un Festival che si inaugura venerdì 12 luglio con un evento speciale dei Nastri d’Argento per celebrare il 70° anniversario con un omaggio alla commedia italiana: grandi protagonisti Christian De Sica, Carlo Verdone e molti altri. Tante le presenze internazionali, tra cui Sharon Stone, Nicolas Cage, Bella Thorne, Rebecca De Mornay, solo per citare alcuni nomi.

Marco Muller (Direttore artistico)

Il cuore del Taormina Film Festival è il Gala che ospiterà 7 titoli tutte le sere al Teatro Antico, fra cui ben 4 prime mondiali e un’attenzione particolare al giovane cinema con opere prime e seconde. Si parte il 13 luglio con l’horror statunitense Saint Clare di Mitzi Peirone con Bella Thorne, Rebecca De Mornay e Ryan Philippe, per proseguire con il travolgente action movie Twisters di Lee Isaac Chung interpretato da Daisy Jessica Edgar-Jones.

Tanto Cinema e spettacolo

E poi il thriller-psicologico The Surfer di Lorcan Finnegan con Nicolas Cage; Il giudice e il boss,che il regista di Placido Rizzotto, Pasquale Scimeca, dedica alla memoria di un eroe dell’antimafia come Cesare Terranova; e un trittico di rom-com con il britannico-islandese Touch, diretto dal celebre regista Baltasar Kormákur e interpretato dalla gettonatissima modella e cantante giapponese Kôki, e le due italiane L’invenzione di noi due di Corrado Ceron con Lino Guanciale, Silvia D’Amico e Paolo Rossi e Finché notte non ci separi di Riccardo Antonaroli interpretato da Pilar Fogliati, Filippo Scicchitano, Valeria Bilello, che chiude la rassegna.

Centrale nella programmazione del Palazzo dei Congressi è il FOCUS MEDITERRANEO, che permette al festival di aprirsi al mondo e inserirsi nelle sue contraddizioni più scottanti, a partire dalla prima internazionale di From Ground Zero, il film collettivo coordinato da Rashid Masharawi che presenta il “racconto di storie non raccontate” firmate da 22 giovani cineasti palestinesi che hanno filmato la vita quotidiana a Gaza.

Il maestro del cinema israeliano Amos Gitai torna a Taormina con Shikun, compendio del suo cinema e della sua visione delle contraddizioni del paese, mentre in To A Land Unknown, Mahdi Fleifel scava nel mondo degli immigrati arabi clandestini nei paesi della UE. Due grandi presenze autoriali francesi vengono ospitate dal Focus Mediterraneo: la prima internazionale della versione integrale di Va savoir di Jacques Rivette, il film pirandelliano interpretato da Sergio Castellitto, che introdurrà la proiezione e la prima mondiale di Filmlovers! di Arnaud Desplechin, versione in lingua inglese di Spectateurs, il film in cui il regista francese ha celebrato la magia del cinema visto in sala. Fresco dei suoi successi hollywoodiani, il regista cileno-svedese Daniel Espinosa ambienta nel Meridione italiano la storia di una trafficante di uomini nel suo nuovissimo Madame Luna, mentre Thierry de Peretti con il suo A son image torna nella sua Corsica natale per raccontare attraverso la vita, le amicizie e gli amori di una giovane fotografa i tumulti politici dell’isola dalla fine degli anni ’70 in poi.

Sempre al Palazzo dei Congressi uno spazio speciale è dedicato a OFFICINA SICILIA, in cui coesistono anime diverse fra loro. Innanzi tutto lo spettacolo della serialità più recente made in Sicily attraverso i momenti più significativi, a partire da L’arte della gioia di Valeria Golino con Tecla Insolia, Jasmine Trinca, Valeria Bruni Tedeschi (nella sua smagliante versione cinematografica); Vanina – Un vicequestore a Catania di Davide Marengo con Giusy Buscemi; i primi episodi, diretti da Piero Messina, de L’oraInchiostro contro piombo; e la Sicilia apocalittica di Anna di Niccolò Ammaniti. Accanto a questo panorama, un formidabile quintetto di prime mondiali (quattro opere prime e un’opera seconda) ci ricorda che la Sicilia è laboratorio di sempre rinnovate esperienze che spingono il suo cinema in avanti ma a 360 gradi: Quir di Nicola Bellucci, La bocca dell’anima di Giuseppe Carleo,Tre regole infallibili di Marco Gianfreda, Pietra madre di Daniele Greco e Mauro Maugeri e Il ladro di stelle cadenti di Francisco Saia. Anche autori consacrati siciliani hanno voluto aprirsi a nuovi esperimenti, come l’interpretazione free-jazz di Tony Sperandeo nel nuovo film di Aurelio Grimaldi, La rieducazione, un’altra prima mondiale.

OFFICINA SICILIA è arricchita da una sottosezione di cinema siciliano ritrovato, intitolata IERI OGGI DOMANI, che vuole recuperare le opere più audaci del passato che annunciavano il cinema di oggi e quello che verrà, spaziando da un omaggio alla leggendaria Panaria Film, fondata nel 1947 dal principe Francesco Alliata di Villafranca di cui verranno presentate (proiezione in pellicola dei film restaurati) alcune delle produzioni più importanti: dagli audaci cortometraggi documentari alle due versioni differenti, per lingua e montaggio, di Vulcano e Volcano (1952) di William Dieterle. Accanto alla riproposta delle opere dei più sorprendenti registi della Costa Est come Maria Arena e il collettivo catanese canecapovolto, il cinema siciliano in bilico fra fiction e documento viene esplorato attraverso la produzione autoriale di Costanza Quatriglio e i lavori dei giovani documentaristi del CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo. Particolarmente prezioso è l’ultimo dei non-fiction in programma, Diario di Guttuso, un itinerario-mosaico che ricostruisce la vita di Guttuso attraverso luoghi, amici e quadri, un lavoro televisivo del 1982 che già annuncia la cifra personalissima del Premio Oscar Giuseppe Tornatore.

Il festival vuole rendere omaggio a uno dei coraggiosi protagonisti del cinema fatto da chi vuole “restare a Sud”, il produttore Gaetano Di Vaio, scomparso di recente: Largo Baracche, documentario che lo stesso Di Vaio girò giusto dieci anni fa sui ragazzi della “Napoli di Gomorra” e Tre regole infallibili di Marco Gianfreda, l’ultimo film che Di Vaio aveva prodotto con la sua Bronx Film.

A impreziosire l’offerta del Taormina Film Festival 70, la storia del festival ci porta due regali: lo strepitoso imperdibile monologo interpretato da Toni Servillo dall’opera seconda di Mario Martone, il mediometraggio Rasoi, e il restauro in 4K di Picnic at Hanging Rock, il capolavoro che impose ormai quasi 50 anni fa proprio a Taormina il regista australiano Peter Weir.

Per questa edizione l’otto volte direttore della Mostra di Venezia articola un programma ad ampio spettro culturale e geografico, non di solo cinema. Grazie all’impegno della direttrice artistica della Fondazione Taormina Arte Sicilia, Gianna Fratta, artista di fama internazionale, accanto alla rassegna cinematografica vive un’iniziativa parallela: PROIEZIONI – Suoni e parole prima del film, format di natura performativa tra musica, teatro ed eventi multimediali che offre, prima delle proiezioni al Teatro Antico, spettacoli legati al mondo del cinema. In particolare, la proiezione del documentario La Montagne Infidèle di Jean Epstein con il commento musicale dal vivo della pianista Omar Sosa; il concerto per il centenario della morte di Giacomo Puccini Tosca – Il ricatto sessuale, in cui arie, duetti e pezzi d’assieme del capolavoro pucciniano si alternano al racconto dell’opera fatto dalla stessa Gianna Fratta; Veniamo a quel paese, l’esecuzione delle colonne sonore che Carlo Crivelli ha composto per i film di Ficarra e Picone, che parteciperanno all’evento; Note di celluloide, omaggio che l’Ensemble “Suoni del Sud” tributa al meglio della musica per il cinema, eseguendo capolavori di Nino Rota, Ennio Morricone, Nicola Piovani, Piero Piccioni. Infine lo spettacolo teatrale L’amore segreto di Ofelia di Steven Berkoff con Chiara Francini e Andrea Argentieri e anche un omaggio a Maria Callas, Vissi d’arte. Vissi per Maria, che si svolgeranno tra la Villa Comunale di Taormina e il Teatro Antico.

Il 2024 segna un anno di svolta per il festival. La Fondazione Taormina Arte Sicilia, che da anni produce e organizza l’evento, intende attivare nuove strategie di promozione della manifestazione nel medio e lungo periodo. Il commissario straordinario Sergio Bonomo, in linea con le indicazioni strategiche dell’Assessorato Turismo Sport e Spettacolo guidato dall’Onorevole Elvira Amata, finalizzate allo sviluppo della cinematografia in Sicilia e all’implementazione del cineturismo, pone le basi nel 2024 per un nuovo corso del Festival che, nei prossimi anni, intenderà attuare un’azione di apertura al territorio, con particolare attenzione alle zone costiere. Inoltre, come già nell’edizione 2024, in cui musica, teatro, multimedialità diventano parte integrante del programma festivaliero, il futuro della manifestazione mirerà a proporre un modello di festival moderno e altamente multidisciplinare, con azioni formative per i giovani, incontri, performance in cui le arti dialoghino sotto l’egida del cinema non come compartimenti stagni, ma in grado di creare nuove forme spettacolari, che possano prevedere anche attività coordinate con altri Paesi del Mediterraneo, in un’ottica di internazionalizzazione e apertura.

La Fondazione Taormina Arte Sicilia e il Taormina Film Festival 70 desiderano ringraziare MiC, Ministero Della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Siciliana – Assessorato Turismo Sport e Spettacolo, Sicilia Film Commission,  Comune di Taormina, AdSP dello Stretto, Sac, Aeroporto Di Catania, CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia; i main sponsor Intercity, Belmond Grand Hotel Timeo, Belmond Hotel Villa S.Andrea; gli sponsor tecnici Ibfor, Wella, Delta Marriott Hotels; Rai Sicilia per il patrocinio e i media partner Rai, Ciak, Cinematografo, Cinecittà News, Taxi Drivers, Variety.

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Cinema

L’attrice Claudia Gerini si racconta al festival Onair

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Abbiamo ripercorso 40 anni di carriera nel cinema e nella tv;  intervistare Claudia Gerini, attrice dotata di straordinario talento e umiltà, nell’ambito del festival on air season, creato da Simona Gobbi, è stato come fare un viaggio nel tempo attraverso tutti i suoi successi cinematografici. 86 film e tanti sogni nel cassetto di Claudia..

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